
Questo libro è una guida per chi è impe­gnato nel viaggio della vita: mira a dare un nome alle emozioni che viviamo dentro di noi, aiuta a “leggerle”, a capire come fun­zionano e ad affrontarle, trasformandole in bussole per capire dove siamo e dove stiamo andando.
La possibilità di nominare ciò che vivia­mo dentro, dalla rabbia alla tristezza, dalla paura alla gioia, è uno strumento che svela gli inganni e le maschere del nostro tempo, mette a nudo le relazioni che bloccano, permette di reagire alla fatica e all’ansia quotidiana. L’uomo è chiamato a crescere, a evolversi e a compiersi. Ognuno di noi è il sogno più bello di Dio e la sua pace sta nel realizzarlo.
Maria Pia Colella è una donna, sposa, madre, psicologa-psicoterapeuta e formatrice. Ha conseguito la Laurea in Psicologia a indirizzo clinico specializ­zandosi in Psicologia relazionale presso l’Accademia Psicoterapia Relazionale (IPR). Nel 2011 ha conseguito il Master di II livello in “Clinica della relazione di coppia” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – ASAG Alta Scuo­la di Specializzazione Agostino Gemelli. Svolge da diversi anni attività privata in ambito clinico. Ha promosso ed elabo­rato progetti per le scuole su inclusione sociale, genitorialità, prevenzione del disagio giovanile. Con sguardo attento e appassionato, da circa 10 anni offre il suo servizio per la formazione di giovani, fi­danzati e famiglie all’interno del Proget­to Nazareth. Autrice di diversi articoli sulla genitorialità e sulla relazione della coppia, per San Paolo nel 2018 ha pubbli­cato Chiamati ad essere. Manuale della coniugalità.
Questo saggio di agile lettura ci porta nel mondo dei social media, delle informazioni e delle idee che circolano e creano consenso nel grande pubblico sull'una o l'altra posizione... spesso alimentate e confermate da fake-news, strategie comunicative a orologeria, reazioni enfatizzate dei singoli utenti, interventi degli haters, smentite e contro-smentite.
Un viaggio alla scoperta di come si formano, oggi, le opinioni date per certezze, i sospetti scambiati per sapere, il gradimento assegnato a personaggi e giudizi cui diamo credito senza pensarci.
Un esperto di comunicazione ci aiuta a comprendere che se siamo capaci di partecipare al mondo della rete - anche dando il nostro contributo - non è detto che solo per questo siamo messi nelle migliori condizioni per conoscere, pensare, valutare e agire nel modo più opportuno.
Lanfranco Norcini Palla, giornalista, responsabile dell'Ufficio comunicazione delle Acli, è stato direttore del mensile "Azione Social". Per oltre dieci anni ha fatto parte del Comitato per la stampa italiana all'estero presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Oggi si dedica allo sviluppo di programmi di educazione all'uso della Rete.
Ai nostri giorni la Chiesa non è più un passaggio obbligato nella vita delle persone. E' invece uno dei percorsi accanto ad altri. Se la metà per ogni cristiano è e rimane sempre l'amicizia con Gesù e l'amore verso i propri fratelli, non è detto che le strade del passato siano quelle migliori anche ai nostri giorni. Non è forse il caso di ricalcolare il percorso e cercare strade più efficaci e significative?
In ogni capitolo, a partir dalle provocazioni della Bibbia, si fa luce su un aspetto che può caratterizzare questo nuovo percorso: la creatività, la diversità, la libertà, l'umanità, la complessità, l'essenzialità, la speranza.
L'autore, che ha già offerto interessanti riflessioni nel suo precedente Mosche bianche. Manuale di sopravvivenza per parrocchiani, desidera aprire prospettive nuove e liberanti rispetto al clima di immobilismo e di sfiducia che sembra persistere in alcune parrocchie. Allo stesso modo, intende dare piena fiducia e spronare alla riflessione e all'azione quelle persone che si sentono inadeguate.
I "compiti per casa", posti al termine di ogni capitolo, rendono questo libro una sorta di laboratorio per la riflessione personale e di gruppo per arricchire la qualità della propria appartenenza alla vita della comunità cristiana.
