«Indagare sul perché le persone buone a volte si comportano male e sul perché si può essere il peggior nemico di se stessi è una delle più intense ricerche che si possano intraprendere. È un’illuminante spedizione alla scoperta e all’esplorazione del vasto e spesso nascosto lato oscuro che influenza le nostre scelte e pervade ogni sfaccettatura della nostra esperienza umana.» In questo manuale, Debbie Ford, terapeuta statunitense di fama internazionale, ci aiuta a comprendere quali sono le ragioni che ci spingono a compiere certe azioni che a volte non riusciamo a evitare, e di cui spesso ci pentiamo un istante dopo, come tradire, mentire, manipolare, offendere, ma anche cedere alla pigrizia o all’autorimprovero. E ci spiega come riconoscerle negli altri e come sconfiggerle dentro di noi.
Bambini che al supermercato si gettano a terra urlando; che scoppiano a piangere e non la smettono più appena gli si dice di «no»; che sputano agli insegnanti; che sgridano i genitori… Questi e altri comportamenti dispotici o prevaricatori dipendono, secondo l’autore, uno psichiatra tedesco di fama internazionale, dal fatto che i bambini vengono spesso trattati come individui alla pari. Le conseguenze possono essere disastrose, perché portano alla progressiva caduta dei confini tra bambini e adulti, di quelle strutture forti – regole e punti fermi – che garantiscono un sano sviluppo della psiche dei piccoli. Soltanto trattando i bambini come tali è possibile garantire loro una crescita positiva: questa la tesi centrale del libro, vero e proprio caso editoriale in Germania, che offre soluzioni concrete a uno dei problemi più dibattuti nel campo del parenting: la «tirannia» esercitata dai figli.
Michael Winterhoff si è laureato in medicina all’università di Bonn e opera nell’ambito della psichiatria e neuropsichiatria infantile da oltre vent’anni. Si occupa principalmente dell’analisi dei disturbi dello sviluppo psichico di bambini e adolescenti, in relazione ai modelli di famiglia attuali e ai cambiamenti sociali. È sposato e vive con la moglie e i due figli a Bonn.
La storia vera di "tre figlie della Cina" (l'autrice, sua madre, sua nonna) le cui vite e le cui sorti rispecchiano un secolo di storia cinese, un tempo di rivoluzioni, di tragedie e di speranze: dall'epoca dei "signori della guerra" all'occupazione giapponese e poi russa, dalla guerra civile tra i comunisti e il Kuomintang alla lunga Marcia di Mao e alla Rivoluzione Culturale. Allevata come una "Guardia rossa", Jung Chang raccoglierà infine l'eredità di dolore e di speranza di sua nonna e di sua madre, opponendosi al regime, che le deporterà i genitori in un campo di rieducazione e la esilierà ai piedi dell'Himalaya, fino all'insperata occasione di espatrio, nel 1978, verso l'Inghilterra.
IL LIBRO
Com’è possibile accrescere la propria capacità di persuasione mettendo il pubblico a disagio? Quale errore comune genera messaggi autodistruttivi? Quando può una richiesta minima aprire una grande prospettiva? Iniziare sottotono o con uno squillo di tromba? Che cosa induce le persone a comprare? Chi è il miglior persuasore? L’avvocato del diavolo o chi dissente apertamente? Qualunque sia il nostro ruolo all’interno di un processo lavorativo, sappiamo fin troppo bene quanto il successo dipenda dalla capacità di portare gli altri a dire «sì» alle nostre richieste. Non sempre, però, siamo a conoscenza dell’enorme quantità di studi condotti sui fattori che influenzano i processi decisionali delle persone. Noah Goldstein, Steve Martin e Robert Cialdini, massimi esperti nell’ambito della persuasione, riuniscono e traducono in questo libro sessant’anni di ricerche scientifiche sull’argomento. Ricco di aneddoti, consigli pratici e vere e proprie tecniche da applicare sia in ambito lavorativo sia nel privato, questo manuale si rivela uno strumento preziosissimo per tutti coloro che vogliono essere persuasivi e avere successo nella vita.
