
Dentro la follia del mondo
L’uomo ha fatto dire persino al Signore Iddio
che è tempo di uccidere. Da non credente
sono sicuro che nessun Dio mai ha pronunciato
una simile sentenza.
Vittorino Andreoli
Vittorino Andreoli, da sempre attento studioso della follia e dei suoi meccanismi, offre in queste pagine un’indagine sugli aspetti sovrapersonali dello squilibrio: quelle forme che si incarnano nella struttura sociale, influendo sul pensare e l’agire comuni. I saggi presentati indagano i momenti in cui la malattia si è addentrata nella Storia, portando a passaggi cruciali e terribili del nostro passato. Il progetto della soluzione finale hitleriana; il naufragio della rivoluzione sovietica, che ha prodotto una delle più crudeli dittature di sempre; la deriva di illegalità durante tangentopoli; le devastazioni della guerra irachena. Al contempo questi scritti restituiscono l’importanza di un’etica propria dell’agire, del comportamento singolo dentro una comunità, che è profondamente iscritto in ognuno di noi: il piacere del fare il bene per il bene, in antitesi della pulsione all’orrore e al malvagio. Andreoli ripropone qui, completamente rivisti e aggiornati, i quattro volumi – Colpa e vergogna (1994), Elogio della normalità (2002), La follia del mondo (2003) e Si fa presto a dire pace (2004) – che rappresentano il suo fondamentale contributo alla comprensione sociologica della pazzia.
Un corteggiatore affascinante ma di umili origini, che tuo padre adora e tua madre non vorrebbe assolutamente farti sposare. Un doloroso segreto famigliare. Un marito dal cuore grande ma dal fisico troppo debole. Quattro figli meravigliosi. Tanti problemi economici. La vita di Lorna Byrne assomiglia nel bene e nel male a tante altre. Ma c’è qualcosa di speciale, oltre a una profonda fede in Dio, che l’ha sorretta attraverso tutte le difficoltà, i lutti, la paura di non farcela: fin dalla più tenera età Lorna ha avuto il dono di vedere gli angeli e di poter parlare con loro. Una dote sublime e incoraggiante ma anche delicata e difficile da gestire, per una donna dall’animo pulito e luminoso come lei, tanto lontana dalla volontà di sfruttarla a suo vantaggio che per anni non ha osato nemmeno parlarne all’amatissimo compagno. Poi, incoraggiata proprio dai suoi straordinari amici, dopo la morte del marito e l’uscita di casa dei figli, Lorna ha accettato di aprire il suo cuore per raccontare con totale sincerità la sua esperienza in questo libro, struggente come un romanzo, dedicato a tutti coloro che conoscono la sofferenza e desiderano un conforto e una speranza. Lorna infatti ci mostra come siamo tutti accompagnati e sostenuti dalla vivida presenza degli angeli custodi, anche nel corso delle prove più dure che il destino ci impone. Ma soprattutto, ci insegna a considerare tali prove come tappe di un’evoluzione spirituale, in cui la sofferenza – qualunque ne sia l’origine – oltrepassa la durezza della situazione presente e viene sublimata dalla luce dello spirito. È nato così Un angelo tra i capelli che, grazie al passaparola dei lettori, ha immediatamente scalato le classifiche britanniche ed è attualmente in corso di pubblicazione in ventuno Paesi, dalla Polonia al Giappone, conquistandosi così in meno di un anno il titolo di libro sugli angeli più venduto e letto del mondo.
Palermo può essere una città feroce. Sara Salemi, vicecapo della Sezione Minori, viene aggredita e accoltellata in uno stanzino della questura. Solo un caso fortuito la salva da una morte certa. La convalescenza è lunga, la paura e il rancore la tormentano ma, più forte di ogni cosa, un pensiero la guida: trovare la Bestia, la minaccia sospesa sulla città che colpisce, si nasconde e ogni volta scompare senza lasciare traccia. È lui l'assassino, lo psicopatico prezzolato che permette un traffico ignobile di innocenti, un giro di affari gestito da insospettabili professionisti e padri di famiglia. Solo con l'aiuto del suo capo Marcello Porzio, Sara potrà scoprire l'ultima verità. Simon Daniels è lo pseudonimo di uno scrittore che conosce il mondo criminale siciliano e i suoi retroscena più inquietanti.
La serie bestseller che ha ispirato l’omonimo film con Alexis Bledel, America Ferrera, Blake Lively e Amber Tamblyn.
