
Il beato Maria Eugenio di Gesù Bambino, carmelitano scalzo, è il fondatore dell’Istituto Notre-Dame de Vie. Affascinato dal mistero della maternità di grazia di Maria, Madre della Vita, è vissuto nell’irradiazione della sua presenza vivente. Da lei catturato per la detta fondazione, ha sperimentato lo zampillio della sua “fecondità inesauribile” e si è abbandonato totalmente a lei per tale opera.
Le preghiere e meditazioni raccolte in questo libro nascono dallo sguardo contemplativo e filiale del beato Maria Eugenio di Gesù Bambino. Permettono di scoprire l’interiorità della Vergine Maria e le danno il giusto posto di Madre nella vita cristiana.
Prefazione di padre Camilo Maccise ocd e Introduzione di padre François-Marie Léthel ocd.
Una vita vissuta come preghiera Nicolas Herman (1614-1691) nasce a Hériménil, un piccolo villaggio della Lorena, del ducato di Borgogna. Di umile ma buona famiglia cristiana, si arruola presto nell'esercito lorenese prendendo parte alla guerra dei Trent'anni. Ferito sul campo di battaglia, decide di cercare la sua "patria spirituale". Nel Convento Carmelitano di Parigi, dove entra a ventisei anni, risorge concretamente a nuova vita, prendendo il nome di Lorenzo della Risurrezione e restando sempre, tra i vari impegni quotidiani, alla presenza di Dio. È di conforto a poveri e personaggi illustri fino alla fine dei suoi giorni. Attualmente è riconosciuto dalla Chiesa venerabile. Data la scarsità di dati biografici su Lorenzo della Risurrezione, questo volumetto intende descrivere principalmente la storia della sua preghiera. Si tratta, cioè, di mostrare quanto sia vera l'intuizione di santa Teresa d'Avila che preghiera ed esistenza si equivalgono.
Verità e Croce, ovvero Scientia Crucis Edith Stein, bambina di intelligenza particolarmente vivace, verso i quindici anni abbandona la fede ebraica di famiglia mentre si protende nel culto della verità. Nel campo della filosofia, che pure abbraccia e insegna, il suo ideale vivente diventa Edmund Husserl, colui che insegna la conoscenza oggettiva. Tuttavia la sete della verità assoluta in lei viene soddisfatta soltanto con l'incontro della Croce di Cristo. Cristo crocifisso sarà suo Sposo: da Lui prenderà il nome religioso di Teresa Benedetta della Croce e da Lui imparerà a morire martire per il suo popolo. Tra l'8 e l'11 agosto 1942, unì il suo sacrificio a quello di Cristo, in una camera a gas di Auschwitz. È stata canonizzata da papa Giovanni Paolo II nel 1998. Un volumetto che tratteggia l'itinerario di Edith Stein dal desiderio all'incontro con la Verità, fino all'acquisizione della Scientia Crucis, mentre ripercorre il suo itinerario esistenziale.
Come mette in evidenza l'autore dall'inizio del libro, la storia non è stata sempre giusta nei confronti di san Giovanni della Croce. Una lettura acritica di alcuni fra i suoi scritti, che ignorava gli eventi della sua vita, riflesso del suo vero carattere, presentava il Santo di Fontiveros come uomo nemico di compagnie, rinchiuso in se stesso, ascetico, aspro ed esigente... In definitiva, poco umano. Questi Fioretti, al contrario, attestano la realtà di un Giovanni della Croce tanto "celestiale e divino" perché tanto umano e terrestre.
Per prepararsi alle annuali feste di santa Teresa (o per chiedere la sua intercessione in un altro periodo dell'anno), proponiamo un particolare "settenario", di approfondimento più che di devozione, ossia di approfondimento della dottrina spirituale per una devozione ancora più profonda. I vari stralci degli scritti di santa Teresa e di Jean Guitton (Il genio di Teresa di Lisieux) possono essere un valido aiuto per progredire nella vita spirituale, purificandola e semplificandola.
