
Come ha ricordato Papa Francesco, san Giuseppe è l’uomo della concretezza, capace di svolgere il suo mestiere con precisione e professionalità, ma al tempo stesso l’uomo che entra nel mistero di Dio, al di là della sua conoscenza e del suo controllo. Nei momenti di difficoltà appare quindi naturale rivolgersi a quell’uomo giusto e fedele, che ha conosciuto la fatica, l’esilio, la preoccupazione per il domani, senza perdersi d’animo, continuando a credere e a sperare in Dio, che gli aveva affidato una missione unica: custodire Gesù e Maria, la famiglia di Nazareth. Per i carmelitani l’interesse per la figura di san Giuseppe è stato un naturale sviluppo della fondamentale ispirazione mariana. Tutti i familiari di Maria ricevettero particolare onore nel Carmelo. Non poteva quindi mancare lo sposo di Maria.
Marcello Stanzione è nato a Salerno il 20 marzo 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Nel 2002 ha rifondato l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo (www.miliziadisanmichelearcangelo.org) per la retta diffusione della devozione cattolica ai santi angeli. Ha scritto oltre 300 libri sugli angeli e su tematiche affini di spiritualità cattolica per 30 diverse case editrici europee e americane, sia cattoliche sia laiche. I suoi libri sono stati tradotti in polacco, tedesco, sloveno, portoghese, francese, spagnolo e inglese. Don Stanzione è disponibile a tenere conferenze su temi di angelologia, mariologia e agiografia; per contatti: donmarcellostanzione@tiscali.it.
La mamma ha spiegato alla piccola Matilda che c’è un virus molto pericoloso. Si chiama ‘Corona’ perché ha delle zampettine che lo fanno sembrare una corona. È piccolissimo, ma capace di far ammalare gravemente, soprattutto gli anziani. Viaggia attraverso le persone, perciò bisogno stare a casa: per bloccargli la strada e impedirgli di muoversi. Ma Matilda è stanca; le mancano l’asilo, gli amici, la maestra, i giochi nel cortile… E anche la mamma è avvilita. L’improvvisa chiusura delle attività lavorative, l’obbligo di non uscire da casa se non per brevi tragitti, lo stravolgimento di tutte le abitudini, le pesano. Anche questo tempo inaspettato da trascorrere con la figlia la stordisce… finché non arriva un’idea che cambia tutto: giochiamo all’asilo!
Note sull'autore
Daniela Dose è nata a Milano nel 1961; dal 1987 vive e lavora a Pordenone. Sposata, ha due figli. Ha conseguito la laurea in Filosofia e lettere all’Università di Trieste e il diploma di laurea in Scienze religiose all’Istituto ISSR di Portogruaro con una tesi su “La fiaba nell’educazione religiosa”. È giornalista pubblicista dal 1999. Insegna lettere e storia all’ISSTE “O. Mattiussi” di Pordenone. Nel 1999 ha ideato il progetto di lettura di fiabe ad alta voce “Matilda: mi racconti una storia?”, rivolto ai bambini e ai loro genitori. Nel 2013-2014 sono stati avviati anche il progetto “Leggiamo insieme”, un percorso di lettura ad alta voce per i ragazzi delle superiori, e “Leggiamo i Manga”, sempre per ragazzi. Da diversi anni tiene conferenze sul valore della fiaba e l’importanza della lettura ad alta voce.
"Non aver paura, popolo mio. Non ti abbandonerò, ricorda che sono con te fino alla fine dei tempi; obbedite alle mie istruzioni e mettetele in pratica; e vi assicuro che niente o nessuno, nessun virus, nessuna peste, nessuna catastrofe, nessuna carestia o qualsiasi altra calamità potranno toccarvi. Recitate con fede il mio Rosario della Misericordia, chiedete la mia protezione e non temete: i miei raggi di Misericordia vi proteggeranno e vi custodiranno da ogni male e da ogni pericolo".
Le parole che Figlia del Sole ha ricevuto sono semplici e senza ambiguità. Gesù desidera più di ogni altra cosa l’unità della sua Chiesa. Tutte le chiese cristiane devono mettere insieme ciò che ne costituisce la forza attorno alle tre Bianchezze: l’Eucaristia, la Santa Vergine e il papa. Gesù non si stanca di parlarle e ribadire l’importanza dell’Eucaristia: “Tu sei l’apostolo dell’Eucaristia, la tua missione è farla conoscere al mondo”.
