Con sguardo analitico don Luigi Ciotti racconta cosa sono diventate nel tempo le mafie, in Italia e a livello internazionale, alla luce della conoscenza acquisita sul campo in oltre vent'anni: dalla denuncia delle narcomafie alle prime campagne di sensibilizzazione in Sicilia, dopo le stragi Falcone e Borsellino, fino alla fondazione e diffusione di "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie". Ciotti ha accettato di violare la promessa che aveva fatto a se stesso - di non offrirsi mai a libri dal sapore autobiografico per parlare soprattutto dei tanti compagni di viaggio che in questi anni lo hanno sostenuto: giovani, uomini e donne di buona volontà, molti di loro parenti delle vittime di mafia. Lungo la narrazione don Luigi si lascia andare a ricordi commoventi e a tante rivelazioni, anche sulle minacce ricevute. Eppure, il suo sguardo è proiettato con speranza sul futuro. Per il sacerdote la mafia non è un destino ineluttabile a cui siamo condannati, c'è possibilità di scegliere. Fare cultura della legalità significa promuovere assunzione di responsabilità da parte di tutti: cittadini e istituzioni. La prima riforma da fare oggi è la "riforma delle coscienze".
Un ciclista ama allenarsi in gruppo: sentirsi parte di un'unica entità aumenta il livello di sfida, la percezione del dolore è suddivisa tra tutti. Ma è quando si corre da soli che si percepisce ogni parte del corpo, il respiro affannoso, le gambe che spingono sui pedali. Impari a entrare in sintonia con gli elementi: il vento, amico quando è a favore e ti fa sentire un campione, nemico quando è contrario e ti rende vittima. La pioggia, che gocciola dal casco e ti batte il ritmo sulle cosce, la scia delle ruote che taglia le pozzanghere. La bici ti insegna a gestire le emozioni, ad affrontare la lotta con se stessi. Sulla strada sei tu e la tua bici, puoi far conto solo sulla tua tenacia per sopportare il dolore e le salite. E per gustarti il piacere della fatica, sembra un controsenso ma è così, perché come nella vita, dalla fatica di un traguardo irraggiungibile, di una tappa interminabile nasce la soddisfazione. Quando sono partita per fare il giro del mondo in bicicletta, tra i tanti che mi chiedevano: "Ma come farai a fare tutti quei chilometri?", c'ero anch'io. 144 giorni, dalle 12 alle 14 ore quotidiane, al freddo e al caldo, per un totale di quasi 30.000 chilometri. Non sapevo nemmeno io come avrei fatto. Sapevo che volevo inseguire il mio sogno e che il corpo segue la mente. Una cosa che ho imparato dalla bici è che i limiti sono solo mentali. Non sono Wonder Woman e ho avuto anche fortuna, ma ormai ho coniato il mio motto: quando non sai cosa fare, pedala.
Da quando sua sorella Kate è morta, aggredita a Parigi da uno sconosciuto, la vita di Julia Plummer non è più la stessa: la stabilità che si era conquistata è in pericolo, e lei sente il richiamo del suo vecchio insidioso nemico, l'alcol. L'unica persona con cui Julia può parlare di Kate è Anna, la coinquilina di Parigi, la persona che forse conosceva Kate meglio di tutti. È lei a confidarle una cosa che nessuno sa: Kate si divertiva a vivere mille vite. Andava on-line fingendosi una persona diversa ogni volta, conosceva uomini, li incontrava. Così, Julia non resiste alla tentazione e, usando le credenziali della sorella, decide di provarci anche lei, e vivere per una volta la vita, almeno quella virtuale, di Kate, per capire cosa può esserle successo. È così che, protetta dal nome falso di Jayne, Julia contatta Lukas, uno degli ultimi amanti di sua sorella. All'inizio, lo tratta con sospetto, poi pian piano tra i due nasce qualcosa che Julia scambia per amore. Finché, quando Lukas comincia a cambiare, Julia sarà costretta a domandarsi se le mani che adesso la toccano, con dolcezza ma anche con violenza, non siano le stesse che hanno fatto del male a sua sorella...
La nebbia avvolgeva Topazia e mille violini d'argento suonavano nella notte... Qualcuno aveva aperto un varco tra il mondo della Realtà e il Regno della Fantasia. Mi aspettava una nuova impresa! Girate la copertina e scoprite il Poster degli Amici della Fantasia! Attenzione! In questo mitico super-fantasy trovate il Profumo della Amicizia... ma anche la puzza di Puzziferus! Età di lettura: da 9 anni.
