
Un viaggio ai confini della realtà, alla scoperta di mondi fantastici in compagnia delle Tea Sisters!Per le Tea Sisters è arrivato il momento di conoscere "Le 7 Rose", un centro di ricerca super segreto dedicato allo studio della geografia fantastica. Dopo aver superato speciali test per essere ammesse in questo progetto top-secret, le cinque amiche ricevono un ciondolo di cristallo come lasciapassare: è l'inizio di una nuova avventura, un incredibile viaggio ai confini della realtà. Insieme a Tea e all'affascinante Will Mistery, le Tea Sisters visiteranno il fantastico Mondo di Erin, dove incontreranno fate bellissime ma anche golose, elfi misteriosi e folletti dispettosi. Tra incantesimi e indovinelli fatati, le cinque topine riusciranno a scoprire perché il mondo di Erin è in pericolo. Restituiranno l'oro rubato a re Ondifremente e, grazie al loro coraggio, riporteranno l'armonia e la pace tra le creature fantastiche!
Lemuel Gulliver, nonostante sia un medico, è felice solo quando viaggia per mare. La sete di avventura lo porta a scoprire mondi fantastici, popolati da creature mai viste. Tra i minuscoli Lillipuziani, i giganti di Brobdingnag, gli scienziati di Laputa e i cavalli Houyhnhnm, Gulliver vive esperienze indimenticabili, scoprendo di ciascun popolo vizi e virtù. Un classico della letteratura, liberamente adattato da Geronimo Stilton per i suoi lettori. Età di lettura: da 7 anni.
È la vigilia di Natale e, anche a Topazia, tutti si preparano a festeggiare... Tutti tranne Geronimo, Tea e Trappola che sono in ufficio, costretti a lavorare da nonno Torquato. Ma dov'è finito lo Spirito del Natale? A far loro riscoprire la magia di questa festa, ci pensano Biffo e Biffa, due elfi di Babbo Natale che li conducono in un viaggio fantastico fino al Polo Nord. Ma lì una brutta sorpresa li attende: Babbo Natale ha deciso di partire per una vacanza per i Mari del Sud, visto che molti ormai credono che il Natale sia solo una perdita di tempo, e così anche la fabbrica dei giocattoli si è fermata. Biffo e Biffa sono disperati: questa volta il Natale non ci sarà! Gli Stilton capiscono che anche loro hanno contribuito a rovinare lo Spirito del Natale e decidono di intervenire. Convincono i piccoli elfi a far ripartire la fabbrica dei giocattoli e tutto torna alla normalità... anche Babbo Natale rientra dal suo viaggio, pronto a partire per portare i regali a tutti i bambini del mondo! Età di lettura: da 7 anni.
La Madonna ha un progetto: incontrare i cuori di quelli che “cercano una luce” per portare a tutti il suo messaggio di consolazione e di speranza. Per realizzarlo ha deciso di “scendere in campo” non solo a Medjugorje – dove appare da oltre trent’anni – ma in molti altri luoghi, manifestandosi alla gente comune e a tanti personaggi dello sport e dello spettacolo amati dal grande pubblico affinché possano diventare testimoni visibili del suo annuncio di pace.Guarigioni inspiegabili, fenomeni di bilocazione, stimmate e prodigi si moltiplicano in Italia e nel mondo accanto ai nuovi casi di veggenti e di manifestazioni soprannaturali non solo mariane. Fioriscono ovunque le “nuove Medjugorje”, luoghi di preghiera che attraggono con il loro mistero milioni di pellegrini. Attraverso racconti incredibili Paolo Brosio ci trascina in tante “avventure dello Spirito”. Un reportage di grandi storie fra cui spiccano: l’incontro con il cardinale di Vienna, Christoph Schönborn; la storia della conquista “miracolosa” della Premier League ottenuta dal Manchester City di Roberto Mancini dopo un pellegrinaggio a Medjugorje; la visita a padre Matteo La Grua, uno dei più grandi carismatici del Rinnovamento nello Spirito; una lunga intervista a padre Gabriele Amorth, l’esorcista più conosciuto al mondo; il caso della sorgente d’acqua miracolosa di madre Speranza, mistica privilegiata dal dono delle estasi.Un’inchiesta nel mondo della fede – corredata da un’ampia documentazione fotografica – in compagnia di un credente, Paolo Brosio, che non dimentica mai di essere un cronista serio e rigoroso.
La ragazza che al fidanzato in mostruoso e reiterato ritardo risponde con nonchalance: «Oddio, scusami, non sono ancora pronta, mi dai cinque minuti?» sta affermando la superiorità dell’essere umano su quello che gli capita. In poche parole, sta facendo dell’ironia invece di usare un qualunque oggetto contundente. È molto più pulito, dignitoso e decisamente liberatorio.Lella Costa, liquidatrice del suddetto fidanzato e oggi, non per caso, signora dell’ironia, ci racconta come mai questa arte dello sguardo obliquo sia indispensabile per affrontare con leggerezza gli sgambetti della vita. Attingendo ai classici della letteratura e della musica, da Socrate all’immenso Shakespeare, da Lewis Carroll al Signor Bonaventura, da Paolo Conte a De André, e dal proprio repertorio, ci fa scoprire che l’ironia è un filo rosso, probabilmente il vero talismano che nei secoli ha protetto l’umanità da adolescenze inquiete, cuori infranti, rughe precoci, su su fino a guerre, dittature vere e democrazie da operetta. E benché l’ironia sia difficile da spiegare (esistono fior di saggi per quello), forse impossibile da insegnare e da imparare (diffidare di chi si autoproclama ironico), si può pur sempre viralizzare, sin dalla più tenera età. Anche il sorriso, come lo sbadiglio, è contagioso.
