
La famiglia attraversa una crisi culturale profonda, per questo è indispensabile andare alle fonti: tra le pagine del Pentateuco (Torà) si possono trovare ispirazione e aiuto per affrontare questo delicato frangente.
È la scommessa proposta (e vinta) dagli autori di questo volume. Tra i tanti passi possibili, ne hanno scelti dieci, i più esemplificativi perché presentano un ventaglio di situazioni assai diverse. Li affrontano con due livelli di commento accessibili a tutti, senza fare “sconti” alla complessità del testo. Il primo, di taglio esegetico, di Giulio Michelini, spiega il testo facendo ricorso all’antica tradizione interpretativa giudaica, ispirato anche da quanto scrive Papa Francesco sull’arricchimento che la Chiesa può avere dall’ebraismo (Evangelii Gaudium 249). Il secondo livello, invece, aiuta a rileggere la pagina dal punto di
vista contestuale familiare, e dalla particolare prospettiva di due esperti che sono da decenni impegnati nell’aiuto alle famiglie e alle coppie, Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini. Un percorso pieno di sorprese e ricco di suggerimenti anche per l’attualità. Con una conferma fondamentale: nella Bibbia si narrano storie non di personaggi famosi isolati che hanno una relazione solo con il Dio di Israele, ma di uomini e donne visti all’interno delle loro relazioni familiari e nella complessità dei loro rapporti.
Gli autori
Giulio Michelini, frate minore, insegna Nuovo Testamento all’Istituto Teologico di Assisi. È autore di diversi articoli scientifici e – insieme ai coniugi Gillini e Zattoni – di tre commenti biblici destinati alle coppie, tutti pubblicati dalle Edizioni San Paolo: La lotta tra
il demone e l’angelo (2007); Rut. La straniera coraggiosa (2009, con un contributo di Massimo Cacciari) e Il libro dei Giudici (2012). Sempre per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Matteo. Introduzione, traduzione e commento (2013) nella collana “Nuova versione della Bibbia dai testi antichi”.
Gilberto Gillini, pedagogista e consulente per la famiglia, insieme alla moglie è coautore di numerose pubblicazioni, tra cui per le Edizioni San Paolo: Oltre il vestito (2012), Bella dentro e fuori (2013) e Come si diventa coppia (2013).
Mariateresa Zattoni, nota pedagogista e consulente per la famiglia, fa parte della Consulta Nazionale della Famiglia della Cei e con il marito, Gilberto Gillini, è docente presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli studi su matrimonio e famiglia dell’Università Lateranense di Roma. Autrice di numerose pubblicazioni, ricordiamo Quattro settimane in coppia scritto con il marito Gilberto Gillini e Mons Renzo Bonetti (San Paolo, 2011).
Gregorio di Nissa, sebbene sia meno conosciuto di altri Padri della Chiesa, rappresenta un vertice della teologia e della spiritualità cristiana. È considerato il più speculativo tra i Padri Cappadoci (Basilio, Gregorio di Nazianzo, Gregorio di Nissa). Meditare la sacra Scrittura fu per lui non soltanto un modo per attingere delle verità teologiche, ma fu soprattutto la «strada maestra» per lasciarsi plasmare dalla forza della Parola divina, medicina salutare ed energia che opera in modo efficace e trasformante. Di conseguenza, pur appartenendo per nascita a una classe sociale privilegiata, si mostrò molto attento alla situazione di povertà e miseria in cui versava la maggioranza della popolazione affidata alle sue cure pastorali, giungendo a una condanna esplicita della schiavitù. Gregorio offre un modello assai ricco ed equilibrato di vita cristiana: era aperto alle conquiste del pensiero e della cultura, ma anche attratto dalle profondità della vita mistica. Conoscere la sua spiritualità biblica aiuta anche il lettore di oggi ad arricchire la sua vita di fede: tutto ciò che è scritto nella Bibbia si riscrive ora nel cuore del credente.
