I diritti negati sono uno dei nodi cruciali su cui si gioca il futuro di un Paese. Per questo l’Unione europea ha approvato norme all’avanguardia contro l’omofobia e le discriminazioni, e quasi ovunque in Occidente sono state varate leggi sui diritti delle nuove famiglie. In Italia no. In Italia il pregiudizio si mescola con la legge. Si è parlato di Pacs, Dico, Cus, ma l’Italia continua a non approvare una normativa sulle coppie di fatto. Un milione di famiglie «non coniugali», etero e omosessuali, rimangono senza tutela. Costrette a fare i conti con mille difficoltà quotidiane, grandi e piccole: l’impossibilità di amarsi e mettere su casa insieme, di assistere la persona più cara se si ammala, di raccoglierne l’eredità quando muore. Non accade in nessun Paese civile. Ma attenzione: è vietato chiamarsi fuori, indipendentemente dal proprio status e dalle proprie convinzioni ideologiche o religiose. Perché è miope, ancor prima che ingiusto, rendere milioni di persone figli di un dio minore, cittadini di serie B, con minori diritti e minori doveri. In nessun Paese racconta decine di storie – a partire da quella dell’autore – di persone in lotta per l’affermazione della propria identità e dei propri diritti. Innanzitutto il primo, il più importante: il diritto all’amore.
Prima o poi, nella vita, tutti incontriamo un sacerdote. E tutti, pur ammirando il coraggio di una “scelta estrema”, constatiamo le difficoltà a vivere questa scelta in rapporto alla modernità.
Vittorino Andreoli compie – da non credente – un viaggio attento e rispettoso fra gli “uomini di Dio” del nostro tempo. Un itinerario in cui si raccontano la vita, le storie e le fatiche di tanti sacerdoti. Storie di preti anonimi, che vivono nelle periferie delle grandi città e nelle parrocchie di montagna. Uomini generosi, ma in crisi d’identità, di vocazione, di solitudine. Preti che talvolta fanno audience e talvolta suscitano scandalo. Preti di cui lo psichiatra si è occupato anche in veste professionale.
Sono pagine ricche di umanità, che non tralasciano domande scomode: perché seminari sempre più vuoti? Perché tanti preti stanchi e infelici, che non riescono ad avvicinare la gente e in particolare i non credenti?
Pagina dopo pagina, l’analisi si apre a una riflessione sulla nostra società: sulla grande “domanda di sacro” del nostro tempo e sulla fatica della Chiesa a rispondere, sulla necessità di ritrovare frammenti di senso al non-senso dilagante, sul bisogno di ritrovare luoghi e tempi per coltivare valori preziosi. Una lettura illuminante per credenti e non credenti. Un contributo originale al dibattito lanciato dalla Chiesa in occasione dell’“anno sacerdotale”.
Iran, 1920. Shapur ha dieci anni e sa che quella notte non riuscirà a chiudere occhio. Il giorno seguente, infatti, suo padre lo condurrà con sé nella città di Yadz, la sposa del deserto, nel negozio di dolciumi più rinomato di quelle parti. Shapur sente già in bocca il sapore delicato del caramello e del burro e pensa che non esista felicità più grande di quella che lo aspetta. L’indomani, però, un infausto incidente rovina le sue aspettative. Quando l’ombra di suo padre sfiora inavvertitamente un reale musulmano, l’uomo viene preso a calci, gettato a terra, la polvere a insozzare gli abiti nuovi. Quel giorno la vita di Shapur cambia per sempre: suo padre, incapace di sopportare le umiliazioni inferte alla sua gente, gli zoroastriani, decide di lasciarsi alle spalle la terra che ama e di partire per inseguire un destino migliore.
Il lungo viaggio li conduce a Dahanu, un piccolo villaggio alle porte di Bombay. Padre e figlio non possiedono nulla, ma la scoperta di un frutto dal sapore dolcissimo cambierà la loro vita per sempre.
Ottant’anni più tardi Shapur è diventato ricchissimo, la sua fortuna risiede tutta nella terra che lo ha accolto molto tempo prima, in quel frutto, la sua piantagione è cresciuta e per lui è la figlia prediletta. Da anni nella sua vita non esiste che quello, ma ora è giunto il momento di ritirarsi e, tra tutti i figli e i nipoti, Shapur ha scelto il suo erede, colui che custodirà le sue memorie, la sua storia. Zairos è giovane, viziato, ma Shapur nei suoi occhi ha visto se stesso e vuole donargli ciò che ha imparato.
