Nella Parigi d'inizio Novecento, il matrimonio tra Léon Reinach e Béatrice de Camondo unisce le sorti di una stirpe di banchieri di origine tedesca con quelle dei nobili Camondo. Eredi di questo mondo in declino, i figli di Béatrice e Léon - l'inquieto Bertrand e Fanny elegante cavallerizza - si ritrovano a vivere tempi funesti, trascinati infine insieme ai genitori nell'abisso della follia nazista. Investigando tra documenti d'archivio e i ricordi fumosi di chi è stato testimone, uno scrittore ripercorre la vicenda dei Reinach, mosso anche dalla ricerca di una sonata perduta di Léon Reinach ritrovata ottant'anni dopo la sua prima esecuzione (e che grazie a questo libro è tornata in repertorio). Con Le variazioni Reinach Tuena compone un grande romanzo sul Novecento che è al tempo stesso un libro sui padri e i figli, sul senso dell'eredità e della memoria o, come scrive l'autore, "un libro sulla nostalgia e sul conflitto tra il presente e il passato che giace e che però fortemente desidera ritornare in vita".
Dopo l'aggressione nazifascista alla Jugoslavia, fra il 1941 e l'8 settembre del 1943, il regime fascista e l'esercito italiano misero in atto un sistema di campi di concentramento in cui furono internati decine di migliaia di jugoslavi: donne, uomini, vecchi, bambini, rastrellati nei villaggi bruciati con i lanciafiamme. Lo scopo di Mussolini e del generale Roatta, l'organizzatore di questo sistema concentrazionario, era quello di eliminare qualsiasi appoggio della popolazione alla resistenza jugoslava e di eseguire una vera e propria pulizia etnica, sostituendo le popolazioni locali con italiani. Arbe - Rab, Gonars, Visco, Monigo, Renicci, Cairo Montenotte, Colfiorito, Fraschette di Alatri sono alcuni dei nomi dei campi in cui furono deportati sloveni, croati, serbi, montenegrini e in cui morirono di fame e malattie migliaia di internati. Una tragedia rimossa dalla memoria nazionale e raccontata in questo libro anche grazie ad una importante documentazione che comprende foto, lettere, testimonianze dei sopravvissuti.
Un'autobiografia che è anche un manuale. Uno strumento prezioso e insieme una godibilissima lettura. Alessandra Pellegrini racconta la sua esperienza nel fundraising per la cultura: un mestiere da inventare e decenni di incontri con industriali, finanzieri, uomini di cultura e dello spettacolo, tutti finalizzati alla valorizzazione dell'inestimabile patrimonio italiano. Storie di grandi progetti che suggeriscono regole e comportamenti e danno vita così a un atipico, ma molto pratico ed efficace manuale di fundraising. Storie che raccontano tanto del nostro Paese, delle sue ricchezze e di quanto si potrebbe fare per valorizzarle.
Chi è, e da dove viene, Volodymyr Zelensky, il presidente ucraino, ex attore comico, interprete di serie tv, che tutto il mondo ha imparato a conoscere dopo il tragico 24 febbraio 2022? Una biografia rigorosa, che non tace delle contraddizioni, degli errori, delle promesse non mantenute da Zelensky dopo la sua elezione nel 2019, ma che lo individua anche come l'uomo che ha saputo unire la sua nazione nella resistenza all'aggressione russa. "Oggi, dietro Zelensky c'è una società ucraina unita, forte e invincibile. Nessuno in Ucraina ha mai visto una tale unità di persone come nei giorni di questa sanguinosa guerra contro la Russia". Prefazione di Paolo Di Paolo
È stato il più potente e misterioso servizio segreto italiano. Campagne di disinformazione, depistaggi, doppiogiochismi, provocazioni: nulla è mancato nella storia dell'Ufficio Affari riservati. Eppure, una ricostruzione dell'attività di questo organismo non è mai stata scritta, tanto che ancora oggi gran parte dell'opinione pubblica ignora perfino che sia esistito. Questo libro colma finalmente il vuoto e, attraverso una corposa mole di documenti inediti, frutto di approfondite ricerche d'archivio, ripercorre la storia dei servizi segreti del Ministero dell'Interno, concentrandosi soprattutto sull'influenza che ebbero nelle vicende nazionali tra l'immediato dopoguerra e gli anni di piombo, e fornendo nuove e significative rivelazioni su alcuni dei principali misteri italiani, dalla strage di piazza Fontana al golpe Borghese. Dalla ricostruzione emerge per la prima volta con completezza d'informazioni la figura di Federico Umberto D'Amato, sotto la cui direzione i servizi segreti del Viminale raggiunsero a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta l'apice del loro potere. Anima nera della Repubblica per i suoi detrattori, il più geniale uomo d'intelligence che il paese abbia mai avuto, per i suoi sostenitori, D'Amato trasformò l'Ufficio Affari riservati in un moderno organo di spionaggio, dotato di una rete di infiltrati senza precedenti, sempre in bilico tra legalità e illegalità. Le ombre che gravano sull'attività della struttura ai tempi della direzione di D'Amato sono comunque pesanti. A cominciare dal suo ruolo nella drammatica stagione della strategia della tensione.
