Se c'è qualcuno che ha attraversato la scena della poesia degli inizi del Novecento con la prepotenza e la vulnerabilità di una meteora, questi è sicuramente Vladimir Majakovskij, nato nel 1893, morto suicida nel 1930. Condusse una vita breve, irrequieta e vorace. Fisicamente imponente, quasi un divo di quel cinema che cominciava a diffondersi proprio allora, Majakovskij diventa famoso come il più grande cantore del partito e della intellighentsija rivoluzionaria sovietica, celebrando l'industrializzazione, le macchine e il futuro. Nei suoi componimenti la dimensione privata si unisce all'esperienza politica. In ogni suo verso esplode una vitalità straordinaria e una capacità di sguardo sul mondo che dalla dimensione politica evolve verso la grande visionarietà.
Raccolta di poesie di Gerard Manley Hopkins, considerato uno dei fondatori della poesia inglese moderna.
Questo libro è lo scrigno che racchiude e svela il mondo di Alda Merini, una delle maggiori voci poetiche di oggi. Contiene foto mai pubblicate che ne mostrano la casa, la vita privata, i navigli attorno ai quali ruota il suo universo, i molti amici, tra cui si contano numerosi personaggi dello spettacolo e della cultura come Milva, Lucio Dalla, Enzo Jannacci, Umberto Eco. L'autore delle immagini è Giuliano Grittini, il fotografo che le è stato vicino in tutti questi anni, e che ha anche scattato il servizio-scandalo (compreso nel libro) della poetessa nuda, estrema provocazione di una vita turbolenta. Ad accompagnare le fotografie, testi, versi e aforismi in massima parte inediti, che dialogano con le immagini e formano un'autobiografia rivelatrice.
Questa antologia ripercorre sette secoli di poesia italiana nel solco dell'ispirazione amorosa. Gli esemplari poetici qui raccolti sono tratti dal corpus di novanta poeti, dalla scuola siciliana alla poesia simbolista e crepuscolare. Un'antologia che si presenta come uno scrigno per contenere una "scelta di fiori" della poesia d'amore. Composta secondo i più rigorosi criteri filologici, la raccolta privilegia tuttavia "l'ascolto" della parola poetica da parte del lettore e il piacere che saprà trame. Attraverso la lirica sono percorse le infinite sfaccettature del sentimento amoroso: dalla donna-angelo cara allo stilnovismo alla impudente aggressività di Cecco Angiolieri; dall'angoscia di Ariosto per un amore sempre più illusorio e precario al raffinato erotismo dei poeti barocchi; dallo sgomento di Leopardi alla segreta inquietudine di Carducci. Questo viaggio nella tensione del trasporto amoroso condurrà il lettore alla scoperta di piccoli capolavori nascosti e alla sorprendente rilettura di grandi classici della poesia italiana, fino alla "crisi" poetica del primo Novecento, alla "crisi" della donna fatale e dannunziana, all'amore di Guido Cozzano per cameriste e cocottes.
I testi poetici che hanno creato e raccontato il mito americano: l'uomo di fronte a un paesaggio maestoso e incombente, la scoperta di sé attraverso il viaggio, la rivendicazione di una identità contraddittoria, la gioia della conoscenza e la fusione ideale con la natura, la celebrazione della libertà. Per scoprire, o riscoprire, un poeta che ha incarnato i sentimenti più profondi di un'America che andava definendo la propria identità.
