"MARTA e MARIA" due sorelle, due compagne di viaggio per ogni persona che voglia vivere una vita piena in Cristo e di Cristo. Perché Marta e Maria insieme? Perché contemplazione e lavoro, perché preghiera e azione insieme? Non voglio darti una risposta bensì invitarti a riflettere. Sarà l'esperienza di Francesco e Chiara ad indicarti, giorno dopo giorno, il senso del tuo pregare, del tuo lavorare, del tuo studiare e, mi auguro delle scelte che il Signore, nel silenzio ti suggerirà di compiere. Non aspettarti niente, non cercare niente, liberati dalla mentalità utilitaristica ed efficientistica del mondo, accetta di "perdere tempo", di sciupare alcuni minuti ogni giorno col Signore. Le risposte che cerchi verranno dopo e saranno un dono dello Spirito dell'Amore che soffia dove e come vuole. Cerca di metterti nell'obbedienza allo Spirito che ti parla nell'intimo del cuore e non arrenderti se ti accorgi che la tua preghiera e il tuo lavoro non sono vissuti come li vivevano Francesco e Chiara. Questi brevi pagine vogliono essere uno stimolo, un aiuto.
Cristina Campo (Vittoria Guerrini, Bologna 1923- Roma 1977) è una delle voci più intense e raffinate della letteratura del Novecento. Poetessa, saggista, traduttrice di Simone Weil, Dickinson, Eliot, John Donne, W.C. Williams, Hoffmannsthal e di altri poeti metafisici e mistici, ha vivificato la cultura praticando «una professione di incredulità nell'onnipotenza del visibile» e orientandosi verso un'insonne ricerca della trascendenza e dell'eternità. I saggi che qui si pubblicano offrono una nuova lettura dell'opera campiana secondo un approccio multidisciplinare e interdisciplinare perché è questo il segreto della sua bellezza: non si può leggere con i soli strumenti della critica letteraria, ma occorre oltrepassare i confini del letterario e dell'estetico per comprendere la sua visione come un «tappeto di meravigliosa complicazione» in cui la trama e l'ordito sono gli atlanti di significato della poesia, la spiritualità cristiana, la Bibbia, la liturgia, l'arte pittorica e musicale.
L'esilio è l'evento fondamentale che ha segnato la biografia della filosofa spagnola Maria Zambrano. Nella stretta connessione tra pensare e vivere, esso diviene anche il concetto fondamentale della sua riflessione filosofica, la traccia su cui prende forma un pensiero delirante, capace di svegliarsi e di incontrare la vita con tutto ciò che non entra nella coscienza desta. Pensare l'esilio pone in stato di crisi la razionalità dialettica occidentale: il "carcere del concetto" lascia il posto al linguaggio della nascita. Si apre alla generatività che "concepisce" e mette al mondo il mondo, accogliendo tutto ciò che nasce semplicemente perchè è nato.
Età di lettura: da 6 anni.
Il titolo del libro si ispira ad uno dei dialoghi contenuto nell'opera di V. Solov'ëv, Breve racconto dell'Anticristo. «Che cosa avete di più caro nel Cristianesimo?» è la domanda che viene rivolta ad uno sparuto gruppo di credenti. E la loro risposta, immediata e certa è: «Quello che noi abbiamo di più caro nel cristianesimo è Cristo stesso»! I nove saggi qui raccolti vorrebbero condurre a questa medesima certezza attraverso un percorso che dall'ateismo indifferente e «confortably numb» dei nostri giorni, porti alla fede in Cristo. Il libro suggerisce una «svolta di respiro» che sappia impreziosire ed esaltare l'umano attraverso il confronto serrato con la Scrittura, la filosofia, la letteratura, la santità, e così passare dall'estraneità di Caino che nella riscrittura biblica di M. Gualtieri si definisce «il primo errore di Dio», alla riscoperta della propria coscienza come «il vero vicario di Cristo in terra» (J. H. Newman).
