Per un uomo in cerca di distrazione nell'arte, meglio ritrarre nudi di donna o bottiglie come Morandi? E quando si opta per una "settimana bianca" quanto è importante avere l'equipaggiamento giusto? Ma soprattutto, è evidente che non esista nessuna analogia tra gli asparagi e l'immortalità dell'anima. Oppure no? In questa serie di racconti brevi, surreali e gustosissimi, Campanile schiera sulla scacchiera della narrativa le sue migliori pedine: umorismo, nonsense, giochi letterari e di parole che esaltano le innate capacità funamboliche delle storie ben raccontate, trasformandole in irresistibili lezioni di vita, senza prendersi troppo sul serio. Tra acute analisi psicologiche e piccole ma essenziali fisiologie del matrimonio, Campanile ci accompagna nel suo mondo di scrittore raffinato, che sottopone alla sua lente d'ingrandimento, deformante e mai così chiarificatrice, i luoghi comuni e i cliché di una società in cui ancora oggi è possibile riconoscersi.
È l'alba di Capodanno quando Kay Scarpetta viene chiamata ad immergersi nelle acque di un vecchio arsenale navale lungo l'Elizabeth River in Virginia: a dieci metri di profondità è stato appena rinvenuto il cadavere di un sommozzatore, un giornalista famoso per le sue inchieste. Cosa cercava in quelle acque? E perché Kay Scarpetta è stata avvisata da una telefonata anonima prima ancora che la polizia fosse informata dell'accaduto? Quando il suo assistente all'obitorio viene brutalmente assassinato con un proiettile in dotazione solo alll'FBI, e sulla macchina della vittima viene trovato del materiale radioattivo, Kay Scarpetta si trova coinvolta in una scia di violenza e di morte che origina da una setta misteriosa e potente.
Una festa del corpo, dove la libertà dei sensi accende la libertà di contemplare, fantasticare, desiderare. Fino a che l'innocenza scatena la corruzione e il sogno sembra interrompersi. Vargas Llosa si è divertito a reinventare la tradizione del romanzo erotico. Lo stile ironico e l'andamento lieve della narrazione stemperano l'audacia di personaggi e situazioni, elevando a simbolo e metafora gli aspetti oscuri che si nascondono negli abissi dell'amore.
La sceneggiatura, bella come un racconto, del film scritto da Roberto Benigni e Vincenzo Cerami. Il film vincitore di tre premi Oscar. Al volume è allegato un video di 140 minuti. Uscito alla fine del 1997, il film ha avuto straordinari riconoscimenti di pubblico e di critica, il Premio speciale della critica a Cannes e infine i tre Oscar, che non hanno fatto che sancire il successo di quello che Benigni ha definito un inno al fatto che siamo poeticamente condannati ad amare la vita per forza: perché la vita è bella".