Quattro amiche - Lena, Tibby, Bridget, Carmen - e un'intera estate da passare separate. Poco prima di partire, però, Lena e le altre trovano in un negozio dell'usato un paio di jeans magici che stanno bene a tutte. E allora perché non spedirseli per indossarli a turno, ognuna nel posto in cui trascorrerà le vacanze? Sarà come essere sempre tutte insieme... Età di lettura: da 12 anni.
La serie bestseller che ha ispirato l’omonimo film con Alexis Bledel, America Ferrera, Blake Lively e Amber Tamblyn.
Secondo Volume. La tela si è un po’ consumata, ma i jeans sono ancora bellissimi. Le quattro amiche, pasticcione, ostinate, feroci, hanno voglia di crescere ma non sanno ancora bene come si fa. Lena ha lasciato il suo grande amore greco. Tibby va al college per seguire un corso di cinema. Bridget si è tinta i meravigliosi capelli biondi. Carmen non sopporta che la madre sia di nuovo felice con un uomo. Le regole delle Vere Amiche, però, sono sempre le stesse: Non laverai mai i Pantaloni. Non li porterai mai con i risvolti in fondo. Non penserai mai “sono grassa” mentre li indossi. Non permetterai mai a un ragazzo di sfilarteli (ma potrai sfilarteli da sola in sua presenza). Non ti metterai mai le dita nel naso mentre li indossi. Fornirai documentazione del periodo in cui li hai portati. Dovrai scrivere sempre alle tue Vere Amiche . Passerai i Pantaloni alle Vere Amiche secondo lo schema prestabilito dalla Vera Amicizia. Non indosserai mai i Pantaloni con la cintura. Ricorda: Pantaloni = Amore.
La serie bestseller che ha ispirato l’omonimo film con Alexis Bledel, America Ferrera, Blake Lively e Amber Tamblyn
Terzo volume È un momento decisivo per Tena, Tibby, Bridget e Carmen: l’estate dopo il diploma, in cui faranno scelte diverse e in cui la separazione sarà la regola, non l’eccezione! E allora i jeans e le loro regole saranno ancora più preziosi Non laverai mai i Pantaloni. Non li porterai mai con i risvolti in fondo. Non penserai mai “sono grassa” mentre li indossi. Non permetterai mai a un ragazzo di sfilarteli (ma potrai sfilarteli da sola in sua presenza). Non ti metterai mai le dita nel naso mentre li indossi. Fornirai documentazione del periodo in cui li hai portati. Dovrai scrivere sempre alle tue Vere Amiche . Passerai i Pantaloni alle Vere Amiche secondo lo schema prestabilito dalla Vera Amicizia. Non indosserai mai i Pantaloni con la cintura. Ricorda: Pantaloni = Amore.
Un aereo di linea si è schiantato al suolo vicino a Portland, nell'Oregon. Il dottor Tommy Tomzak, che si trova in città per un congresso, viene incaricato di coordinare le operazioni di soccorso. Soprattutto, deve isolare la scena del disastro affinché tutti gli elementi indispensabili all'indagine, dai resti sparsi alle scatole nere, siano a disposizione dei "crashers": gli specialisti - medici, ingegneri, piloti, informatici, esperti di esplosivi che hanno il compito di scoprire le cause dell'incidente. Mentre FBI, terroristi e un'affascinante ex agente dei servizi segreti israeliani sono impegnati in una mortale partita a scacchi, prende corpo la più inquietante delle ipotesi: che l'incidente sia stato non solo un attentato condotto con tecnologie avanzatissime, ma la prova generale di un attacco ancora più efferato. E il tempo per sventarlo è quasi inesistente.
Questo libro non sparirà dalla memoria. Dentro ciascun lettore rimarrà una domanda senza risposta, o meglio senza una risposta univoca e chiara: che Paese è mai l’Italia?
