Una comprensione insufficiente tanto della fede, quanto dell'amore, ha fatto sì che venisse persa di vista la profonda unità che lega insieme e in reciproca connessione queste due dimensioni essenziali della vita cristiana: il credere e l'amare. Il presente volume, di A. Bellandi, intende rimettere al centro una tale unità, presente anzitutto nella testimonianza paolina e giovannea, mostrando come non si possa parlare di fede cristiana pienamente realizzata senza includervi in essa l'operosità dell'amore, e viceversa come l'amore sia condizione necessaria per il conoscere della fede. Infatti essa nasce e si sviluppa sul fondamento della rivelazione di Dio compreso quale "amore trinitario" e vive nel contesto comunionale del "noi-ecclesiale". In questa prospettiva, viene ripercorsa dal testo la centralità dell'amore così come si documenta anzitutto nei testi di alcuni grandi autori del passato, nel recente magistero di Giovanni Paolo II e nella preghiera liturgica, per poi finalmente offrire una visione teologica complessiva, pur essenziale nei suoi termini, in cui l'amore viene visto quale primaria dimensione caratterizzante l'essere e la vita nuova del credente, immedesimato a Cristo nel battesimo.
«Dopo Maria, Madre di Dio, nessun Santo occupa tanto spazio nel Magistero pontificio quanto Giuseppe, suo sposo»: così afferma papa Francesco, introducendo la sua Lettera apostolica Patris corde, scritta in occasione del 150° anniversario della Dichiarazione di San Giuseppe quale Patrono della Chiesa universale. Il volume nasce come accompagnamento all’anno dedicato a San Giuseppe (8 dicembre 2020 – 8 dicembre 2021) tenendo presente l’appello della Chiesa ad andare verso di lui: Ite ad Ioseph.
Dopo l’introduzione a cura dell’Arcivescovo di Salerno, si susseguono delle agili riflessioni in ambito biblico, teologico ed artistico, al fine di condurre il lettore davanti alla ricchezza e all’attualità della figura straordinaria di Giuseppe di Nazaret.
Con scritti di:
LUIGI AVERSA , direttore del Museo Diocesano San Matteo di Salerno.
ANDREA BELLANDI, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno.
FILIPPO BELLI, docente presso la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale a Firenze.
MASSIMO BORGHESI, docente di Filosofia morale l’Università di Perugia.
ANTONIO LANDI, docente di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Urbaniana (Roma).
LORELLA PARENTE, docente di Ecclesiologia e Mariologia all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Salerno.
Un manuale che offre a studenti, manager e professionisti una guida tecnico-operativa completa e sistemica alla gestione delle risorse umane, per formarsi e specializzarsi in ruoli manageriali e consulenziali, grazie alla presenza di figure, schemi, esempi concreti e casi aziendali che approfondiscono sul piano realizzativo ed in un duplice focus di analisi (lavoro e lavoratori), unita ad una esposizione rigorosa e chiara, l'uso di modelli, tecniche, metodologie e buone prassi gestionali, ricollegandoli a principi, paradigmi e valori nuovi da perseguire, legati all'autocontrollo delle proprie performance , alla motivazione delle persone, all'empowerment, alla leadership valoriale che, in tempi di centralità del Capitale Cognitivo e della Sostenibilità Etica ed Ambientale dei prodotti offerti, forniscono un contributo essenziale allo sviluppo ed al successo di lungo termine di un'organizzazione. Il volume spazia così dai temi delle dinamiche gestionali ed organizzative interne; alla selezione e recruitment del personale; agli effetti del job act e delle nuove politiche attive del lavoro; alle modalità di calcolo della "busta paga" e del costo del lavoro lato azienda; alla valutazione delle posizioni, delle prestazioni ed alle scelte di job design; per giungere poi ad affrontare leve più strategiche per giungere ad avere ad un tempo personale ed aziende performanti, flessibili e degne di fiducia.
Alle riflessioni di "Cioni Mario" sull'esistenza di Dio al Padre nostro recitato ne La tigre e la neve; dai monologhi comici sul Giudizio universale alle disquisizioni teologiche delle letture dantesche. Nei film e negli spettacoli di Benigni c'è un'attenzione ricorrente per le tematiche religiose. Dio, la Bibbia, la creazione, angeli e diavoli, Gesù, la Madonna. Argomenti affrontati a volte con ironia tagliente, a volte con grande profondità. Questo libro analizza (senza pretendere di dare giudizi o di apporre etichette) il lavoro di un artista che, evidentemente, si è lasciato "turbare" da dubbi, inquietudini, interrogativi, e ne ha fatto il cuore della sua cifra stilistica. Perché in fondo la comicità e la poesia, il riderci sopra e il giocare con le parole, sono due modi diversi per dire ciò di cui è difficile parlare.
Da sempre tutte le organizzazioni, siano esse aziende, enti, associazioni, ordini professionali, sono impegnate in battaglie senza quartiere,con risultati spesso incerti o non esaltanti, per assicurarsi una vantaggio competitivo duraturo, utilizzando la materia prima di ogni business: la Conoscenza, che crea valore intermediando tra chi la produce e chi ne fruisce. Queste attività di sharing knowledge, anche quando basate su tecnologie informatiche, per realizzarsi efficacemente richiedono solidi legami tra Persone e Conoscenza, nella consapevolezza che quest'ultima risiede prevalentemente nelle persone. Ma come sviluppare concretamente tale rapporto ? con quali strumenti ? e con quali vantaggi ? L'idea di fondo di questo volume è quella di puntare sulla realizzazione di Comunità di Pratica, costituite dalle persone interessate a valorizzare concretamente il patrimonio di conoscenze, esperienze e best practice presenti all'interno di queste organizzazioni per rafforzarne con successo le capacità innovative e competitive. Al tempo stesso i partecipanti saranno in grado di individuare le migliori linee di azione nell'affrontare i problemi quotidiani, tramite rapporti di cooperazione fiduciaria e di aiuto reciproco basati sui valori comuni, in un'ottica di apprendimento continuo di nuovi saperi e nuove experties per una crescita professionale integrale.