Quando, però, Zairos si innamora di una schiava warli, una donna indegna, è costretto a mettere in discussione tutto il suo mondo. Attraverso quell’amore proibito scoprirà un segreto riguardante la sua famiglia che il nonno aveva cercato di seppellire più di cinquant’anni prima.
Londra, 1587. Sono le mani delicate a tradire le nobili origini della fanciulla: non sarebbe altrimenti riconoscibile il suo corpo, tanto è martoriato. Chi le ha dato la morte si è accanito barbaramente su di lei e sul feto che portava in grembo. Fino a marchiarla con evidenti segni di profanazione: una croce incisa sulla schiena con una lama; un frammento di osso, forse una reliquia, e un crocifisso d’argento introdotti con spudoratezza nelle sue membra.
Difficile non vedere motivazioni politiche dietro al delitto. Non solo perché la giovane lady Blanche era cugina della regina Elisabetta I. Ma anche perché il suo cadavere è stato ritrovato in una tipografia clandestina data alle fiamme, tra documenti compromettenti e lettere minatorie per la Corona. E perché i simboli del sacrilegio fanno ipotizzare che la ragazza nutrisse simpatie papiste: gravissimo reato in un’Inghilterra divisa dagli odi religiosi, dove i cattolici sono messi al bando e considerati cospiratori. Un caso tanto delicato esige un abile segugio. La scelta cade quindi su John Shakespeare, principale agente segreto della regina, nonché fratello di un drammaturgo emergente di nome William. Giovane e idealista, John è un uomo retto, in cerca di verità e giustizia. Ma anche lui, addentrandosi in un mondo carico di tensioni e intrighi, dove c’è chi è disposto a uccidere in nome di Dio, rischierà di essere travolto.
Tommi e i suoi amici sono in lotta per il loro primo scudetto aII. Issa, però, non ne combina una giusta e con i suoi errori sta facendo precipitare la squadra in fondo alla classifica. Come se non bastasse, Sara si è presa una cotta per il numero 10 dei Kappa, che l'ha convinta a lasciare la difesa... Riusciranno le Cipolline a superare tutte le difficoltà? Età di lettura: da 8 anni.
Florida, 2001. April non sta andando da sola al club per soli uomini dove lavora come spogliarellista: Franny, la sua bambina di tre anni, dorme silenziosa sul sedile posteriore dell’auto. La baby-sitter si è sentita male e April è costretta a portare la figlia con sé. D’altronde, quei maledetti, sudici rotoli di banconote, infilati dai clienti nella sua giarrettiera, le sono indispensabili. Vogliono dire una casa per lei e sua figlia, una speranza, un futuro per entrambe.
Quando April arriva nel locale, tutto appare come sempre: il tintinnio dei bicchieri, la musica rock, gli schiamazzi degli uomini a ridosso del palco. Tranne per quel nuovo cliente: Bassam. È diverso dagli altri, fa strane domande sulla vita di April ed è più interessato ai suoi occhi che al suo corpo. Però la paga bene e lei gli dedica più tempo del solito. Qualche minuto di troppo, forse. Perché Franny sparisce dall’ufficio del capo, dove April l’aveva lasciata. Solo AJ, un habitué del club che è appena stato buttato fuori dal locale, sente il pianto della piccola. Il ricordo doloroso di suo figlio, che AJ per legge non può più vedere, riaffiora violentemente. L’uomo vorrebbe farla smettere di piangere, ritrovare sua madre, proteggerla, ma è anche arrabbiato, ubriaco e, anziché trovare una soluzione, finisce per cacciarsi in un guaio più grosso di lui.
Sarà una notte fatale, in cui le vite di April, Bassam e AJ, così lontane tra loro, ma accomunate dalla disperazione, si intrecceranno in modo imprevedibile. Una notte in cui il destino tramerà le sue incognite al di là del bene e del male.
«Ho scritto delle gioie dell’amore. A lungo, nel mio cuore, ho sognato di legarmi intimamente a un uomo; ogni Jane, credo, merita il suo Rochester. Eppure, da tempo avevo perso ogni speranza di provare quell’esperienza in vita mia. Al suo posto mi sono dedicata alla mia professione e ora, che l’ho trovata, dovrei abbandonarla? È possibile che una donna si doni completamente sia a un lavoro sia a un uomo? Possono la sua mente e il suo spirito coesistere in pace? Così dev’essere; perché la vera felicità, ne sono sicura, non la si può raggiungere in altro modo.»
