
Ogni genitore si interroga sui modi migliori per educare i propri figli a realizzare i loro talenti e godere della vita nella sua pienezza: in questo percorso di crescita, un ruolo fondamentale è rivestito dall'intelligenza emotiva, cioè dalla capacità di fondere le proprie attitudini con qualità come l'empatia e l'attenzione ai rapporti con gli altri. Psicologo noto in tutto il mondo proprio per i suoi studi sulle relazioni tra genitori e figli, Gottman mostra in questo libro in che modo i genitori possono diventare dei bravi "allenatori emotivi": attraverso limpide spiegazioni e un ampio numero di esempi pratici, l'autore esamina le fasi cruciali dello sviluppo di bambini e ragazzi - dalla gestione dei sentimenti al controllo degli impulsi, dall'importanza dell'ascolto al superamento dei conflitti - e illustra passo dopo passo come trasmettere ai figli le qualità necessarie per crescere più forti e felici.
Francesco d'Assisi: il santo per eccellenza, il santo di tutti i tempi. Lo conosciamo e ritroviamo rappresentato in immaginette oleografiche, protagonista del grande schermo, di storie a fumetti e di racconti per bambini più o meno buonisti. Ma chi era veramente Francesco? Giovanni Nucci ci restituisce un'immagine asciutta dell'uomo Francesco senza indugiare in stereotipi. Ne esce un ritratto secco, laico, senza sfumature. E ci racconta dell'idea di bellezza di Francesco, della sua meraviglia bambina di fronte alla grandezza della creazione. Età di lettura: da 10 anni.
Un addio coraggioso, un inno all'amore e alla felicità, il racconto struggente di chi continua a vivere preparandosi a morire.
Quando Dante, circa sette secoli fa, scriveva "Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!", certo non immaginava che un giorno, precisamente nel 1992, post Tangentopoli, la stessa serva Italia sarebbe entrata in una fase ben più cupa: la Seconda Repubblica. Vedendo arrivare da quella nuova era tanti peccatori, nefasti ma soprattutto incoerenti con il codice morale che eternamente regola l'Aldilà, Minosse si è sentito costretto a chiedere aiuto "a colui che tutto move" implorandolo di creare un Inferno ad hoc. Ed ecco che si è aperta, proprio sotto Montecitorio, una voragine in nove cerchi per i moderni dannati, ciascuno con il proprio contrappasso: dal nemico della Patria Bossi, "dottor di secession, e non d'alloro", obbligato a risalire il Po ultraterreno, a Formigoni, infedele al proprio maestro (don Giussani), relegato su una torre solitaria "poiché cedei a umane voglie io che fui fratello dei fratelli". E, insieme con loro, quasi tutti i potenti dell'Italia recente, in modalità bipartisan, dall'oppositore di natura Vendola a Grillo "non più grillo ma gallo, con cresta alta e petto sempre infori a dir che li politici fan fallo", dal grande illuso Prodi al gran Caimano. In buona compagnia con dannati "pop", emblemi del loro tempo, quali Maradona e capitan Schettino.
Mentre è a caccia di funghi in un giorno d'autunno, Lennart Cederström, ex cantante pop che un tempo sognava il successo, scopre una neonata avvolta in un sacchetto di plastica. Quando soffia nella sua minuscola bocca, un grido sconcertante squarcia il silenzio intorno a lui: dal corpo della bambina abbandonata esce una nota perfetta, un chiaro e limpido mi che risuona nella foresta. Lennart decide di tenerla con sé, il suo nome sarà Theres. Chiusa in un seminterrato lontana dagli sguardi del mondo e dalle sue dissonanze, Theres cresce incapace di manifestare la più piccola emozione, terrorizzata dai grandi e ossessionata dalla musica. La sua voce, magica e sovrannaturale, lanciata dal palco di un concorso per talenti in erba, conquisterà il pubblico, e lei diventerà una stella. Ma dove può condurre l'idolatria, se sfugge al controllo di chi l'ha generata? Se l'idolo ha un disegno spaventoso e la forza della disperazione dalla sua parte? L'amicizia via internet con Teresa, sola come lei, creerà un legame fortissimo, cementato dai versi e dalle note: ormai adolescenti, Theres e Teresa, lupi solitari che ritrovano il branco, sono pronte a dar seguito alla loro sete di vendetta, per sentirsi vive. Tra il realistico e il fantastico, con "Una piccola stella" Lindqvist ha scritto un romanzo provocatorio, una satira dell'industria musicale che diventa pezzo grandguignolesco, ricco di colpi di scena e scioccante, con le sue spaventose creature alla ricerca di un senso di appartenenza, e di amore.
