Questo libro intende ritrovare i presupposti poetici e spirituali di un'Insurrezione che procede da tempo e che è innanzi tutto un processo interiore: la rivoluzione da un Io centrato su se stesso (ego-centrato) a un Io che si scopre in relazione con la Fonte del proprio essere. Questo drammatico passaggio epocale viene documentato dall'Autore attraverso l'analisi delle opere di quei poeti che per primi avvertirono profeticamente la fine della modernità e l'inizio di una nuova era: tra gli altri, Rimbaud, Hölderlin, Rilke, Campana, Trakl, Celan, Char, Luzi. Il volume raccoglie e rielabora nove seminari tenuti dall'Autore all'interno della programmazione del Centro Internazionale Eugenio Montale di Roma e, pur nella complessità, mantiene un tono colloquiale e diretto, che costituisce tra l'altro la prima sperimentazione di quel sapere dialogico che poi si sviluppò nei Gruppi "Darsi pace".
Nella società odierna è cambiato il modo di vivere la vergogna? Tantissimo, soprattutto attraverso il web. Oggi i giovani hanno imparato che la vergogna non esiste e se c'è allora è un'emozione per "sfigati". I social network, in particolare, ci hanno insegnato a condividere tutto senza vergogna. Non c'è il pudore di mostrarsi nudi o semi-nudi. Non c'è il senso di colpa per aver aggredito qualcuno, attuando quello che prende il nome di cyberbullismo. E come vivevano le vecchie generazioni la vergogna? Cercavano di superarla! Ma è sempre un buon motivo tentare di non provare vergogna? L'autore sottolinea invece che la vergogna è un sentimento che si prova già all'età di due/tre anni. Quindi, fin da piccolissimi dobbiamo confrontarci con essa. È un'emozione con cui dobbiamo fare i conti tutti i giorni. La vergogna è utile, non solo perché ci consente di capire che abbiamo sbagliato ma anche perché ci permette di riflettere su una situazione che non vogliamo più rivivere. Ciò ci consente di evolvere. Ma di evolvere come? Attraverso gli altri.
Il libro presenta, con il solito stile vivace dell'autore, come Gesù ha messo in pratica le Beatitudini, sintesi del suo Vangelo, attraverso i fatti, i discorsi e tutti i riferimenti presenti nel Vangelo - spesso ignorati da una lettura veloce o da una catechesi astratta - che fanno trasparire il Gesù "uomo", capace di manifestare come il Creatore vuole che viviamo la vita che ci dona. Ogni capitolo, eccettuati il primo e l'ultimo, è diviso in quattro parti. La prima analizza come Gesù vive quella beatitudine. La seconda si interroga su come, dove e quanto i cristiani la vivono e la testimoniano. La terza stimola un esame di coscienza per rendersi conto che la morale cristiana non è non dire bugie, parolacce, bestemmie ("quando ci vuole", diceva un mio parrocchiano), perdere la pazienza, saltare la messa... (i peccati solitamente confessati), ma comportarsi come Gesù nella vita di ogni giorno. La quarta è una preghiera con la quale si chiede a Gesù la forza di vivere come lui è vissuto. Età di lettura: da 13 anni.
La realtà sociale è sempre più complessa e le famiglie sono sempre più sole e isolate. Spesso nelle parrocchie si organizzano incontri per genitori, che risultano a volte distanti dal vissuto della famiglia. È importante allora affrontare il tema dell'educazione in modo aderente alla realtà e propositivo. Questo è ciò che vogliono fare gli autori del testo. Partendo dall'analisi di una serie di situazioni tipo (quelle che più frequentemente assillano i genitori), il libro fornisce valutazioni sulle cause che le generano, per poi dare indicazioni utili e strategie creative di intervento in famiglia. I 7 capitoli trattano di: essere genitori e la sfida educativa; i bisogni dei bambini (essere amati, curati, ascoltati, resi autonomi...); le emozioni (paura, rabbia, dolore, piacere); la comunicazione in famiglia; l'educazione all'ascolto; la gestione dei capricci; l'educazione all'alimentazione.
Un libro di esercizi per l'anima. Una ricerca di amore e di spiritualità per poter essere veramente vitali e pieni di energia. Il superamento della paura è indispensabile per un amore sano, per una vita vera. "Noi non siamo figli della polvere, siamo venuti dal cielo...", dice l'autore. "Le nostre storie sono storie sacre, dense di senso, misteriose. Vorrei che esse tornassero a farci provare meraviglia, stupore". Un libro terapeutico, semplice; essenziale e profondo. Di facile lettura, ma che ti risolleva l'anima. Torni a sperare, a voler essere felice.