Oggi è ancora opportuno studiare a scuola le religioni? Quali sono i limiti di questa disciplina in Italia? E come insegnare religione in una società che, con il passare degli anni, è sempre più abitata da differenze culturali e religiose? Se nel nostro Paese si è ormai chiusa la stagione della religione, è solo perché si è aperta quella delle religioni, al plurale. Conoscere le religioni diventa perciò uno dei requisiti fondamentali per sviluppare una «cultura del vivere-insieme» in grado di favorire una cittadinanza più democratica, riducendo così i conflitti causati dalla mancanza di comprensione reciproca. La scuola, pur con tutti i suoi limiti, oggi rappresenta il primo spazio pubblico in cui emergono le differenze, comprese quelle religiose.
L'agile testo intende fare il punto sulla grande trasformazione culturale dell'Europa, dovuta alla crescente visibilità di una diversità religiosa, per molti aspetti, inedita ed inattesa. Tale tema sarà affrontato, da un lato, descrivendo le principali caratteristiche della nuova mappa religiosa europea e, dall'altro, analizzando, i vari modelli adottati dagli Stati dell'Unione per riconoscere e gestire la crescente diversità religiosa. Lo scopo, in buona sostanza, è di fornire sia una bussola per leggere il cambiamento religioso in atto, sia per interpretare l'impatto che tale mutamento ha in campo sociale e politico. La bussola sarà anche un glossario di base utile per classificare e distinguere i vari fenomeni e dati presentati nel testo. L'orizzonte europeo permetterà, infine, a chi legge di comprendere la peculiarità del caso italiano, cui sarà dedicato un apposito capitolo, rispetto soprattutto ai Paesi del Nord Europa. Nel corto respiro della sua storia nazionale, infatti, un Paese di tradizione cattolica si misura con una diversità religiosa elevata, mostrando difficoltà e paure, ma anche la capacità d'inventare luoghi e momenti d'incontro fra persone di differenti fedi.
Luca a più riprese propone il Dio di Gesù con il volto di colui che va incontro all'uomo, che lo accoglie, che lo perdona. Nel suo racconto si affaccia un vocabolo sconosciuto a Marco, la misericordia. Il legame tra questa narrazione e le vicende che caratterizzano la nostra società, le sue sofferenze, le sue domande, i suoi sogni, costituisce l'intreccio e la sfida più genuina del testo. Come i cristiani di ogni tempo, anche noi siamo invitati a tenere alto lo sguardo sul significato della tolleranza, della misericordia e del perdono per andare "oltre", oltre la rassegnazione e la paura, nel coraggio di porre gesti di solidarietà e fraternità per il superamento del male e il rinnovamento della vita in tutte le sue dimensioni. Questo è l'invito che scorre nella trama di queste pagine, rivolte in particolare a chi intende riscoprire alcuni inviti significativi del vangelo di Luca e riappropriarsi del significato del suo annuncio.
Il moto del desiderare si manifesta nel concreto dei nostri desideri, buoni o cattivi che siano. Ne facciamo esperienza nel nostro quotidiano. Siamo tutti uomini e donne abitati e trascinati da desideri. Il più delle volte con poca consapevolezza. Questo libretto vorrebbe fornire un agile strumento sapienziale per leggere e discernere i desideri che ci abitano e ciò che ad essi assomiglia.
"La realtà è superiore all'idea" è uno dei principi che guidano il pensiero di papa Francesco. Ne parla, per la prima volta, nell'esortazione apostolica del 2013 Evangelii gaudium, al n. 231, quando affronta il tema del bene comune e della pace sociale. Bergoglio, evidentemente, intende metterci in guardia dal rischio di guardare la realtà attraverso le lenti non di rado distorte delle nostre categorie concettuali, talvolta frutto del nostro immaginario più che di un'esperienza diretta. Bene, esattamente come "la realtà è superiore all'idea", così la prassi dialogica - dal dialogo della vita quotidiana a quello segnato da vie spirituali - è sempre superiore a qualsiasi pur superba teorizzazione. Per dirlo con una frase chiave del bel film di Ermanno Olmi del 2007 Centochiodi, messa in bocca al protagonista, un professore di religione in piena crisi, "tutti i libri del mondo non valgono un caffè con un amico".