Tra le rovine di una città sommersa da un’eruzione vulcanica viene scoperto un misterioso messaggio tracciato su un muro: “Sodoma e Gomorra”. Oltre mille anni dopo, un monaco crea sul pavimento di una cattedrale un sofisticato mosaico che racchiude una chiave d’accesso al sapere umano e mistico. Trascorre un secolo e un monarca illuminato costruisce una città sul modello dell’antica Gerusalemme. Sembrano i tasselli di una trama romanzesca, invece il teatro di questi avvenimenti è l’Italia. Sono infatti innumerevoli le stranezze e i dettagli curiosi che riempiono la nostra Penisola, e nel Disegno segreto Roy Doliner ci guida alla riscoperta del nostro Paese e del suo patrimonio artistico: individua nuovi aspetti di opere da sempre sotto i nostri occhi, spiega i legami che uniscono la storia della cultura italiana alla Kabbalah ebraica, e suggerisce un messaggio di speranza e di autentico “rinascimento” che ha come centro proprio l’Italia, ma che riguarda il mondo intero.
Roy Doliner è studioso di lingue antiche e moderne, di religioni comparate, di storia dell’arte e dell’architettura, di storia latina e italiana e di tradizione ebraica. Appassionato lettore e divulgatore del Talmud, vive tra New York e Roma, dove tiene spesso lezioni per accademici e autorità straniere e dove ha anche fondato l’associazione Rome for Jews. Per Rizzoli ha pubblicato anche Il disegno segreto. Il messaggio della Kabbalah nell’arte d’Italia (2012).
Filo, abbreviazione di Filomela, che in greco vuol dire usignolo, ha dieci anni e una passione: collezionare pupazzi di neve, o meglio, figure di neve, come le chiama lei. Un giorno, Filo decide di costruire una figura speciale, una contastorie a cui, con l'aiuto della mamma dà un nome importante, Arina Rodionovna, come la tata di Puskin. A Filo sembra quasi di sentirle, le storie raccontate da Arina, storie di neve, di sorellastre cattive, di una tale Baba Yaga... E poi arriva il föhn, il vento caldo o vento mangianeve, a far intravedere a Filo la catastrofe: Arina scomparirà! Così, con l'aiuto dei suoi amici Aki e Aurora, Filo elabora un piano per salvarla. Un racconto dal sapore nordico, pieno di poesia e di dolcezza. Età di lettura: da 7 anni.
Dopo la scelta radicale della rinuncia, il lascito spirituale di un pontefice destinato a segnare una traccia profonda nella storia.
“Nella santità della Chiesa, ben poco santa rispetto all’aspettativa umana di assoluta purezza, non si rivela forse la vera santità di Dio che è amore, amore però che non si tiene arroccato nel nobile distacco dell’intangibile purezza, ma si mescola con la sporcizia del mondo per così ripulirla?”
Una bambina fa i compiti sul tavolo della cucina mentre il fuoco dei fornelli, lento e paziente, trasforma ingredienti semplici in cibo superbo. L'aria è satura di profumi, così intensi che negli anni non si sono dispersi e hanno continuato a sprigionare la loro magia. E spinto quella bimba, oggi una donna, a scrivere il diario della sua famiglia. "Sara, oggi si mangiano grilli?" gridava ogni giorno il padre rientrando a casa, pronto a sedersi a tavola con la moglie e i quattro figli, Rosario, Anna, Catena e Giuseppe. La piccola Catena per molto tempo ha frainteso lo scherzo immaginando un'invasione di insetti, finché ha avuto il coraggio di chiedere una spiegazione. E oggi, raccontandoci quegli anni, ci confessa che crescere con una mamma che compie magie per far quadrare i conti è tutto fuorché una sfortuna. Perché a vincere è stata sempre la serenità unita alla forza di credere nel futuro, difendendo la propria dignità e valori ben più grandi del benessere economico. Perché la ricchezza era tutta nei piatti che mamma Sara ogni giorno metteva in tavola, ispirandosi unicamente alla sua fantasia, e che la sua viva voce ci ripropone oggi, amalgamati col sapore agrodolce dei ricordi. Ne è nato un libro intimo, commovente, ironico, affollato di personaggi che la penna di Catena Fiorello fa rivivere sulla pagina con la stessa intensità dei profumi che riempivano i pomeriggi della sua infanzia.