Le amicizie e le antipatie, i successi e le delusioni scolastiche, la vita in famiglia e i primi amori: la crescita di ogni ragazzo è fatta di contesti e momenti cruciali che segnano indelebilmente il suo modo di rapportarsi a se stesso e agli altri. Dopo aver osservato e studiato per anni il rapporto tra giovani e adulti dalla prospettiva privilegiata della psichiatria per coglierne gli effetti dannosi, in questo volume Vittorino Andreoli parte dalla sua lunga esperienza con genitori e insegnanti per spiegare come risolvere al meglio i piccoli e grandi problemi della vita dei figli: in un itinerario che attraversa le paure infantili e la scelta del gruppo di amici, la scoperta del proprio corpo e la vita scolastica, le insicurezze e i momenti di ribellione, il grande psichiatra ci accompagna passo dopo passo nel percorso di crescita dei nostri ragazzi, aiutandoci a compiere le scelte migliori per aiutarli a diventare adulti sereni e consapevoli.
Non è più tempo di certezze. Nel Pleistocene i maschi facevano i maschi e le femmine facevano le femmine, o almeno così ci hanno raccontato. Adesso è tutto più complicato e si affaccia il sospetto che, in natura, il sesso debole sia quello maschile. In alcuni pesci, i maschi sono diventati "nani parassiti": la loro funzione è solo quella di contribuire alla fecondazione in cambio di cibo. In altri, il maschio si è trasformato in un'appendice penzolante dal corpaccione della femmina: un mero serbatoio di spermatozoi. Neanche in un fanta-horror femminista si sarebbero spinti a tanto. In altri casi ancora, le femmine fanno tutto da sole o cambiano sesso all'occorrenza. I maschi, dal canto loro, si ammazzano di fatica per farsi scegliere dalle femmine. Non va tanto bene nemmeno per noi mammiferi: il sesso è costoso, anche se ci regala piacere e sempre nuova diversità. Pare addirittura che i cromosomi maschili siano più instabili, in decadimento. Il maschio si sta estinguendo e fra non molto persino le femmine di primati troveranno soluzioni alternative per far proseguire comunque l'evoluzione. Forse anche per questo il maschio è sempre più nervoso: sente che gli manca il terreno sotto i piedi. La natura ci sta dicendo qualcosa che riguarda anche noi, e poco male: il mondo trabocca di inutilità e gli uomini rientreranno a buon titolo nella categoria del superfluo. A meno che non smettano di fare i maschi da cartolina, come gli uomini teneri e sorprendenti raccontati qui...
Alice, 2 anni, disturba il fratello impedendogli di fare i compiti? Carletto non sta seduto al banco per più di dieci minuti? Francesca, da quando la nonna non c'è più, pone mille domande sulla morte? E Nicola, alle soglie dell'adolescenza, dovrebbe essere portato a ragionare sul rispetto e sulla responsabilità? Questi sono solo alcuni esempi dei mille "problemi" quotidiani che madri e padri incontrano durante la crescita dei figli. Può esistere un metodo educativo unico per affrontarli o addirittura prevenirli tutti, dalla prima infanzia ai 15 anni? Si, secondo Lucia Rizzi, ormai punto di riferimento per le famiglie italiane, ed è anche semplice, oltre che piacevole: si tratta di prendere la buona abitudine a condividere la lettura con i propri bambini e ragazzi. Dai volumetti cartonati per i più piccoli ai grandi classici come "Il Piccolo Principe", passando per le fiabe e per le storie avventurose alla "Tom Sawyer", moltissimi libri possono essere utilizzati da mamma e papà per trasmettere ai figli valori e importanti messaggi educativi. Con il suo approccio concreto, Lucia Rizzi insegna quindi a scegliere i testi più adatti per ogni età e situazione e, allo stesso tempo, mostra come porre, durante la lettura o la discussione che ne segue, le domande giuste per impostare i comportamenti corretti. Ed ecco che Alice, Carletto, Francesca e Nicola, dopo aver passato splendidi momenti di qualità con mamma e papà, si sentiranno più forti.
