Che cosa significa oggi intelligenza emotiva? Qual è il suo valore quasi alla fine del primo quarto del secolo XXI? Non sarebbe il momento di affrontare le tremende sfide sollevate dallo straripante progresso scientifico? Sono gli interrogativi da cui ha preso le mosse questo interessante volumetto di padre Luis Jorge González, il quale ha saputo assemblare sapientemente conoscenze scientifiche, spiritualità, pedagogia e tanta esperienza di vita nel campo del Counseling. Teresa di Lisieux ci guiderà, attraverso il suo caso, in un percorso di blocco-sblocco-sviluppo dell'intelligenza emotiva.
La beatitudine di cui parla Gesù non è legata alle situazioni esteriori, essa tocca profondamente e aderisce alla persona come tale. Si è beati non perché si possiede qualcosa, ma perché si è qualche cosa. Si è beati nella misura in cui si diventa partecipi della verità, della bontà, della giustizia, della misericordia... che Dio è.
Parlare di demonologia e di fenomeni mistici può sembrare oggi un imperdonabile anacronismo. Ma è anche una sfida. Dopo anni di esperienza, Raffaele Talmelli riconosce che la verità è sempre una e, molte volte, sono le nostre visioni parcellari - cioè diaboliche - che ci fanno sembrare contrapposte sfaccettature diverse dell'unica realtà. Trattandosi di argomenti condivisi da psichiatria, psicologia e teologia, questo libro riporta un tentativo di sintesi, che tenga conto delle varie istanze e possa essere di aiuto nel discernimento del significato di tali situazioni, quando si presentino alla nostra osservazione.
Sebbene non nasca da nuove ricerche d'archivio, la presente vita di san Juan de la Cruz affonda le sue radici nelle principali biografie dell'ultimo secolo. Arricchito anche di passi significativi delle Opere del Santo, il profilo del santo carmelitano, mistico e poeta spagnolo, dall'infanzia a Fontiveros di Castiglia, sino alla sua morte a Úbeda in Andalusia, si va stagliando attraverso una trentina di tappe (30 agili capitoli). «A sfondo del suo racconto», scrive il cardinale Arborelius, «padre Moriconi pone il carcere di Toledo e commuove il modo di condurre il lettore a scoprire che, proprio in quel buio ripostiglio, Giovanni della Croce, spoglio di qualsiasi consolazione e affetto umano, riesce a far sgorgare, dalla sua anima ferita, il più bel canto all'Amore».
La parola amicizia è in grado di svolgere il ruolo del principio integrativo di tutta la vita nello Spirito, coniugando insieme la relazione con Dio e gli uomini? In che senso l'uomo in quanto essere creato può pensarsi amico del suo Creatore? Parlando dell'amicizia con Gesù, a che tipo di esperienza ci riferiamo? Quanti amici si possono avere su Facebook? Non è vero che il Nuovo Testamento per esprimere la realtà nuova e specifica dell'amore cristiano nella lingua greca ha optato per l'uso della parola agape (carità), anziché philia (amicizia)? Chi ha avuto un'esperienza di vita consacrata, non è stato forse messo in guardia dalle "amicizie particolari"? Queste le domande a cui ha voluto rispondere, all'interno di un contesto multidisciplinare, la 60a Settimana di Spiritualità, svoltasi presso la Pontificia Facoltà Teologica "Teresianum" in data 10-14 marzo 2019.
Nella storia della Chiesa, Battesimo e Cresima, originariamente parte di un solo rito, sono stati distinti a causa di esigenze pastorali. A partire dalla concezione di due sacramenti distinti, è stato necessario spiegare anche gli aspetti teologici fondamentali della loro sacramentalità. Così il Battesimo è stato concepito come il sacramento della fede e la Cresima come il sacramento della missione o testimonianza. Il presente volume, prendendo in esame le due concezioni teologiche, illustra ciò che ha creato divergenze e perfino divisioni all'interno della Chiesa, ricordando quanto invece sia inclusiva l'opera di Dio nella storia della salvezza, e il profondo legame tra Battesimo e Cresima.
La dottrina dell'infanzia spirituale di santa Teresa di Gesù Bambino forma una sintesi di ciò che insegna lo Spirito Santo nella Bibbia: ne sottolinea l'essenziale. Il Venerabile Marcello della Vergine del Carmelo lo ha compreso e ne è stato conquistato leggendo Storia di un'anima. Questi nove giorni di meditazione accompagnano il lettore lungo la "piccola via" di santa Teresa di Gesù Bambino, portandolo a riflettere su ciò che è la cosa più importante per rispondere alla chiamata di santità e agire di conseguenza: la fiducia. È essa, infatti, che unisce più velocemente all'amore.
Donna, fondatrice, mistica e scrittrice, la pressoché illetterata Teresa di Gesù è stata nei secoli ampiamente studiata, valutata, interpellata, ma un po' meno osservata e conosciuta dal vivo. Questi bellissimi fioretti rispondono proprio al desiderio di ritrarla in piccole scene di vita quotidiana, vivace e dinamica o contemplativa e meditativa, ma sempre gioiosa, intensa e profondamente umana. Il lettore avrà quindi tra le mani una particolare biografia della Santa, tesa a stimolare ulteriormente la ricerca della sua figura e, con essa, la fede nel Dio vivo e vero, vero amico degli uomini.
"Giovani fede vocazione" raccoglie i contributi esposti durante la 59a Settimana di Spiritualità tenutasi dal 18 al 22 Febbraio presso il "Teresianum". Ad aprire i lavori è Mons. Fabio Fabene che illustra il Sinodo dei Vescovi 2018 alla luce delle tre parole chiave: "i giovani, la fede e il discernimento spirituale" e offre alcune prospettive di rinnovamento pastorale, che implicano anche la teologia e la spiritualità. Gli altri contributi s'inoltrano nell'analisi della relazione che i giovani attualmente hanno con la fede, riflettono sulla dimensione spirituale dell'uomo, sul compito di discernimento a cui i giovani sono chiamati e sul ruolo che hanno quelli che li accompagnano. Nei giovani adulti del Medioevo, in Edith Stein, Giovanni della Croce e Giovanni Paolo II si riconoscono, via via, dei modelli di esperienza cristiana capaci di insegnare ancora ai giovani di oggi.