Il Convegno della Chiesa italiana di Firenze ha come tema un appello: In Gesù Cristo un nuovo umanesimo. Bisogna ritornare al Vangelo lasciando che non solo le parole, ma pure i gesti del Signore Gesù divengano il lievito del nostro essere uomini e donne nel nostro tempo. Per fare questo cammino l'autore propone una rivisitazione dei "dieci segni" (cfr. Mt 8-9) che il Signore Gesù compie subito dopo aver ammaestrato le folle e i discepoli con il discorso della Montagna. Le "dieci parole" delle beatitudini diventano così "dieci gesti" di guarigione attraverso cui il Signore ci indica la via per diventare, a nostra volta uomini e donne "più certi e più veri", più affidabili per noi stessi e per gli altri. Attraverso il metodo monastico della lectio divina, queste pagine ripercorrono alcune parole chiave del prossimo Convegno della Chiesa Italiana a partire da uno di quei "dieci gesti" che l'evangelista Matteo ci fa contemplare come la medicina che il Signore offre a quanti incontra sul suo cammino per ritrovare la propria integrità e aprirsi a una gioia ritrovata e sempre più condivisa. Le parole e le sfide del Convegno suonano così: un umanesimo in ascolto, un umanesimo concreto, un umanesimo plurale e integrale, un umanesimo di trascendenza. Per guarire da tutto ciò che offusca e impedisce un cammino di autentica umanizzazione ci sono offerti cinque verbi: uscire, annunciare, abitare, educare, trasfigurare.
Hannah è una delle due mogli di Elkana lo Zufita. Essendo sterile, andata pellegrina al Tempio di Silo, una vallata tra Sichem e Rama, la località dove abitava, implora il Signore di renderla madre, facendo voto di offrigli la sua creatura. Ottenuta la grazia, Hannah impone al figlio agognato il nome di Samuele. E proprio la gioia per la nascita di questo figlio fa scaturire dal suo cuore un canto di ringraziamento. Età di lettura: da 8 anni.
La leggenda di santa Chiara vergine è il racconto agiografico di Chiara di Assisi, un breve testo suddiviso in due parti: dalla nascita alla morte; i miracoli dopo la morte e la canonizzazione. Nei primi capitoli, vengono messi in luce alcuni elementi che, tipici del racconto agiografico, tuttavia sono autenticamente biografici, ad esempio, le grandi virtù evidenti fin dalla tenera infanzia e l'iniziale opposizione dei parenti alla radicalità della sua scelta. La narrazione di alcuni miracoli e prodigi rafforza la fama di santità, senza però far perdere di vista il fulcro della sua spiritualità: l'attaccamento alla croce di Cristo e la contemplazione orante della sua Passione. L'autore, infine, non dimentica di evidenziare, via via nel racconto, la rilevanza ecclesiale e sociale del suo operato, fino alla venerazione popolare di cui fu oggetto fin da subito dopo la morte; viene anche messo in luce il riconoscimento che ebbe da parte dei papi che la conobbero.
All'adolescente che, sicuramente, si pone degli interrogativi sul suo futuro, questo libretto presenta un'opportunità di riflettere sul proprio destino, che è di felicità, perché Dio, che è Padre buono, ci vuole tutti felici. E la strada verso la felicità sono le Beatitudini. Coloro che riescono a fare proprie le Beatitudini, sono destinati non a una parvenza di felicità, o a una gioia passeggera, ma a una gioia vera e duratura. Il libretto è corredato da piste di riflessioni e indicazioni di esercizi pratici che l'adolescente può utilizzare.
L'autrice, psicologa clinica e psicoanalista, presenta dei brevi racconti evocando delle storie segrete di bambini che parlano dei loro problemi, di ciò che loro hanno bisogno di comprendere e di esprimere: sonno, pulizia, separazione dei genitori, problemi a scuola, violenza, famiglia ricomposta, adozione, abusi ecc. Attraverso dei simboli, i racconti sono spiegati, analizzati in chiave psicologica. Per ogni capitolo i genitori, gli educatori e gli insegnanti, potranno reperire le chiavi simboliche che permetteranno loro di creare dei racconti adatti alle problematiche dei più piccoli. Questo libro offre ai genitori e ai bambini gli strumenti per creare insieme, in maniera pedagogica, ma anche divertente, delle brevi storie per meglio comunicare. In un momento in cui la moda dei racconti per bambini è in pieno svolgimento, l'autrice propone un approccio radicalmente nuovo, psicologico e simbolico nello stesso tempo, per permettere ai genitori di comprendere ciò che interpreta più profondamente i loro bambini. Un vero e proprio strumento di riflessione e d'azione. Creare dei racconti per il proprio bambino fornisce alla famiglia delle piste per crescere, parlare e pensare insieme.