La struggente storia d'amore fra un gentiluomo francese e una ragazza procidana che l'autore conosce durante il suo primo soggiorno napoletano, nel 1811. Lamartine ha ventun anni e resta colpito dalla bellezza del golfo di Napoli e in particolare dell'isola di Procida. Il libro è anche un'accorata rievocazione del tempo della giovinezza. Lamartine parla di sé, delle sue giovanili passioni politiche e letterarie, delle finalità dell'arte romantica, e nello stesso tempo descrive luoghi e situazioni legate alla vita dei pescatori. Ne ammira la semplicità, e s'innamora di una giovane fanciulla dagli occhi neri e dalle lunghe trecce: Graziella. Lei, figlia di pescatori, corrisponde quel tenero amore che ben presto viene interrotto dalla partenza improvvisa di lui per la Francia. Alphonse lascia la sua amata con una promessa: tornerà presto, ma non mantiene la promessa e lei, nella vana attesa, si ammala. Prima di morire, la giovane spedisce al suo amato una lettera contenente una treccia dei suoi capelli. Alphonse conserverà per tutta la vita quella lettera e quella treccia, insieme al ricordo di quell'amore che non riuscirà più a trovare in nessun'altra donna. Da Graziella sono stati tratti diversi film e uno sceneggiato televisivo, nel 1961, con, fra gli altri, Corrado Pani e Luca Ronconi. Il libro è anche stato oggetto di diversi adattamenti teatrali e musicali. Moltissime le edizioni italiane. Prefazione 'La vita e le opere' e apparati a cura di Caterina D'Agostino.
Uno scrittore olandese arriva nel maestoso, ma decadente Grand Hotel Europa con l'idea di soggiornarvi per il tempo necessario a placare il suo dolore per la fine della storia d'amore con Clio, un'elegante e appassionata storica dell'arte. Inizia a scrivere del recente passato per fare ordine nei suoi pensieri, perché per dimenticare è necessario prima ricordare e perché, per deformazione professionale, vive davvero le cose solo quando sono sulla carta. Così ripercorre i momenti felici della sua relazione con Clio dal primo incontro a Genova al trasferimento a Venezia, fino all'emozionante ricerca dell'ultimo dipinto di Caravaggio andato perduto. Nel frattempo, durante il suo soggiorno al Grand Hotel Europa, fa la conoscenza degli ospiti dell'albergo, personaggi memorabili che sembrano provenire da un'epoca passata, gloriosa, dalla quale non possono separarsi, e di Abdul, il giovane facchino immigrato in Europa dal suo paese lontano, che invece il passato se lo vuole lasciare rapidamente alle spalle. In un continuo passaggio tra presente vuoto e passato ingombrante, si insinua la riflessione sull'identità europea e sull'opprimente fenomeno del turismo di massa. Ma se è vero che il vecchio continente è rimasto impantanato nella sua Storia e viene considerato dal resto del mondo un affascinante e fiabesco parco d'attrazioni, d'altra parte il futuro, seppur incerto, resta l'unica, necessaria e inevitabile destinazione.
Una raccolta di dichiarazioni di Matteo Salvini da giornali, radio e tv, comizi e canali social. Una scoppiettante biografia politica dagli anni Novanta a oggi con le sue ossessioni, politiche e non, le sue mirabolanti giravolte, e i segreti della spregiudicata strategia comunicativa del Capitano.
Tutto quello che c'è da sa$ere su Piazza Fontana la bomba che ha cambiato la storia d'Italia. Le interferenze, i depistaggi, le indagini, i processi in un breve ma documentatissimo saggio che in poche pagine ricostruisce più di trent'anni di vicende giudiziarie, politiche e sociali. Una lettera indirizzata alle nuove generazioni che non hanno vissuto questo capitolo fondamentale della storia italiana.
Più di due miliardi di utenti attivi fanno di Facebook la 'piazza' più frequentata al mondo. La quantità di dati personali ceduta involontariamente dopo aver eseguito l'accesso al social network è sconcertante. Qualsiasi attività o interazione sulla piattaforma viene registrata e incrementa un profilo individuale di preferenze che Facebook mette a disposizione degli inserzionisti, e non solo. Il sistema fa sì che gli annunci siano sempre più mirati e al tempo stesso ispessisce il filtro delle notizie e dei contenuti che vediamo. Il nostro comportamento online ci imprigiona così in una realtà parziale; studiata per noi, che ci piace e dalla quale tutti più o meno dipendiamo. Partendo dalla lungimirante idea di Mark Zuckerberg di connettere le persone nel mondo, Roger McNamee ripercorre la storia del social network, analizzando gli strumenti che la piattaforma ha adottato negli anni per perfezionare la tecnologia alla base del suo vincente modello di business, ed evidenzia i gravi rischi per la salute personale e le conseguenze di carattere sociale e politico che possono derivare da un enorme potere di persuasione. McNamee lancia un monito: iniziare a essere scettici verso i benefici apparenti della tecnologia. La conoscenza dei rischi e la prevenzione dei danni attraverso un utilizzo più consapevole dei social network e della rete in generale può ricondurre la tecnologia al suo scopo originario secondo etica: quello di soddisfare i bisogni dell'uomo.