Un alternarsi di orrore e solitudine, di incapacità di comprendere e di essere compresi, in una narrazione che nonostante tutto è un inno alla vita e alla forza del "sentire". Alda Merini ripercorre il suo ricovero decennale in manicomio: il racconto della vita nella clinica psichiatrica, tra elettroshock e autentiche torture, libera lo sguardo della poetessa su questo inferno, come un'onda che alterna la lucidità all'incanto. Un diario senza traccia di sentimentalismo o di facili condanne, in cui emerge lo "sperdimento", ma anche la sicurezza di sé e delle proprie emozioni in una sorta di innocenza primaria che tutto osserva e trasforma, senza mai disconoscere la malattia, o la fatica del non sentire i ritmi e i bisogni altrui, in una riflessione che si fa poesia, negli interrogativi e nei dubbi che divengono rime a lacerare il torpore, l'abitudine, l'indifferenza e la paura del mondo che c'è "fuori".
Tredicesimo secolo. Mentre si prepara la sesta crociata, due uomini attraversano la storia e l'Europa: Piers, coraggioso cavaliere idealista al seguito dell'imperatore Federico II, e il giovane Tomaso che, abbandonando la ricca e influente famiglia, fa voto di povertà ed entra nell'ordine domenicano per intraprendere uno dei più straordinari cammini di fede della cristianità. In una narrazione vivace e appassionante, de Wohl illumina i lati più intensi della figura di san Tommaso d'Aquino e pone la vita del grande frate domenicano al centro di un affresco storico che, intrecciando le vicende dei personaggi con i principali eventi dell'epoca, ripercorre gli anni dei violenti attriti tra impero e papato ed entra nel fuoco del problema da cui è nata la civiltà europea: il rapporto tra fede e ragione.
Se Hitler fosse diventato un pittore di qualche successo? E se nel 1914 a Sarajevo lo chauffeur di Francesco Ferdinando non avesse sbagliato strada? Se Togliatti non fosse sopravvissuto all'attentato del '48 e se Moro fosse stato rilasciato dalle BR, come sarebbero andate le cose? Difficile non restare affascinati dal ruolo determinante del caso nella storia, di fronte a questi e ad altri "se". Sulla scorta di questa fascinazione, Alberto ed Elisa Benzoni hanno costruito, insieme ad autorevoli storici e intellettuali, un volume che presenta dieci episodi emblematici nel corso del Novecento. Hanno chiesto, così, a Claudio Strinati, Gian Enrico Rusconi, Andrea Graziosi, Giovanni Sabbatucci, Mario Del Pero, Ernesto Galli della Loggia, Luciano Cafagna, Paolo Mieli e Massimo Teodori, di rileggere, ciascuno, alcuni eventi cruciali, il cui esito, se fosse stato diverso, avrebbe potuto cambiare il corso delle cose. Il risultato è un libro agile e godibile: la storia controfattuale rivela quel che era possibile e arricchisce la conoscenza di quel che è accaduto.
Ha conquistato il mondo con la sua semplicità, con parole chiare e profonde, con un messaggio rivoluzionario: in questo libro le lezioni di umiltà, di verità e di amore del papa che sta già cambiando la storia della Chiesa.
“Voglio una Chiesa povera per i poveri, ecco perché ho scelto di chiamarmi Francesco”: con queste parole Jorge Bergoglio si è rivolto ai giornalisti nella sua prima udienza pubblica. “La Chiesa non ha natura politica, ma spirituale. È il santo popolo di Dio. Con le sue virtù e i suoi peccati. E al centro non c'è il papa. Cristo è il centro.” La gioia e l’amore per i poveri, che hanno ispirato Francesco d’Assisi e che sono stati al centro della vita e dell’apostolato di Jorge Bergoglio in Argentina, sono i valori che dobbiamo comprendere e ricercare nella vita vissuta giorno per giorno, come relazione personale con Dio. In questi quattro esercizi spirituali, papa Francesco ci invita a meditare e riflettere sui valori fondamentali, nel silenzio della solitudine o in comunità, sull’essere felici “nel fare per gli altri”, sulla ricerca delle tracce di Cristo nel mondo, per dare un nuovo senso alla nostra vita e alla nostra fede.
JORGE BERGOGLIO è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, figlio di un ferroviere piemontese. Perito chimico, a 21 anni è entrato come novizio nella Compagnia di Gesù. Laureato in filosofia, ordinato sacerdote nel 1969, vescovo di Auca nel 1992, arcivescovo di Buenos Aires nel 1998, creato cardinale nel 2001, è stato eletto papa il 13 marzo 2013 con il nome di Francesco.
Preziose massime sull'esistenza.
Il rosso può voler dire passione, ma anche rabbia o violenza. Come sono trasmessi questi significati nei graffiti primitivi, nelle opere di Tiziano, di Bosch, di Matisse e di Warhol? In questo libro, quadro dopo quadro, l'autore illustra la storia, il senso, le implicazioni e la simbologia di ogni sfumatura. In una straordinaria galleria, 200 capolavori dell'arte mondiale vengono analizzati attraverso il linguaggio dello spettro solare. La palette degli otto colori più ricorrenti nella storia della pittura - rosso, giallo, blu, verde, oro, bianco e nero - guida una selezione di opere che svelano una moltitudine di richiami segreti.
