In un mondo fortemente stimolato e frammentario i legami rischiano di essere superficiali e spezzarsi con leggerezza. Diviene allora urgente avere una chiara idea su chi siano la persona e la coppia, così come è fondamentale capire come costruire dinamiche fra le persone che resistano al tempo e che portino alla maturità. Il percorso di crescita affettiva nella coppia, durante il fidanzamento e poi nel matrimonio, è indispensabile per vivere in una realtà complessa come quella presente. Con questo libro ci si augura di gettare un po' di luce su tale complessità, in modo da far emergere sempre più la bellezza dello stare insieme come coppia e nel comprendere che la vocazione al matrimonio è la chiamata alla personale realtà familiare, cellula della più grande famiglia umana.
I single italiani sono un popolo corteggiatissimo dal mercato, perché considerato composto dai migliori consumatori. Sulle riviste e in tv, l'essere single appare come una condizione di libertà e indipendenza desiderabile. Così, però, si perde di vista il molteplice di un'esperienza di vita tanto diffusa, varia, contraddittoria. Si rimane in superficie. Così facendo si perdono di vista le persone, con le loro storie, tutte preziose. Spesso, vite costruite o ricostruite tutte intorno ad una ferita.
Con le recenti tecniche di manipolazione genetica (CRISPR) sarà possibile scoprire la predisposizione di un embrione a certe malattie ed evitare che esse insorgano con interventi precedenti alla nascita. Ma le sfide etiche sono enormi: chi decide quali vite sono degne di essere vissute e quali no? C'è un limite al potenziamento fisico e cognitivo dell'uomo?
Uno strumento per approfondire il tema con adeguate basi antropologiche e sufficienti informazioni per non scivolare nello scontro ingenuo e demagogico.
La questione del gender, per come è stata articolata, chiama oggi in causa una molteplicità di concetti: unioni civili, femminismo delle differenze, transgender, educazione all’affettività, utero in affitto, stepchild adoption. Approfondire il tema, indagandone le dimensioni antropologiche, è un’operazione necessaria per chi voglia orientarsi responsabilmente e con competenza.
Dov'è il confine tra la vita e la morte? Come assistere un malato fino alla fine"? Una visione della complessità dell'argomento e dei diversi approcci. "
Storie di uomini e donne che hanno accettato la sfida della malattia.
Negli ultimi anni il progresso, davvero straordinario, dell'ingegneria genetica e della medicina ha aperto nuovi, impensabili scenari di vita, ma ha posto anche seri interrogativi etici. La clonazione, gli organismi geneticamente modificati, i trapianti d'organo, l'eutanasia, l'aborto, la riproduzione assistita hanno costituito e continuano a costituire oggetto di dibattito e di riflessione da parte non solo degli specialisti, ma anche dell'opinione pubblica, oggi più sensibile e attenta a tale questione. In questo contesto si moltiplicano scuole e master di bioetica. Con l'intento di fornire uno strumento che offre una trattazione sistematica di facile accessibilità pur nel rigore scientifico ed etico, è stato pensato il manuale, destinato agli studenti dei corsi specifici, ma anche a quanti desiderano un agile testo di consultazione. Ogni capitolo affronta un argomento e si conclude con quattro sezioni: la bibliografia; una sezione con spunti per ricerche; un caso di studio; una appendice di documenti di varia natura (testi legislativi, articoli del Codice di deontologia, Carte e dichiarazioni internazionali, testi del Comitato Nazionale di Bioetica).
È ancora vivissimo il ricordo del dibattito scatenato dal caso Welby sull'eutanasia e l'accanimento terapeutico che ha coinvolto i medici e interessato l'opinione pubblica. Tra tutti i problemi esistenziali quello del dolore infatti (insieme a quello della morte che gli è intimamente correlato) rappresenta il problema dell'umanità, il muro irrisolto ed ultimo dei tanti perché che la assillano. Varie risposte sono state date, molte delle quali insoddisfacenti, e anche quella cristiana che presenta una sua profonda e appagante giustificazione spesso è stata ed è ancora presentata in modo improprio: si sente dire infatti che siamo nati per soffrire, che il dolore è frutto del peccato originale ed ha una funzione espiatoria. Non è propriamente così. In queste pagine l'Autore tenta di fare chiarezza sulla visione cristiana del dolore offrendo gli strumenti conoscitivi, sia sul piano religioso che su quello medico.
Nella società contemporanea, caratterizzata da una concezione scientifica e meccanica della vita, è profondamente cambiato l'approccio alla morte: non più evento naturale e ineluttabile da vivere con rassegnazione come nel mondo antico;. non più momento di passaggio e apertura alla vera Vita come nella cultura ebraico-cristiana, la morte appare all'uomo postmoderno come un evento assurdo, irrazionale, da negare e da ridurre sotto il proprio dominio. Contro questo atteggiamento, all'origine di fenomeni quali l'eutanasia e l'aggressività terapeutica, è necessario costruire una nuova cultura che invece di negare la morte e di medicalizzarla... insegni ad integrarla nella vita. E' la proposta che in queste pagine l'Autore indica con il nome di eubiosia (letteralmente, la buona vita): si tratta di una cultura del dono (alla base, ad esempio, della pratica del trapianto di organi) e della biosolidarietà fondata sul rispetto della dignità dell'uomo in ogni fase della vita.
Uno strumento utile per la formazione degli operatori sanitari, ma che, per la chiarezza espositiva e l'attualita dell'argomento, si rivolge ad un ampio pubblico.
E' sempre lecito cio che e tecnicamente possibile? Secondo quali principi e valori valutarlo. Un testo di bioetica che si rivolge anche a quanti intendono avvicinarsi per la prima volta alla materia.
La bioetica è una nuova disciplina o piuttosto un conoscere interdisciplinare, che costituisce il luogo di incontro di altri settori culturali quali il diritto, la medicina, la filosofia, la psicologia e la teologia? La bioetica si pone forse come un'etica dei tempi nuovi, più idonea dell'etica tradizionale a rispondere ai pressanti interrogativi posti dallo sviluppo della tecnica moderna? Sono solo alcuni degli interrogativi attorno ai quali il libro svolge la sua riflessione, nel tentativo di chiarire i contorni di un sapere che è ancora alla ricerca del suo statuto epistemologico. L'autore si avvale di una accurata analisi delle questioni che maggiormente alimentano il dibattito bioetico di questi ultimi anni: l'ingegneria genetica, la clonazione, i trapianti d'organo, la procreazione assistita, l'eutanasia, l'aborto, la sperimentazione sugli embrioni, l'ecologia e l'animalismo, mantenendo sempre come unico filo conduttore il tema delle relazioni intersoggettive. È in questo la maggiore novità del libro: l'idea che l'elemento moralmente regolativo, in campo etico e bioetico, sia il principio di intersoggettività come reciproco riconoscimento.