Fedeltà alla tradizione significa tenere vivo il fuoco e non adorare le ceneri. Il volume nasce da un’iniziativa della Pontificia Università della Santa Croce, mirata alla custodia e cura dei carismi che nel corso del XX secolo hanno dato vita a numerose realtà ecclesiali. Il percorso qui proposto raccoglie, inizialmente, l’esperienza di chi ha vissuto e studiato tali realtà (Luigino Bruni, Massimo Camisasca), cui fa seguito una seconda sezione dedicata alla riflessione sull’esperienza carismatica e sul rapporto di questa con l’iniziazione cristiana e il diritto della Chiesa (Salvatore Martinez, Ezechiele Pasotti, Luis Navarro). Infine, una terza parte è dedicata all’approfondimento teologico (John Milbank, Giulio Maspero). La prospettiva unitaria proposta mira a mostrare come il giudizio teologico sia un elemento fondamentale per tenere vivo il fuoco dei carismi, i quali necessariamente devono assumere una configurazione istituzionale, ma sui quali sempre si deve anche vegliare perché la forma non metta in ombra il contenuto.
"Lampada per i miei passi è la tua parola" (Sal 119,105). La parola di Dio che illumina il nostro cammino è una parola di amore, che ci invita alla comunione fornendoci così criteri validi per le nostre scelte. La prudenza è la virtù che discerne in ogni circostanza ciò che l'amore ci chiama a compiere qui ed ora. Contribuire alla riscoperta del ruolo centrale della prudenza è uno dei tanti meriti del Professor Livio Melina, che questo volume intende onorare. In queste pagine viene valorizzato il suo contributo sia al rinnovamento della teologia morale in generale, sia alla missione e alla promozione del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi su Matrimonio e Famiglia, che egli ha guidato in qualità di Preside per ben dieci anni dal 2006 al 2016. Questo libro raccoglie gli interventi sia di alte personalità di ambito ecclesiastico, che hanno condiviso un cammino importante con il Professor Melina, sia di alcuni suoi colleghi accademici dell'Istituto Giovanni Paolo II e di altre università, nonché di diversi docenti che sono stati i suoi dottorandi. Ognuno di questi contributi testimonia la fecondità di un insegnamento e di una vita al servizio della Chiesa.
Secondo Mircea Eliade la contemplazione della volta celeste e della sua luminosità ha mobilitato la coscienza dei primi uomini provocando il senso della trascendenza. Le architetture e l'arte dall'antica Cina al Medio Oriente, dal mondo classico al Medioevo e alla contemporaneità hanno mostrato un costante impegno nella ricerca della luce, che in alcuni periodi diviene ricerca centrale e imprescindibile. Ogni religione e cultura ha un simbolismo della luce. Se ogni simbolo, come ricorda Julien Ries, è il segno che permette il passaggio dal visibile all'invisibile, il simbolismo della luce implica in particolare l'ermeneutica dell'invisibile. La luce nell'arte, infatti, mette in relazione l'uomo sia con l'infinito che con gli stati d'animo più profondi. Contributi di: Samir Arbache, François Boespflug, Christian Cannuyer, Michel Delahoutre, Sabine De Lavergne, René Lebrun, Julien Ries, Michel Schmitt, Natale Spineto.
In questo libro Bolgiani chiarisce che cosa si debba intendere con "Storia del Cristianesimo" e "Storia della Chiesa": due oggetti di studio storico - la storia degli uomini e delle istituzioni - del tutto distinti dall'insegnamento teologico. Di qui una serie di domande, cui si cerca di rispondere nei cinque capitoli: quali sono i contenuti di una "Storia del Cristianesimo"? Che cosa si intende storicamente per "religione cristiana"? Perché la Storia del Cristianesimo e della Chiesa non sono storie "filosofiche" né "ideologiche"? Qual è la differenza tra "Storia del Cristianesimo" e "Storia delle Religioni"? Interrogativi che ripercorrono plurisecolari tradizioni di studi mostrando l'attualità della lezione di metodo di Bolgiani: egli si è posto la necessità di assumere il metodo storico-critico nello studio del "fatto" della religione cristiana e delle religioni, attraverso lo scavo dei documenti e la continua attenzione alla complessità del reale. In Appendice, uno sguardo retrospettivo alla Storia della Chiesa e del Cristianesimo, che si può considerare l'autobiografia intellettuale dell'autore.
La ricerca della felicità accomuna tutti gli uomini, al di là di ogni differenza. È il motore del mondo, il fine cui tendono tutte le nostre azioni. Raggiungerla è una sorta di "privilegio". Basti pensare che nella tradizione ellenistica era appannaggio pressoché esclusivo degli dèi, a cui - unici tra tutti gli esseri - era riservato l'attributo di makarios (beato). Oggi, più democraticamente, la riteniamo un diritto. A volte bisogna lottare, essa è l'ambìto premio nella lunga gara dell'esistenza, ed è qualcosa di straordinario, non può essere la condizione normale della vita: «La felicità, quella specie di spasimo dell'anima, non può durare che poco: sarebbe insopportabile, sennò» (Carlo Cassola). Talvolta, invece, «la felicità è una ricompensa che arriva a chi non l'ha cercata» (Émile-Auguste Chartier): si tratta solo di saper aspettare. Capita infatti che in un solo istante una gioia inattesa faccia capolino, e rischiari un'esistenza. La felicità, infatti, è composta anche «di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore», come spiega Richard Bach nel famoso Gabbiano Jonathan Livingston. La felicità è una direzione e non un luogo, per questo abbiamo bisogno di orientamenti per aspirare a una vita felice. Ecco dunque spiegata la funzione di questo libro, che offre 365 letture memorabili per attingere ispirazioni utili ad affrontare la vita di ogni giorno.
