Il libro copre un settore, quello della applicazione delle moderne tecniche di neuroscienze ai settori dell'economia e del marketing, di recente nascita e di grande interesse per l'opinione pubblica, per gli addetti alla pubblicità nonché agli studiosi di neuroscienze. Il libro presenta, in un linguaggio piano e non per gli esperti della materia, la struttura ed il funzionamento cerebrale (così come si conosce ad oggi) durante i processi decisionali nell'uomo. Di interesse l'analisi di come i diversi sistemi neuronali all'interno del cervello possono cooperare fra loro nel generare delle decisioni. Tutta questa semplice trattazione fisiologica è inserita nel contesto dell'analisi dell'attività cerebrale durante la visione di clip commerciali. Nello studio originale presentato in questo libro, le variabili interessate sono state quelle relative al ricordo della pubblicità televisiva in un campione di soggetti normali giovani. Questo studio è semplicemente il primo che si effettua di tale tipo in Italia e sarà destinato ad essere un punto di riferimento per i successivi studi nel settore.
Come risulta evidente dalla pratica clinica e riabilitativa, il bambino disprattico non sa prevedere ed organizzare un progetto d'azione; quindi non sa fare, ma potremmo anche ammettere che non ha ancora imparato a realizzare funzioni. Funzioni e azioni possono però essere rispettivamente apprese e svolte con l'aiuto di esercizi mirati e svolti in modo continuativo. L'autrice propone un modello di valutazione e di intervento che tenga conto di ipotesi eziologiche e neuropsicologiche, sottolineando la necessità di procedere con un'analisi su diversi livelli: percettivo, motorio e rappresentativo. Particolare importanza viene data alla diagnosi e all'intervento precoce. Infine, vengono illustrati esercizi ideati e sperimentati da logopedisti.
L'opera intende essere un valido supporto nella formulazione di una diagnosi certa in bambini che presentino difficoltà in più ambiti dello sviluppo (Disturbi dell'Apprendimento, Deficit di Attenzione e Iperattività, segni di Disprassia). Nel Protocollo APCM vengono considerate sia alcune funzioni di base e specifiche capacità (schemi di movimento), sia il comportamento del bambino in termini di prassi o funzioni adattive. Oltre al Protocollo, validato per le fasce di età dai 3 agli 8 anni, viene descritta l'esperienza clinica con bambini affetti da Sindrome di Williams e con bambini con Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL).