Per farsi un'idea dell'immenso mondo della Bibbia è possibile seguire strade diverse. Il filo conduttore proposto da questo libro è la storia della nostra salvezza. Perché? Semplicemente perché la Bibbia perla di noi, delle nostre vicende quotidiane, segnate - consapevolmente o meno - dalla presenza di Dio.
L'Onnipotente Creatore del cielo e della terra si è lasciato coinvolgere nelle vicissitudini dell'umanità - sante o scabrose, encomiabili o condannabili - e ha condotto la storia perché potessimo riceverlo non solo come presenza invisibile e misteriosa, ma persino come fratello e compagno di viaggio nel suo Figlio, Gesù Cristo.
Quindi, la Sacra Scrittura è il messo privilegiato per incontrare non una verità astratta, ma una Persona, il Gesù delle profezie, della storia ed ora della gloria, per conoscerlo e amarlo.
In questa ricerca tra le pieghe della storia sacra, la Bibbia è guida degna di fede, sicura, vera nel senso più profondo del termine. Racconta vite di uomini e donne che hanno inciso nell'amicizia tra Dio e i suoi figli.
Perciò, abbiamo individuato in questi personaggi le "pietre miliari" del cammino, soffermandoci talvolta su qualche rapido excursus per offrire una prospettiva completa in temi specifici.
Affiancato dalla fruizione diretta della Bibbia, questo libro potrà aiutare il lettore ad aprirsi con cuore sincero alle meraviglie compiute d Dio per l'umanità.
Riflesso umano di Dio, che si fa buon samaritano di ogni uomo e di ogni comunità umana che soffre, il ministro della consolazione, con la sua presenza silenziosa e partecipe della sofferenza altrui, offrirà consolazione, conforto, incoraggiamento a quanti sono colpiti dalla sofferenza.
Egli sarà vicino ad ogni uomo ammalato con delicatezza di tratto, nel rispetto più assoluto della sua persona, della sua dignità, in un atteggiamento di ascolto alle sue necessità.
Aiuterà i cristiani ad andare incontro alla morte con speranza, senza paura alcuna, con una fiducia piena «nel Padre delle misericordie e Dio di ogni consolazione» (2Cor 1,3).
Preparerà l’ammalato credente e la sua famiglia alla celebrazione del Sacramento dell’Unzione che solleva le sofferenze fisiche e spirituali, rimette i peccati e, ungendo il corpo come preparazione alla risurrezione, consola l’ammalato con la luce della pasqua di Cristo.
Il ministero della consolazione, infine, vuol essere un servizio alla comunità intera, perché il soffrire degli uomini sia un luogo di apprendimento della speranza (cfr Spe salvi, 35 ss).