Il volume, in un'edizione aggiornata e arricchita da due ulteriori ambiti di intervento, offre un quadro completo delle aree in cui può operare l'assistente sociale. Per ognuna di esse si analizzano le problematiche e gli interventi tipici del servizio sociale, prestando attenzione ai contesti istituzionali e normativi, alla dimensione storica, al dibattito attuale e alle prospettive future. Il testo può essere utilizzato nella didattica della laurea triennale, come preparazione all'esame di Stato, ma anche da professionisti che vogliano avere una prima informazione sul tema e da chiunque sia interessato ad approfondire il lavoro dell'assistente sociale.
Per la nostra generazione, a differenza delle precedenti, la “questione di Dio” non si pone affatto: come domanda rilevante per la vita, sembra sparita dall’orizzonte. Cifra del nostro tempo è diventata, piuttosto, l’indifferenza religiosa.
Ebbene: la teologia e la pratica ecclesiale hanno recepito il cambiamento radicale nella questione di Dio – anzi, il suo smantellamento? Lo rispecchiano in maniera adeguata? Ora che ci siamo lasciati alle spalle persino l’ateismo di protesta, che significato assume il fenomeno dell’indifferenza religiosa per la riflessione sulla fede e la ricostruzione responsabile dei contenuti della fede? Quali richieste devono soddisfare, in un ambiente (post)secolare, l’annuncio del vangelo e la pastorale della chiesa? Quali tradizionali presupposti teologici e antropologici della tematica relativa a Dio, ieri considerati ovvi, devono oggi essere ripensati e se necessario corretti?
Una questione irta di sfide, scandagliate con competenza e acume da venti fra teologi, filosofi e sociologi della religione appartenenti alle migliori università di lingua tedesca. Ne deriva una panoramica completa e molto ben costruita, oltre che di grande attualità, su una domanda che è di sempre.
L'evento della fede coincide con la consegna di un racconto, che si ripete di generazione in generazione. È stato così per Israele ed è ancora così per i credenti in Gesù di Nazareth. Non si tratta della trasmissione di una dottrina ma della narrazione di un'esperienza. Nella pluralità costitutiva della Chiesa ogni comunità ha il proprio modo di raccontare la fede, la propria esperienza del Vangelo. È con l'intento di mettere in mano ad altri il seme della propria fede che in queste pagine una comunità si racconta. Storie, personaggi, vicende della vita della comunità di San Pietro in Modica aspirano qui a diventare, nella loro frammentaria, piccola realtà, un ponte gettato verso altri e affidato alla memoria amante e creatrice di Dio.
Nel 30° anniversario della pubblicazione, Caritas Italiana e Fondazione Migrantes dedicano il proprio volume di studi sull'immigrazione in Italia al messaggio del Santo Padre per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2021. Vi trovano spazio aspetti statistici, qualitativi e pastorali, con ampio risalto alle storie delle persone incamminate "Verso un noi sempre più grande".
«Giannino Piana testimonia in modo trasparente la bellezza della ricerca, la gioia del credere, l'attrattiva della verità, l'amore per l'essere umano. Se vogliamo uscire dalla soglia della teologia, divenendo partecipi della sensibilità di tante persone in ricerca, potremmo forse applicare a lui un asserto della Critica della ragion pratica di Kant: "L'etica non è esattamente la dottrina che ci insegna come essere felici, ma ci insegna come possiamo fare per renderci degni della felicità"» (dalla Postfazione di Gianfranco Ravasi).
La creazione artistica, e più in generale ogni impegno estetico del linguaggio e dell'immaginazione umana, è per Tolkien un dono e un compito (divino) per recuperare un atteggiamento di meraviglia di fronte al "dato" della creazione. Al cuore dell'opera di Tolkien c'è la scoperta che ogni uomo è chiamato a collaborare, con i propri particolari desideri e pensieri, a un disegno più grande, a contribuire con il proprio "io" alla grande polifonia della creazione, e così innestare la propria storia nel grande, unico "Tree of tales".
Periodico religioso mensile: anno 13, n. 5/2020. Tempo di Pasqua - In edizione tascabile, propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata, oltre al rito della Messa, alla liturgia della Parola e alle parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, le giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione. Abbonandosi all'edizione web sarà possibile scaricare i contenuti in formato PDF. Iscrivendosi alla newsletter, si riceverà quotidianamente via e-mail il link al PDF della messa del giorno.