
La prima edizione integrale degli scritti del filosofo tedesco Paul Ludwig Landsberg. A 60 anni dalla morte del filosofo – ebreo per nascita, ma testimone della fede cristiana per vocazione, perito di stenti in un campo di concentramento nazista – quest’iniziativa editoriale appare come un doveroso contributo ad un pensatore scomodo ma determinante nella storia del pensiero del ’900. Il volume contiene in aggio introduttivo di M.Bucarelli, una scheda storico biografica i veri e propri Scritti filosofici, Gli anni dell’esilio, 1934 – 1944. Seguirà prossimamente la pubblicazione di un II volume, sulle opere degli anni 1922-1933.
Un classico del pensiero e l’occasione per la riscoperta di un grande protagonista della filosofia del ‘900.
Paul Ludwig Landsberg nasce a Bonn il 3 dicembre 1901. I genitori, entrambi ebrei, accettano l’invito di un amico pastore luterano a lasciar battezzare il figlio. Negli anni dell’adolescenza, grazie a Max Scheler e Romano Guardini, Paul Ludwig si avvicina al cattolicesimo. Studia filosofia a Friburgo con Husserl, quindi a Colonia con Scheler, del quale diviene discepolo. Nel 1928 è professore all’Università di Bonn. Amico di Horkheimer, collabora con la sua rivista (Zeitschrift für Sozialforschung). Nel 1933, intuendo con anticipo la tragedia che avrebbe travolto la Germania, lascia la sua patria prima della definitiva presa del potere da parte di Hitler. Esule in Spagna, insegna all’Università di Barcellona, ma a seguito della vittoria di Franco è costretto a stabilirsi in Francia, dove sulla rivista Esprit – diretta da Mounier – pubblica articoli fondamentali per il “movimento personalista”. Durante gli anni della guerra svolge un ruolo attivo nella Resistenza. Vive due anni sotto falso nome, rifiutando le offerte di Maritain di trasferirsi negli Stati Uniti. Insistentemente tentato dal suicidio, dedica proprio a quest’argomento l’ultimo saggio che ci è pervenuto. Arrestato nel 1943 dalla Gestapo, è deportato nel campo di concentramento di Oranienburg, presso Berlino, dove muore di stenti l’anno successivo, dando viva testimonianza di fede cristiana. I suoi contributi di antropologia filosofica, la sua definizione di engagement e il Saggio sull’esperienza della morte rappresentano delle pietre miliari nel pensiero del Novecento.
Marco Bucarelli, nato a Roma nel 1958, laureato in filosofia all’Università di Roma La Sapienza nel 1982, svolge attività didattica e di ricerca all’Università di Roma Tor Vergata. In modo particolare, ha indirizzato i suoi studi e le sue pubblicazioni, oltre che su Landsberg, sul pensiero di Horkheimer e Adorno, e sui rapporti tra filosofia e scienze mediche.
Fabio Olivetti, nato a Bussolengo Veronese nel 1969, si è laureato in filosofia a Padova. È attualmente dottorando di ricerca in bioetica e diritti umani presso l’Università di Bari, dove sta curando uno studio sulla vita e il pensiero di Landsberg.
Quali sono le verità della fede che un cristiano deve credere per conseguire la vita eterna? Nell’esposizione del «Credo» viene illustrata, con chiarezza e semplicità, la dottrina cattolica, facendo costante riferimento alle fonti della divina Rivelazione e al Magistero vivo della Chiesa, in particolare a quello straordinario dono di Dio che sono i documenti del Concilio Vaticano II e il Catechismo della Chiesa Cattolica.
Padre Livio Fanzaga, nato a Bergamo nel 1940, ordinato sacerdote fra i Padri Scolopi nel 1966, si è laureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma) e in filosofia presso l’Università Cattolica (Milano). Per anni si è impegnato nella pastorale giovanile in una parrocchia di Milano. Nel 1987 ha assunto la direzione dei programmi di Radio Maria. Attualmente è direttore della medesima emittente, ormai divenuta un network di dimensioni internazionali. Di lui le Edizioni San Paolo hanno pubblicato il libro intervista Tra cielo e terra: Radio Maria. Un miracolo di volontariato (1996, 19962, 20013, 20044) e i seguenti volumi: Maria nel cammino di santità (1998, 20022); Cristianesimo controcorrente (2001); Catechesi per giovani: I. Ragioni per vivere, ragioni per credere, II. Decidersi per Dio, III. Cittadini del cielo (1998-2000, varie ristampe); I vangeli della domenica: I. Pietre Vive. Anno A, II. Frammenti di luce. Anno B, III. Amici di Gesù. Anno C (1999-2001, varie ristampe); Maria Madre di misericordia (2002); Le virtù teologali: fede, speranza, carità (2003); Le virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza (2004).
