Storia e critica dell'opinione pubblica ("Mutamento di struttura della sfera pubblica", nel titolo originario), uscita nel 1962, è stata la prima importante opera di Jürgen Habermas, divenuta ormai un classico, che permette di comprendere la genesi e le trasformazioni della sfera pubblica politica dall'epoca borghese sino alla crisi del suo carattere emancipatorio nel corso del Novecento. Seppur il concetto di sfera pubblica - inteso in senso normativo, critico e applicativo - sia rimasto il filo rosso che accompagna l'intera sua opera, Habermas ritorna oggi a interrogarsi sul radicale mutamento strutturale prodotto da Internet e dai social network, così come sulle tendenze della comunicazione pubblica nel contesto del nuovo ecosistema mediale, ibrido, decentrato e reticolare.
Mentiamo tutti, tutti i giorni, più volte al giorno, a conoscenti, amici, colleghi, familiari. A noi stessi. Eppure mentire è più complicato che dire la verità. Perché allora lo facciamo? Quello della menzogna è un territorio pieno di insidie, entrarci vuol dire muoversi in una dimensione incerta e contraddittoria. Il pensiero bugiardo, scrive l'autore, è un labirinto: un dedalo di strade più o meno tortuose, un gioco di specchi, un enigma che la psicologia può aiutarci a decifrare, almeno in parte. Quello che emerge con forza da questo libro, che si muove tra letteratura, storia e scienze della mente, è il ruolo centrale della bugia nella costruzione del sé e del mondo, un unicum esistenziale ed emozionale capace di condizionare le nostre azioni e i nostri comportamenti in modi che non possiamo nemmeno immaginare.
I meccanismi di difesa è stato fin dalla prima edizione (1994) accolto con interesse da clinici, ricercatori e studenti, sia per il dialogo tra modelli teorici ed esemplificazioni cliniche sia per la presenza della versione italiana della Defense Mechanism Rating Scale (DMRS), che contiene definizioni precise dei diversi meccanismi di difesa. Questa nuova edizione aggiornata mantiene un approccio ricco di esempi clinici, inseriti però nel panorama odierno, mutato in seguito alla svolta relazionale, agli studi sull'attaccamento, all'entusiasmo per la ricerca empirica. In tutti questi ambiti il costrutto di "meccanismo di difesa" ha continuato a mostrare la sua vitalità, restando punto di riferimento della diagnosi e della clinica in modo trasversale ai diversi approcci.
La storia della psicoanalisi è anche la storia dei pazienti che hanno consentito di offrire sguardi nuovi per ripensarne la teoria e la tecnica. Il libro presenta un ritratto inusuale dell'evoluzione delle idee psicoanalitiche attraverso dieci casi clinici particolarmente significativi per i terapeuti che li hanno raccontati. I pazienti, in realtà, sono stati protagonisti involontari, perché nessuno di loro ha chiesto in prima persona un intervento e a volte erano anche inconsapevoli del proprio ruolo: si tratta infatti di bambini. Ma la loro importanza storica è straordinaria. Il caso del piccolo Hans ha aperto la possibilità di estendere la psicoanalisi all'infanzia; Fritz ha visto la prima applicazione della tecnica del gioco alla psicoterapia; Albert è stato considerato il contraltare comportamentista all'analisi freudiana. Ognuno dei dieci giovani pazienti ha segnato anche un passo fondamentale nell'esplorazione della mente umana nel corso del suo sviluppo.
Claude Lévi-Strauss ha scritto che "fra tutti i linguaggi, solo la musica riunisce i caratteri contraddittori di essere a un tempo intelligibile e intraducibile". Da sempre l'esperienza musicale ha generato miti e utopie; è stata contestazione dello status quo, nostalgia delle origini e della Armonia Mundi, simbolo di ciò che mai potrà essere detto in parole. Questo libro si propone di seguire qualche percorso che la musica ha tracciato nell'immaginazione umana. Nella prima parte vengono prese in esame le teorie psicoanalitiche della musica e i loro antecedenti nel pensiero del Romanticismo. Nella seconda sono evocati, attraverso l'analisi di alcuni testi letterari e musicali (Hoffmann, Bernhard, Rilke, Offenbach), i rapporti tra musica, inconscio, fantasie cosmogoniche, mitologie del femminile e pratica analitica.
Quante volte ci è capitato di cercare qualcosa e trovare tutt'altro? Una compagna, un compagno, un lavoro, un oggetto. Agli scienziati succede sempre: progettano un esperimento e scoprono l'inatteso, che di solito si rivela assai importante. Questo affascinante fenomeno si chiama serendipità, dal nome della mitica Serendip da cui, secondo una favola persiana, tre principi partirono all'esplorazione del mondo. Nella storia della scienza le più grandi scoperte sono avvenute così. Qui però non troverete la solita lista di aneddoti, dalla penicillina ai raggi X al forno a microonde. Le più sorprendenti storie di serendipità svelano infatti aspetti profondi della logica della scoperta scientifica. Non è solo fortuna: la serendipità nasce da un intreccio di astuzia e curiosità, di sagacia e accidenti colti al volo. La serendipità, soprattutto, ci svela che non sapevamo di non sapere. Dopo i successi di Imperfezione e Finitudine, Telmo Pievani ci accompagna nell'avvincente storia di un'idea. Da Zadig a Sherlock Holmes, i tanti eroi della serendipità ci insegnano che la natura, là fuori, è sempre più grande della nostra immaginazione.