Un viaggio nei mari e negli oceani del pianeta alla scoperta di destinazioni di vacanza magica e totale. Questo volume, ora in edizione economica, ci aiuterà a scoprire le isole più belle del mondo, dalle Galapagos a Rodi, da Cuba alle Azzorre, alla ricerca di paesaggi dove la storia ha lasciato tracce indelebili, di suggestioni create dalla letteratura e dal cinema, di avventure alla scoperta della natura e dell'ambiente sottomarino o di sapori e profumi paradisiaci.
Somalia, 1994. Murayo, una bambina gravemente malata, viene lasciata in un ospedale militare italiano per essere curata. Il padre va a visitarla una volta e poi sparisce. La piccola diventa la mascotte dell'accampamento fino al momento del ritiro del contingente. Ma il militare che avrebbe dovuto accompagnarla all'orfanotrofio di Mogadiscio non se la sente di abbandonarla, le vuole bene e decide di portarla con sé. Murayo arriva in Sicilia e diventa il centro di una nuova famiglia. È convinta di aver perso tutti i suoi cari e la Somalia resta per lei solo un lontano ricordo. Fino a quando, quattordici anni dopo, una puntata della trasmissione Chi l'ha visto? rimescola di nuovo le carte e accade quello che nessuno avrebbe mai immaginato: Murayo riconosce suo padre in un campo di rifugiati in Kenya. "Solo le montagne non si incontrano" mai è l'incredibile storia di una ragazza che intraprende il viaggio più importante della vita per ritrovare la sua famiglia. Una vicenda segnata da situazioni imprevedibili e coincidenze fatali che travolgono anche tutte le persone a lei vicine. L'aiuta in questa impresa una donna determinata come Laura Boldrini, da anni impegnata nella difesa dei diritti dei rifugiati, che racconta con grande coinvolgimento come una perdita può trasformarsi in una conquista. Perché oggi Murayo non è più divisa tra due padri ma unita a tutti e due.
Se solo lo volesse, Attilio Bonifazi, detto anche Ottavo re di Roma, potrebbe far cadere il governo. Il suo regno è l'immondizia, da cui ha spremuto negli anni potere e ricchezze. La figlia Marta, come ogni bambina del mondo, ha venerato il suo papà, ma molto presto qualcosa si è rotto e l'odio per il padre si è fatto acuto quanto lo è stato l'amore. Così Marta si è lasciata colare addosso strati di grasso, talmente tanto che ormai è una ventiduenne obesa che trascorre le sue giornate senza mettere il naso fuori di casa. Sola, aggressiva, violenta e senza amici, a eccezione di Lorenzo, l'ex compagno di scuola educato e gentile, che in quel mondo dorato sembra trovarsi a suo agio. Il padre Attilio invece è un combattente, lui non molla, anche quando tutto pare precipitare. Abbandonare il business dei rifiuti come consiglia il figlio maggiore Pietro, fresco di laurea a Oxford? Non se ne parla nemmeno. Il gassificatore è stato chiuso perché avvelena l'aria di Roma? Riaprirà. Marta investe un ragazzo e rischia di finire in carcere? Non ci andrà, c'è sempre una soluzione o una scorciatoia per risolvere le situazioni. Ma non sempre le cose sono come sembrano e la verità può affiorare nel modo più inaspettato. Con un sottile gioco di prospettive che annulla ogni pretesa di oggettività, Teresa Ciabatti smaschera in questo romanzo tenero e crudele le bugie di una famiglia e di un Paese.
Alessio Slaviero è un uomo molto temuto nel suo quartiere, quel triangolo di strade strette che si estende a Milano tra viale Monza, via Padova e la ferrovia; il ventre oscuro della città, dove il territorio si conquista e si difende con la forza, tutti i giorni. Alessio Slaviero è un uomo assediato da mille ombre e da mille fantasmi. Il suo unico amico è Manuel, un travestito brasiliano bello come un adolescente cattivo, che abita nell'appartamento di fianco. Ma Alessio Slaviero è anche un uomo, forse l'ultimo, capace di intuire nella miseria del quotidiano la grandezza di un passato rimosso, e di aggrapparsi a una visione: una donna incantevole che ogni sera si affaccia, sul balcone di fronte al suo, per dare l'acqua alle piante. Se non una promessa di felicità, almeno la conferma che un senso può ancora esserci. Ma il caldo infernale dell'estate del 2003 avvolge e appanna la metropoli in una morsa che vanifica la speranza, istiga alla violenza e prelude a un ultimo scontro frontale. Ci saranno ferite e ritorsioni, passioni irrefrenabili, esaltazione e vergogna, finché arriverà il momento di prendere decisioni irreversibili. Alessandro Bertante restituisce una dimensione epica a un tempo, il nostro, che sembra avere smarrito la memoria. E ci regala un romanzo scorretto, di straordinaria potenza visionaria, che fa esplodere i contrasti e in cui ogni cosa, perfino la più semplice, vibra di un antico mistero.