Finora solo con una certa titubanza si era tentato un approccio squisitamente liturgico alla figura di Maria. A questa carenza farà fronte il solido e compiuto studio di Sergio Gaspari.
Il gradito volume, dalla lettura avvincente ed appassionante, favorirà senza dubbio la promozione di una nuova e approfondita lettura "non solo della dottrina della fede, ma anche della vita della fede, e, dunque, della autentica spiritualità mariana, vista alla luce della tradizione e, specialmente, della spiritualità alla quale ci esorta il Concilio' (RM 48)". Mons. M. Magrassi
L'aver cura implica il reciproco riconoscimento e la massima valorizzazione delle originali potenzialità di ogni soggetto, allo scopo di migliorarne la qualità dell'esistenza. Nei confronti della persona con disabilità è necessario saper costruire o ri-costruire una relazione educativa intesa come relazione di aiuto autentica ed emancipativa, affinché l'altro, gradualmente, sia in grado di riprendersi cura di sé per realizzare il proprio essere. Ai professionisti della cura educativa e dell'aiuto spetta il compito di promuovere nel "diverso" la ri-apertura di un discorso (progetto esistenziale) che, a causa dell'incontro con il deficit, è stato precocemente interrotto o già predeterminato. In tal senso, cura educativa ed aiuto costituiscono prioritarie categorie fondative della Pedagogia speciale intesa come scienza attenta alla costante rilettura delle professionalità educative impegnate nella complessa e delicata sfida del raggiungimento di un buon livello di qualità del processo di inclusione scolastica e sociale delle persone con "bisogni educativi speciali".
Che cosa succederebbe se di punto in bianco decidessimo di conoscere noi stessi al modo degli antichi Greci? E se per farlo ci scegliessimo per maestri Pitagora e Parmenide, Epitteto e Pirrone, Epicuro e Diogene? Potremmo scoprire che le scuole dell'antichità non hanno mai chiuso davvero - non finché penseremo alla felicità come a un destino da conquistarci. Attraverso la cronaca di sei settimane «filosofiche», ciascuna vissuta nel rispetto dei precetti di una diversa scuola, Ilaria Gaspari ci guida in un insolito esperimento esistenziale, a tratti serissimo, a tratti esilarante. Scopriremo così che piegandosi alle regole astruse del pitagorismo si può correggere la pigrizia patologica, mentre i paradossi di Zenone mettono a nudo certe strane contraddizioni nel modo in cui siamo abituati a considerare il ritmo della vita. E se essere epicurei non è così piacevole come sembra, il cinismo può regalare gioie inaspettate. Un esercizio di filosofia pratica che ci insegnerà a sentirci padroni dell'attimo che fugge.
In queste pagine storie di uomini e donne che hanno testimoniato con le loro vicende terrene l'ottimismo nella forma più alta che è quella di appassionati amanti dell'umanità alla ricerca di Dio.
Con questo volume l'Autrice presenta l'edizione critica di un singolare ufficio liturgico in onore di S. Francesco d'Assisi contenuto contenuto in un codice italogreco copiato nella Terra d'Otranto ellenofona alla fine del Medioevo, alla vigilia del tramonto della grecità. Il manoscritto, conservato nell'Archivio Chiesa Matrice di Maria SS. Assunta di Galatone (Lecce), è di straordinaria importanza poichè rappresenta un unicum, in quanto il culto del santo umbro non ha avuto diffusione nella Chiesa bizantina: può considerarsi un esempio di inculturazione, il risultato di una reciprocità e di un'interazione, di una simbiosi e di un dualismo fra due riti, due lingue, due culture. Il testo greco proposto è corredato da richiami biblici, fonti bizantine e francescane e da un'accurata traduzione a fronte e un commento dettagliato.
L'educazione inclusiva necessita di una didattica di qualità comprensiva della pluralità dei bisogni, aperta alle diversificate esigenze formative, speciali e non, di tutti gli allievi, in cui la diversità è vissuta come stimolo e comune arricchimento. All'interno del contesto scolastico il primo passo da compiere è il riconoscimento delle diverse abilità degli alunni al fine di elaborare efficaci, funzionali strategie e metodi di apprendimento: ogni allievo ha risorse e ricchezze da esprimere e valorizzare, indipendentemente dalle sue disabilità, dai suoi punti-forza e debolezza. Il presente volume intende compiere un'attenta riflessione su alcune interessanti pratiche inclusive progettate in ambito scolastico utilizzando modelli e strategie d'individualizzazione all'interno di un'innovativa impalcatura didattico-curricolare, ove trovano adeguato riconoscimento, tra gli altri, i linguaggi teatrali, musicali, i laboratori emozionali e le strategie didattiche complesse come quelle dello sfondo integratore. Le riflessioni teorico-pratiche elaborate dagli autori nei singoli contributi intendono focalizzare l'attenzione sugli aspetti nodali, ancora problematici, riscontrabili nell'intento di concretizzare il processo di inclusione stesso. Il lavoro si rivolge ai docenti specializzati nel sostegno e curricolari di ogni ordine e grado di scuola, agli educatori e a tutti i professionisti della relazione di aiuto che sono coinvolti nel processo formativo.
Annibale Gilardoni e Luigi Sturzo iniziarono a frequentarsi a Roma dal 1916 Gilardoni era segretario dell'Unione delle province d'Italia, avvocato di successo e libero docente all'Università "La Sapienza", e Sturzo vicepresidente dell'Anci e pro-sindaco di Caltagirone. Fu tale l'impressione della sua competenza in materia di autonomie locali, economia e finanza che nel 1919, pur essendo lui estraneo al mondo cattolico, Sturzo lo volle nel Partito popolare, di cui divenne deputato nel 1924. Piero Gobetti, nel 1925, lo segnalò tra gli "uomini nuovi" di quel partito che avrebbero meritato di guidare l'Italia. Redattore de "II Popolo", durante il fascismo denunciò con la stessa fermezza la riduzione dei redditi dei lavoratori e quella dei bilanci di comuni e province, l'orientamento del governo a favore dei grandi capitalisti e lo scandalo delle concessioni petrolifere attribuite alla Sinclair, condividendo con l'amico Giacomo Matteotti l'attenzione alle autonomie locali, alla politica finanziaria e alla corruzione. Aventiniano e antifascista, Gilardoni fu corrispondente di Sturzo in esilio. Le sue lettere narrano l'inconcludente attività politica dell'Aventino e gli esordi del regime fascista. Si tratta di pagine ricche di umanità e piene di sconforto per la tragedia che sentiva incombente; in esse traspare una profonda fede religiosa, che pure non gli impedisce di condannare il "tradimento" del Concordato del 1929.
Romanzo sulla conversione, l'amicizia, la generosita'. In questo romanzo il protagonista e' un contadino dell'Abruzzo, Beppino, che, abbandonato dalla moglie, va a cercare la solitudine in un'isola disabitata sul lago di Bolsena. Morirebbe certamente di stenti se non facesse, per diversi motivi, la stessa scelta un ricco e famoso medico, oppresso dal ricordo della tragedia che alcuni decenni prima lo ha privato della sua famiglia. Benche' cosi diversi diventano amici, quasi fratelli. Tutti e due ritornano in modo diverso alla fede perduta. Due croci uguali e vicine, segnano infine le loro tombe. La figlia di Beppino scopre un giorno, in uno scrigno del medico, un diario segreto, in cui svela tutte le vicende della sua vita....