Walter Veltroni
Dai processi di mafia sono emerse, nel tempo, verità inquietanti con le quali dobbiamo ancora fare i conti. L’esistenza di un patto tra istituzioni e Cosa Nostra è una di queste. Non si tratta di un ricordo, una stortura che riguarda solo P2, Sisde, politici lontani dalle scene: nuovi pentiti e nuovi processi gettano ancora ombre sulla nostra vita politica. Dalle testimonianze di Spatuzza, che ha fornito una diversa ricostruzione della strage di via D’Amelio, all’originale del papello consegnato ai giudici da Massimo Ciancimino insieme ad altre carte del padre, alle implicazioni emerse dal caso Ilardo, fino alle dichiarazioni del generale Mori, ex comandante del Ros, che contesta i collaboratori di giustizia e continua a negare ogni coinvolgimento nella trattativa. Maurizio Torrealta, il primo a svelare questo scenario criminal-politico, ripropone in edizione completamente aggiornata il libro più esaustivo sull’argomento. Lasciando parlare gli atti giudiziari – attraverso l’analisi delle inchieste, delle sentenze e delle deposizioni dei pentiti – ci permette di inquadrare i colpevoli della collusione tra Stato e criminalità organizzata, e ci indica le uniche armi per combatterli: informazione e impegno civile.
Maurizio Torrealta (Bologna 1950), giornalista, ha lavorato al Tg3 come conduttore e ha fondato la redazione inchieste di RaiNews24, di cui ora è caporedattore. Ha pubblicato: Ultimo. Il Capitano che arrestò Totò Riina (Feltrinelli 1995), L’esecuzione (Kaos 1999), con Giorgio e Luciana Alpi e Mariangela Grainer, e Il segreto delle tre pallottole (Edizioni Ambiente 2010), scritto con Emilio Del Giudice.
La vetrata del corridoio riflette
le nostre sagome.
Vista così, la squadra sembra
un’armata. E invece è solo un
piccolo esercito. Mi infilo la
pistola nella fondina, sul fianco.
La copro con la felpa. Uno dei
ragazzi controlla di aver preso
le manette. Gesti ripetuti ogni
giorno. È una mattina come
un’altra e non mi passa per la
testa che un’operazione abituale
potrebbe finire male.
Non è mai successo. Finora.
Oggi, nelle nostre città, la droga è dappertutto. Non è più come una volta, quando a farsi erano solo gli emarginati e i balordi o i ricchi e i vip. No, adesso la coca è per tutti, sballo alla portata di tante persone comuni. Poi continua a girare l’ero, ed è sempre più facile caderci dentro, perché non devi più per forza iniettartela, puoi anche fumarla o tirarla. E, per i giovanissimi, impazzano hashish e maria. È dappertutto, parola di Angelo, sbirro milanese che, da vent’anni, ogni giorno batte le strade per dare la caccia agli spacciatori. In questo libro racconta in prima persona la sua quotidianità da brivido come un film d’azione. Lo seguiamo negli interventi con la squadra, per cogliere in flagrante spacciatore e cliente, solo così possono scattare le manette. Le sue parole ci calano in un mondo tanto reale quanto cupo, presentandoci i protagonisti: gli spacciatori – divisi in gruppi con abitudini e modalità differenti: italiani, “marocchi”, neri – e i consumatori, quelli invece diffusi in ogni ambiente, prigionieri di un incubo e impigliati in una rete inestricabile di bugie a parenti, amici, colleghi. La squadra di Angelo lavora duro da anni, gli arresti sono all’ordine del giorno. Però, bloccare lo spaccio a Milano è come svuotare il mare con un cucchiaino. Perché allora uno come lui continua a lavorare per tutti noi? Perché, per Angelo, il poliziotto antidroga è un mestiere che si può fare anche con umanità, parlando con chi arresti o con chi consuma, nella pur _ agile speranza di fargli capire di cambiare. Ed è una missione: lottare perché tante vite non finiscano in polvere.s
Credete a me: hai un soldo? Vali un soldo.
Sei, solo se hai.
— Petronio
Nel mondo d’oggi il denaro sembra la principale misura del valore individuale e l’elemento centrale della vita politica e sociale. Ma non si tratta certo di un fenomeno esclusivamente contemporaneo, perché la ricchezza è da sempre al centro delle riflessioni e delle preoccupazioni umane, dalla più lontana antichità ai nostri giorni. Proprio attraverso il dialogo con i testi antichi, sette protagonisti della cultura odierna si interrogano sul denaro nei suoi infiniti e conflittuali aspetti. Una panoramica che va dall’Antico Testamento a Omero, da Platone a Petronio, da Aristotele ad Agostino, e rivela come idee così remote e apparentemente estranee possano racchiudere una morale attualissima, che può aiutare a leggere la crisi globale. Rivolgersi ai classici diventa così un modo per comprendere le ambiguità del presente e per ritrovare l’etica economica perduta.