Questo libro vuole offrire ai cristiani dei nostri giorni, soprattutto ai più giovani, l'immagine di un loro coetaneo che per farsi santo non ebbe bisogno di rifugiarsi in un deserto né di chiudersi in convento o di condurre una vita ascetica caratterizzata da cilici, discipline e eccezionali digiuni, ma che seppe incarnare nella vita laicale l'allegria, la nobiltà e l'autenticità dell'essere umano, proteso a beneficare i propri simili, e traboccante di gioia e di pace; seppe inoltre offrire al mondo odierno, agli inizi del secolo XXI, l'ideale di un giovane cristiano secolare in sintonia col carisma di Domenico di Guzmán, entusiasta dello spirito di Caterina da Siena e infine infiammato dalla personalità di quell'altro celebre domenicano, definito "profeta apocalittico", che fu Girolamo Savonarola. Il protagonista di questa storia è un simbolo per la gioventù di ogni tempo: studente rimandato in qualche esame, sportivo e alpinista, amante perfino della confusione, dell'allegria e degli scherzi, impegnato nelle lotte politiche, amico e galante con le ragazze della sua stessa età; un uomo, insomma, un "uomo integrale", tutto d'un pezzo ma insieme coerente con la propria fede cristiana che lo portava a fare ogni giorno la Comunione e a prodigarsi nelle opere di carità distribuendo tutto quel di cui poteva disporre e tutto se stesso.
Questo libro ci aiuta a riscoprire il Padre nostro che sta nei cieli. Gesù stesso ci dice: "Questa è la vita eterna: che conoscano Te, l'unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo" (Gv 17,3). Nel Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica leggiamo: "Gesù Cristo ci rivela che Dio è Padre, non solo in quanto è creatore dell'universo e dell'uomo, ma soprattutto perché genera eternamente nel suo seno il Figlio, che è il suo Verbo, irradiazione della sua gloria, impronta della sua sostanza" (n. 46). Il libro è riccamente illustrato dalle Sorelle Clarisse di Porto Viro (Rovigo) e anche le immagini ci aiutano a capire quanto Dio Padre ci ami e come sia sempre presente tutte le volte che incontriamo Gesù nella preghiera o accostandoci ai Sacramenti, specialmente a quelli della Confessione e dell'Eucarestia. Il libro ci aiuta a comprendere che il nostro bisogno della vita eterna non è altro che la ricerca di capire chi è Dio e di tornare a vivere con Lui.
In questo libro padre Serafino Tognetti, monaco della Comunità dei figli di Dio fondata da don Divo Barsotti, con il suo stile inconfondibile ci aiuta a meditare su alcuni aspetti della nostra vita cristiana. Sono meditazioni formidabili per la loro semplicità e per la loro profondità. Meditazioni che sono un sano nutrimento spirituale per i cristiani di questo tempo un po' tristi e chiusi in se stessi . Meditazioni che rispondono all'appello di Papa Francesco: "Donate la gioia di aver incontrato Gesù!". Padre Serafino Tognetti Gesù l'ha veramente incontrato e ci comunica la gioia di questo incontro!
Libro di riflessione sull'esistenza, dal profondo senso religioso, con la scoperta di un dolore che diventa speranza. Libro di salutare inquietudine che ci parla di una vita vissuta in maniera banale o addirittura virtuale e che prelude spesso ad un risveglio amaro, ma ci svela anche un'altra vita, interpretata secondo un progetto divino che la rende piena, compiuta. L'autore con passionale partecipazione e vena poetica, analizza le velleità dell'uomo agnostico, che disconosce deliberatamente Dio e le azioni contraddittorie del credente, attraverso componimenti eterogenei e riflessioni spirituali. Si chiede: "Può l'uomo vivere al di fuori della propria identità ed essere felice? Può vivere senza Dio?" Nella prima parte del libro l'autore denuncia la presunzione umana nei suoi ricorrenti fallimenti, che diventano poi oggetto di ricerca della Verità, migrazione nei luoghi della grazia e del mistero. In particolare l'autore dichiara la propria ammirazione per Maria, la piena di Grazia, il giardino della Bellezza compiuta, il segno d'un mattino eterno, la Donna vestita di Luce.
Questo libro sull'Angelo Custode richiama a una realtà consolantissima, come ci insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica: "Ogni fedele ha, al proprio fianco, un Angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita" (n.61). L'Angelo Custode è il più bel dono che Dio Padre potesse farci: lo ha pensato proprio per noi e ci ha affidato a Lui fin dal seno materno. L'Angelo custode ci ama e ci difende nei pericoli, ci sostiene in tutte le difficoltà proteggendoci sempre con grande amore. Il libro ci aiuta a conoscere e ad approfondire la dottrina della Chiesa su queste creature spirituali che ci sono poste accanto, e lo fa anche attraverso le testimonianze di alcuni santi come Padre Pio, Luigi Gonzaga, Margherita da Cortona e di vari mistici. Una lettura che con semplicità ed efficacia ci introduce al mistero degli esseri spirituali che ci circondano.
