
La sapienza non è un fenomeno esclusivo di Israele, ma certamente si manifesta in modo speciale lungo tutta la sua storia. Attraverso l'analisi dei vari libri sapienziali e il confronto con le forme letterarie adottate dai popoli vicini, si considera il carattere specifico della sapienza biblica quale fenomeno complesso che educa a penetrare in profondità il senso della realtà e a coltivare la propria pienezza di vita nel posto assegnato a ciascuno da Dio. Per tale motivo la sapienza insegna l'arte del vivere: essendo la presenza di Dio insita in ogni esperienza, ne consegue che comprendere significa anche autocomprendersi come essere viventi in relazione non solo alla realtà che ci circonda ma fondamentalmente a Dio. Il testo è arricchito da una serie di excursus che intendono orientare il lettore alla pienezza della Sapienza di Dio rivelata in Cristo Gesù, rivelatore dell'uomo all'uomo, risposta ultima e definitiva a ogni domanda di senso.
La vita di S. Teresa Margherita del Cuore di Gesù si interrompe a ventitré anni, e tuttavia è sufficientemente densa da lasciare una luminosa eredità spirituale. Ricevuta un'educazione fortemente improntata alla devozione al Sacro Cuore di Gesù, entrata nel Carmelo trova le occasioni concrete ove esercitare la sua delicata carità. Con uno spirito di abnegazione e sensibilità fuori dal comune, si pone amorevolmente al servizio delle consorelle ammalate. Praticando per questa via il meraviglioso dono ricevuto la fede teologale, che è appunto fede in stato di esercizio -, cresce in quanto a "unione con Dio" fino al totale abbandono. In queste pagine è illustrato un modello di santità assolutamente concreto, a testimonianza di come la fede, prima ancora di essere un semplice atto circostanziato ed occasionale, è uno stato di vita, un "abito" che però non riveste, ma costituisce la creatura nell'intimo.
La parola leadership, in inglese, designa l'autorità, e la radice verbale che la costituisce descrive la persona che dirige come una persona che "guida", conduce, orienta. Secondo tale etimologia, l'autorità è quindi l'abilità di muovere gli altri verso la realizzazione di un dato obiettivo. Nel campo religioso, una guida è in particolare un'autorità piena di carità. Suo scopo essenziale è di testimoniare la volontà di Dio, incoraggiando a vivere secondo essa. Ma ciò presuppone una generale pratica dell'amore fraterno e una comune apertura alle vie di Dio. Per questo una guida efficace ha bisogno di membri responsabili, e un insieme responsabile di membri necessita di un fulcro di riferimento competente, che sappia custodire il tesoro della propria chiamata, senza però rinunciare a parlare dell'Amore accolto con spirito di donazione.
La Rivista diretta dai Padri Carmelitani Scalzi, n. 1/2010.
L'Autore, attingendo agli Scritti e colloqui di questo impareggiabile "cuoco", ha voluto non solo ricostruirne in sintesi l'avvincente avventura spirituale, ma anche offrire una raccolta di consigli preziosi per trovare la chiave della vera felicità.
La
Biografia di Edit Stein.
"Ebrea, filosofa, cristiana, religiosa, martire": così la definiva Giovanni Paolo II nel proclamarla beata nel 1987. Definizione precisa e insieme concisa. Edith, una delle donne più rappresentative della nostra epoca, percorre in 51 anni di vita molte strade e compie importanti esperienze sia culturali che religiose.
Il termine persona, che ha le sue radici nel greco prosopon, non appare nella Bibbia, mentre la croce è presente sia come strumento di tortura sia come luogo teologico fondamentale. Operando nel contesto della fede, la Cattedra Gloria Crucis si propone invece di indagare le relazioni tra i due concetti. I contributi dei vari relatori approfondiscono l'argomento da un punto di vista filosofico, teologico e psicologico fornendo considerazioni che colpiscono per la loro originalità e attualità. Il primo contributo fa notare come da un incontro critico-costruttivo delle religioni dell'Asia con la fede cristiana si può apprendere moltissimo. Infatti, se già i pagani Platone, Aristotele e Plotino, possono essere dei "pedagoghi" a Cristo, perché non potrebbero esserlo anche i pensatori filosofi e religiosi degli altri popoli? Certe forme dell'induismo e del buddismo non hanno forse compreso le verità neotestamentarie dell'amore di Dio, della grazia, della sofferenza vicaria, in maniera più profonda che non la "teoria critica"? Un ultimo contributo tocca la natura malata della persona e il processo di guarigione nel dono di sé alla luce dell'Uomo dei dolori che vince la morte e risorge.
Nato dalla tradizione plurisecolare dell'Ordine Carmelitano, lo Scapolare è segno di una lunga storia d'amore e di impegno tra la Vergine Maria e i figli del Carmelo. Le prime testimonianze documentarie lo dichiarano il "giogo" di Cristo, riflesso dell'atto fondamentale col quale Cristo ha operato l'umana redenzione. La Chiesa, pur conservando l'afflato cristologico, vi ha riconosciuto nel tempo il grande dono materno e lo ha impreziosito di privilegi ricordando che quello che lo Scapolare dona, lo significa pure efficacemente. Chi crede e indossa la Veste è chiamato pertanto a operare in onore di Maria, a cooperare alla sua missione di salvezza e ad accrescerne il culto, diffondendo la sua devozione e difendendo il suo onore. Il volume tratteggia la storia della Veste, mettendo in evidenza il valore simbolico e l'utilità che porta alla fede e alla spiritualità carmelitana.
"Educazione" è diventata oggi una parola abusata e inflazionata,impoverita e svuotata anche del suo significato più profondo. Meluzzi vi riconosce invece una forte connotazione misterica. A metà fra tradizione e rivelazione, l'educatore è allora un profeta che parla in nome di qualcuno dinanzi a qualcun altro per comunicare un messaggio. È proprio in quest'accezione che la figura dell'educatore e quella del profeta vengono a coincidere. Infatti entrambe le figure conducono fuori da una forma di schiavitù verso una maggiore consapevolezza di sé e del mondo. Ma affinché le due libertà s?incontrino per creare una nuova coscienza la coscienza del sacro , è necessario avvertire e far avvertire una forte vocazione dentro di sé, che se è autentica, è testimoniata dalla gratuità del dono e dallo spirito di sacrificio. Ai cristiani attenti alla buona notizia evangelica è richiesto proprio il coraggio di questa testimonianza.