Nel pomeriggio del 10 maggio 1996 Lene Gammelgaard, membro della spedizione di Scott Fischer, è diventata la prima donna scandinava a raggiungere la cima del monte Everest. Il giorno dopo era sopravvissuta a uno dei più terribili disastri della storia dell'alpinismo, raccontato nel film Everest. Nel corso della notte, una tremenda tempesta e una serie di errori umani hanno cospirato per mutare un trionfo in una catastrofe. Otto persone sono morte in quella notte d'inferno, che continua a interrogare e a far discutere. L'entusiasmo della preparazione, l'arrivo in Nepal, le difficoltà della scalata sulla montagna più alta del mondo, l'incubo di una tempesta che ha costretto gli alpinisti ad affrontare la discesa in condizioni impossibili rivivono, passo dopo passo, nell'emozionante racconto di Lene. La sua voce appassionata non si limita alla cronaca, ma rende conto di emozioni e sentimenti, si sofferma sui risvolti psicologici della tragedia e offre una prospettiva illuminante e personale. Sull'alpinismo. Sull'ebbrezza che porta a rischiare la pelle. Sulla vita stessa, nuda e cruda.
"Figlio, per quanto ti è possibile, non privarti di un giorno felice". Questa frase del Libro del Siracide è una delle citazioni bibliche più amate da papa Francesco, che in questa riflessione sul volto sorridente di Dio, non si stanca di ripetere l'invito a "esser sempre lieti", anche di fronte alle difficoltà, alle sofferenze, alle critiche e agli attacchi, dotandosi di quella leggerezza e autoironia che fanno di un individuo - uomo o donna - una persona autentica, pienamente umana. Bergoglio mette in guardia dalla "malattia della faccia funerea", quella delle persone burbere e arcigne, le quali ritengono che per esser seri occorra dipingere il volto di malinconia, di severità e trattare gli altri - soprattutto quelli ritenuti inferiori - con rigidità, durezza e arroganza. L'ironia è sapienza. E questo lo intuisce non solo il credente, che dovrebbe conoscere meglio di altri l'abbandono al disegno provvidenziale di Dio, ma anche il non credente, che sul suo cammino incontra la consolazione dell'amore. "La fede è festa", scrive il papa, "i santi sono tra noi... e ci sorridono".
Nel villaggio preistorico di Pietropolis, vive Geronimo Stiltonùt, un roditore dalla pelliccia arruffata e dall'aria intellettuale. Con lui e con i suoi preistorici amici vivrete esilaranti avventure alle prese con dinosauri pigri e pasticcioni, ma anche temibili tigri dai denti a sciabola! Inizia la sfilata... Figuraccia assicurata. Orlato cucifilo, lo stilista più famoso dell'età della pietra, ha organizzato una grande sfilata di moda preistorica. Tra ago, filo, prove d'abito e scivoloni in passerella, Geronimo Stiltonùt si improvvisa sarto e indossatore... Per aiutare i suoi amici! Età di lettura: da 6 anni.
Nello spazio infinito, un'astronave a forma di fetta di formaggio sfreccia veloce tra pianeti e galassie! È la Top Galaxy, l'astronave dei Cosmotopi, intrepidi roditori che viaggiano nel cosmo alla scoperta di pianeti sconosciuti e alieni bizzarri e molto divertenti! Le risate sono galattiche, parola di roditore. Ologrammix, il computer di bordo della Top Galaxy, è fuori uso! Per ripararlo i Cosmotopi raggiungono il pianeta Officinax, dove vivono i migliori inventori dell'universo. Ma sul pianeta si aggirano anche i Cosmogatti Pirati, pronti a mettere gli artigli sul prezioso computer di bordo. Età di lettura: da 7 anni.
Una famosa pop band è venuta a registrare il nuovo album a Topford! Sarà un'occasione unica per ascoltare tanta buona musica e fare nuove amicizie, scoprendo anche dei talenti nascosti... Età di lettura: da 8 anni.
Fosco è un paese arroccato su uno scoglio a picco sul mare. Per arrivare alla spiaggia, bisogna avventurarsi lungo una scala di legno e pietra che nessuno si è mai preso la briga di aggiustare. Perché il mare è maledetto e gli abitanti non lo possono avvicinare. La Calabria di Fosco è una terra aspra dove il tempo scorre lento, dove tutti corrispondono ai propri ruoli e ai propri cognomi e, fin dalla nascita, hanno il loro posto nel mondo. Le regole, dettate dalla malavita locale, sono legge per coloro che lì nascono. Per tutti, ma non per Irene. Irene ha quindici anni e un quaderno arancione sul quale disegna il quotidiano, così come se lo immagina. La notte, sui tetti di Fosco, si incontra con Rocco, il figlio di uno sparato, in uno spazio di complicità e tenerezza che permette di fantasticare un altro mondo possibile. Durante l'annuale pellegrinaggio alla Madonna delicata, Irene e Rocco ascoltano una conversazione tra "masculi" che cambia per sempre il corso delle loro vite. Le successive tre notti dell'abbondanza segnano un prima e un poi senza ritorno. E se è vero che le donne di Fosco nutrono il sistema e spingono i figli a vendicare, c'è chi prova a cambiare, nella convinzione che la vita si accetta ma non si subisce. Irene farà la sua scelta. La vita, per lei, è una pennellata di colore su un muro bianco.