Gianni Agnelli è stato forse l'uomo più rappresentativo dell'Italia dal Dopoguerra, e la sua storia personale si è intrecciata con quella del Paese. Erede e successore del nonno nella responsabilità della maggiore industria italiana, ma anche amante della vita, ha incarnato più di ogni altro lo spirito "familiare" e insieme internazionale dell'imprenditoria italiana ed è stato un protagonista straordinario della sua epoca. Sull'Avvocato hanno scritto in molti mentre era in vita - spesso ai limiti dell'agiografia -, e assai raramente dopo la sua morte, senza approfondire la sua complessa figura di imprenditore e di ambasciatore dell'Italia all'estero. Per contribuire a colmare la lacuna, questo volume lo fa parlare direttamente, andando a cercare nei suoi tanti interventi e interviste. L'obiettivo è fare emergere gli elementi di attualità del suo pensiero - pur nei profondi cambiamenti che la società multimediale e la grande crisi economica e finanziaria hanno determinato nel frattempo - per farlo conoscere ai più giovani, e aiutarli a capire i problemi e le questioni che ancora oggi caratterizzano il nostro Paese: dall'immobilismo sociale al debito pubblico, dall'opportunità di un'unione politica europea all'internazionalizzazione delle imprese. La raccolta è divisa in tre parti dedicate rispettivamente al ruolo internazionale di Agnelli, alla sua attività di capitano di industria e responsabile FIAT e all'uomo. Prefazione di Ferruccio De Bortoli.
Scritta negli anni immediatamente successivi al processo di Norimberga, l’opera di Poliakov costituisce ancora oggi la più completa meditazione complessiva sulla storia e le ragioni dell’antisemitismo.
Attraverso una ricca documentazione e l’indagine di un vasto arco cronologico, l’autore mostra l’evoluzione delle forme di persecuzione contro gli ebrei nel corso dei secoli e svela in che modo l’intreccio di fattori sociali, economici e religiosi ha portato allo sviluppo della “questione ebraica” proprio nelle società occidentali dominate dalle religioni figlie dell’ebraismo, il cristianesimo e l’islam.
In questo volume Poliakov esamina la diffusione dell’antisemitismo dall’antichità pagana ai primi secoli cristiani, dall’alto Medioevo al Rinascimento, e porta alla luce le radici del fanatismo che ha colpito l’Europa contemporanea.
Léon Poliakov (1910-1997), storico e filosofo russo naturalizzato francese, è noto per i suoi lavori sul genocidio ebraico e sull’antisemitismo. Durante la Seconda guerra mondiale prese parte alla Resistenza, nel 1943 fondò a Parigi il Centro di documentazione ebraica e dopo la fine del conflitto assistette in qualità di esperto al processo di Norimberga.
Santina dalla vita non ha avuto niente, ma si aspetta tutto. Sigieri ha avuto tutto e non si aspetta niente. Hanno vent'anni. La neve copre il rifugio, gli alberi e le piste che cominciano a svuotarsi, lasciando solo qualche avventuriero a tagliare quel bianco imperfetto che scolora nella notte. Sigieri è bello, annoiato, destinato a luminosi destini nella finanza londinese e ha un buco nel cuore. Santina tutta questa neve non l'ha mai vista, il lusso di Cortina la stordisce. Ha lasciato la Sicilia, la grande fabbrica chiusa, il suo mondo umile, con una fiducia spietata nel futuro. Ma stasera si dice che forse è davvero arrivato il suo momento, stasera vuole aggrapparsi alla felicità. Ha solo il tempo di una notte per decidere se fidarsi del destino. Due esistenze destinate a non incrociarsi mai si toccano in una baita lontana da tutto, la notte di Capodanno. Un gruppo di ragazzi irraggiungibili e, a un tavolo di fortuna, accanto al gabinetto, due ragazze semplici, capitate lì per sbaglio. Cosa sei disposta a rischiare per essere felice? Tutto, si risponde Santina. E noi con lei. Fino al doppio, sorprendente, finale.
