Il pontificato di Papa Francesco ha proiettato la Chiesa in avanti, in uscita verso le periferie geografiche ed esistenziali, un ospedale da campo pronto ad accogliere le domande di coloro che sono più lontani. E le risposte? Perché tardano ad arrivare? Quanto la Chiesa, nonostante gli sforzi, è lontana dalla realtà? I giovani, le famiglie, le donne, i lavoratori, gli anziani: perché la Chiesa parla solo ad alcuni di essi? In alcune aree geografiche (Europa, Nord America) la pratica religiosa continua a scendere, in altre (America Latina, Africa) è insidiata da nuove chiese e confessioni. Chi si fa carico di questa emergenza? L'apertura ai laici e alle donne è reale o solo "di facciata"? L'inizio e la fine della vita, la cura della vecchiaia e le nuove frontiere della medicina. La Chiesa oggi è in grado di dare risposte ai nuovi interrogativi? Ingrao risponde a queste domande con l'aiuto di esperti e di personalità, espressione di varie sensibilità, vicine e lontane dalla Chiesa, perché il silenzio è la peggiore risposta agli interrogativi che salgono dal presente e ipotecano il futuro della cristianità. Prefazione di Alessandro Zaccuri.
Una piccola guida personale, scandita lungo le quattro settimane di Avvento, per condurre il lettore a curare la propria vita spirituale in vista della festa della Natività. Con uno spazio per scrivere le proprie riflessioni. Un libro da comprare per sé stessi o da regalare ad amici e parenti che vogliono vivere la preparazione al Natale in maniera originale. Perfetto da leggere la sera, o in viaggio; una compagnia preziosa con le parole di padre Enzo Fortunato, per i giorni in cui vogliamo dare spazio ai grandi temi dell'attesa di Dio e dell'Incarnazione del Verbo, che viene a noi incontro come amico per i nostri giorni difficili.
Severino Dianich - tra i grandi protagonisti della Chiesa contemporanea - ha attraversato alcuni dei momenti decisivi della storia recente; scrive infatti: «Tanti sono gli eventi che abbiamo vissuto dagli anni Trenta del secolo scorso agli anni Venti del secolo presente, che mi sembrano troppi per essere contenuti nella manciata di decine di anni da me vissuti». Acuto osservatore del mondo e raffinato teologo, in queste pagine Dianich racconta, attraverso la sua vita, quasi un secolo di storia dell'umanità: «La mia generazione ha avuto la ventura di assaporare due tragiche dittature, quella fascista e quella comunista, una guerra mondiale durata cinque anni, la guerra fredda e il terrore diffuso di un conflitto atomico, l'avvento successivo, nei paesi più fortunati del mondo, di ricchezza e benessere... Data l'altra mia ventura di essere un prete cattolico, parroco, impegnato nella pastorale universitaria e professore di teologia, sarà facile capire con quanta passione abbia vissuto l'evento del Concilio ecumenico Vaticano II». In questa autobiografia riviviamo un mondo che non c'è più, che è passato «dal pennino e il calamaio alla penna stilografica, dalla macchina da scrivere al pc, dal dos al windows e poi ad altri infiniti nuovi marchingegni...»
È in arrivo una novità incredibile nella tua vita. Qualcosa che la rivoluzionerà per sempre, cambierà i tuoi ritmi, il tuo modo di vedere le cose, le tue priorità, ridurrà i tuoi momenti liberi e renderà i tuoi sorrisi più veri. Nella tua vita sta per arrivare un esserino, maschietto o femminuccia, che prenderà un posto enorme nel tuo cuore e diventerà, nel giro di pochi istanti, una parte di te per tutti gli anni a venire. Ma cosa sogni per questo frugoletto? Come te lo immagini? Quando pensi al futuro, come te lo prefiguri? E, soprattutto, quali speranze, quali sogni riponi? Scrivili in questo libro, giorno dopo giorno, e custodiscilo con cura fino a quando non avrai più un bebè in casa, ma una persona in grado di leggere e ascoltare. In grado di capire quanto le hai voluto e quanto le vuoi bene.
Un testo ricco di testimonianze, dallo stile emotivo e commovente, in cui l'autore riesce con straordinaria semplicità a restituirci la santità di un ragazzo, ineguagliabile nella grandezza di aver saputo esprimere il meglio della sua generazione e nel poter essere ancora d'aiuto e di modello ai giovani di oggi e di domani. Matteo Farina è modello di fede, di speranza e di positività, in un tempo sempre più complicato e drammatico, e dimostra come la scoperta dell'amore di Dio possa trasformare la quotidianità in occasione e ogni dono terreno in sguardo rivolto verso il cielo, per il bene di tutti coloro che ci circondano.
