Il volume raccoglie i commenti che l'autore scrive per la rubrica del settimanale "Il Mio Papa" alle Omelie che Papa Francesco pronuncia la mattina a Santa Marta. Spunti di riflessione riferiti spesso anche all'attualità così come scaturiscono alla mente e al cuore di un semplice fedele che medita le parole del Papa e cerca di trarne qualche conseguenza su quel piano del discernimento e dell'esame di coscienza che proprio Francesco invoca tanto frequentemente. Pensieri in alcun modo dettati dalla presunzione di insegnare qualcosa a qualcuno o di fornire interpretazioni forzate delle parole del Papa, ma sviluppi utili ad avviare un dialogo che i lettori possono proseguire ciascuno secondo il proprio orientamento, la propria sensibilità, la propria spiritualità. Avere raccolti questi pensieri in un libro che copre quasi due anni di Omelie offre l'ulteriore vantaggio di potere cogliere in questo arco di tempo i temi che stanno particolarmente a cuore a papa Francesco, in vista di una meditazione che può accompagnare in modo significativo lo svolgersi dell'Anno Santo, che stiamo vivendo insieme a Lui nella Chiesa e nel contesti di un'umanità scossa da profondi travagli ma anche molto viva e bisognosa di conforto e di speranza.
Il presente volume riunisce i discorsi di papa Francesco pronunciati al Parlamento Europeo (Strasburgo, Francia, 25 novembre 2014); al Consiglio d'Europa (Strasburgo, Francia, 25 novembre 2014); all'Assemblea Plenaria del Congresso degli Stati Uniti d'America (Washington, D.C., 24 settembre 2015); durante l'Incontro con i membri dell'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (New York, 25 settembre 2015). La Presentazione del volume, curata Sa Ecc.za Mons. Lorenzo Leuzzi, riflette su alcuni passi dell'Esortazione apostolica Evangelii Gaudium di papa Francesco, nella quale egli, "seguendo le indicazioni di Paolo VI, ha definito la politica, tanto denigrata, "una vocazione altissima", una delle forme "più preziose della carità, perché cerca il bene comune"". Così, la carità politica, appare attraverso queste riflessioni "un volto della misericordia".
Il presente sussidio intende offrire alcuni suggerimenti per consentire alle parrocchie e alle comunità cristiane di prepararsi a vivere con il maggior frutto possibile l'iniziativa 24 ore per il Signore (4 marzo) in questo tempo speciale del Giubileo della Misericordia. Si tratta, ovviamente, di proposte che possono essere adattate in base alle esigenze e alle abitudini locali. A Roma, Papa Francesco aprirà questa giornata presiedendo una celebrazione penitenziale nella Basilica di San Pietro. Nella prima parte di questo sussidio viene offerto uno strumento che aiuta il singolo penitente a vivere in maniera consapevole. La seconda parte offre, invece, tre testimonianze di persone che hanno raccontato la propria conversione. Nella terza parte sono presentati alcuni testi contenenti spunti di riflessione individuale o di gruppo. La quarta e ultima parte offre, invece, una traccia che può essere utilizzata durante il tempo di apertura della Chiesa, in modo che quanti vi accederanno per confessarsi, possano essere aiutati nella preparazione, attraverso un percorso basato sulla Parola di Dio, accolta, meditata e pregata.
Nella Rivelazione ebraico-cristiana il tema della misericordia riveste un significato centrale: è il volto di Dio e insieme il volto dell'essere umano. A partire dalla misericordia del Padre che si rivela nella vita umana di Cristo - come sottolinea papa Francesco nella Bolla Misericordiae Voltus - noi comprendiamo il vero volto della misericordia. Seguendo il Vangelo di Luca in alcuni passi propri a questo evangelista, possiamo scoprire alcuni tratti della misericordia come si rivela a noi nell'esistenza di Gesù. È un sentiero interrotto che ora spetta a noi percorrere.