GLI AUTORI
Noah J. Goldstein è membro della Anderson School of Management dell’Università della California. Ha svolto numerose ricerche per conto della Fondazione Nazionale di Scienza e l’Istituito Nazionale di Sanità.
Steve J. Martin è il direttore della società inglese Influence At Work. Ha una formazione nel marketing e nella vendita e tiene numerosi seminari sull’argomento.
Il dottor Robert B. Cialdini è professore di psicologia e marketing all’Università dell’Arizona. È uno degli esperti più citati nell’ambito della persuasione e dell’influenza e ha scritto un testo fondamentale sull’argomento, Le armi della persuasion, che ha venduto oltre 1 milione di copie. Nel 2003 gli è stato riconosciuto il Donald T. Campbell Award per il suo contributo nel campo della psicologia.
14 gennaio, Huanchaco, costa del Perù. Il povero pescatore Juan Narciso Ucañan non crede ai suoi occhi: dopo settimane di magra, davanti a lui si stende un enorme banco di pesci. Ma ben presto il terrore cancella la sua felicità: i pesci, muovendosi come un unico essere, prima gli distruggono la rete, poi rovesciano la sua barca e infine si compattano, impedendogli di tornare in superficie. 13 marzo, costa norvegese. A bordo della nave oceanografica Thorvaldson, il biologo marino Sigur Johanson e Tina Lund, responsabile della Statoil per la scoperta di giacimenti petroliferi, guardano il monitor che rimanda le immagini di un robot calato sul fondo del mare: milioni di "vermi" sembrano aver invaso lo zoccolo continentale. 5 aprile, Vancouver Island, Canada. Leon Anawak fa da guida ai turisti che vogliono osservare le balene nelle acque della British Columbia. Ma i mammiferi marini non si vedono più, come se si fossero "smarriti" da qualche parte. Poi, improvvisamente, riappaiono e si comportano in modo del tutto anomalo. Tre avvenimenti lontani, un unico tratto comune: il mare. Un mondo brulicante di esseri misteriosi, un enigma che avvolge i sette decimi del nostro pianeta. Dall'Europa all'America, dal Polo Nord al Giappone, il mondo dovrà confrontarsi con questo enigma: scienziati, militari, capi di governo e individui comuni saranno trascinati in un'avventura senza precedenti, verso uno scontro titanico in cui si deciderà se la specie umana può avere ancora un futuro.
DESCRIZIONE
Da Castelgandolfo all’Arizona, e da qui fino ai limiti dell’universo, dentro i misteri delle origini e dell’evoluzione. Un affascinante viaggio di Riccardo Chiaberge in compagnia di due grandi scienziati: il cattolico George Coyne, gesuita e astronomo di papa Wojtyla, e il laico Arno Penzias, ebreo tedesco scampato ai Lager e premio Nobel della fisica. Quali sono le radici del secolare conflitto tra Chiesa e scienza? Può uno scienziato essere credente? È davvero chiuso il caso Galileo? E che argomenti hanno i nemici di Darwin? Sul filo conduttore di un appassionato scambio di idee, il libro racconta fatti, luoghi e personaggi simbolo alle frontiere tra ragione e religione. I compagni di viaggio di Chiaberge divergono su molte cose, ma almeno su un punto concordano: l’urgenza di un dialogo che superi fondamentalismo e ateismo dogmatico. Fede e scienza non sono incompatibili, devono rispettarsi a vicenda come due sfere autonome di pensiero, e la ricerca deve essere libera da condizionamenti ideologici e religiosi.
LA STAMPA
«Un piccolo libro che si presta a diversi usi, tutti utili».
