
Il volume fornisce uno strumento che finora mancava in lingua italiana. Fondandosi sulla teoria e la pratica della retorica greca nel Nuovo Testamento, lo studio di George Kennedy mostra come gli scrittori del Nuovo Testamento scrivessero per persuadere l'uditorio della verità del loro messaggio e come a questo scopo si servissero delle convenzioni retoriche ben conosciute e largamente applicate nella società del tempo. In questo saggio la retorica è intesa non come lo stile a cui concorrono figure retoriche e metafore, ma come la proprietà del discorso che consente all'oratore o allo scrittore di conseguire i propri scopi. A supporto di altri metodi d'analisi, la critica retorica ha per oggetto il testo biblico così com'è pervenuto e mira a individuarne le basi dell'efficacia argomentativa e gli intenti dell'autore. Talvolta confermando ma spesso criticando le interpretazioni correnti, il breve e denso saggio di George Kennedy fornisce una presentazione sistematica della retorica in quanto elemento costitutivo del testo del Nuovo Testamento.
"Il commentario dello Schelkle, giunto ormai alla quinta edizione, offre al lettore un'esegesi accurata, aggiornata e di ampio respiro, in cui i singoli termini biblici più significativi vengono esaminati nel contesto del vasto ambito storico-culturale al quale appartengono... Questo interessante e stimolante commentario è arricchito anche da un'ampia bibliografia... oltre che da molte note, prezioso sussidio, quasi ad ogni pagina. Ben dieci excursus su temi inerenti alla teologia delle tre epistole costituiscono un altro elemento positivo in questo volume" (Protestantesimo).