Le famose quattro meditazioni sul mistero pasquale, date dal noto predicatore alla Casa Pontificia nella Quaresima dell’anno 2004 e l’omelia tenuta nella basilica di San Pietro nel Venerdì Santo dello stesso anno, durante la liturgia della Passione presieduta dal Santo Padre. Una esposizione di tenore pastorale e spirituale, seguendo un percorso nuovo e diverso, suggerito dalla dottrina tradizionale dei quattro sensi della Scrittura: storico, cristologico, morale ed escatologico.
Raniero Cantalamessa, francescano cappuccino, è nato a Colli del Tronto (AP) nel 1934. Ordinato sacerdote nel 1958, si è laureato in teologia a Friburgo (Svizzera) e in lettere classiche all’Università Cattolica del S. Cuore di Milano. È stato membro della Commissione Teologica Internazionale dal 1975 al 1981. Nel 1979 ha lasciato l’insegnamento per dedicarsi a tempo pieno al ministero della Parola. Dal 1980 è Predicatore della Casa Pontificia. È chiamato a parlare in varie parti del mondo. Ha scritto diversi libri, tradotti in una quindicina di lingue estere. Ha pubblicato presso le Edizioni San Paolo i seguenti libri: Il Soffio dello Spirito (19982); Gesù Cristo il Santo di Dio (19994).
Le parole e le azioni di pace di Giovanni Paolo II gli hanno meritato un posto privilegiato nel cuore di milioni di uomini e di donne di tutti i continenti e di tutte le condizioni sociali. Il volume raccoglie le parole più forti del Papa su questo tema più che mai attuale: le Giornate Mondiale della Pace, la diplomazia e l’Onu, la pace, i bambini, i giovani e le donne, gli incontri interreligiosi ad Assisi, Giovanni Paolo II e i potenti della terra, la prima Guerra del Golfo (1991) e il grido per Sarajevo, la nuova guerra in Iraq e il nuovo messaggio per la pace. In Appendice l’utile sezione dei link ai siti web della pace.
Maurizio Di Giacomo è giornalista dell’agenzia di stampa ANSA e vaticanista.
Oltre venti giochi di pace che aiutano a gestire la propria aggressività, trasformando lotte e conflitti in un’occasione di crescita e di maturazione. Alcuni dei giochi presentati sono particolarmente vivaci e comprendono fasi di lotta: tutti hanno regole ben precise da seguire. Per alcuni giochi è prevista la presenza di un “conduttore del gioco” che, intervenendo secondo le regole, interrompe l’azione, quando rischia di diventare violenta. Tutti i giochi valorizzano temi positivi come l’affiatamento, la solidarietà, la lealtà, la collaborazione, l’autocontrollo, lo spirito di osservazione, l’apertura verso l’altro, l’accettazione della diversità, l’amicizia.
Una breve presentazione rivolta ai genitori, suggerisce il modo migliore per valorizzare il gioco, sono inoltre esposte delle semplici regole per “giocare bene” prima, durante e dopo il gioco.
Silvia Balzaretti ha illustrato per la San Paolo tutti i libri dei giochi (questo è il quinto titolo) di Marsilio Parolini, sempre nella JAM ha illustrato Il ragazzo invisibile (copertina e interni al tratto), Maratona (interni al tratto). Illustratrice spiritosa e versatile, lavora molto per la scolastica.
Marsilio Parolini è un esperto di giochi di intrattenimento e attività manuali. è docente di tecniche di animazione in scuole per educatori e animatori professionali. Tiene corsi di formazione e aggiornamento. È l’autore di una fortunata serie di manualetti sul gioco (spillati e senza illustrazioni). Ha pubblicato per Piemme e per De Vecchi numerosi libri sui giochi e sulle attività di gruppo. Organizza attività ludiche per feste, campeggi, riunioni di giovani e di anziani. Per la Caritas ha tenuto dei corsi di formazione in Albania.
Giovanni Bosco (1815-1888), fondatore della Società di san Francesco di Sales e dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, è un santo di straordinaria popolarità, non solo per la vitalità ancor oggi dimostrata dalle sue opere, ma anche per la simpatia che ispira la figura di questo sacerdote impegnato con i giovani. Il volume, oltre che un vivace profilo biografico, intende essere anche un colloquio col santo, al livello familiare e confidenziale che normalmente don Bosco usava nei suoi rapporti con gli altri.