È necessario un simbolico passaggio di consegne dagli adulti ai bambini. È necessaria una cura della casa comune — quel nostro pianeta maltrattato, con la corresponsabilità più o meno gravosa di tutti noi. Solo questa inversione di paradigma, con i bambini che insegnano e sensibilizzano gli adulti, può portare a una vera speranza di cambiamento. I bambini custodiscono un senso della bellezza ancora intatto. Lasciamo che ci parlino. E come questi ascoltano i propri nonni, noi proviamo ad ascoltare loro. Prefazione di Papa Francesco.
«Noi siamo sinceramente grati a papa Francesco per il dono di questa Esortazione apostolica. Come Dicastero delle Cause dei Santi gliene siamo riconoscenti anche perché, su quanto trattato nel capitolo quinto della Costituzione dogmatica sulla Chiesa del Concilio Vaticano II, Gaudete et exsultate è il primo documento pontificio interamente dedicato al tema della chiamata universale alla santità. Il volume è pubblicato nella circostanza temporale dei dieci anni di ministero di papa Francesco sulla Cattedra di Pietro e ha, perciò, pure un carattere augurale. In esso confluiscono contributi di membri, ufficiali, collaboratori e amici del Dicastero: a tutti loro [...] vada un sentito ringraziamento. Tutto ad maiorem Dei gloriam». Dalla Premessa del card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi.
Attendere un figlio è la più grande sfida del nostro tempo: significa colmare il vuoto che c'è tra il desiderio e la paura, imparare a cogliere la sua dimensione di dono non esigibile; significa prepararsi a essere impreparate e accettare la bellezza di ciò che non si può controllare né programmare. Questo volume è pensato come un percorso di senso per i mesi dell'attesa, con una particolare attenzione alla dimensione familiare e sociale in cui vivono le donne di oggi. Ciccarelli affronta tutti i temi ed i pensieri che dominano la gravidanza, la condivisione con il padre, le aspettative e il dialogo con la famiglia e la relazione con una realtà sociale e lavorativa non sempre accogliente. La maternità è oggi un percorso di "maternità sociale", ossia imparare a vivere il quotidiano in modo materno e cominciare ad agire nella vita sociale con nuovi strumenti cambiando il mondo in cui si vive, cambiando la cultura individualista, dando spazio e valore al diventare madre e alla sua dimensione sociale.
Un libro sull'attesa del figlio nella prospettiva dei papà, facendo spazio ai temi e alle domande individuali, anche in termini spirituali e di valore, e al discorso della paternità in ambito sociale. Pier Marco Trulli si muove dalla constatazione che l'esperienza della paternità in arrivo spesso è per gli uomini piena di dubbi e di paure, e non essendo biologicamente bilanciata da un cambiamento di natura fisica, chiede uno spazio mentale che è anche un viaggio di maturazione interiore. È un percorso che non si esaurisce nella nascita ma chiede anzi una continua disponibilità a rapportarsi a una nuova realtà, mantenendo la relazione con la madre/compagna. Questo passaggio prelude alla possibilità di vivere la paternità come un dono, sperimentando una dimensione gratificante e differente da quella della madre, e imparando a gustare appieno le gioie e la bellezza del ruolo e della propria nuova situazione di vita.
Può succedere che la vita si spenga, che i sogni si frantumino sotto il duro peso della realtà, che le attese e le speranze cedano il posto alla delusione. Accade dentro di noi, ma anche nella realtà che ci circonda: viviamo tempi incerti, segnati dalla stanchezza, dalla sfiducia, dalla paura di guardare avanti. Eppure, quando ci manca il coraggio di "provarci ancora", la fede cristiana ha un messaggio per noi: si può ricominciare sempre. E abbiamo bisogno di "parole buone", quali fiducia, speranza, riconciliazione, trasformazione... che ci ricordino la promessa di Gesù: nella notte dello smarrimento e dell'attesa, mentre le luci dell'alba tardano ad arrivare, Dio ti aspetta sempre sulle rive della vita. Restare svegli è tutto. Infrangere la notte si può. E ricominciare è possibile sempre.