Perse molte battaglie, ma vinse quasi tutte le guerre. Il curriculum militare di Roma antica è tra i più prestigiosi della storia e presenta un numero straordinario di imprese impossibili, di disfatte e resurrezioni, di eroi e di incapaci, ma anche di nemici geniali e di popoli feroci. Il mezzo millennio della Repubblica fu segnato da conflitti epocali, dalla Guerra di Veio fino alle guerre galliche di Giulio Cesare, che garantirono a Roma un territorio sterminato prima ancora che avesse inizio il principato. L'ascesa del piccolo villaggio sui sette colli passò attraverso la lunga serie di scontri contro gli irriducibili Sanniti e le tre guerre puniche, il confronto nel quale l'Urbe fu più vicina a sparire dal palcoscenico della storia. Altrettanto importante fu l'antagonismo con le falangi ellenistiche, da quelle condotte da Pirro alle armate macedoni e seleucidi, fino a quelle pontiche di Mitridate. Questo libro passa in rassegna eventi, tattiche e strategie, comandanti e antagonisti, scacchieri e campagne del più grande esercito mai conosciuto, nei primi secoli delle sue conquiste.
Questa è la storia scioccante di come furono concepiti i forni crematori e le camere a gas che permisero l'eliminazione di oltre un milione di persone durante l'Olocausto. Alla fine dell'Ottocento, la Topf e figli era una piccola e rispettata azienda a conduzione familiare con sede a Erfurt, in Germania, che produceva sistemi di riscaldamento e impianti per la lavorazione di birra e malto. Negli anni Trenta del secolo scorso, tuttavia, la ditta divenne leader nella produzione di forni crematori e, con l'avvento della seconda guerra mondiale, si specializzò nella pro-duzione di forni "speciali", destinati ai campi di concentramento. Du-rante i terribili anni dell'Olocausto, la Topf e figli progettò e costruì i forni crematori per i campi di Auschwitz-Birkenau, Buchenwald, Belzec, Dachau, Mauthausen e Gusen. Gli uomini che concepirono queste macchine di morte non furono ferventi nazisti mossi dall'ideologia: a guidare i proprietari e gli ingegneri della Topf e figli furono piuttosto l'ambizione personale e piccole rivalità, che li spinsero a competere per sviluppare la migliore tecnologia possibile. Il frutto del loro lavoro riu-scì a superare in disumanità persino le richieste delle ss. Ed è per questa fervente dedizione al lavoro che i fratelli Topf passarono alla storia con infamia. Il loro nome è ancora impresso sulle fornaci di Auschwitz.
Una collezione di grandi fi lm con schede che raccontano la storia di ogni lungometraggio, gli attori e il regista e moltissime curiosità sulla lavorazione, le riprese e il destino che ha avuto. Dai classici senza tempo come Il mago di Oz, ai capolavori dell'animazione dello studio Ghibli, dalle pellicole che hanno segnato un'epoca come L'attimo fuggente o Ritorno al futuro, fi no ai più recenti blockbuster come Wonder, Hunger Games e quelli tratti dai fumetti di supereroi. Una selezione ragionata per genitori che vogliono dare strumenti e stimoli di crescita intellettuale ai propri fi gli, facendoli divertire attraverso le meraviglie che la settima arte può regalare. Le ragazze e i ragazzi di oggi possono trovare proprio nei fi lm dei suggerimenti per vivere meglio la loro età: l'importanza dell'amicizia, il calore della famiglia e la bellezza del mondo. E 22 grandi nomi dell'illustrazione italiana e internazionale compongono una collezione di 101 locandine mai viste prima!
La repubblica romana è ormai un'istituzione fragile e precaria, da anni oggetto di contesa tra uomini spregiudicati e ambiziosi, che si combattono con i loro eserciti sui campi di battaglia, ma anche con le clientele e fiumi di denaro nell'agone politico. Il popolo è stritolato dai debiti, oppresso dalle ingiustizie, diviso dalle discriminazioni. In questo panorama, si fa largo Lucio Sergio Catilina, disposto a tutto pur di raggiungere quel potere che a un nobile decaduto come lui sarebbe precluso. Grazie alla corruzione e all'intimidazione, scala le gerarchie dello Stato. Ma la classe dirigente degli ottimati, che si sente minacciata dalla sua ascesa, reagisce opponendogli un abile avversario: quello stesso Cicerone che di Catilina era stato, da ragazzo, il seguace più entusiasta, e che si trasformerà nella sua nemesi. La sfida tra i due cresce di intensità negli anni, fino al tragico epilogo, che apre la strada alla fine della repubblica.
Noto per i suoi prodigiosi talenti, la personalità magnetica e la raffinatezza politica, Lorenzo de’ Medici fu al tempo stesso un grande statista, un poeta rinomato e un leggendario mecenate. Seppe circondarsi dei più grandi artisti a lui contemporanei, tra cui Leonardo, Botticelli, Poliziano e Michelangelo. Riuscì a trasformare Firenze nella capitale della cultura d’Europa, ma anche al culmine del suo trionfo non mancarono le contraddizioni: le ineguagliabili vette artistiche e lo squallore dei palazzi affollati; gli eccessi pagani e le prediche di Savonarola; la perfezione ultraterrena della Primavera di Botticelli e il realismo grintoso di Machiavelli nel suo Principe. Incoerenze esemplari sono tramandate anche nella sua vita e nel suo carattere. Un ritratto vivido, colorato e appassionante di un’era caratterizzata da intrighi, fervore religioso e artistico, legata indissolubilmente al nome del Magnifico.