80 d.C. È il primo giorno dei giochi inaugurali dell'Anfiteatro Flavio, il primo di cento. La folla sugli spalti è in fibrillazione e il meglio dell'aristocrazia riempie la tribuna d'onore. Da qui, l'imperatore Tito si gode il suo capolavoro: un gigante di marmo e pietra a sfidare il cielo. Per la massima gloria di Roma. Sulla soglia dell'arena, che le generazioni future chiameranno Colosseo, c'è un gladiatore. Ha l'animo rotto ed è armato per uccidere. Il nome con cui il pubblico lo acclama, nell'odiato latino degli invasori, è Vero. Presso il suo popolo ne aveva un altro, ma è bruciato insieme al suo villaggio, alla sua lingua d'origine, al suo passato e alla sua libertà. Non esiste più niente per lui da allora, solo la rabbia da alimentare come un fuoco. Oggi, dopo anni di duro addestramento e infiammato dalla passione per la giovane Giulia, Vero sarà il protagonista del più atteso spettacolo di morte della giornata. Si combatte ormai da ore, nel Colosseo, ma non c'è lotta più crudele di quella che sta per cominciare: il gladiatore dovrà scontrarsi con il suo migliore amico e uno dei due cadrà sotto i colpi dell'altro. Perché nell'arena vige un'unica legge: vincere, e portare sulle spalle il peso del sangue, o morire, precipitando nell'oblio degli sconfitti.
Non è facile definire la Cappella Sistina perché è tante cose insieme. È un luogo sacro: è da cinquecento anni la sede del conclave e, insieme, è la Cappella Magna, utilizzata dal pontefice per le cerimonie solenni. È uno stupefacente racconto per immagini che inizia con la Creazione e si conclude con il Giudizio universale. Ma non è solo questo. È la massima espressione della pittura del Rinascimento. E uno dei più importanti tesori artistici del mondo. E la meta di milioni di visitatori ogni anno. Ed è l'opera più famosa e completa di un genio, Michelangelo. Ma è anche il frutto del mecenatismo di grandi papi e della collaborazione di altri sommi artisti, da Perugino a Botticelli, da Ghirlandaio a Raffaello. In questo volume, Alberto Angela ci accompagna in un viaggio in cinque tappe per scoprire come ha preso forma questa grandiosa creazione dell'umanità. Con il linguaggio divulgativo che lo ha reso celebre, Angela racconta episodi storici e retroscena di questa straordinaria avventura creativa, descrive le tecniche e illustra gli affreschi, svelandone anche i dettagli e consentendo così a tutti di immergersi in una delle esperienze più significative della nostra cultura. Introduzione di Antonio Paolucci.
In un suggestivo romanzo, ambientato nell'Inghilterra di Elisabetta I e di Maria Stuarda, Benson affronta e descrive il travaglio interiore che lo aveva portato alla conversione. Attraversato da due fili conduttori: la dialettica lacerante dell'uomo che quanto più è proteso alla ricerca della verità tanto più percepisce il dramma dell'ingiustizia e del peccato; la domanda che dà il titolo al romanzo, e che esprime l'insopprimibile esigenza dell'uomo di vivere pienamente solo nel seguire un'autorevolezza oggettiva. Proprio questa fu la chiave che aprì Benson alla Chiesa cattolica, l'unico luogo in grado di offrire questa Autorità liberando l'uomo dalla disperante solitudine del proprio criterio soggettivo, tipica del protestantesimo. Introduzione di David Rondoni.
