
Sospetti, trattative, intrighi, spionaggio, soccorsi umanitari... di uno Stato da proteggere. Il Vaticano, si sa, è uno Stato molto particolare: pochi chilometri quadrati di chiese, palazzi, tesori d'arte e giardini. Nel momento in cui l'Europa è lacerata da contrapposizioni ideologiche violentissime, lo staterello è neutrale e potrebbe attendere, magari in preghiera, la fine della tempesta... Invece no. Il Vaticano è a Roma, nel cuore della capitale di un regime autoritario alleato con la Germania. I rapporti con il regime fascista sono di reciproco sospetto: Mussolini fa spiare i monsignori, i cardinali e il papa stesso. Hitler odia la Chiesa cattolica perché la considera un potere trasversale, che può sempre sfuggire al controllo assoluto dello Stato. Gli Alleati, invece, temono una Chiesa che acquisti troppa autorità morale in anni di sangue e acciaio. Ciascuno ha la sua posizione, e il Vaticano è in mezzo. Dunque, per prudenza, meglio porvi informatori, spie, doppiogiochisti. Meglio vigilare sui suoi confini, anche perché a volte ci scappano dentro prigionieri di guerra inglesi in fuga dai campi di prigionia, seguiti ben presto da giovani tedeschi sbandati. E nel lungo inverno del '43 il Vaticano, oramai circondato dal III Reich, deve affrontare la fase più dura della "tormenta". In questo contesto proprio da dentro le "Sacre Mura" la Legazione inglese, con il supporto del settore 9 del Military Intelligence, opera nell'ombra. A un certo punto abbiamo anche un piano di Hitler per rapire il papa e deportarlo in Germania o nel Liechtenstein e si elabora un contro-piano di "difesa passiva ma energica" che prevede anche il sacrificio di tutti i militari che faranno "scudo col proprio corpo alla Sacra ed Augusta Persona del Sommo Pontefice"... Prefazione di Andrea Riccardi.
"Qui, in quesa grotta di Massabielle, tu hai visitato ancora una volta l'umanità, e le hai portato tuo Figlio. Bernadette era felice quando ti contemplava, sgranando gli occhi; e il suo volto si illuminava, trasfigurato, nella visione di Te".
Autore: Matteo, giudeo-cristiano della seconda generazione
Data: 80 d.C. circa
Destinatari: ebrei che riconoscono in Gesù il Cristo
Area geografica: Antiochia di Siria
Struttura:
- La venuta dell'Emanuele (1,1-4,11)
- L'attività in Galilea (4,12-13,58)
- Verso Gerusalemme (14,1-20,34)
- Gli ultimi eventi a Gerusalemme (21,1-28,20)
Autore: Matteo, giudeo-cristiano della seconda generazione
Data: 80 d.C. circa
Destinatari: ebrei che riconoscono in Gesù il Cristo
Area geografica: Antiochia di Siria
Struttura:
- La venuta dell'Emanuele (1,1-4,11)
- L'attività in Galilea (4,12-13,58)
- Verso Gerusalemme (14,1-20,34)
- Gli ultimi eventi a Gerusalemme (21,1-28,20)
Questo strumento vuole essere un tentativo di risposta al desiderio di preghiera e di interiorità espresso da molti in un mondo frammentato e caotico. Nasce dall'esperienza fatta in questi anni in cui assistiamo ad un crescente desiderio di riscoperta di una fede che non sia una vaga appartenenza culturale.
Papa Francesco nella sua recente lettera apostolica Aperuit illis ha istituito ufficialmente la celebrazione della Dome- nica della Parola di Dio dando seguito a quanto già auspicato in Misericordia et misera. Il Papa ha stabilito quindi che la III Domenica del Tempo Ordinario sia dedicata alla celebrazio- ne, riflessione e divulgazione della Parola di Dio (26 gennaio nel 2020).
Una domenica, tra l’altro, con una forte connotazione ecu- menica e di dialogo con gli Ebrei, dal momento che cade nella settimana dedicata alla preghiera e alle iniziative per incre- mentare il cammino dell’unità. Il Papa ha affidato al Pon- tificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evan- gelizzazione la realizzazione del sussidio ufficiale della Domenica della Parola.
I contenuti del sussidio:
• Rito di intronizzazione della Parola;
• Elementi che aiutano a evidenziare la Parola;
• Rito di consegna della Bibbia;
• Rito di istituzione dei ministri della Parola;
• Suggerimenti per il lettore;
• Suggerimenti per allestire lo spazio della Parola nella Chiesa; • Suggerimenti per rivisitare la catechesi alla luce della Parola; • Un esempio di lectio divina;
• Una preghiera tradizionale incentrata sulla Parola;
• Uno schema di preghiera ecumenica.
Stupore e meraviglia. Con questi sentimenti Papa Francesco apre questa Lettera Apostolica sul significato e valore del presepe. Egli vuole sostenere, con semplicità di linguaggio, questa antica e preziosa tradizione delle nostre famiglie, trasmissione di un gesto che la Chiesa da secoli ha fatto proprio per tenere viva la memoria del grande mistero della nostra fede: l’incarnazione di Gesù.
Il Papa si sofferma sui vari segni del presepe, offrendo per ognuno di essi una spiegazione simbolica che tocca le profondità del mistero che viene ricordato, perché si venga coinvolti in questa meravigliosa storia dell’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino a ogni essere umano.
Il volume è arricchito dai magnifici affreschi realizzati da Giotto per la Basilica inferiore di San Francesco D’Assisi e ancora i mosaici di Santa Maria Maggiore e quelli, splendidi, del Duomo di Cefalù e del Duomo di Monreale. Il testo del Santo Padre è preceduto dall’Introduzione di Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e, in Appendice, le pagine di Tommaso da Celano,autore della Vita Prima di San Francesco D’Assisi,dedicate al presepio.
Insieme nella Messa è un sussidio semplice e immediato per seguire le letture e le preghiere della Celebrazione Eucaristica.
CONTIENE
• Letture della messa del giorno. • Ordinario della messa. • Introduzione liturgico-spirituale alle domeniche
e feste. • Sommario delle domeniche, feste
e commemorazioni liturgiche del mese.
PUNTI FORTI
• Il più economico nel panorama dei periodici liturgici mensili
Insieme nella Messa è un sussidio semplice e immediato per seguire le letture e le preghiere della Celebrazione Eucaristica.
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e feste. • Sommario delle domeniche, feste
e commemorazioni liturgiche del mese.
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Il giorno dell'abiura di Galileo Galilei, il 22 giugno 1633, segna l'indegna conclusione di uno dei processi più famosi della storia. L'eccezionale scienziato e il potere della Chiesa si scontrarono drammaticamente e Galileo, coinvolto ben oltre le sue intenzioni, subì una lacerante divisione. Era un credente, un fedele figlio della Chiesa: quando si impegnava nella ricerca e quando gioiva per una scoperta, non immaginava che essere studioso delle cose della natura significasse essere nemico o dubbioso di quelle della fede. E, d'altro canto, fino a poco tempo prima i rapporti tra lo scienziato e il potere pontificio erano ottimi: lo stesso papa, Urbano VIII, era stato un suo grande estimatore. Come e perché, allora, si arrivò al processo e alla celebre abiura? Luca Crippa ripercorre le fasi di uno dei momenti chiave del rapporto tra scienza e fede, una vicenda per la quale lo stesso papa Giovanni Paolo II sentirà, secoli dopo, il bisogno di ammettere le responsabilità di chi nella Chiesa, per zelo di difendere maestà divina ed ecclesiastica, si dimenticò dell'uomo e della verità.