Mirko Pozzobon, sacerdote della diocesi di Belluno-Feltre. Ordinato nel 2007, ha conseguito il dottorato in Sacra Scrittura presso l'Istituto Biblico di Roma. La sua tesi (La Peshitta del secondo libro di Samuele, pubblicata nel 2016) rientra nell'ambito di ricerca della storia dell'interpretazione del testo biblico, in particolare nel campo delle antiche traduzioni. Affianca l'insegnamento presso la Facoltà Teologica del Triveneto e l'ISSR del Veneto Orientale all'attività pastorale in parrocchia. Attualmente è parroco in solido nelle tre parrocchie di Bribano, Roe e Sedico. Nel 2019 ha pubblicato Mosche bianche. Manuale di sopravvivenza per parrocchiani (San Paolo).
Don Rocco Malatacca ha accettato una sfida non indifferente: quella di costruire un training di preghiera per giovani e adulti di oggi,; per usare le sue parole: per giovani e adulti che vivono oggi, che cercano, oggi, la vita. Sono quelli che faticano a capire il senso della preghiera, ma anche quelli che hanno sempre pregato un dio "che vale l'altro"; quelli che non hanno tempo per pregare, ma... "gli piacerebbe"; quelli che provano a pregare ma parlano con sé stessi; quelli che pregano anche senza credere in Dio e quelli che pur dicendo di credere in Dio non hanno nessuna voglia di pregarlo; quelli che cercano una tecnica di preghiera ma non la trovano (e quando l'hanno trovata la lasciano subito: e, comunque, una tecnica per pregare non esiste); quelli che hanno il desiderio di Dio, ma non sanno come trasformarlo in realtà.
Proprio questi ultimi sono coloro cui don Rocco offre un cammino possibile, affinché possano portare il loro cuore "altrove", là dove un'Altro offre un'esperienza di trasformazione. Poiché si può pregare soltanto vivendo e si può incontrare Dio solo dopo avere incontrato l'uomo.
Un percorso originale, sorprendente che ci immerge nella tradizione mistica delle Chiese; un training che darà vita a molte discussioni.
Rocco G. Malatacca è nato a Lucera il 23 aprile 1982 ed è sacerdote per la Diocesi di Lucera-Troia, parroco in San Nicola di Bari in Orsara di Puglia (Fg).
Ha conseguito la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico.
Ha collaborato per Tau Editrice con i titoli Vestirò la Croce (2015); Guy Pride (2015); Di luce e d'ombra (2016); #Touch (2018) e #RisorseInRete (2018).
Le leggi che regolano la sesta classe delle elementari (una prima media per noi) sono misteriose, ma per Eric Haskins questo mistero deve essere svelato. Era un ragazzino normale, ma quest'anno un gruppetto di compagni ha cominciato a rendergli la vita impossibile chiamandolo Grunt, lo sfigato della classe. Tra loro c'è anche Donovan, che era suo amico fino all'anno prima. Eric viene continuamente umiliato di fronte a tutti e i bulli cercano anche di rovinare la sua amicizia con Melody Miller, la sua compagna preferita. Eric non capisce quello che sta succedendo finché non sente parlare del misterioso Libro del Bullo e comincia a indagare. Età di lettura: da 11 anni.
Marco D'Agostino, che della formazione dei giovani ha fatto la sua "vocazione nella vocazione", ci invita in questo libro originalissimo (e dentro il quale molti ritroveranno cose antiche e nuove) ad affrontare il tema educativo da una prospettiva inedita: quella degli... album delle figurine dei calciatori che diventano, per l'occasione, veri e propri ricettacoli di saggezza e insegnamenti sulla "fede". Partendo dalla suggestione degli album, intrecciando la propria voce con quella di giovani amici calciatori, come Alessandro Bastoni (che autografa la prefazione), Francesco Lamanna (autore di una profonda postfazione) e altri ancora, l'autore ci trascina in una rilettura della vita e del vangelo proporzionata alla nostra passione calcistica, dove ogni momento (primo tempo, intervallo, tempi supplementari) e ogni sfida (rigori, arbitraggi, allenamenti) sono metafora del diventare adulti. L'autore non dimentica il calcio femminile, al quale il libro dedica pure un capitolo, né finge di non vedere il tempo "senza calcio" che dopo il Covid-19 ci ha portato a questi nostri giorni. Corredato da figurine, disegnate per questa edizione del libro da un giovane talento dell'illustrazione, Paolo Mazzini, questo libro è una vera perla nel marasma di testi che parlano del lavorare con i ragazzi e con i giovani. Sorpresa dopo sorpresa, completeremo forse il più improbabile ma il più originale dei nostri album di calciatori.