Roma, febbraio 1466. Arrivato nell'Urbe per questioni di affari, il gio-vane Lorenzo de' Medici si ritrova circondato da insidie senza volto. Qualcuno, infatti, come una silenziosa minaccia, ha infilato sotto la sua sella un antico pugnale dall'elsa d'argento, con uno stemma dal senso indecifrabile. Lorenzo comincia così una tortuosa indagine in una città piena di magia e di segrete ombre, di antiche glorie imperiali e sinistri fantasmi fin troppo ansiosi di risorgere fra i vivi. Il suo destino incrocerà quello di uomini potentissimi, come l'enigmatico cardinale Rodrigo Borgia, e di aristocratici ambiziosi che si muovono all'ombra della Curia Romana, a caccia di ricchezza e prestigio. Quando incontrerà Clarice Orsini, aristocratica creatura che emana un segreto fascino, Lorenzo ne sarà stregato. Ma nuovi nemici si leveranno contro di lui, alleandosi ai vecchi per per-seguire un comune intento: l'erede dei Medici deve morire.
Crescere un figlio maschio comporta, nella società attuale, una serie di difficoltà di cui i genitori rischiano di non essere sempre consapevoli. Questo libro mette a confronto l'esperienza dei genitori e il parere degli esperti e presenta, in ordine alfabetico, vari aspetti della crescita e dell'educazione dei bambini, riportando di volta in volta esperienze di genitori, consigli di mamme, blogger e giornaliste esperte del settore, oltre a pareri di psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, logopedisti ed educatori. Ciascuna delle questioni più "spinose" che possono emergere nella vita con un figlio maschio viene presentata attraverso una scheda e spiegata in modo chiaro, facile da consultare. Ogni argomento è trattato in modo onesto, senza tabù e con delle risposte chiare. Obiettivo: crescere un figlio sereno senza preconcetti.
Mai prima d'ora i genitori sono stati così sotto pressione nell'impresa di crescere figlie sicure di sé, felici e di successo. Anche perché c'è un mondo di aspettative e condizionamenti che inizia da molto lontano, quasi da "speriamo che sia femmina". Questo libro vuole provare a offrire una prospettiva fresca, pratica e positiva per vivere l'esperienza di genitori in modo soddisfacente e sereno. Con suggerimenti facili da seguire, citazioni e consigli di genitori e figlie, è una guida che offre un supporto per affrontare le prove che sembrano più difficili. Nessuna ricetta, quindi, perché non esiste la "soluzione perfetta" e ogni genitore, così come ogni figlia, è unico . Ci sono però tentativi che meritano di essere fatti, prospettive che vanno ampliate, storie di vita vissuta che potrebbero rivelarsi illuminanti. Sempre partendo da un unico presupposto: crescere una figlia è un'avventura bellissima.
Nessuno può negare che il corso della storia sia stato spesso determinato dall'esito di una o più battaglie. Il mondo può cambiare, a seconda di chi vince uno scontro militare, e di sicuro cambia la vita dei combattenti, la carriera degli ufficiali e dei comandanti. E, nel caso degli assedi, cambiano anche le sorti dei civili, sottoposti a privazioni inaudite e a un destino feroce. 1001 battaglie, distribuite tra tutte le epoche e tutte le latitudini, possono dare un'idea abbastanza esauriente dei vari scenari che compongono la storia dell'uomo, dei protagonisti - generali, re, imperatori - che hanno impresso una svolta allo sviluppo del loro Paese o regno con clamorose vittorie, oppure ne hanno sancito il declino con i loro errori. Ma anche la storia degli Stati e degli imperi più longevi, capaci di grandi sforzi bellici all'apogeo della loro potenza come di disastri devastanti durante la loro decadenza. Riviviamo così nel dettaglio le imprese più celebri come le meno note di grandi personaggi quali Giulio Cesare, Gengis Khan o Napoleone, e i conflitti più famosi come le guerre puniche, la Guerra dei trent'anni o dei Cent'anni, e battaglie d'epoca napoleonica, i grandi massacri della prima e della seconda guerra mondiale, fino ai nostri giorni.
«Suite francese», ultimo capolavoro di Irène Némirovsky, incompiuto, fu pubblicato in Francia solo nel 2004 e ha permesso al grande pubblico internazionale di conoscere una donna straordinaria e una grande scrittrice rimasta in ombra per molto tempo. Nelle intenzioni dell'autrice, «Suite française» doveva essere una "sinfonia in cinque movimenti" sull'epopea vissuta dal popolo francese sotto l'occupazione tedesca. Purtroppo, i "movimenti" furono solo due: «Tempesta in giugno» e «Dolce», due romanzi che raccontano l'uno, la fuga dei parigini mentre in città stanno per arrivare i tedeschi; l'altro, il drammatico rapporto tra una donna francese e un ufficiale tedesco. L'arresto e la deportazione ad Auschwitz impedirono alla Némirovsky di completare la sua sinfonia. A «Suite francese» è legato anche un piccolo mistero: come ha potuto salvarsi dalla furia nazista che volle, con la solita precisione e meticolosità, distruggere tutto quello che apparteneva a Irène e alla sua famiglia?