Aiutare i catechisti a narrare ai ragazzi la buona novella: è l'obiettivo che si pone questo libro. Partendo dalla spiegazione del metodo narrativo, si analizzano alcuni elementi portanti per poter definire il Vangelo di Giovanni come un vangelo narrante. L'autore elabora tre narrazioni e la loro applicazione per le diverse fasce di età. Un testo per tutti, che parte dalla scuola del Vangelo e arriva alle comunità cristiane di oggi.
Hai messo al mondo tuo figlio? Amalo educandolo.
Non ti accontentare di dargli alcune istruzioni per l'uso della vita. L'esistenza umana è ben diversa da quella di un frigorifero: non basta al vivere un libretto per le istruzioni, non è sufficiente una sola scuola o un web, che dà un mondo d'informazione ma non un significato al vivere e al morire. Il piacere lo sanno cercare tutti, la gioia è solo di chi conosce l'arte di amare.
A quest'arte di amare debbono educare i genitori.
Ma da soli oggi non bastano più, si richiedono luoghi dove i ragazzi possano scegliere, in autonomia ma non da nomadi, abbandonati per le strade della città o del web, che senso dare al proprio essere al mondo.
E' necessaria un'alleanza educativa tra Famiglia e Chiesa per educare alla libertà nella responsabilità, per educare alla delicata arte d'amare.
In questo libro una proposta educativa con al centro la Parola di Dio e il Giorno del Signore.
Un percorso nato dall'esperienza, più che decennale dell'autore, d'incontro fra chiesa e famiglia.
Frutto del Simposio interreligioso tenutosi a Livorno nel febbraio 2014 a cura del Ce.Do.MEI, questo lavoro di condivisione, di scambio di esperienze nel campo dell'evangelizzazione, ci ha portato a riflettere sulla sintonia e sulle afonie nella storia e sulle diverse esperienze delle confessioni religiose ai nostri giorni.
Solo genitori consapevoli del proprio battesimo educano oggi alla fede i propri figli. Questa frase enuclea la finalità della proposta educativa contenuta in questo libro: favorire la formazione di coppie genitoriali che scegliendo di essere cristiane, generano figli e li educano nella e con la Comunità Cristiana, alla fede in Gesù Cristo. La famiglia vive il primo annuncio evangelizzando l'idea naturale di dio la quale nasce da sempre e da sola, nel cuore e nell'intelligenza dell'uomo. Ovvero guidando il proprio bambino all'esodo dal senso religioso innato nel bambino, alla fede cristiana.
Un testo per conoscere ed approfondire il messaggio di Fatima attraverso la storia delle apparizioni dell'Angelo e della Madonna, i messaggi comunicati da Maria, la spiritualità di Fatima, il senso della "Madonna pellegrina" e la preparazione al centenario delle apparizioni (1917 - 2017). Nella seconda parte del volume le preghiere a Maria: il Santo Rosario, la Via Crucis, le preghiere delle apparizioni di Fatima, quelle rivolte ai Santi Pastorelli e le frasi di Suor Lucia.
Cosa accade al nostro cervello durante la preghiera e la meditazione? Quale rapporto tra il cervello e la spiritualità? Le basi neuronali della spiritualità pongono una serie di domande che vanno oltre il dato biologico, le domande s'impongono non solo alla spiritualità ma anche alla scienza. Questa ricerca sui circuiti neuronali della spiritualità, si propone non soltanto di rispondere a questi primi e provocanti quesiti, ma offre al lettore l'opportunità di osservare il nascere e lo svilupparsi della neurospiritualità. La scienza si interroga sul come" dei fenomeni, ma la spiritualità è chiamata a rispondere al "perché". Oltre i confini del nostro cervello. "
Il testo aiuta a porsi le seguenti domande
Ma la morte esiste?
Sembrerebbe questa una domanda al limite della decenza invece è serissima. Infattia a seconda dell’angolo di visuale con il quale si osserva la morte, essa scompare per lasciare solo la visione di una materia si ferita, in decomposizione, ma viva. Da un punto di osservazione puramente materiale si può quindi tranquillamente affermare che la morte non è la fine della materia ed è ben logico questa affermazione perché un principio fondamentale della chimica è “niente si crea e niente si distrugge”. Ma allora se la morte non è la fine della materia di che cosa è termine? Perché è avvertita come un evento drammatico, anzi il più terribile di tutti?