Spesso definita la prima "avanguardia" italiana, la Scapigliatura è il movimento artistico-letterario sviluppatosi negli anni '60 e '70 dell'Ottocento. Attivi a Milano (ma non solo), questi autori maledetti interpretano un profondo disagio nei confronti della società borghese e capitalistica. Eredi di Baudelaire, sprezzanti verso la religione tradizionale come pure verso la nuova scienza positivista, gli Scapigliati preludono alle esperienze più mature del Decadentismo e del Simbolismo. Questo volume presenta un'ampia scelta commentata delle opere poetiche più significative della Scapigliatura. Tra gli autori selezionati, accanto ai tre"maggiori" (Praga, Boito, Tarchetti), gli altri di area milanese e lombardo-veneta (Ghislanzoni, Gualdo, Zendrini, Salmini, Pinchetti, Fontana, Cavallotti, Turati); i piemontesi (Camerana, Cagna, Molineri); i campani (Torelli); gli emiliano-romagnoli (Guerrini) e i liguri (Zena).
Frammenti di una saggezza immortale, versi di insuperato lirismo e intensa spiritualità, questo sono le Quartine di 'Omar Khayyam. Come tutti i classici solcano i millenni, sconvolgono e consolano ogni lettore, anche quello contemporaneo, bisognoso delle certezze profonde che solo la grande poesia è capace di elargire. Tra i massimi poeti della storia universale, Khayyam fu anche scienziato, astronomo, matematico e filosofo. A lui si devono progressi decisivi nell'algebra e nella comprensione delle dinamiche che regolano il sistema solare.
Lo Stilnovo è la prima, autentica rivoluzione culturale della letteratura italiana, pronta a sostituire alla passata interpretazione cortese e feudale dell'amore e della realtà un nuovo codice, creato da giovani intellettuali aperti a posizioni filosofiche d'avanguardia, e capaci di produrre per un nuovo pubblico una nuova poesia, paradossalmente democratica ed elitaria insieme. Questa raccolta propone un'ampia scelta antologica, da Dante stesso all'amico Guido Cavalcanti, da Guinizzelli a Cino da Pistoia, da Lapo Gianni a Dino Frescobaldi.
La poesia italiana degli ultimi cinquant'anni circa è una pianta lussureggiante e in gran parte "misteriosa" nel senso che i suoi frutti non sono stati assaggiati dal grande pubblico. Questa antologia è una scelta delle migliori poesie pubblicate dal 1960 a oggi, offerte al lettore con un agile commento.
Da Bembo a Torquato Tasso, dalle poetesse alle varie forme di classicismo, dall'Accademia fiorentina al gruppo napoletano. E quindi, un ampio panorama delle aree linguistiche di diffusione europea del petrarchismo, che tocca Francia e Portogallo, Spagna e Inghilterra, per approdare alle esperienze neolatine fuori d'Italia. Questa raccolta, che riunisce sotto il segno del Petrarca esperienze italiane ed europee, documenta come il "Canzoniere" e i "Trionfi" abbiano avuto un ruolo determinante per la nascita e lo sviluppo della grande poesia alle soglie della modernità.
In una antologia personale, le più belle poesie di uno dei maggiori scrittori del XX secolo. Città che rivelano mille volti, ingannevoli, multiformi, cangianti, sempre uguali e diversi; i libri, la passione di una vita, riletti, che parlano, seducono, affascinano; i personaggi e le loro storie, gli orologi che segnano ore sempre diverse e uguali, gli specchi che riflettono e moltiplicano all'infinito una realtà sfuggente e indefinibile; i ricordi, i miti, la memoria...
In questa antologia sono rappresentati tutti gli stili della lirica di Puskin, e la complessità della sua tematica. Però si è voluto privilegiare non tanto le sue poesie politiche, quanto le poesie in cui meglio e più intensamente si manifesta il suo credo. Perché Puskin crede soprattutto nella bellezza, in termini prevalentemente neoclassici, crede nell'Eterno Femminino, che si esprime attraverso la bellezza delle donne, amate o solo desiderate dal poeta, e attraverso la bellezza della natura. Puskin è per eccellenza il poeta dell'armonia. E questa armonia diventa reale sia nell'armonia del suo verso, sia nell'armonia dei suoi sentimenti, dei suoi dubbi, delle sue speranze, delle sue delusioni, dei suoi amori.