Un libro che offre gli strumenti per rispondere alle domande fondamentali sull’uso che facciamo di internet e della tecnologia, e che aiuta ciascun lettore a stabilire un punto di equilibrio tra on line e on life. Una scommessa formativa per tutti, fondata su un metodo preventivo e sulle virtù del web, perché sia possibile educare i nostri ragazzi, fin da bambini, a “saper essere” e non solo a “saper fare” sul web, senza lasciarsi rubare la libertà, la coscienza critica, le relazioni, il tempo, i talenti e i valori.
In chiusura una preziosa Appendice sulla didattica a distanza con consigli pratici per gli studenti delle diverse età, per i genitori e per gli insegnanti di ogni ordine e grado.
Marco Pappalardo, giornalista pubblicista di Catania e docente di Lettere. Ha insegnato “Educazione e mondo virtuale” presso l’Istituto Teologico S. Tommaso a Messina e tematiche dei new media presso l’Università di Catania. Collabora con Avvenire, Credere, La Sicilia, e per siti che si occupano del mondo adolescenziale, giovanile e della scuola. Ha scritto libri su temi educativi, sociali, religiosi, formativi, della comunicazione. Con Edizioni San Paolo ha pubblicato Nelle Terre dell’Educazione; Welcome!; Diario (quasi segreto) di un Prof.
Possiamo considerare Domenica Narducci da Paradiso (1473-1553) una sovversiva? Lei che si sentiva discepola dell'eretico Savonarola? Certamente è stata una figura di primo piano nella crisi del Rinascimento fiorentino per la funzione religiosa e politica che ha saputo esercitare in veste di profetessa e, soprattutto, di predicatrice, ruolo all'epoca vietato alle donne. Mistica e visionaria, Domenica desiderava che la comunità ecclesiale tornasse a uno stile evangelico di vita, caratterizzato dalla povertà e dalla semplicità, ponendo al centro la preghiera, la meditazione e la lettura della Bibbia. Per questo ha scritto tante lettere a papi, vescovi, preti e laici impegnati affinché attuassero un programma di rinnovamento spirituale per la cristianità del tempo, attraversata da profonde lacerazioni. Ha inoltre difeso con forza, anche davanti alle autorità ecclesiastiche che la contestavano, la sua attività di predicatrice: lo Spirito Santo, diceva, chiama chi vuole -- anche le donne -- a predicare e profetizzare. Gli uomini di Chiesa che vietano alle donne di parlare in pubblico sono quindi dei cattivi interpreti, perché estendono a tutto il genere femminile ciò che Paolo aveva scritto per le sole credenti di Corinto della sua epoca (1Cor 14,34). Nella loro superbia gli esegeti hanno creduto di sapere, «ancor che nulla sanno e nulla intendono».
Il Coronavirus è entrato nelle nostre vite in modo silenzioso ma cambiandole, un passo alla volta, in poco tempo, costringendoci a rallentare ogni attività e alla fine a fermarci. Ma questa emergenza è anche una grande occasione per ripensare al nostro vivere per percepire che qualcosa, o forse molto, non funzionava, per scoprire che un virus poteva contenere una grande lezione di vita. Questo libro nasce con lo scopo di mettere a frutto le opportunità che ogni crisi porta con sé: Sella propone 30 azioni che tutti possono compiere, prassi nuove che erano già vissute da una minoranza a livello virtuale, ma che il virus ha fatto percepire come importanti, necessarie e urgenti. Il cambiamento naturalmente non avviene dalla sera alla mattina, ma passo dopo passo è possibile arrivare a una nuova vita e generare il ben vivere per tutti gli esseri viventi.
I tre fratelli Gambi, proprietari di una bottega antiquaria di libri e oggetti, hanno abdicato ai loro impegni e alla loro responsabilità lasciandosi andare a un placido autodistruttivismo edonistico e regressivo. Vivono alla giornata, continuamente minacciati dalla bancarotta, fino a quando il fallimento economico li travolge senza alcuno sconto. Il capolavoro di Tozzi, ispirato da una storia vera, si dipana sullo sfondo di una città aspra di inizio Novecento, Siena, ed è caratterizzato da uno stile aderente alla realtà e da una lingua schietta e regionale, che emerge con forza in dialoghi mirabilmente espressivi.