Senza superare l’insindacabile autorità della Chiesa, che raccomanda di pregare con i propri nomi soltanto i tre angeli espressamente menzionati nel Testo Sacro (san Michele, san Gabriele e san Raffaele), è di interesse generale del cattolicesimo fare riemergere alcune documentazioni che parrebbero comprovare “una quarta presenza” nella tradizione cattolica: san Uriele, Luce di Dio. Per facilitare l’ingresso di queste testimonianze nella generale considerazione dei fedeli e dei sacerdoti, abbiamo deciso di investigare in modo più specifico sulle singole apparizioni di quest’angelo, adducendo, volta per volta, i documenti che ne corroborano il fondamento dottrinario.
Carmine Alvino (Avellino, 1978), avvocato, conciliatore professionista ed esperto in bioetica e in diritto delle nuove tecnologie informatiche, da diversi anni, a seguito di singolari scoperte devozionali, si occupa della conoscenza, dello sviluppo e della diffusione del culto cattolico ai Sette Arcangeli Assistenti al Trono di Dio (Tb 12,15 - Ap 1,4), e più specificamente altresì dell’Arcangelo Uriele, per il quale recentemente ha stilato un’istanza volta alla sua approvazione di oltre 150 pagine, inoltrata alla Congregazione per le Cause dei Santi e al Santo Padre Francesco, in cui ha chiesto di approvarne il nome e di festeggiarne il culto il giorno 29 settembre di ogni anno accanto alla Santa Memoria degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. Ha scritto oltre 40 libri sull’argomento e diversi articoli e creato un sito internet (www.settearcangeli.it) dedicato a questo tema.
Giovanni il Battista è l’ultimo profeta, un «uomo di frontiera», radicato nella cultura ebraica dell’Antico Testamento ma al tempo stesso inviato a “precorrere” il mondo del Nuovo Testamento e Colui che lo avrebbe annunciato, il Messia promesso. Egli vive, perciò, «una sua intima inquietudine esistenziale, chiamato a muoversi fra le consuete e sperimentate categorie del vecchio mondo ebraico e le istanze di un mondo nuovo ancora tutte da interpretare e da definire». Il profilo di questa figura austera e tormentata emerge da una rilettura, attentamente condotta dall’Autore, di alcuni brani evangelici che la riguardano e della testimonianza dello storico Giuseppe Flavio.
Nino Sammartano è nato nel 1952 a Marsala, dove vive dopo aver lavorato come docente di materie letterarie al Liceo Classico. Impegnato come Salesiano Cooperatore nella formazione dei giovani e delle famiglie, nonché nel volontariato sociale, ha scritto numerosi saggi pedagogico-spirituali, fra i quali sono da ricordare almeno Il vangelo dell’uomo (La Medusa Editrice, 2009), Genitori del sì, genitori del no (Effatà Editrice, 2010), La frontiera dell’ecologia umana (La Medusa Editrice, 2016).
Il salterio benedizionale di sant’Arsenio ha il merito di presentarsi come uno strumento per una lettura non meccanica, ma orante e contemplativa dei Salmi. Esso costituisce un vero e proprio “libro delle necessità”, uno strumento per alleviare ogni dolore fisico e psicologico degli uomini. Per ogni specifica necessità, infatti, sant’Anslemo utilizza un determinato salmo, che diventa così un canale per la Grazia di Dio.
Note sull'autore
Marcello Stanzione è nato a Salerno il 20 marzo 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Nel 2002 ha rifondato l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo (www.miliziadisanmichelearcangelo.org) per la retta diffusione della devozione cattolica ai santi angeli. Ha scritto oltre 300 libri sugli angeli e su tematiche affini di spiritualità cattolica per 30 diverse case editrici europee e americane, sia cattoliche sia laiche. I suoi libri sono stati tradotti in polacco, tedesco, sloveno, portoghese, francese, spagnolo e inglese. Don Stanzione è disponibile a tenere conferenze su temi di angelologia, mariologia e agiografia; per contatti: donmarcellostanzione@tiscali.it.
