A 40 anni dal terribile agguato in cui persero la vita Emanuela Setti Carraro e suo marito, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, una splendida biografia disegna il profilo di una donna forte, tenace, testarda e solare. Le parole di Nando Dalla Chiesa, figlio del Generale, ne sottolineano l'eleganza.
Pagine per pregare, per riflettere, per sostare in una compagnia di voci oranti che - senza la pretesa di insegnarci a pregare - ci stanno accanto e sussurrano insieme a noi un canto nuovo. Una straordinaria raccolta di preghiere e poesie: David Maria Turoldo, Dieudonné Dufrasne, Adriana Zarri, Emily Dickinson, Primo Mazzolari, Didier Rimaud, Gilles Baudry, ... Adriana Zarri definiva il poeta come un «ponte tra l'Assoluto e il tempo...». Un libro che farà percepire pienamente il senso di tale definizione. Prefazione di don Angelo Casati.
L'autore spalanca le porte al Natale e traccia - come sottolinea Mauro Meruzzi nella sua prefazione - la connessione tra Natale e Pasqua, tra nascita, morte e risurrezione di Cristo. Tutto è connesso, ogni elemento rimanda a ogni altro. La lettura del libro di Vozza diventa così meditazione guidata dei misteri dell'esistenza umana. Un libro dunque da meditare; semplice e allo stesso tempo profondo, radicato nella tradizione e aperto alla novità.
Un libro che vuole fare un po' di chiarezza sulla realtà della famiglia che sta attraversando una stagione difficile. Perché il tentativo in atto di ingessare il passato con definizioni come famiglia tradizionale, famiglia classica, famiglia normale rischia di assumere un sapore rivendicativo e discriminatorio e non contribuisce alla comprensione del presente.
Il rito del tutti contro uno attraverso le fake news, i linciaggi virtuali degli haters nei confronti di una vittima prescelta - con l'illusione di una riappacificazione della folla carnefice digitale - sono ormai il nostro pane quotidiano. Attraverso un confronto con René Girard, poliedrico intellettuale francese, il testo analizza la complessità e l'ambivalenza del confine tra le radici della violenza (mitologiche, bibliche e teologiche) e quelle dell'ordine sociale.
"La meritocrazia sta diventando la nuova religione del nostro tempo, i cui dogmi sono la colpevolizzazione del povero e la lode per la diseguaglianza. Nel XX secolo, in Europa, abbiamo combattuto la diseguaglianza come un male; nel XXI secolo, è bastato cambiarle nome (meritocrazia) per trasformare la diseguaglianza da vizio a virtù pubblica". Un'attenta ed acuta analisi storico-teologica dell'economista e storico Luigino Bruni.
Dal silenzio di una vita umile, dal duro lavoro nelle cucine dei ristoranti, dalle strade che spazzava come netturbino, è sorta la prosa poetica di Jean Marie Kerwich, con I giorni semplici e L'angelo che zoppica, scritti con un linguaggio di semplicità francescana. Da un uomo delle periferie, da un marginale sconosciuto ai più, da un invisibile della società fiorisce la delicatezza del tratto di queste pagine.
Pagine che esaltano l'amore, quello con tutte le carte in regola. Solo l'amore ha futuro, ad una condizione assoluta: che si tratti di amore autentico, non taroccato come quello tanto gridato oggi. Obiettivo di queste pagine è "ripulire" quella parola trisillaba (amore) che continua a far vibrare i cuori e versare tante lacrime.
Conservare la dignità umana oggi non è facile, soprattutto per chi non sa difendersi dai pericoli della Rete prevalenti in questo tempo di cambiamento. Quali sono i rischi di dipendenza dai media?
Mentre si espande l'industria dei profumi disimpariamo a percepire la fragranza dei fiori: percorrere il reparto frutta di un supermercato inodore, lasciando da parte il fatto che è cento volte più pratico, non è la stessa cosa che attraversare quella cattedrale di aromi che è un frutteto.
E questo vale anche per gli altri sensi che richiedono prossimità: il gusto e il tatto.
La nostra distanza dalla natura e cosi profonda che non siamo più capaci di fare cose tanto facili come camminare scalzi, chinarci in un bosco e scostare dolcemente le foglie dalla fonte per soffermarci a bere, o accarezzare la vita indifesa che Si avvicina a noi.
Cosi, ci siamo trasformati negli analfabeti emozionali che siamo. (J.T. Mendoza, La mistica dell'istante)