Questa storia è scritta per trasfigurare la storia. Giona è inviato a salvare il Nemico per sovvertire una mentalità, scuotere un mondo di sentimenti feriti, con la sua forza persuasiva e fascinosa, godibile e divertente. La potenza evocatrice e provocatoria del racconto vuole trasformare i lettori e, attraverso di loro, il mondo in cui vivono. Per ebrei e cristiani (e tutti coloro che condividono la saggezza del libro) si profila una missione di riconciliazione in un mondo ferito dalla malvagità e dalla violenza. "Il libro combina un'analisi esegetica storico-critica con una attenta e chiara analisi narrativa. Si aggiunga una grande capacità di scoprire le tracce di intertestualità presenti nel libro di Giona. Nuova è la lettura teologica di Giona fatta alla luce del procedimento profetico del rîb, della disputa giudiziale: Dio accusa il nemico, in realtà per perdonarlo. Il libro di Marino ci svela così tutta l'attualità di un piccolo testo biblico" (dalla Prefazione di Luca Mazzinghi)
Questo volume pretende riscoprire il Vangelo della misericordia seguendo i passi di chi l'ha messa in pratica: i santi ne hanno fatto esperienza diretta, l'hanno dispensata e ce la trasmettono perché sia nuovamente vissuta e annunciata. Sono proprio loro che guardano il lebbroso, la peccatrice, il povero, l'affamato... con gli occhi di Dio e rigenerano fiducia, bontà e tenerezza, abbattendo ogni resistenza al perdono divino. Gli autori, fedeli al metodo della teologia spirituale, offrono tanti spunti spirituali non solo per i cultori delle scienze teologiche ma anche per chi vuole riflettere sull'essenza della vita cristiana. Essi partono dalla Sacra Scrittura, fonte originaria per interpretare la misericordia di Dio. L'esercizio della misericordia divina si esprime in diversità di vissuti che rispecchiano, ognuno con caratteristiche particolari, il volto misericordioso di Cristo: Agostino fa diventare le sue Confessioni un canto di lode a Dio; Francesco d'Assisi, diventando fratello minore, si rivela figlio del Dio della misericordia... Il volume, elaborato da più mani, si presenta come opera monografica e uniforme. Ogni contributo ha tre parti ben differenziate: il brano biblico, il vissuto di santità e l'applicazione alla vita. A conclusione di ogni capitolo, per aiutare la preghiera e la riflessione personale e di gruppo, gli autori hanno aggiunto una bibliografia essenziale ed alcuni brevi testi ricavati dai singoli vissuti di santità.
L'autore, professore di lingua e letteratura araba, offre al lettore i tratti essenziali e peculiari di ciò che della misericordia si canta nel Corano, nella sunnah e nella tradizione islamica in generale. Un libro prezioso, accurato e illuminante.
Chi è senza vestito (per metafora, dignità) ci domanda una restituzione: la giustizia che spetta a ogni persona.
Dare un vestito, riconoscere dignità, non è offrire quel che «ci avanza» ma lasciarci coinvolgere nel destino altrui. Come ha fatto il samaritano del Vangelo.
Le opere di misericordia per un cristianesimo semplice
In che modo vogliamo trattare la morte? Come a Porto Cervo, la città snob dove non esiste un cimitero? Oppure come nel Sud Tirolo dove il camposanto è al centro di ogni paese? Ciascun lutto ci chiede la misericordia della prossimità.
È proprio un male dubitare? O è il primo passo verso la verità? Se non è mancanza di fiducia, il dubbio fortifica il sapere e la fede. Aiutare a fare discernimento: anche questa è misericordia. Per farlo serve un’umiltà costante.
Le opere di misericordia per un cristianesimo semplice.
Un dado, un segnaposto per ogni giocatore, un foglio per segnare i punteggi: è tutto ciò che serve per questo divertentissimo "gioco dell'oca" sul Giubileo della Misericordia. Le cinquanta caselle del tabellone aiutano i bambini (e non solo) a scoprire tutto ciò che riguarda il Giubileo della Misericordia: i segni, i testimoni della Misericordia, le parabole della misericordia, le opere di misericordia... Seguendo semplici regole e rispondendo a facili domande si avanza lungo il percorso in una gara divertente che aiuta i bambini e i ragazzi a capire cos'è realmente un Giubileo.
Questo breve saggio nasce in felice consonanza con l'apertura del giubileo straordinario indetto da papa Francesco e si propone di cercare il volto umano della misericordia attraverso la lente di ingrandimento della professione medica, quindi sul piano etico-pratico. La misericordia è un'attitudine della persona, donata gratuitamente e che necessita di essere "nutrita, coltivata, allevata, fortificata". L'attuale richiamo alla misericordia interpella chi è impegnato nell'arte della cura a riportare la medicina nell'alveo di quell'umanesimo che la tecnica e una certa deriva del progresso scientifico hanno progressivamente messo in crisi.