"La meritocrazia sta diventando la nuova religione del nostro tempo, i cui dogmi sono la colpevolizzazione del povero e la lode per la diseguaglianza. Nel XX secolo, in Europa, abbiamo combattuto la diseguaglianza come un male; nel XXI secolo, è bastato cambiarle nome (meritocrazia) per trasformare la diseguaglianza da vizio a virtù pubblica". Un'attenta ed acuta analisi storico-teologica dell'economista e storico Luigino Bruni.
Dal silenzio di una vita umile, dal duro lavoro nelle cucine dei ristoranti, dalle strade che spazzava come netturbino, è sorta la prosa poetica di Jean Marie Kerwich, con I giorni semplici e L'angelo che zoppica, scritti con un linguaggio di semplicità francescana. Da un uomo delle periferie, da un marginale sconosciuto ai più, da un invisibile della società fiorisce la delicatezza del tratto di queste pagine.
Pagine che esaltano l'amore, quello con tutte le carte in regola. Solo l'amore ha futuro, ad una condizione assoluta: che si tratti di amore autentico, non taroccato come quello tanto gridato oggi. Obiettivo di queste pagine è "ripulire" quella parola trisillaba (amore) che continua a far vibrare i cuori e versare tante lacrime.
Conservare la dignità umana oggi non è facile, soprattutto per chi non sa difendersi dai pericoli della Rete prevalenti in questo tempo di cambiamento. Quali sono i rischi di dipendenza dai media?
Mentre si espande l'industria dei profumi disimpariamo a percepire la fragranza dei fiori: percorrere il reparto frutta di un supermercato inodore, lasciando da parte il fatto che è cento volte più pratico, non è la stessa cosa che attraversare quella cattedrale di aromi che è un frutteto.
E questo vale anche per gli altri sensi che richiedono prossimità: il gusto e il tatto.
La nostra distanza dalla natura e cosi profonda che non siamo più capaci di fare cose tanto facili come camminare scalzi, chinarci in un bosco e scostare dolcemente le foglie dalla fonte per soffermarci a bere, o accarezzare la vita indifesa che Si avvicina a noi.
Cosi, ci siamo trasformati negli analfabeti emozionali che siamo. (J.T. Mendoza, La mistica dell'istante)
Grandi saggisti, teologi e pensatori del nostro tempo si ritrovano insieme per riflettere sulla capacità che hanno l’uomo e la donna di sbagliare, ponendosi la domanda se sanno anche accettare i loro sbagli.
L’umano è fatto anche di errori, erranza… In quanto pensante, ogni persona è fondamentalmente “errante”, costantemente alla ricerca di senso da attribuire a ciò che lo circonda e in balia dell’errore. Sollevare l’errore e l’errare dal loro senso negativo significa offrire a ciascuno un sollievo e un conforto, soprattutto nel tempo complesso e incerto nel quale viviamo.
«Se si ritiene l'avversario non un essere umano, ma un essere inferiore, quasi un animale, la violenza più estrema non provoca alcun rimorso...» (dalla prefazione dell'autore). Un testo che analizza, in modo originale e nuovo, il fenomeno nazista di una guerra di tipo coloniale nell'est europeo. L'autore si espone in merito all'atrocità del progetto ideologico politico economico del Führer. Con la prefazione di Domenico Quirico.
In soli 33 giorni di pontificato ha conquistato il cuore della gente per la dolcezza del suo tratto e per la trasparenza della sua fede cristallina e comunicativa. Di lui ha scritto il grande Jean Guitton: «Passare come un fiore dei campi, lasciandosi dietro il profumo del sorriso, significa compiere una grande opera in questo momento di angoscia per l'universo». La "grande opera" della vita e del pontificato di Giovanni Paolo I troveranno una solenne conferma da parte della Chiesa il prossimo 4 settembre, quando sarà proclamato beato da Papa Francesco. È l'occasione per riscoprire la figura di questo grande Papa, la sua intelligenza, la sua bontà e il suo sorriso.
«Non ci sono più gli adulti di una volta!». È una battuta fin troppo scontata, ma che nasconde una scomoda verità, di una... "razza in via di estinzione". Lo rilevano gli "addetti ai lavori" come pedagogisti ed educatori e i figli di oggi. In una recente inchiesta, il 30% dei 14-19enni alla domanda «Quale atteggiamento dei tuoi genitori ti dà più fastidio?» ha risposto: «Vederli fare a tutti i costi i nostri amici». Come a dire che i ragazzi vogliono adulti "asimmetrici" che non li scimmiottino e abbiano il coraggio di educarli seriamente alla vita. Dei limiti dei moderni adulti e delle inevitabili e urgenti contromisure per una sua rinnovata e migliorata "edizione" parla il pedagogista di "lungo corso" Pino Pellegrino con la sua originale ironia e profonda conoscenza della persona umana.
"Amore", la parola più bella, usata, abusata e sempre on line, oggi genera sospetto. Sta diventando una parola inaffidabile e "liquida" come la nostra società.
Le dichiarazioni affettive appaiono ambigue, equivoche.
Persino false. Dire "ti amo" non è un’affermazione come un'altra. Parole d'amore non sono quelle che lo descrivono ma quelle che lo donano. Alle nuove potenzialità tecnologiche corrispondono nuovi stili di vita, caratterizzati dalla velocità e dall’interdipendenza ma anche dalla imprevedibilità e dalla precarietà.
Che cosa s'intende esprimere quando, colmi di emozione, si sussurra all’altro: "Ti amo"? Solo gradualmente ne diventiamo consapevoli. Esistono mille modi di amare, quindi altrettante parole e nomi dell’amore, ma nessuno è dato in modo esclusivo e definitivo.
Perché comprarlo?
Per ritrovare il gusto della parola "amore" e dei sui straordinari contenuti da vivere felicemente.
Per declinare la bellezza del “ti amo” nei tempi e nei modi giusti.
Per capire come curare la ferita delle “scappatelle” e dei tradimenti.
Per sapere come e da dove ricominciare quando un amore inizia a soffrire.
Per risalire alla Sorgente del vero amore.
Per proporre percorsi formativi.