La morte è invincibile?
Rassegnati dinanzi la morte? Essa si può solo procrastinare ma non vincere?
C'è un desiderio insopprimibile di vita presente nell'uomo. Perchè l'uomo vuole vivere e rifiuta la malattia e la morte? Perché c'è in me una grande voglia di vivere e di vivere bene, perché non sono mai sazio di riso e di letizia, di amicizia e d'amore, di serenità? Perché del dolore sono subito colmo?
Sono domande che avviano una ricerca ineludibile.
Come è possibile realizzare l'aspirazione alla vita? Attraverso la medicina? Certo essa aiuta a prolungare l'esistenza ma si scontra con un dato strutturale del corpo umano, è fatto per deperire. Ed allora dove indirizzare la ricerca? Siamo in situazione simile alla esplorazione spaziale, la risposta più ovvia è quella sbagliata. Occorre capire quali siano le forze presenti nell'uomo.
La più grande forza sperimentata dall'uomo: l'amore è reale ma invisibile e non si rassegna alla morte. E' questa la grande verità: la forza dell'amore. Ma l'Amore è Dio stesso. Segno di Dio, dell'Amore è Gesù di Nazareth e con lui la moltitudine dei santi. La loro forza è l'amore, la loro storia dimostra che più forte della morte è l'amore. Lo afferma la resurrezione di Cristo. Lo dice l'Assunzione di Maria. Lo grida con forza, ieri come oggi, la moltitudine di santi che da vivi e da morti agiscono continuamente con gesti e fatti. L'amore tiene in vita.
Destinatari
Tutti coloro che sono in cerca di rafforzare il proprio senso di vita cristina alla sequela del Padre
Autore
Simone Giusti è vescovo di Livorno, fra le ultime sue pubblicazioni ricordiamo” Solo l’Amore salva” EdP e per l’editrice Pharus “Il matrimonio? Solo per chi sa amare!”. Molte sono le sue pubblicazioni catechistiche con l’EdP e con l’AVE.
Come possiamo raccontare ai bambini e ai ragazzi di oggi la bellezza della scelta di Cristo e del suo vangelo? Da questa domanda nasce l'esperienza di ricerca e di formazione ricolta ai catechisti della diocesi di Brescia, condotta in collaborazione con il Dipartimento di pedagogia dell'Università Cattolica di Brescia, poi raccolta in questo sussidio. In una cultura dell'infanzia in cui è diffusa "l'indigestione" di parole e di immagini e allo stesso tempo "la carestia" di relazioni e di valori, questo testo si pone come strumento efficace per poter accedere all'universo infantile, riconoscendone i bisogni educativi autentici. Alle indicazioni pedagogiche sono uniti suggerimenti "pratici" per il lavoro di programmazione e di azione nei gruppi, in particolare per le fasce di età 6-8 e 9-11 anni. I catechisti oggi si trovano impegnati in una grande sfida educativa e relazionale, umana e cristiana. Pur essendo l'incontro di catechismo una piccola goccia nella vastitià degli impegni che costellano la vita di fanciulli e ragazzi, questa esperienza può arrecare un contributo inestimabile alla loro forma se condotta nel segno dell'attenzione prioritaria al valore della persona che ogni bambino incarna.
Un libro per ricordare la presenza a Livorno di Federico Ozanam nel Bicentenario della nascita ed il suo rapporto con la Società San Vincenzo di Livorno, prima di nascere in Toscana.
Cosa accade al nostro cervello durante la preghiera e la meditazione? Quale rapporto tra il cervello e spiritualità? Questa ricerca sui circuiti neuronali della spiritualità, si propone non soltanto di rispondere a questi primi e provocanti quesiti, ma offre al lettore l’opportunità di osservare il nascere e lo svilupparsi della nuerospiritualità. Le basi neuronali della spiritualità pongono una serie di domande che vanno oltre il dato biologico, le domande s’impongono non solo alla spiritualità ma anche alla scienza e mentre la scienza continua a inseguire il percorso del “come” si verificano questi fenomeni, la spiritualità è chiamata a rispondere al “perché”. Oltre i confini del nostro cervello.