Un libro da far conoscere ai genitori e ai bambini. Entrambi vi scopriranno un tesoro. E per di più, in modo reciproco. «I piccoli», con la loro capacità di stupirsi e di porre domande, stimolando "i grandi". Età di lettura: da 4 anni.
«Guardare Gesù Bambino illumina. Nell'impotenza c'è tutto l'orizzonte della divinità, dell'infinito...». Scoprire nella debolezza del Bambino l'infinito di Dio... Il beato Mario Eugenio ci consegna il frutto della sua meditazione del Vangelo. Egli contempla il mistero del Figlio di Dio fatto uomo. Mistero di gioia che rivela la vocazione divina dell'uomo. Mistero anche di abbassamento, che incoraggia e trascina: la povertà attira la Misericordia debordante di Dio. Introduzione di Jean-François Galli, Responsabile dei Figli di Notre-Dame de Vie.
Giovanni della Croce (1542-1591), mistico e dottore della Chiesa, è diventato uno dei più grandi poeti spagnoli dentro un carcere, a Toledo. Rinchiuso in un buco oscuro destinato ad essere una latrina, le sue giornate sono buie come la notte. Che cosa ha fatto per non angosciarsi, deprimersi, impazzire o suicidarsi? In che modo schiva pericoli mortali e balza fino alle vette della genialità artistica? Come riempie di luminosità la sua notte oscura? Con la sua Attenzione piena ("Mindfulness") e la sua Attenzione amorosa, si concentra sull'Amore eterno, si lascia infiammare da Lui, fino a fiammeggiare e trasformare i suoi mali in brace d'amore.
Il calendario liturgico e redatto secondo le edizioni ufficiali e tipiche dei libri liturgici e tenendo presenti le comunicazioni e le precisazioni che vengono pubblicate su Notitiae", mensile della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti. E completato dagli indirizzi delle Case carmelitane in Italia e delle Missioni. "
Sapere cosa siamo, cosa dobbiamo essere e come possiamo arrivare a esserlo è da sempre una questione cruciale per l'uomo. Le scienze naturali e la filosofia, sia pure la meno materialistica, sono rimaste spesso balbuzienti nel dire compiutamente quella realtà invisibile e senziente che è l'anima umana. Hanno avuto sì a cuore il bene dell'uomo, ma non si sono soffermate a formare la struttura della persona in vista di una vita anche ultraterrena. Negli anni 1932-1933, dalla sua cattedra di Münster Edith Stein sottolineava invece con forza il valore di quel "soffio divino" che è dentro l'uomo, unico elemento a partire dal quale è concepibile parlare di persona e di una scienza che si occupi della sua educazione.
Da un Carmelo francese, cattolico ma di rito bizantino, a uno skite in Romania e alla fondazione della Fraternità Sant'Elia, il percorso è stato lungo ma sempre in ascolto dello Spirito e della riflessione della Chiesa, per dare all'umanità e alla storia una risposta che, nel nostro oggi, cogliesse mutamenti e balzi in avanti, all'insegna sempre della preghiera sacerdotale di Gesù: «Che tutti siano uno». Se ne ripercorrono i passi, che affondano le loro radici ben più lontano, per comprendere questo vissuto ecumenico dai tanti risvolti.
Oggi è chiesto alla donna di essere pensante da se stessa, al femminile, avendo superata o trovandosi in fase di superamento dell'ipoteca androcentrica. Si apre così, in questo secondo numero dell'annata, un possibile ventaglio di riflessione: la donna Edith Stein; il suo pensiero sulla donna; la sua azione concreta per la donna; oggi il "pianeta" donna.
Dopo il suo incontro con Teresa di Gesù, Edith Stein, giovane studiosa, dotata nell'introspezione e nell'analisi degli stati d'animo, comprese che il "Castello interiore" della Madre degli spirituali, se era inscritto nell'anima di tutti, e perciò anche nella sua anima di ebrea, fenomenologa e poi cristiana, possedeva alcune caratteristiche peculiari. Di rilievo è soprattutto la modalità dell'ingresso: la grande carmelitana spagnola vi entrò attraverso la porta della preghiera, la grande carmelitana tedesca attraverso la porta della conoscenza di sé e del rapporto con gli altri.