L'autore
Vincenzo Bonato (Verona 1952), dopo la laurea in filosofia conseguita all’Università di Padova, è entrato nella Congregazione monastica di Camaldoli (1978). Da monaco, ha approfondito la spiritualità monastica e patristica occupandosi dapprima della figura di Diadoco di Foticea. Ha curato un’apprezzata traduzione del Commento sul Cantico dei Cantici di Gregorio di Nissa (Edizioni Dehoniane, 1995). Presso lo stesso editore ha pubblicato un commento patristico ai libri dei Salmi (I Salmi nell’esperienza cristiana, 2008), al libro dell’Esodo (2009) e del Cantico dei Cantici (2009). Ha insegnato per un decennio presso l’Istituto di Scienze religiose San Pietro martire di Verona. Collabora con le settimane liturgico-teologiche e con la rivista Vita monastica di Camaldoli; cura in rete un blog di Spiritualità biblica.
Da piccola, Caterina de Bar aveva visto in sogno sette ostensori. Quel sogno profetico non l’aveva mai dimenticato, nella certezza che avrebbe fondato sette monasteri. Così è avvenuto. Questi monasteri furono ben sette ostensori per un Regno e – come dice chiaramente madre Mectilde – questo Regno noi lo possediamo, perché «è Gesù Cristo, che come un lievito è in noi e fa delle nostre anime un pane molto saporito per Dio. [...] Il granello di senape imprime in noi la fede che
ci è stata infusa nel battesimo: questo granello, questa fede nuda e pura tende le sue braccia fino a Dio stesso». Sì, il granello, questa fede nuda e pura che tese le sue braccia fino a Dio,
ha prodotto bei frutti nella vita di madre Mectilde de Bar, che è vissuta di fede, speranza e carità, desiderando diffondere il culto e l’adorazione eucaristica in tutto il mondo.
L'autore
Marie-Cécile Minin è una monaca benedettina dell’adorazione perpetua del Santissimo Sacramento, Monastero SS. Trinità di Ghiffa (VB). Ha pubblicato Le Message marial de Catherine de Bar, Mère Mectilde du Saint-Sacrement, 1614-1698 (Pierre Téqui, Paris 2001). Cura articoli su Madre Mectilde de Bar per il trimestrale Deus Absconditus del Monastero di Ghiffa.
Fernando Rielo è stato indubbiamente un uomo di grande cultura, come dimostrano le sue pubblicazioni di poesia, di saggi teologici e filosofici; ha inoltre fondato un Istituto religioso con annesse diverse altre opere. In questo lavoro presenta la sua visione antropologica, caratterizzata dalla
sua grande fede, dalla sua vasta cultura e da chiarezza di esposizione. Il libro offre una visione mistica dell’antropologia, profonda e facilmente comprensibile grazie al suo gran senso umanistico. Un testo accessibile e interessante per chiunque, giovane o adulto, si avvicini ad essa con interesse, sia credenti che non credenti – siano essi atei che agnostici, con i quali lo stesso Rielo aveva un dialogo costante e amichevole.
L'autore
Fernando rielo Pardal (Madrid, 28 agosto 1923 – New York, 6 dicembre 2004), fondatore dell’Istituto Id di Cristo Redentore, missionarie e missionari identes; ad esso sono collegate altre fondazioni culturali
e umanitarie come la Scuola Idente; la Fondazione Fernando Rielo, organizzatrice dei Premi Mondiali di Poesia Mistica e di Musica Sacra; la Fondazione Idente di Studi e Ricerca; la Fondazione Gioventù Idente; il Parlamento Universale della Gioventù; la Cattedra di Lingua, Letteratura e Pensiero Spagnolo presso l’Università delle Filippine per la diffusione
della cultura ispanica, l’Associazione Sanitaria Fernando Rielo e la Scuola Biomedica Fernando Rielo. Autore di una vasta opera ancora in gran parte inedita, tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Función de la fe en la educación para la paz, 1995; Formación de cultural de la filosofía, 1995; Experiencia mística y lenguaje, 1991; Tratamiento sicoético en la educación, 1996; Filosofía sicoética, 1996; Definición mística del hombre y el sentido del dolor humano, 1996; Cristo hoy. El criterio de credibilidad y el don de la fe, 2009; El humanismo de Cristo, 2010.
