
Stupore e meraviglia. Con questi sentimenti Papa Francesco apre questa Lettera Apostolica sul significato e valore del presepe. Egli vuole sostenere, con semplicità di linguaggio, questa antica e preziosa tradizione delle nostre famiglie, trasmissione di un gesto che la Chiesa da secoli ha fatto proprio per tenere viva la memoria del grande mistero della nostra fede: l’incarnazione di Gesù.
Il Papa si sofferma sui vari segni del presepe, offrendo per ognuno di essi una spiegazione simbolica che tocca le profondità del mistero che viene ricordato, perché si venga coinvolti in questa meravigliosa storia dell’amore di Dio, il Dio che si è fatto bambino per dirci quanto è vicino a ogni essere umano.
Il volume è arricchito dai magnifici affreschi realizzati da Giotto per la Basilica inferiore di San Francesco D’Assisi e ancora i mosaici di Santa Maria Maggiore e quelli, splendidi, del Duomo di Cefalù e del Duomo di Monreale. Il testo del Santo Padre è preceduto dall’Introduzione di Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e, in Appendice, le pagine di Tommaso da Celano,autore della Vita Prima di San Francesco D’Assisi,dedicate al presepio.
Insieme nella Messa è un sussidio semplice e immediato per seguire le letture e le preghiere della Celebrazione Eucaristica.
CONTIENE
• Letture della messa del giorno. • Ordinario della messa. • Introduzione liturgico-spirituale alle domeniche
e feste. • Sommario delle domeniche, feste
e commemorazioni liturgiche del mese.
PUNTI FORTI
• Il più economico nel panorama dei periodici liturgici mensili
Insieme nella Messa è un sussidio semplice e immediato per seguire le letture e le preghiere della Celebrazione Eucaristica.
CONTIENE
• Letture della messa del giorno. • Ordinario della messa. • Introduzione liturgico-spirituale alle domeniche
e feste. • Sommario delle domeniche, feste
e commemorazioni liturgiche del mese.
PUNTI FORTI
• Il più economico nel panorama dei periodici liturgici mensili
Il giorno dell'abiura di Galileo Galilei, il 22 giugno 1633, segna l'indegna conclusione di uno dei processi più famosi della storia. L'eccezionale scienziato e il potere della Chiesa si scontrarono drammaticamente e Galileo, coinvolto ben oltre le sue intenzioni, subì una lacerante divisione. Era un credente, un fedele figlio della Chiesa: quando si impegnava nella ricerca e quando gioiva per una scoperta, non immaginava che essere studioso delle cose della natura significasse essere nemico o dubbioso di quelle della fede. E, d'altro canto, fino a poco tempo prima i rapporti tra lo scienziato e il potere pontificio erano ottimi: lo stesso papa, Urbano VIII, era stato un suo grande estimatore. Come e perché, allora, si arrivò al processo e alla celebre abiura? Luca Crippa ripercorre le fasi di uno dei momenti chiave del rapporto tra scienza e fede, una vicenda per la quale lo stesso papa Giovanni Paolo II sentirà, secoli dopo, il bisogno di ammettere le responsabilità di chi nella Chiesa, per zelo di difendere maestà divina ed ecclesiastica, si dimenticò dell'uomo e della verità.
Gli abitanti del Vecchio e del Nuovo Mondo entrarono in rotta di collisione a partire dal fatidico 1492. Con l'avvento dei Conquistadores e il tentativo di conversione degli Indios, che spesso nascondeva la volontà di una loro sottomissione, gli europei eseguirono una sentenza di morte ai danni delle civiltà americane. Ma esisteva davvero un solo modo - cruento, impari, ingiusto - perché le due parti dell'umanità organizzassero la loro convivenza: l'una come dominatrice e l'altra come dominata? Luca Crippa risponde a questa domanda a partire dell'esperienza che, tra il 1609 e il 1768, i gesuiti realizzarono in una vasta area compresa tra i fiumi Paraná e Uruguay, una formula di organizzazione sociale alternativa al sistema coloniale di sfruttamento della manodopera indigena. Si tentò, lì, di cristianizzare gli Indios, e di farlo nel modo "giusto": fu un'occasione mancata o una pia illusione? E perché fallì?
Con l'invenzione della stampa a caratteri mobili, introdotta da Johannes Gutenberg nel 1455, il libro diventa un fantastico strumento di diffusione delle idee, ma il mondo ecclesiale, che inizialmente crea e sostiene le prime officine tipografiche in Italia, ben presto comprende come attraverso la stampa si possano diffondere dottrine considerate eretiche o devianti. Dal terrore di perdere il monopolio culturale nasce così a metà Cinquecento l'Indice dei libri proibiti che, con la sua Congregazione, influirà sulla cultura europea per oltre quattro secoli. Il libro di Andrea Sarto ripercorre le vicende della Congregazione dell'Indice mostrandola come una struttura molto ramificata, densa di chiaroscuri, i cui stessi membri spesso dimostrano perplessità e dubbi sostanziali sull'efficacia pratica del controllo della stampa messo in atto attraverso gli Indici. Una progressiva perdita di significato che culmina, per decisione di papa Paolo VI, con la sua definitiva soppressione.
La vicenda della Chiesa in Italia è anche la storia del difficile rapporto tra cristiani, Santa Sede e potere. Sono innumerevoli i casi in cui la politica italiana e quella vaticana hanno condotto un confronto serrato, spesso una vera e propria battaglia senza esclusione di colpi e con esiti alterni. Il libro di Annalisa Lorenzi parte dalla radice di questo scontro - la distinzione tra potere temporale e spirituale della Chiesa - e pur limitandosi agli episodi più importanti, dalla presa di Porta Pia ai Patti lateranensi, dai referendum su divorzio e aborto al dibattito sul diritto di famiglia, riflette su quella che spesso ha preso le forme di una coabitazione problematica.
Giovanni Paolo II, lo sguardo aperto verso il futuro. ''Maria rappresenta per la comunita dei credenti il paradigma dell'autentica santita che si realizza nell'unione con Cristo.''
Giovanni Paolo II, lo sguardo aperto verso il futuro. La grande eredità spirituale del papa santo che ha portato la Chiesa nel terzo millennio. ''Nel disegno di Dio la famiglia e la prima scuola dell'essere uomo.''
Immersi nell'acqua, rinasciamo a vita nuova. E Dio, in quel gesto, pone nel nostro cuore il seme della sua presenza.