I racconti di "Non esiste saggezza" provengono dai luoghi della realtà quotidiana: sono volti che emergono dalla folla dei viaggiatori, in zone neutrali di transito. Soprattutto, figure di donne: con esse, la voce del narratore è partecipe, solidale, protettiva, come a voler condividere il peso di un segreto in varie forme doloroso, a volerle affrancare da un destino ostile. Appaiono improvvisamente: a un casello autostradale, la bambina solitaria chiede a un automobilista ignaro di accompagnarla verso il mistero. L'attesa notturna in un aeroporto è colmata dai versi di una poetessa russa, dalla sosta sfuggente di una sconosciuta. E, improvvisamente, queste donne scompaiono: dall'ambulatorio di una missione umanitaria, ultimo posto in cui sono state viste una dottoressa volontaria e la ragazza colombiana sua compagna, nella rischiosa sfida a ingiustizie e prevaricazioni. I personaggi maschili si trovano a cercare, a inseguire: un'impressione, un sospetto, una curiosità che li spinge oltre i limiti del prevedibile, talvolta del lecito. E la raccolta si completa con un vero e proprio romanzo di formazione in miniatura, ambientato negli spazi metafisici della Murgia. "Le cose non esistono se non abbiamo le parole per chiamarle."
"Ho bisogno della bellezza, così come amo ogni anelito dell'uomo per compararsi a essa. Rinuncerei a qualsiasi merito artistico pur di riuscire a fare della mia vita un'opera d'arte." È il principio che guida Ermanno Olmi in questa esplorazione di una vita, delle sue poche certezze e dei suoi molti incontri. Cresciuto nel pieno della disfatta fascista e testimone critico della rinascita nazionale, Olmi è stato giovanissimo fornaio, impiegato ragazzino, regista precoce. Ha vissuto direttamente l'abbandono delle campagne e l'esplosione della società dei consumi e per questo, divenuto protagonista della stagione d'oro del cinema italiano, ha scelto di rappresentare non i lustrini del Boom, ma la cecità di uno sviluppo che ha strappato il nostro Paese alle sue radici contadine. Proprio questa ferita è il cuore filosofico della sua illuminante autobiografia. L'"Apocalisse è un lieto fine" non è infatti solo il racconto di una vita densa e affascinante, degli incontri e dei successi che l'hanno segnata. È soprattutto la profonda, urgente riflessione con cui l'artista che ha saputo cogliere gli ultimi echi della civiltà rurale ci mette in guardia davanti al declino di un'altra epoca umana: la nostra. Abbiamo dimenticato cosa vuol dire "far bene" e coltivato a dismisura l'etica del male minore. Produttività, arricchimento e potere continueranno a rinchiuderci nelle loro gabbie fino a quando non saremo pronti a imparare l'eterna lezione della terra.
Parigi, anno del Signore 1313. In una gelida mattina di gennaio lo speziale Andreas Saint-Loup, uomo noto in tutta la città per la vasta sapienza e l'efficacia delle sue pozioni, scopre nella sua abitazione una stanza misteriosa della quale aveva dimenticato l'esistenza. Possibile che un tempo lì abbia vissuto qualcuno di molto vicino ad Andreas, qualcuno di cui gli rimane solo un ricordo vago e confuso? Ed è pura coincidenza che, pochi giorni dopo la scoperta, lo speziale sia accusato di eresia e costretto a fuggire da Parigi? Braccato dall'inquisitore di Francia e inseguito da spietati sicari mascherati, Andreas si mette in viaggio, deciso a dare un volto e una spiegazione a quella presenza nascosta nei recessi della sua memoria. Dalla Provenza a Santiago di Compostela fino alle pendici del Monte Sinai, "Il segreto dello speziale" è un tuffo nei misteri del medioevo e dell'animo umano.
