Cosa succede nel cervello di un musicista o di un grande pittore quando lavorano alla loro creazione? Quali meccanismi consentono l'attività cerebrale che ci permette di valutare un quadro o una sinfonia? Qual è l'origine del piacere estetico, questa emozione così strana e così travolgente? L'autore vuole esplorare l'universo del piacere estetico e della creazione dell'opera d'arte, rovesciando secolari luoghi comuni e non avendo paura di cercare di spiegare ciò che filosofi e poeti, epistemologi e artisti hanno considerato troppo spesso inesplicabile.
Con una tenerezza di sentimenti da cui l'anima del lettore è come conquistata, l'autore, gesuita assai colto, quasi come un pastore d'anime, s'impegna a ricondurre Gesù Cristo al centro della vita di fede, in un rapporto che passa attraverso quella povertà di spirito di chi non conta più sulle proprie capacità per poter accogliere il dono di Dio offerto in Gesù Cristo. La spiritualità di Saint-Jure è centrata, infatti, sull'amore confidente e umile verso Gesù Cristo alla luce della Parola di Dio, delle riflessioni di San Paolo, dei Padri e dei Dottori della Chiesa. Ebbene, nella sua riflessione l'autore ci fornisce i mezzi per rispondere a un simile invito e quindi essere in grado di comprendere, con San Paolo, "quale sia l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità e conoscere l'amore di Cristo che sorpassa ogni conoscenza" (Ef 3, 18-19). E perché, sostenuti da questa testimonianza, non cercare, una volta per tutte, di scoprire quest'opera meravigliosa di Cristo in noi, questo tesoro nel nostro vaso di terra?
A 16 anni una malattia misteriosa la riduce alla paralisi. Può muovere soltanto le mani e per passare il tempo ricama. A partire dal 1928 è totalmente paralizzata, non può muovere neppure le mani e non può deglutire. Per più di 50 anni non si nutrirà che dell'ostia consacrata. Nel 1930 riceve le stigmate e da quel giorno rivivrà ogni venerdì la passione di Cristo.
"Architetto che ha fatto una lunga esperienza di archeologo e che ama in maniera profonda il costruire degli antichi, Adam ha anche grandissime doti di intelligente divulgatore, come attesta, oltre a questo libro, anche un delicato documentario di analogo soggetto da lui girato in Italia pochi anni orsono. Per Adam la tecnica costruttiva antica nasce direi quasi dalle cose, in sequenze apparentemente "semplici": in realtà questa "semplicità" è soprattutto merito dell'autore, che sa proporre la materia, non sempre agevole e di facile ricostruzione, con un garbo tutto suo e con una capacità straordinaria di mettere in risalto i nodi strutturali dei problemi che solo un architetto può avere." (Mario Torelli)
Un trattato completo della morale cattolica. Il libro e molto utile anche per la predicazione.