Questo è il secondo dei tre volumi che raccolgono le lettere del domenicano p. Molinié ai suoi amici. Lettere valide per tutti, in questo mondo in cui i valori naturali stanno naufragando a dimostrare che appunto questi valori non bastano. È vero, siamo tutti orgogliosi. Ma questo non vuol dire che sia normale. Su questo siamo ciechi. Non è affatto normale che la confessione dell'orgoglio possa essere così facile, mentre quella dell'alcolismo così terribile. Se uno dice "Sono un alcolista" è una vergogna, anche se è una persona perbene. L'orgoglio, invece, non sembra grave, perché non è motivo di vergogna. L'orgoglioso non si vergogna di dire: "Sono orgoglioso." La dottrina della Chiesa però è molto chiara. L'alcolismo è una malattia che porta alla morte e che comporta certamente un decadimento psichico, ma non uccide che il corpo. L'orgoglio, invece, è la morte dell'anima, che di per sé è eterna.E allora, ecco la domanda: perché la confessione dell'orgoglio non fa lo stesso effetto? Perché ci si può permettere di dire: "Sono orgoglioso," senza che ciò sia drammatico? Rispondo: perché non è umiliante, e quindi non ce ne curiamo... Una lettura che ci aiuta a vivere la nostra realtà di cristiani.
Questo è il primo dei tre volumi che raccolgono le lettere del domenicano p. Molinié ai suoi amici. Lettere valide per tutti in questo mondo in cui i valori naturali stanno naufragando a dimostrare che appunto questi valori non bastano. A volte Dio permette che tutto crolli, affinché sia chiaro che nulla resiste. Ma questo non dovrebbe scoraggiarci. Nietzsche proclamava che Dio è morto: questa affermazione, almeno, ha il vantaggio di essere radicale. Di fronte a tutto questo, c'è una sola cosa da fare: diventare cristiani. E queste lettere ci aiutano a diventarlo. Dio è morto? C'è del vero. È morto quel dio che si limita a coronare da lassù (il più lontano possibile) una vita fondata sui valori umani. Questo dio è morto non il Venerdì Santo, ma la sera della "caduta". Il Dio Salvatore, Lui, non è morto. E se abbiamo l'impressione che quel Dio che è Padre non ci risponde, è perché non vogliamo rivolgerci a Lui. Una lettura che ci aiuta a vivere la nostra realtà di cristiani.
Per l'autore di questo libro, don Divo Barsotti, fondatore della "Comunità dei figli di Dio", la Messa è vita e il Mistero Eucaristico è un atto sempre nuovo, vissuto, preparato, sentito come incontro vivo e drammatico con Gesù Cristo e il suo Sacrificio che ci riscatta, atto di amore che ci fa partecipi della vita divina, mistero nuziale e compimento della vita cristiana del battezzato. La vita di don Barsotti era tutta tesa verso la Messa, e da questa poi si dipana per lo sviluppo della sua azione, della sua giornata e della sua missione. E questo d'altronde è il carisma della famiglia religiosa di monaci da lui costituita nel 1946, formata da laici consacrati e religiosi il cui impegno è vivere la radicalità battesimale con i mezzi che sono propri della grande tradizione monastica."Nella Messa c'è tutto!" era solito dire don Divo ai suoi giovani monaci. E davvero da ogni pagina del volume appare evidente che l'autore è un uomo "rapito" dal Mistero del Padre e di Cristo nell'Eucaristia.
In questo libretto si passano in rassegna i venti misteri del Rosario, cioè i misteri della nostra fede, la storia della nostra salvezza, comune a tutti i cristiani.Ogni mistero è accompagnato da una breve meditazione tratta dai pensieri di don Luigi Bosio. Il libretto è un aiuto per pregare il Rosario misticamente: le brevi meditazioni ci aiutano ad immergerci nella contemplazione che è l'anima del Rosario. Senza la contemplazione, infatti, questa preghiera sarebbe come un corpo privo di vita. Don Luigi era un grande mistico innamorato della Madonna, e con la sua vita e con le sue parole ha sempre trasmesso la sua profonda spiritualità e il suo rapporto intenso con il Cielo.Come ha detto don Luigi: "Dobbiamo chiudere gli occhi, metterci in ginocchio, rannicchiarci nel nostro nulla. È Lui che parla ed è Lui che ascolta. Ora conoscete - dice Maria - che io sono in Gesù e voi in me".