Diversamente dal mondo animale, regolato dal carattere infallibile dell'istinto, la sfera della sessualità umana appare simile a un collage cubista. La bussola dell'istinto non funziona. Gli esseri umani si accorgono che non è semplice tenere insieme, per esempio, il desiderio sessuale e l'amore. Allo stesso modo si accorgono che in ogni rapporto sessuale il desiderio, prima di incontrare il partner, è strutturato inconsciamente in un fantasma singolare che detta le regole di questo incontro: seduzione, possesso, gelosia, estasi. Inoltre devono prendere atto che il modo maschile e il modo femminile di esporsi alla sessualità non è lo stesso e che questa differenza è foriera di equivoci e disagi. Esiste poi una sintomatologia della vita sessuale che comprende l'eiaculazione precoce, la frigidità, l'assenza di desiderio, l'onanismo compulsivo, il feticismo, le pratiche perverse. Tutto questo porta l'autore, sulla scia di Lacan, a chiedersi se davvero esiste un rapporto sessuale, essendo che ogni rapporto sessuale è innanzitutto rapporto di ciascuno con il proprio fantasma.
Quando si trovano ad affrontare situazioni sgradite come fare i compiti o andare a dormire, oppure discussioni sul tempo consentito per stare davanti alla TV o al PC, i bambini si fanno prendere spesso dalla rabbia o si chiudono a riccio, adottando un comportamento reattivo. Gli adulti di riferimento possono contrastarlo favorendo lo sviluppo di uno yes brain, di un atteggiamento di apertura e curiosità nei confronti degli altri e della vita; possono alimentare la capacità di dire sì al mondo e di accogliere tutto ciò che la vita ha da offrire, anche nei momenti difficili. I bambini ricettivi, rispetto a quelli reattivi, sono più curiosi e ricchi d'inventiva, maggiormente portati a osare e a esplorare, meno preoccupati di commettere errori. Sono anche più competenti sul piano delle relazioni, più inclini alla flessibilità e alla resilienza davanti alle avversità e alle emozioni intense. In questo volume, gli autori forniscono a genitori e operatori gli strumenti (idee, strategie, "piani d'azione") per accompagnare i bambini di ogni età nel percorso verso una positività ricca di straordinari benefici.
Quello dell'amicizia è un tema fondamentale: riguarda ciascuno di noi. L'amicizia è infatti un vitale rapporto con il prossimo, capace di innescare un dialogo che ci trasforma reciprocamente. È una miracolosa fonte di gioia ma anche un equilibrio fragile, da tutelare. La relazione non esclude la solitudine, che anzi si trova al cuore dell'amicizia. I rapporti amicali non sono poi tutti uguali: mutano nel tempo, a seconda delle diverse età della vita, del genere, dei caratteri, delle condizioni esterne, familiari, sociali e storiche. L'amicizia, non ultimo, ha risonanze in psichiatria, tanto più in una situazione post-pandemica, ed è alla base della cura. Grandi pensatori, poeti e scrittori accompagnano Eugenio Borgna in questa riflessione a tutto campo sul sentimento di amicizia: Friedrich Nietzsche, Emily Dickinson, Rainer Maria Rilke, Thomas Mann e Antonia Pozzi, fra gli altri, prestano le loro parole per coglierne meglio il senso e il valore.
Edgar Morin propone il racconto di un'opera-vita, una vita che ha nutrito nel corso del tempo l'opera, che a sua volta ha alimentato la vita. È l'avventura di trent'anni di scrittura del Metodo, che questo volume integra con un capitolo fondamentale: "Per una razionalità aperta", inizialmente previsto nel piano generale dell'opera ma rimasto finora inedito. Attraverso questo cammino della vita nella mente e della mente nella vita, il libro traccia la via per una rifondazione dell'umanesimo con le idee del Metodo.
Sviluppata originariamente per il disturbo borderline di personalità, la psicoterapia focalizzata sul transfert (Transference-Focused Psychotherapy, TFP) è stata ora adattata alle specifiche sfide poste dal trattamento dei pazienti con narcisismo patologico, da quelli con tratti narcisistici a quelli con un disturbo narcisistico di personalità. Scritto dai massimi esperti, il libro aiuta i clinici a identificare, comprendere e lavorare più efficacemente con tutta la gamma di pazienti i cui problemi rientrano in quest'area. Accompagnando il lettore attraverso le varie fasi della terapia, il libro mostra come coinvolgere in profondità questi pazienti e come aiutarli a superare i cronici problemi relazionali e comportamentali.
La realtà virtuale è realtà a tutti gli effetti; questa è la tesi centrale di "Più realtà". In un'opera molto originale di "tecnofilosofia", David Chalmers offre un'analisi avvincente del nostro futuro tecnologico. L'autore ci guida in un grand tour delle idee più importanti in filosofia. Sfrutta la tecnologia della realtà virtuale per offrire una nuova prospettiva su questioni filosofi che di lunga data.