«Chiesa, che cosa dici di te stessa?». È questo l’interrogativo che fa da sfondo a tutto il libro; pagina dopo pagina se ne può ascoltare la risposta, tenendo come punto di partenza e riferimento il disegno d’amore di Dio per la sua Chiesa. Il cardinal Tettamanzi non trascura però riferimenti concreti con il vissuto quotidiano della Chiesa e della società umana d’oggi, sia nei suoi successi che nei suoi continui problemi, travagli e drammi. E così l’interrogativo posto all’inizio ha, di volta in volta,
il sapore dolce e aspro di una sfida affascinante e inquietante alla quale la Chiesa non può sottrarsi e che affronta con occhi disincantati e con animo libero e coraggioso.
L'autore
Dionigi Tettamanzi è stato arcivescovo di Milano dal 2002 al 2011. Sacerdote dal 1957, è stato docente di teologia morale e sacramentaria, rettore del Pontificio Seminario Lombardo in Roma, arcivescovo di Ancora-Osimo, Segretario e Vice presidente della Conferenza episcopale italiana e, dal 1995 al 2002, arcivescovo di Genova. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Farsi prossimo in san Carlo (2003), Non c’è futuro senza solidarietà (2009), Scelte evangeliche del prete oggi (2010), Sinfonia del Presepe. Lettere
di Natale (2010) e Alle sorgenti della vita. Il cammino della famiglia cristiana (2011).
Agile biografia di mons. Alvaro del Portillo, primo successore di Josemaría Escrivá alla guida dell’Opus Dei, concepita per quadri e immagini e ricca di spunti. «Dette prova di eroismo in particolare nell’affrontare le malattie – nelle quali vedeva la Croce di Cristo – , il carcere per un certo tempo durante la persecuzione religiosa in Spagna (1936- 1939) e gli attacchi che dovette subire per la sua fedeltà alla Chiesa. Uomo di profonda bontà ed affabilità, era capace di trasmettere pace e serenità alle anime. Nessuno ricorda un gesto poco cortese da parte sua, il minimo moto di impazienza dinanzi alle contrarietà, una sola parola di critica o di protesta per le difficoltà: aveva imparato dal Signore a perdonare, a pregare per i persecutori, ad accogliere tutti con un sorriso e con cristiana comprensione» (Decreto sulle virtù).
L'autore
Massimo bettetini è psicoterapeuta, psicologo della fiaba e poeta. Collabora con riviste pedagogiche, ha vinto premi letterari nazionali e internazionali
ed è autore di libri di racconti per bambini, biografie e testi divulgativi di psicopedagogia. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato Che fine ha fatto Peter Pan? L’ascolto del bambino giocando in famiglia (2005) e Amici pelosi e altre bestie. La forza educativa degli animali (2006), L’affettività dei bambini da 0 a 6 anni (2007), L’affettività dei ragazzi da 6 a 12 anni (2008). Ha curato la collana «L’arte di educare» uscita con il periodico Famiglia Cristiana nell’autunno 2009 e su Facebook è il responsabile di «Essere genitori», la pagina del noto social network aperta in occasione del lancio della collana e che ha quasi 22.000 iscritti.
La famiglia del tredicenne Marcus – detto Oz – si è trasferita in una sperduta località di campagna. Non è massimo per uno abituato alla vita di Londra, alle novità musicali e ai suoi amici. Qui i nuovi compagni di scuola lo considerano un po’ strano e l’unico a dimostrargli attenzione è Ryan, un fanatico del fantasy e dei Beatles. Oz ha un grande senso dell’umorismo, ma finisce sempre per attirare i guai come una calamita. Fin dal primo giorno di scuola con un semplice scherzo riesce a inimicarsi Isobel, detta Psyco, l’inquietante proprietaria di un grosso cane, e a dare il via a una inarrestabile girandola di pasticci ed equivoci. Come se non bastasse, Meg, la sorella diciassettenne, è incinta e l’unico a conoscerne il segreto è proprio Oz. Non sarà facile mettere le cose a posto.
