I saggi raccolti in questo volume - frutto della riflessione acuta e rigorosa che il più grande studioso italiano di Weber ha condotto nel corso di venticinque anni - mettono a fuoco tutti i temi centrali della complessa opera weberiana. Un primo nodo di questioni riguarda la teoria del metodo delle scienze storico-sociali, considerata nel contesto del dibattito epistemologico tedesco tra Otto e Novecento, che ebbe per protagonisti pensatori quali Dilthey, Husserl e Rickert. Un secondo fuoco tematico affronta la grande questione della "sociologia della religione", studiata nei suoi rapporti con la teoria weberiana della razionalità e della razionalizzazione, volta a cogliere la specificità dello sviluppo dell'Occidente rispetto alle civiltà dell'Oriente e alle loro forme di religiosità. Un terzo blocco ha per oggetto i rapporti tra politica, diritto ed economia, così come emergono dall'analisi che Weber ne ha offerto soprattutto in "Economia e società". Il libro, infine, prende in esame gli aspetti essenziali della recezione di Weber nella cultura italiana, con particolare riguardo alla sua presenza nel dibattito sociologico e nella discussione filosofica della seconda metà del Novecento. Pur nella pluralità dei temi affrontati, il volume offre una presentazione organica e aggiornata dell'opera di Weber, ed è uno strumento per la comprensione dei suoi contributi alle scienze sociali contemporanee.
A dispetto dell'immagine che la vuole strettamente legata a una dimensione urbana, l'Italia è disseminata di «territori del margine»: dal complesso sistema delle valli e delle montagne alpine ai variegati territori della dorsale appenninica, e via via scendendo per la penisola, fino a incontrare tutte quelle zone che il meridionalismo classico aveva indicato come «l'osso» da contrapporre alla «polpa», e a giungere alle aree arroccate delle due grandi isole mediterranee. Sono gli spazi in cui l'insediamento umano ha conosciuto vecchie e nuove contrazioni; dove il patrimonio abitativo è affetto da crescenti fenomeni di abbandono; dove l'esercizio della cittadinanza si mostra più difficile; dove più si concentrano le diseguaglianze, i disagi. Sommandole tutte, queste aree - «interne», «fragili», «in contrazione», «del margine» -, ammontano a quasi un quarto della popolazione totale, e a più dei due terzi del l'intero territorio italiano. Abbastanza per farne l'oggetto di una grande «questione nazionale». Se non fosse che hanno prevalso altre rappresentazioni: il Sud in perenne «ritardo di sviluppo»; il «triangolo industriale» della modernizzazione fordista; la «terza Italia» dei distretti.
Questo libro ripercorre la storia della politica economica italiana dal '68 a oggi e ne offre una lettura critica alla luce delle vicende politiche, dell'evoluzione della società, dei mutamenti istituzionali, del fluire degli eventi economici e politici internazionali. Ne emerge il racconto di una stagione di illusioni ed errori, culminata in una crisi economica dagli esiti potenziali disastrosi, a cui sta seguendo una faticosa, lenta rinascita. Il volume di Salvatore Rossi è un'agile guida per chi voglia orientarsi nella storia recentissima della politica e dell'economia in Italia.
Sette anni dopo la fuga in Egitto, Giuseppe, Maria e il loro figlio Gesù vivono in un villaggio ai confini con la Palestina. Giuseppe rimane ferito nel tentativo di spegnere un incendio nella falegnameria in cui lavora e Maria e Gesù, grazie all'aiuto della comunità ebraica, riescono ad unirsi ad una carovana diretta in Galilea. Ma Sefir, che ha ricevuto da Erode l'ordine di uccidere il bambino, è sulle loro tracce. Un difficile cammino li attende per raggiungere Nazareth, la terra tanto sognata.
Un'indagine che esplora la natura dei partiti politici: che cosa sono, a cosa servono, come funzionano (o non funzionano) i partiti italiani.
Questo saggio si ispira alla Costituzione liturgica del Concilio Vaticano II e tiene conto delle linee interpretative dei maestri che l'hanno approfondita e dei documenti che ne hanno segnato l'attuazione. L'ampio testo mostra come le celebrazione del mistero di Cristo prenda senso e sia inserita nella storia della salvezza. Per questo vengono sviluppati i capitoli antropologico, biblico, storico, teologico e pastorale mostrandone il concatenamento con la "fondazione" e la mutua successione, perché l'agire liturgico appaia nel grande affresco della vita della Chiesa.
La compenetrazione fra tecnica e scienza ha segnalato l'intera civiltà dell'Occidente. Nelle forme che ha assunto fra il Quattrocento e il Settecento, questo stretto rapporto era assente sia nella civiltà antica sia in quella medioevale. Le arti meccaniche vennero concepite, per due millenni, come necessarie al sapere, ma forme inferiori di conoscenza, immerse fra le cose materiali e sensibili, legate alla pratica e all'opera delle mani. Con chiarezza e con una capacità di sintesi, il libro affronta il problema del mutamento profondo delle ideologie che si accompagnò al nascere e al progressivo affermarsi di una moderna concezione del lavoro, della tecnica, dell'industria.
Bobbio, Calamandrei, Einaudi, Galante Garrone, Olivetti, Parri, Salvemini, Scalfari, Silone, Spinelli e molti altri. Sono loro i destinatari delle lettere, qui raccolte, di Ernesto Rossi, tra gli intellettuali impegnati nella fondazione della democrazia italiana alla fine del fascismo. Con immediatezza, franchezza di giudizio e libertà di espressione, Ernesto Rossi discute con i suoi interlocutori, maestri e amici di impegno civile e culturale, delle speranze di una società italiana senza più guerre né nazionalismi, di federalismo, di ricerca di un'alternativa laica ai modelli democristiano e comunista. Lironia, l'irriverenza per i "padroni del vapore" e per i politici di lungo corso punteggiano il profilo di un intellettuale che non fa sconti a nessuno, neanche a se stesso.
Medico a servizio della natura. Come reagiremo se lo vedessimo scritto sul biglietto da visita del nostro medico di fiducia? Il volume, attraverso le analisi testuali, semantiche e sistematiche dei diversi autori, affronta la problematica della cura e le sue interrelazioni cosmo-antropologiche e metafisico-teologiche. Prendendo come interlocutore privilegiato san Tommaso d'Aquino, la riflessione di sviluppa su un asse di costruttivo confronto con l'oggi, in ossequio allo stile della collana che coniuga Medioevo e contemporaneità.
Il volume ha come oggetto il contributo che la formazione affettiva è in grado di dare allo sviluppo della libertà dell'essere umano nonché alla sua disponibilità alla donazione e alla convivenza pacifica. All'"intelligenza del cuore" si guarda come alla competenza capace di svolgere una singolare funzione in ordine alla progettazione di nuove forme dell'essere-con-sé e dell'essere-con-gli-altri, dell'essere-per-sé e dell'essere-per-gli-altri. In questo senso, il sentire educato si costituisce premessa di una nuova cultura orientata a valorizzare e a far convivere, accanto all'"homo sapiens faber oeconomicus", l'"homo sentiens".