Domenico Agasso, giornalista e scrittore, è nato nel 1921 e vive a San Bernardo di Carmagnola in Piemonte. Già redattore capo di Famiglia Cristiana, è stato direttore di Epoca, di Espansione e del settimanale cattolico Il nostro tempo di Torino.
Bernadette Soubirous, dopo le apparizioni di Lourdes (11 febbraio – 16 luglio 1858), viene accolta nella casa delle Suore della Carità di Nevers, a Lourdes, e lì impara anche a leggere e a scrivere. Proprio da quel luogo di “rifugio” vengono scritte le prime lettere a diverse persone. Anche quando sarà a Nevers per diventare religiosa continuerà ad avere rapporti epistolari con diverse persone; in più appunterà in un quaderno, il Carnet de notes intimes, gli appunti delle sue meditazioni e dei pensieri spirituali. Questi costituiscono gli «Scritti» di santa Bernadette che vengono ora tradotti e pubblicati per la prima volta integralmente in italiano, insieme ad alcune testimonianze sugli ultimi giorni di vita della veggente di Lourdes.
Bernadette Soubirous nacque a Lourdes il 7 gennaio 1844. Dall’11 febbraio 1858 al 16 luglio dello stesso anno vide e parlò diciotto volte con la santa Vergine, che le appariva nella Grotta di Massabielle, presso le rive del fiume Gave, a Lourdes. Dopo le apparizioni, entrò a far parte delle Suore della Carità di Nevers e lì visse, quasi sempre, nella sua “cappella bianca” (l’infermeria) fino alla morte, avvenuta il 16 aprile 1879, ripetendo le parole: «Santa Maria, Madre di Dio, prega per me peccatrice». L’8 dicembre 1933 il papa Pio XI la dichiarò santa. A lei la Madonna rivelò il suo nome dicendo: «Io sono l’Immacolata Concezione».
Due vite in una sola. Apostolica e mistica. Santa Maria Crocifissa (1813-1855), al secolo Paola Di Rosa, ha trascorso la sua esistenza nell’esercizio della carità evangelica, ma allo stesso tempo ha sperimentato dolori, passioni e gioie che rientrano nella misteriosa sfera della mistica. Fondatrice delle Ancelle della Carità di Brescia, un esercito di donne che opera con professionalità nel mondo della sofferenza più dura e più drammatica degli ospedali. La Congregazione fondata da Paola Di Rosa era indirizzata principalmente al mondo sanitario, ma in seguito si è estesa ad asili, scuole e collegi per l’educazione della gioventù, dispensari, colonie alpine e marine...
Paola era ricca, nobile; avrebbe potuto vivere negli agi, nelle comodità. Invece realizzò il suo capolavoro d’amore in soli quarantadue anni di vita.
Cristina Siccardi, nata a Torino il 2 maggio 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con La Stampa e La Gazzetta del Piemonte; scrive per il settimanale Il nostro tempo e per diversi periodici culturali. È membro di alcune accademie italiane, fra cui «Paestum», «Costantiniana», «Ferdinandea» e «Archeologica italiana». Fra i titoli pubblicati ricordiamo: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (1992; 19982); Maria Teresa alla conquista di Cascia. L’ineffabile avventura dell’erede di santa Rita (1993); Elena, la regina mai dimenticata (1996); Martire a vent’anni. Teresa Bracco (1998); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (2000); Madre Amedea Vercellone. Fra misticismo e azione nella Torino del Seicento (San Paolo, 2001); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (2001); Pier Giorgio Frassati. Modello per i cristiani del Duemila (San Paolo, 2002); Vivere e narrare la missione. Gian Paola Mina (San Paolo, 2003); La bambina di “Padre Pio”. Rita Montella (2003); Monsignor Luigi Talamoni (San Paolo, 2004); Santa Vincenza Gerosa (San Paolo, 2005).
Un trattato di teologia morale che illustra i temi della responsabilità personale per la vita di fede. Il prof. Bastianel, riconsidera l’intera materia mettendo al centro la relazione personale del credente con Dio in Gesù Cristo. La seconda parte ripropone un testo che ha avuto precedenti edizioni e che continuava ad essere richiesto (La preghiera nella vita morale cristiana, Casale Monferrato 1986). Il tema della preghiera come esplicita relazione con Dio, viene trattato dal punto di vista della responsabilità etica che essa pone alla coscienza del cristiano, in forza della fede donata.
Sergio Bastianel sj insegna alla Gregoriana di Roma e alla Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale – Sezione “San Luigi” di Napoli.