Ci sono segreti che una donna non può rivelare nemmeno alla più cara delle amiche, dubbi che possono essere sciolti soltanto cercando la verità più profonda del proprio cuore.
Per questo Charlotte Brontë amava così sinceramente il suo diario. Solo a lui poteva confidare i segreti più intimi del suo animo: la verità sull’uomo che era entrato nella sua vita in un giorno di tempesta, un uomo rude, quasi sgradevole, ma anche forte e in grado di proteggerla dal mondo, che Charlotte aveva iniziato ad amare in segreto.
Nei suoi diari, Charlotte Brontë racconta la propria vita, quella della sorella Emily, le loro aspirazioni come giovani scrittrici in un mondo di soli uomini. E, soprattutto, confida la storia del suo grande amore.
May insegna letteratura inglese in un’università di Baghdad, un corso per sole ragazze. E anche se niente parrebbe più lontano da ciò che la circonda, lei esce di casa tutti i giorni per parlare di Jane Austen alle sue alunne. Scaramucce d’altri tempi contro la guerra vera. Per il resto, May vive una vita quasi normale, va al bazar a fare shopping e dal parrucchiere. Solo che lo fa sfidando le bombe, la corrente elettrica a intermittenza, il mercato nero e la repressione del governo, che colpisce soprattutto gli intellettuali come lei e suo marito.
Bee fa la giornalista a Londra, e la sua sfida maggiore è gestire tre figli, un marito giramondo e le riunioni di redazione.
May e Bee non potrebbero essere più diverse. Cultura, religione, chilometri, tutto le separa. Eppure, quando una mail le mette in contatto, diventano amiche. Si raccontano le loro giornate, e i resoconti di May diventano una sorta di diario travagliato dell’Iraq di oggi. Un paese schizofrenico dove le ragazze si truccano e si sciolgono i capelli appena arrivano a scuola, per poi ricomporsi prima di uscire, e una figlia può venire ripudiata per aver sposato un uomo più giovane e di condizione inferiore. Un paese in cui Jane Austen non è così incomprensibile, tutto sommato.
Sul filo dei giorni, però, le parole di May perdono il tono leggero per far spazio alla paura. Le milizie fanno strage dei sunniti, come suo marito, e l’unica salvezza per loro è abbandonare il paese. Ha inizio così una lotta contro il tempo, che farà scoprire a May e Bee di essere ancora più amiche di quanto credessero.
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La professoressa di canto Topesia ha ritrovato, dopo tanti anni, un suo amico d'infanzia, Mark Mausington: quando erano giovani suonavano insieme, condividendo successi e sconfitte, fino a quando lei fu selezionata per un concorso e dovette partire. Mark con il tempo è diventato un famoso produttore musicale e ora propone a Topesia di organizzare al College di Topford il concerto dei Toprock Boys, una famosa rock band. Topesia accetta, felice di poter rivedere l'amico dopo tanti anni. Per l'occasione, decide di selezionare un gruppo musicale formato dagli studenti, che avranno l'onore di aprire il concerto. Le Tea Sisters si candidano e iniziano le prove con grande impegno, ma dovranno anche aiutare la professoressa a rinsaldare l'amicizia di un tempo! Età di lettura: da 6 anni.
Geronimo è venuto a conoscenza di una storia davvero buffa e ce la racconta... Gattardone III, l'Imperatore dei Felini, è di nuovo a corto di soldi. Ma forse esiste una soluzione a tutti i suoi problemi: Oscar Tortuga, lo scrittore più famoso dell'Isola dei Gatti, ha trovato la mappa del tesoro di Capitan Tormento, un ferocissimo gatto pirata. Gattardone vuole quel tesoro a tutti i costi, ma non ha ancora fatto i conti con Tersilla, la sua perfida figlia che, saputo del tesoro, cercherà di rubarglielo in tutte le maniere, per poi costruirsi un motoscafo d'oro... Glitter e Bitter, scoperti i piani della sorellastra, si intrufoleranno nella spedizione per fermarla... e alla fine ci riusciranno! La missione alla ricerca dello scrigno di Capitan Tormento si rivelerà un vero fallimento: il tesoro, che in realtà era una formula antipulci, verrà distrutto da un esercito di accanitissime pulci che metterà in fuga tutti i felini della missione! Gattardone tornerà a Gattoburgo senza tesoro e senza neppure un soldo! Età di lettura: a 6 anni.