Molti dicono: "Ho provato a leggere la Bibbia, ma dopo pochi capitoli ho abbandonato, perché non ci ho capito niente"; in effetti la Bibbia è un libro estremamente complesso, ma scoraggiarsi alle prime battute significa privare la propria vita spirituale, umana e culturale di quella chiave di lettura che nessun altro libro al mondo ha saputo offrire all'uomo.
La nuova edizione del messale romano approvata dalla CEI offrire alla liturgia anche una diversa traduzione della preghiera del «padre nostro». una delle novità che ha fatto scalpore è la notizia di una traduzione “nuova” nella sua penultima domanda: «non ci indurre in tentazione». su questa espressione già in passato sono stati versati fi umi di inchiostro. «Non abbandonarci alla tentazione» sarà la nuova traduzione. Questa decisione dei vescovi italiani ha incuriosito molti. È davvero tutta “colpa” di papa Francesco?
La vita è spesso un panno lacerato da domande e giudizi, da spietate sicurezze e superficiali verità, dove dare tutto per scontato ferisce più di una lama. Dio promette un tessuto forte, lo restituisce trapunto e forgiato dall’intreccio dell’Amore con l’amore. In questo semplice e profondo saggio Dio viene presentato come un “tessitore”.
Il linguaggio delle icone mariane, per natura, trascende la dimensione episodica dell’evento per afferrare quell’ “oltre” che lo abita e ne costituisce il senso profondo. Le icone, tutte inedite tranne una, ripercorrono il cammino Mariano tracciato dai testi biblici cogliendolo nel suo essenziale riferimento a Cristo e all’uomo.
La Quaresima coincide con la stagione primaverile. Sbocciano nuovi fiori e nuovi frutti. Sboccia Dio nel cuore dell'uomo che a Lui si apre per accogliere il dono della sua misericordia. Il Signore, il Padre che perdona, infonde nel tuo cuore il profumo della sua misericordia. Lasciati avvolgere dalla delicatezza del profumo dell'amore di Dio. Aprigli le finestre del tuo cuore e fa entrare un'aria nuova. E' l'inizio di una nuova stagione per la tua vita. La Quaresima segna questo inizio.
Editoriale, di Filippo Lovison; L'Associazione e l'insegnamento della Storia della Chiesa in Italia, di Filippo Lovison; L'Associazione e la «Rivista di Storia della Chiesa in Italia», di Maria Lupi; La valorizzazione della conoscenza dei beni culturali nell'insegnamento di Storia della Chiesa, di Roberto Regoli; L'Associazione Italiana dei Professori di Storia della Chiesa e il suo contributo alla ricerca storica in Italia. Attività, ricerche, pubblicazioni (1967-2007), di Maurizio Tagliaferri; La svolta del 1426 nell'Osservanza francescana italiana, di Mario Sensi; Clero, famiglie e società nel tardo medioevo. Il Capitolo Cattedrale di Molfetta dal 1396 al 1495, di Nicola Gadaleta; Santi terapeuti e cura della rabbia, di Corrado Scardigno; Tre relazioni "ad limina" sul Patriarcato latino di Gerusalemme (1877, 1893, 1913), di Davide Meli; Caltanissetta sede episcopale: diocesi di provenienza ed elementi identitari, di Gaetano Zito; La guerra di Pasqua. La Santa Sede e la guerra delle Falklands, di Nicola Neri; Don Sirio Politi pioniere dei preti-operai italiani, di Alberto Belletti.
In questo libro, il Professor don Antonio Meli si rivolge agli operatori pastorali, al clero, ai catechisti, agli insegnanti di religione, ai responsabili di comunità e movimenti. L'intento è quello di offrire loro un quadro di riferimento per la loro azione ricavato dal Magistero della Chiesa.
In questo volume della collana "I Dodici", l'Apostolo Giuda è preoccupato di richiamare i credenti a custodire la sana dottrina e a vigilare sui falsi maestri. Fu lui a presentare al Re Abgar il telo con l'immagine di Cristo che lo guarì dalla lebbra e che la tradizione ricondurrebbe al Mandylion o alla stessa Sindone. Martirizzato presumibilmente in Persia fu lapidato e finito con un bastone intorno al '70. La tradizione lo vuole martire ed è invocato come il santo dei casi impossibili.
Le donne del profumo ci hanno consegnato tutto il loro amore per il Signore, la loro predicazione è speranza sempre nuova, bellezza che sgorga limpida, dal cuore. Hanno seguito il Maestro dalla Galilea e insieme a Lui ci guidano fino al cuore del Mistero Pasquale. La liturgia bizantina custodisce un ricordo liturgico tutto speciale per le donne del profumo, le "myrofore". Le donne del profumo, camminando al seguito di Cristo, sono venerate dalla liturgia come "uguali agli Apostoli", testimoni della morte e della sepoltura di Cristo. Come la sposa del Cantico, hanno cercato lo sposo assente e, dopo tre giorni, lo hanno incontrano risorto, vivo, Emmanuele, Dio che cammina con noi. Inviate dal Risorto a portare l'annuncio di Pasqua, prima agli apostoli e, da questi, al mondo intero, le donne sono elette alla grande missione apostolica della Chiesa in modo tutto speciale. Esse non hanno mai avuto un posto nella struttura gerarchica e sacramentale, eppure hanno sempre assunto un ruolo di primissimo piano. Non a causa dei loro privilegi o della loro posizione autorevole, ma in virtù della loro fede nel Rabbi Nazareno.
"Già il semplice nome di Giuda suscita tra i cristiani un'istintiva reazione di riprovazione e di condanna. Quando però pensiamo al ruolo negativo svolto da Giuda dobbiamo inserirlo nella superiore conduzione degli eventi da parte di Dio. Il suo tradimento ha condotto alla morte di Gesù, il quale trasformò questo tremendo supplizio in spazio di amore salvfico e in consegna di sé al Padre. Dopo il tradimento anche Giuda si è pentito, ma il suo pentimento è degenerato in disperazione e così è divenuto autodistruzione". (Dalla Catechesi di Benedetto XVI sulla figura di Giuda Iscariota, Udienza generale dell'18 ottobre 2006).