"Fidatevi di me. Ci sono almeno tre buoni motivi per leggere, o rileggere, 'Canto di Natale'. Il primo è che è un bel libro. Il secondo è che è un libro divertente. E il terzo è che l'uomo che l'ha scritto, Charles Dickens, non è stato solo uno dei maggiori scrittori di ogni tempo e di ogni paese, ma anche un uomo che, da adulto, non ha mai dimenticato cosa vuol dire essere un bambino o un ragazzo." (dall'introduzione di Alberto Melis) Età di lettura: da 9 anni.
La mamma di Marco fa l'agente immobiliare e spesso lo porta con sé quando mostra le case in vendita ai clienti. Un giorno, girando per le stanze di un appartamento cupo e buio, Marco vede un ragazzino e non capisce se sia un fantasma o un sogno. Sa solo che quello strano ragazzino dai capelli rossi, che si chiude in camera per non sentire le urla del padre, non è felice... Età di lettura: da 11 anni.
Utah, Stati Uniti d'America, 1869. I lavori per la ferrovia che unirà la costa est alla costa ovest continuano a subire misteriosi intoppi. È forse opera di Gattardone e dei suoi Gatti Pirati? Geronimo Stilton, nell'improbabile veste di vice-sceriffo, e i suoi amici dovranno salvare nuovamente la storia, tra imprevedibili esplosioni e stratopici inseguimenti! Età di lettura: da 6 anni.
Nella vita di Ren, suo fratello Scott è sempre stato una presenza costante: a volte impalpabile come una canzone nel vento, inafferrabile come una stella cadente; a volte netta e distinta come un'immagine allo specchio. Come il viso di un ragazzo che avrà per sempre diciassette anni: l'età che aveva Scott quando è mancato in un incidente d'auto. Da quel giorno, Ren non ha mai smesso di sentirlo accanto, di parlargli. Di vederlo. E col tempo, diventata archeologa, si è accorta di avvertire intorno a sé anche altre presenze: anime di quei mondi scomparsi che lei cerca di riportare alla luce, di salvare dall'oblio ricomponendoli pezzo dopo pezzo. Sono voci e visioni che la guidano nelle sue ricerche, fino a condurla a un passo da una scoperta fondamentale per la sua carriera, ma che contemporaneamente la allontanano dalla realtà. Mentre affonda le mani nella terra, Ren sogna di attraversare i secoli a ritroso e sparire, almeno per un istante, in quelle antiche esistenze. E intanto è sempre più distaccata, chiusa in se stessa, incapace di ricambiare sentimenti profondi, di aprirsi agli altri. Di raccontare quel dolore che ha segnato irrimediabilmente lei e la sua famiglia. Fino a quando incontra Silas: il primo uomo che sembra riuscire a incrinare quella corazza, la barriera che lei ha innalzato tra sé e il mondo. In lui, Ren scorge la possibilità e la tentazione di un amore vero. E capirà che forse c'è solo un modo per non perderlo: abbandonare i fantasmi del passato e vivere finalmente nel presente.
"Ops... stanno finendo i terroni. Ma come, già? E così, da un momento all'altro?" Così Pino Aprile inizia, nel modo provocatorio che gli è congeniale, questo suo pamphlet, che affronta l'annosa e scontata Questione meridionale da un'angolatura completamente diversa. In un mondo che sta cambiando a incredibile velocità, ha ancora senso definire la realtà in base a criteri geografici, come quelli di Nord e Sud, che nell'interpretazione dei più portano con sé una connotazione meritocratica ormai superata? E possibile utilizzare ancora definizioni di questo tipo quando internet, la Rete, sta tracciando una mappa che non tiene più conto dei vecchi confini, anzi se ne è liberata per ridisegnare uno spazio davvero globale, senza Sud e senza Nord, di cui fa parte la nuova generazione, tutta, figli dei "terroni" compresi? No, dice Aprile, tutto questo è irrimediabilmente finito, passato, travolto dal vento delle nuove tecnologie che, spinto da molte volontà, sta creando un futuro comune, un futuro che unisce, invece di dividere. Forse i padri non se ne sono ancora accorti, ma i figli sì, lo sanno, così come sanno che quella che hanno imboccato è una strada di non ritorno. "Il Sud è un luogo che non esiste da solo, ma soltanto se riferito a un altro che lo sovrasta." Ma nello spazio virtuale, lo spazio dei giovani di tutti i paesi, le direzioni non esistono più.