Nell'età pre-nicena della Chiesa e del pensiero cristiano, Tertulliano svetta, insieme a pochi altri, nell'orizzonte della latinità. Don Samuele Cecotti si concentra sul Tertulliano esegeta autore dell'opera polemica Adversus Marcionem, individua tutte le tipologie sviluppate nel testo tertullianeo e ne offre breve ma efficace trattazione. Tertulliano adotta la lettura tipologica dell'Antico Testamento, valorizza la natura profetica della Scrittura ebraica, si spinge sino alle soglie dell'allegoria per una ragione squisitamente teologica: l'unità dei Testamenti, l'unità della Rivelazione, unità in Cristo, unità perché uno e unico è Dio rivelatosi a Mosè e incarnatosi nel seno di Maria.
Edith Stein, come la sua maestra santa Teresa di Gesù, considera la preghiera come un modo di essere e di vivere, come l'impresa più alta di cui è capace lo spirito umano. Quindi, parlare di preghiera in Edith Stein non è parlare di una semplice pratica devozionale, ma di un'esistenza umana modellata sotto il principio di un Dio vicino e presente nella vita dell'essere umano. In questo senso, la preghiera di Edith Stein ci invita a tornare alle vere radici della preghiera cristiana, che è relazione d'amore, considerato che il vero culto che dobbiamo a Dio non è altro che quello di riconoscerlo come Padre.
È stato detto che Maria di san Giuseppe - Salazar (1548-1603) è la prima grande scrittrice carmelitana dopo santa Teresa di Gesù, e non solo per motivi cronologici. In effetti, sarebbe difficile trovare un'interprete di Teresa più fedele e acuta, in particolare riguardo al suo insegnamento sulla vita religiosa. Nell'affrontare i temi del governo, della pratica dei voti e della formazione iniziale, sembra che prenda la parola per dare continuità all'insegnamento della santa Madre, che rischia altrimenti di essere dimenticato, male interpretato o deformato.
Da molto tempo conosciamo le lettere di santa Teresa di Gesù Bambino. La corrispondenza familiare dei suoi santi genitori Luigi e Zelia Martin è stata pubblicata più recentemente, dopo la loro beatificazione nel 2008. Abbiamo ora accesso alle lettere di Leonia, la loro terza figlia (1863-1941), colei che ricordiamo abitualmente - troppo facilmente? - come la «povera Leonia», come se questo solo titolo bastasse a definirla. Leonia, quella che non è come le altre, quella che non ha fatto come le altre, divenuta religiosa visitandina. Il lettore non troverà in queste 342 lettere di suor Francesca Teresa, Leonia Martin - di cui quasi 300 inviate alle tre sorelle carmelitane di Lisieux dopo l'entrata definitiva alla Visitazione di Caen -, rivelazioni sfolgoranti o eventi sensazionali. Tuttavia avrà molte sorprese. Scoprirà il mondo interiore, nelle diverse stagioni della vita, di Leonia. Conoscerà le sue fatiche e i suoi sogni, le sue paure e la sua speranza, le mete alte cui non cessa di tendere e le battute d'arresto causate da limiti e fragilità... E si sorprenderà nel constatare che questa monaca, dalla vita esteriore così diversa e lontana dalla propria, gli è molto simile e gli si offre, discretamente, come compagna di viaggio.
A quasi cento anni dalla morte di Teresa di Los Andes, offriamo al lettore una biografia agile e dalla lettura scorrevole, che entra nel vivo della quotidianità della giovane Carmelitana cilena e segue gli sviluppi della sua storia d'amore con Cristo. È una vita come tante altre, la sua, ma con quel qualcosa di speciale che fa di un uomo un santo. Ne sono testimonianza il Diario e le Lettere a cui si è fatto ampiamente ricorso.