“Il tema del male, del demonio, e tutto quel mondo che lo avvolge, continua ad attrarre interesse e suscita domande, come pure mette inquietudine e apprensione”. L’autrice “aiuta i lettori ad andare innanzitutto alla fonte, cioè alla Parola di Dio, alla Bibbia. Presenta quindi gli insegnamenti della Chiesa che toccano quest’argomento; si sofferma poi sulla pratica di esorcismi e riferisce esperienze di santi e di persone consacrate che hanno dedicato se stessi al servizio della Chiesa nel campo delicato della lotta contro Satana. Insomma qui il lettore non trova nulla di volutamente originale, ma piuttosto una raccolta semplice, eppure quanto mai utile, di verità di fede illustrate da note catechetiche, come pure racconti di fatti utili a suscitare il desiderio di approfondire la verità sul male che esiste e sul bene che però alla fine vince sempre. Non potevano mancare racconti di persone che sono uscite dalle morse del maligno dopo un lungo travaglio grazie a pazienti e perseveranti preghiere di liberazione ed esorcismi. Chiude il libro una breve ma utile raccolta di orazioni che la pietà popolare conosce e che tanti di noi sono abituati a recitare con devozione”. (dalla prefazione di mons. Giovanni D’Ercole)
Note sull'autore
Rita Sberna, siciliana trapiantata a Roma, ha trovato il suo vero punto di partenza in un pellegrinaggio a Medjugorje compiuto nel 2009. Da allora la sua devozione mariana non ha fatto altro che crescere, divenendo determinante nel suo lavoro di giornalista per il sito Cristiani Today, dove scrive e conduce una rubrica sul web, e per il sito Gaudium Press. Inoltre evangelizza anche attraverso il suo blog “Rita Sberna”. La sua vita gira attorno ad una convinzione inscalfibile: l’amore per Maria porta a Gesù e la Madre di Dio è inseparabile da Suo Figlio.
Questo testo viene pubblicato nell’anno di san Giuseppe, nel 150° anniversario della proclamazione dello Sposo di Maria come Patrono della Chiesa universale. Propone nella prima parte di meditare sulla figura del nostro Patrono, nella seconda di invocarlo in particolare con le litanie (tradizionali e di nuova attualità), nella terza di approfondire la sua conoscenza intorno ad alcune questioni, nella quarta di promuovere la sua venerazione sull’esempio di chi ha onorato tale missione nel suo nome. La preghiera quotidiana a san Giuseppe appare doverosa e quanto mai opportuna anche oggi per tutta la Chiesa. Abbiamo nel Padre celeste la nostra sussistenza in ogni tempo e luogo, e troviamo nel padre terreno del Figlio di Dio il nostro paterno Patrono davanti alle sfide della vita.
Note sull'autore
Padre Angelo Catapano, Giuseppino del Murialdo, sacerdote dal 1983 e laureato in pedagogia, attualmente è direttore presso il santuario di San Giuseppe Vesuviano (Napoli). Si è dedicato alla pastorale giovanile, all’accoglienza dei minori e al ministero parrocchiale. È stato responsabile del Centro Studi San Giuseppe e della stampa giuseppina. Ha pubblicato numerosi articoli e vari libri. Segnaliamo: “Sempre, subito e lietamente”, “Per amore di san Giuseppe”, “Puntare in alto”, “L’apostolo di san Giuseppe”, “Padre e custode”, “La vita come dono”, “Un anno con san Giuseppe”, “Il santuario di San Giuseppe Vesuviano”, “Andate da Giuseppe”.
Di san Giuseppe i Vangeli sono così scarni di parole che diventa molto difficile comprendere la grandezza della sua missione e santità. Nei Vangeli si dice di san Giuseppe che era un uomo giusto, il che equivale a dire che era un uomo santo. Se san Giuseppe è un così grande santo, lo si deve innanzitutto alla missione che Dio gli ha affidato, cioè quella di essere padre putativo di Gesù. Ed è per questa sua speciale prerogativa che anche noi ci affidiamo alla sua protezione.
Note sull'autore
Marcello Stanzione è nato a Salerno il 20 marzo 1963 ed è stato ordinato sacerdote nel 1990. Nel 2002 ha rifondato l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo (www.miliziadisanmichelearcangelo.org) per la retta diffusione della devozione cattolica ai santi angeli. Ha scritto oltre 300 libri sugli angeli e su tematiche affini di spiritualità cattolica per 30 diverse case editrici europee e americane, sia cattoliche sia laiche. I suoi libri sono stati tradotti in polacco, tedesco, sloveno, portoghese, francese, spagnolo e inglese. Don Stanzione è disponibile a tenere conferenze su temi di angelologia, mariologia e agiografia