In questo libro si parla di un abbraccio: quello che Papa Francesco, Omar Abboud e Abraham Skorka si sono scambiati davanti al Muro del Pianto di Gerusalemme durante il primo viaggio del Pontefice in Terra Santa. Un gesto spontaneo e genuino compiuto da amici che da sempre condividono un dialogo fecondo pur professando fedi differenti, testimoniando una modalità unica di vivere l'esperienza religiosa. Antonio Spadaro indaga le ragioni profonde che hanno ispirato il viaggio di Bergoglio e, attraverso lo sguardo inedito di un ebreo e un musulmano che il Papa ha voluto vicini, ripercorre i gesti e le parole di quei giorni, segnati in Medio Oriente da tensioni crescenti: la visita al Santo Sepolcro, alla Moschea della Cupola e alla Grotta della Natività, l'incontro con i bambini dei campi profughi palestinesi e l'omaggio alle vittime dell'Olocausto al memoriale di Yad Vashem. Fino all'invito rivolto ai leader di Israele e Palestina: "Venite a pregare a casa mia". Scegliendo quella dell'amicizia e dell'empatia come strada privilegiata, Francesco ha scardinato tutti gli schemi, mostrando al mondo come per conquistare la pace non bastino accordi politici o diplomatici ma occorra un cambio di mentalità radicale che porti a non veder più nell'altro un nemico. Perché "la vita è un cammino, un cammino lungo, ma un cammino che non si può percorrere da soli. Bisogna camminare con i fratelli alla presenza di Dio".
Chi sono gli oligarchi, sono loro il motore della storia? O la massa dei molti? È questo forse il dilemma principale per chi si cimenti nella ricerca storica. Per Luciano Canfora scrivere storia vuol dire lottare contro gli effetti del progressivo allontanamento dai fatti: in tale lotta "il pathos narrativo, la partecipazione emotiva, non il volgare patetismo, non sono un cascame del lavoro storiografico ma al contrario l'indizio della perdurante vita del passato dentro di noi". Compito dello storico è dunque quello di districarsi tra i documenti e le invenzioni letterarie, in bilico sul limitare di congetture che tentano di scrutare ciò che le fonti non dicono. In queste pagine l'autore interroga l'antichità a proposito di grandi questioni sempre vitali, se non addirittura pungenti, come la giustizia, la cittadinanza, la libertà, il falso: ricordandoci che l'aver avuto ragione "è esso stesso un elemento storico, cioè soggetto al mutamento".
Cresciuti negli anni Ottanta, troppo giovani per il vinile ma troppo vecchi per la Rete, eternamente in attesa, i quarantenni di oggi sfoggiano miti così educati da passare inosservati: hanno sostituito Che Guevara con l'Uomo Tigre, Martin Luther King con il professor Keating de L'attimo fuggente, la rivoluzione con la desolazione. Condannati all'equilibrismo, in perenne fuga per il pareggio, protestano, mugugnano, ma alla fine si assolvono. E spesso si rassegnano a bordo campo, "come quei calciatori che entrano nei minuti di recupero e neanche toccano palla". In un ritratto impietoso e autoironico interamente aggiornato per questa edizione con un nuovo capitolo introduttivo e una riflessione sul governo Renzi - Andrea Scanzi racconta sogni e tic, traumi e ambizioni della "generazione di mezzo". E oggi che i nati negli anni Settanta stanno arrivando al potere, l'autore fa emergere la loro incapacità di rompere davvero gli schemi, di uscire dal falso rinnovamento del "gattopardismo 2.0". Perché, alla fine, "anche quando sembra alzarsi dalla panchina, la mia è una generazione che si caratterizza per il moto apparente. È un tempo in apparenza nostro, ma in realtà sempre loro. È un appalto non subito, ma inseguito. 'Non è tempo per noi, e forse non lo sarà mai': per scelta nostra, più che per costrizione altrui".
La sera, dopo un'intensa giornata di studio o di lavoro, abbiamo spesso il desiderio di leggere per svagarci, per rilassarci, per viaggiare con il pensiero. "Il libro della sera", con la guida di Guido Davico Bonino, ci conduce in un percorso di letture che ci tiene compagnia per tutte le sere dell'anno: dal 1° gennaio al 31 dicembre, passi tratti da capolavori di ogni tempo e paese, dai più celebri ai più singolari. Un vero e proprio viaggio nell'anima dell'uomo, senza limiti di luogo, attraverso le parole di poeti e pensatori, giornalisti e scienziati, filosofi e politici, per tornare su passi noti e prediletti e scoprirne di nuovi e insoliti.