"Per mille mozzarelle! Ero stato scelto per una dimostrazione di guida sicura, peccato che la mia patente fosse scaduta! Avevo solo 7 giorni per ottenerne una nuova, ma al volante combinavo un pasticcio dietro l'altro. Per fortuna ho incontrato Sol, un'auto robot davvero stratopica, che ha scelto me, proprio me, come suo pilota! Questa è la vera storia del nostro primo incontro!" Età di lettura: da 7 anni.
All'inizio Ugo Riccarelli non avrebbe voluto scrivere questo libro, un libro che in qualche modo lo porta a rivivere la sua condizione di trapiantato e a ripercorrere i meandri inconsci, un po' scomodi e spesso insicuri, di quel territorio dai confini incerti che, soprattutto nei casi come il suo, sta tra la malattia e la guarigione. Poi l'incontro con un centro d'eccellenza, l'ISMETT di Palermo, e la scoperta che anche da noi, all'interno della nostra controversa sanità, è possibile trovare quello che una volta esisteva solo all'estero, l'hanno convinto a ridare voce alle molte storie che gravitano attorno a una condizione estrema come quella dei trapianti. Le vicende legate ai trapianti sono testimonianze incredibili di vita, un affascinante intreccio di sofferenza e allegria, di speranza e delusione, di fortuna e volontà, di molta di quella sostanza complessa che, come si può intuire, compone la materia di cui è fatta la vita degli uomini. Ma sono anche un territorio poco esplorato, e forse la premessa indispensabile per percorrerlo è capire che cos'è un trapianto: non il frutto del lavoro di un chirurgo, ma una storia complessa in cui converge un'incredibile quantità di conoscenze, di variabili, di opportunità, di organizzazione, della quale l'operazione chirurgica è solo l'atto finale. Tutto questo ci racconta Ugo Riccarelli in "Ricucire la vita", in cui e le storie dei singoli si intrecciano in un'unica grande storia che esplora il senso della vita stessa.
Il giorno in cui s'insediò nella diocesi di Locri-Gerace fu accolto con una bomba sotto il palco e alle forze dell'ordine che gli intimavano di accettare la scorta oppose un netto rifiuto. Vescovo della gente fra la gente, monsignor Bregantini combatte la mafia e le sue derive da una vita intera. E dal di dentro. Non disdegna di entrare nelle case delle 'ndrine per consolare una madre che piange il figlio ucciso o per tentare una pacificazione. Dopo la strage di Duisburg, si reca con un gruppo di preti e laici in Germania a sostenere la comunità calabrese. All'indomani dell'uccisione del politico Francesco Fortugno, si fa promotore insieme a tanti giovani del movimento "Ammazzateci tutti". Nel racconto di un uomo del Nord, che ha scelto di essere prete operaio, poi cappellano delle carceri e infine vescovo al Sud, si alternano storie drammatiche a tante esperienze positive di collaborazione civile ed ecclesiale: nelle scuole, con le parrocchie, con le associazioni anti-racket, con le realtà culturali e con tante persone che non cessano di credere nella legalità e nella cittadinanza attiva. Sono pagine che non si limitano a denunciare le ambiguità mafiose - nell'atteggiamento di chi paga al bar, nell'ostentazione della ricchezza, nella connivenza con la Chiesa - ma che documentano la forza di una tesi: "La mafia ha orrore della bellezza. Una delle migliori forme di antimafia è il gusto del bello, del buono e del vero. Il destino non è ineluttabile, il Sud può vincere".
Il libro racchiude "Tino il cioccolatino", "Tino il cioccolatino va a Parigi", "Tino il cioccolatino e il chicco d'oro". Tre delle storie più amate della Serie Bianca. Un'idea divertente per tutti i bambini che iniziano a immergersi nel mondo della lettura e non si vogliono perdere una sola avventura del "dolce" e spericolato cioccolatino! Età di lettura: da 5 anni.
Vi siete mai chiesti dove saremmo a quest'ora se al mondo non esistesse l'errore? Se Dio non avesse intaccato la perfezione del vuoto con la Creazione; se l'elica impazzita del Dna non avesse agganciato, di tanto in tanto, la proteina sbagliata; se Dante, peccatore errabondo, non avesse smarrito la "diretta via"; se davvero Colombo fosse sbarcato nelle Indie... Da sempre, la Storia procede di errore in errore, perché senza le sviste, gli inciampi e i tranelli dell'imprevisto l'umanità non sarebbe mai progredita, anzi, non esisterebbe neppure. In questo volume Pino Aprile ci guida in un percorso alla scoperta del lato sbagliato delle cose, insegnandoci ad apprezzare l'arte di prendere cantonate.
Camelia, Corrado, Freccia, Luna e Ander: i protagonisti della trilogia de "Il Libro Prigioniero" tornano insieme per affrontare una nuova avventura. Nell'ultima "puntata", per riuscire finalmente ad aprire il varco tra il nostro mondo e la Valle Nascosta, Cornelia ha dovuto sacrificare la sua magia di Fata diventando una Rovescia. In questo nuovo libro, dopo la sparizione di Corrado, i quattro Guardiani cominceranno un lungo viaggio diretti a Lucescura, la capitale della Valle Nascosta, per scoprire la causa della terribile malattia che sta facendo morire tutti gli alberi della Valle. Un silfo li guiderà tra popoli sospettosi e arrabbiati, conosceranno altri Sparvieri e Ander troverà un suo fratello, ma la Fata Rovescia sembrerà un problema insormontabile per tutti nei confini della Valle... Età di lettura: da 9 anni.