Corriere della Sera
L'AUTORE
Riccardo Chiaberge dirige il supplemento domenicale del Sole 24 Ore. Tra i suoi libri, Ingegneri della vita (1988, con il premio Nobel Renato Dulbecco), Cervelli d'Italia (1966), L'algoritmo di Viterbi. Da profugo a re dei cellulari: la straordianria avventura di un italiano in America (2000) e Salvato dal nemico. 1944: una strage nazista nell'Italia divisa dall'odio (2004), gli ultimi due pubblicati da Longanesi.
Essere se stessi, finalmente. Non preoccuparsi dell'impressione che facciamo sugli altri. Agire senza temere la sconfitta, il giudizio altrui. Non tremare più di fronte alla possibilità di un rifiuto. E trovare serenamente posto in mezzo agli altri... In questo libro Christophe André si rivolge al lettore come a un amico, condividendo le sue esperienze di medico e di uomo. Essere consapevoli del senso di inadeguatezza di fronte alle sfide della vita che prima o poi coglie tutti noi è il punto di partenza fondamentale dal quale sviluppare una sana autostima. E, passo dopo passo, André spiega come liberarsi da tale senso di inadeguatezza e come costruire una sicurezza che sia commisurata a noi, alle nostre capacità, alle nostre qualità e ai nostri difetti. Non per cedere alla rassegnazione, ma per migliorare la nostra vita, per accettarci come siamo: imperfetti. E per aspirare a quel che legittimamente vorremmo essere: felici. Imperfetti e felici.
Vi fu un'epoca in cui le porte tra i mondi fluttuavano con le nebbie e si aprivano al volere del viaggiatore. Di là dal regno del reale si schiudevano allora luoghi segreti e incantati, siti arcani che sfuggivano alle leggi di Natura e si sottraevano al dominio del Tempo, territori favolosi dove le più strane e ammalianti creature parlavano lingue oggi sconosciute, avevano gesti, modi e riti oggi indecifrabili; dove nessuna cosa era identica a se stessa, ma poteva mutarsi ogni istante in un'altra. Con l'andar del tempo, però, "reale" e "immaginario" entrarono in netto contrasto. Allora come oggi, furono le donne a fare da mediatrici. Morgana, Igraine, Viviana conoscevano il modo per far schiudere le nebbie e penetrare nel magico regno di Avalon...
Lo psicologo americano Marshall ha dedicato questo libro a una malattia ancora poco studiata, ma che colpisce sempre più persone nel mondo. Chi soffre di fobia sociale incontra infatti terribili difficoltà nell'instaurare relazioni sociali e sentimentali, non è in grado di parlare in pubblico, è paralizzato dalla paura alla sola idea di affrontare un superiore, si vergogna di tutto e non sopporta lo sguardo degli altri. Spesso si rifugia nell'alcolismo, nella droga o nell'abuso di cibo. Attraverso la descrizione dei più significativi casi di pazienti afflitti da fobia sociale (tra cui personaggi famosi come Laurence Olivier), il libro indica le cause, gli sviluppi e i possibili trattamenti di questa malattia.
Un inno alla vita e all'amore terreno; ma anche un canto di dolore e di disperazione. È questo il senso della lunga lettera indirizzata ad Aurelio Agostino, il grande Padre della Chiesa, vissuto nel IV sec. d.C, da Floria Emilia, sua ex amante e madre del suo unico figlio. Una lettera mai venuta alla luce, fino al 1995, quando Jostein Gaarder, spulciando tra gli scaffali di una vecchia libreria antiquaria di Buenos Aires, non s'imbatte nel prezioso codice. Un ritrovamento importante, poiché attraverso le struggenti parole di Floria prende forma una figura appena accennata nelle celebri Confessioni ed emergono i tratti di quell'unione felice. Dalla voce di Floria scaturisce, così, un racconto accorato e commovente, ironico fino al sarcasmo ma vibrante ancora di tenerezza e desiderio, in cui una donna, ferita nel proprio orgoglio, ma non rassegnata, si ribella alla perdita del proprio uomo, ponendo a lui, a se stessa e a noi le eterne domande sul divino, la natura umana e il significato dell'amore.