Impossibile amare Lara Madigan senza amare i cani. È stato l'incontro con un bastardino molto speciale, tanti anni fa, a illuminare la sua adolescenza fino a quel momento solitaria. Cose che capitano se hai un padre affascinante ma immaturo e una madre 'workaholic' convinta che solo una manicure come si deve possa risolvere i problemi di una ragazza. Ma a Lara non interessano le bellissime borse firmate che Justine si ostina a regalarle a ogni compleanno, e nemmeno i gioielli, come ha presto notato il fidanzato Evan. Per farla felice, a 29 anni, basta il lavoro quotidiano presso la Lucky Dog, l'agenzia di adozioni canine che ha fondato con l'amica Kerry. Per ogni jack russell, dalmata o bastardino che raccoglie dalla strada, Lara sa trovare il padrone perfetto, quello con la sensibilità giusta, l'appartamento adatto e il carattere più compatibile. Peccato che lo stesso istinto infallibile per i lieto fine non la assista nella sua vita sentimentale. Forse Evan è davvero l'anima gemella, ma la convivenza con Lara e i suoi cani si rivela da principio un disastro. E quando lui le chiede di scegliere tra il loro amore e gli ingovernabili Mullet, Maverick, Rufus, e Zsa Zsa, Lara gli dà l'unica risposta possibile... Costretta a trasferirsi a casa della madre con la banda al completo, scoprirà in Justine, e in se stessa, affinità e risorse della cui esistenza non aveva mai sospettato. In attesa che l'ennesimo cane giunga a salvarle ancora una volta la vita.
"Lo scrittore scrive anche quando non scrive. Scrive quando cammina, quando mangia, quando dorme, quando fa l'amore. Qualsiasi cosa gli accada è un liquido che prima o poi finisce dentro la bottiglia del suo scrivere." Così parlava di sé Oriana Fallaci, rivolgendosi ai giovani studenti di un'università argentina: e tracciava con queste parole forse il suo autoritratto più autentico. Dopo il successo di "Un uomo", Oriana accettò infatti i sempre più frequenti inviti a raccontare come nascevano i suoi articoli e i suoi libri. Oggi quelle pagine preziose in cui parla anche di sé, della sua famiglia e della sua storia con Panagulis, ci rivelano il rapporto intimo e poetico di Oriana con la scrittura, che non è una semplice passione, ma quasi un istinto insopprimibile: quando seppe di avere il cancro, non chiese quanti anni le restassero da vivere ma: "Quanti libri mi restano da scrivere?".
Tra le mura del Vaticano ormai non è più un segreto: il papa è in fin di vita. In Curia l'inquietudine sale, perché il conclave imminente si prospetta come un vero e proprio scontro di civiltà. Sul trono di Pietro potrebbe salire il palestinese Gabriel Sader oppure Thomas Simpson, il gesuita appoggiato dai cardinali conservatori e dai vertici israeliani e americani. La Chiesa si trova a un bivio storico. Così, per evitare lo smacco di un papa arabo, lo schieramento di Simpson dà il via a una misteriosa operazione che ruota attorno al luogo in cui duemila anni fa venne celebrata l'Ultima Cena, e dove per i cristiani tutto ha avuto inizio. Ma sul tavolo delle trattative non ci sono solo le rivendicazioni della Chiesa sul Cenacolo. La sanguinosa guerra tra cardinali è infatti appena cominciata. Luca Ferrari, giovane e brillante monsignore, e Carmen Mendoza, affascinante storica dell'arte, cercheranno di far luce sulle trame occulte, la corruzione e i privilegi acquisiti o venduti a caro prezzo fra le Mura Leonine. Perché proprio alla corte del papa si nascondono le più scioccanti verità. Carlo Marroni, esperto vaticanista e corrispondente diplomatico, ci conduce dentro le stanze segrete del Vaticano, tra insospettabili meccanismi di potere e delicati equilibri geopolitici in bilico tra finzione e realtà. E se l'elezione del nuovo pontefice potesse davvero cambiare il corso della Storia?
Dall'autore della Città della gioia, un'intensa riflessione sulla miseria dell'Occidente. Una toccante lezione di fede e di speranza.