L'autore
Dave Cousins , dopo aver abbandonato i suoi progetti di bambino di fare l’astronauta, ha frequentato una scuola d’arte a Bradford, si è unito a una band e si è trasferito a Londra. Ha trascorso i dieci anni seguenti in tour e in sala di registrazione, ed è diventato quasi famoso. La sua carriera di scrittore è cominciata all’età di dieci anni, quando componeva
i testi per un immaginario gruppo pop. Da allora scribacchia canzoni, poesie e storie. Il suo debutto narrativo per adolescenti, Quindici giorni senza testa, è stato Children’s Book of the Week
del Sunday Times e tra i vincitori del concorso «Voci nuove» della Society of Children’s Book Writers and Illustrators. In Italia ha ricevuto il Premio Andersen 2013.
Membro del collettivo di autori The Edge, Dave passa le sue giornate nelle scuole o nelle biblioteche a incontrare i lettori, oppure alla scrivania della sua soffitta
a inventare storie.
Dopo il successo de La Bibbia Enigmistica, un secondo volume con ben trentatré schede, nuove per contenuti e modalità di svolgimento degli esercizi: parole crociate, reticolati, legami logici, anagrammi, indovinelli... Le schede sono ideali per essere inserite all’interno di un percorso catechetico o d’insegnamento della religione, ma chiunque voglia approfondire – in modo originale e diverso dal solito – la propria cultura biblica può mettersi alla prova con esse. La Bibbia Enigmistica è uno strumento, una speciale “cassetta degli attrezzi” dedicata all’Antico e al Nuovo Testamento, a tematiche quali le parabole, la Pasqua e le varie feste religiose, ai simboli cristiani e ai personaggi biblici, ai salmi e ai detti di Gesù. Inoltre, il testo offre una selezione di Testi Apocrifi del Nuovo Testamento. Questi ultimi, pur non avendo un particolare valore teologico, hanno tuttavia influenzato enormemente la religiosità popolare e l’arte sacra.
L'autore
Claudio Monetti è nato nel 1960 e dal 1982 insegna Religione (IRC) nelle scuole superiori della Diocesi di Udine. Ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e la laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Trieste. Ha avuto diverse esperienze nell’ambito della catechesi sia a livello parrocchiale che a livello diocesano. È sposato dal 1993 e ha due figli, Benedetta di 14 anni e Pierfrancesco di 12. Presso le Edizioni San Paolo ha pubblicato La Bibbia enigmistica (2013).
Calendario liturgico quotidiano per il Rito romano dalla I domenica di Avvento fino al 31 dicembre 2015. In appendice sono aggiunti sinteticamente gli snodi principali del Calendario liturgico per il Rito ambrosiano, ugualmente dalla sua I domenica di Avvento sino alla domenica.
Chiudono le intenzioni – generale, missionaria, dei vescovi – per l’apostolato della preghiera 2015.
La cultura del narcisismo confonde il nostro povero ombelico (non a caso sempre più esibito dalla moda) con la cornucopia, la mitica coppa dell'abbondanza. Non è così: possiamo guardarcelo e riguardarcelo, ma non ne uscirà mai nulla, tanto meno oro o magici profumi. La felicità sta da tutt'altra parte. Per lasciarla avvicinare, dobbiamo fare esattamente il contrario: alzare lo sguardo al di sopra del nostro supercelebrato ombelico, e poi ancora più su. Dopo, una volta incontrato con lo sguardo l'altro, e dietro di lui l'intero mondo vivente, finalmente possiamo, e dobbiamo, fare il gesto: tendere la mano, offrire, offrirci. Donare e donarci. È allora, e soltanto allora, che tutto può cambiare. Che la vita, quella vera, la straordinaria vita umana, può cominciare a fluire. Che la mitica cornucopia, la coppa dell'abbondanza e della felicità, può finalmente rovesciarsi su di noi.