La "mafia di San Gallo" è stato un gruppo di alti prelati che, a partire dalla metà degli anni Novanta del secolo scorso, erano soliti convenire ogni anno nei pressi della cittadina svizzera di San Gallo per contrastare la svolta conservatrice di Benedetto XVI, favorire poi le sue dimissioni ed eleggere papa Francesco, portatore delle istanze riformatrici e liberali. Questo libro espone fini, mezzi, luoghi e protagonisti della vicenda, rintracciando le premesse storiche e ideologiche del gruppo, che trova la sua ispirazione nella teologia di Karl Rahner: se oggi i principali esponenti della Mafia di San Gallo sono morti, il suo spirito modernista aleggia sul processo sinodale, mentre nuove manovre sono in corso per il prossimo conclave.
Il volume intende approfondire la visione ecclesiale di Joseph Ratzinger, dove l'aggettivo "ecclesiale" indica non soltanto la Chiesa come "oggetto" del vedere, ma anche come prospettiva attraverso cui il teologo-pontefice ha affrontato diverse questioni, anche se non direttamente legate all'ecclesiologia; una prospettiva "ecclesiale" che scaturisce dall'abitare il luogo del "noi", dove il singolo cristiano è introdotto attraverso l'incontro con Cristo e viene reso capace di interpretare in modo nuovo l'intera realtà. Il volume si presenta come un approfondimento tematico ulteriore di quanto è stato già proposto nella pubblicazione precedente, intitolata Ratzinger e la Chiesa, all'interno della medesima collana Universum curata dalla Facoltà Teologica di Firenze.
La storia della Chiesa è in ogni secolo quella delle sue persecuzioni e delle sue rinascite, delle sue apostasie e delle sue conversioni, delle sue sconfitte e dei suoi trionfi. Nella formazione di un cattolico lo studio di queste vicende dovrebbe sempre accompagnarsi a quello della filosofia e della teologia perché è nella storia che si concretizzano i princìpi metafisici e morali e ognuno di noi vive e fa le sue scelte. Per un cattolico la storia non è solo una profana «maestra di vita»: è una chiave per scoprire le leggi che regolano i destini temporali ed eterni degli uomini. Questi temi sono stati sviluppati in una serie di conversazioni mensili a Radio Maria. In un primo volume pubblicato dalla Sugarco con il titolo "La Chiesa fra le tempeste. Il primo millennio di storia della Chiesa nelle conversazioni a Radio Maria", il prof. de Mattei ha ripercorso il primo millennio della storia della Chiesa, dall'era dei martiri all'epopea della crociate. Presentiamo ora la seconda parte di quelle conversazioni che, seguendo il filo cronologico, dal Medioevo arrivano fino alla Rivoluzione francese e alla nascita della Contro-Rivoluzione cattolica.
"Il presente volume IV/2 di questa edizione bilingue del De Servorum Dei beatificazione ed Beatorum canonizzazione riporta - come si evince dallo stesso numero del volume - la seconda sezione della prima parte del quarto volume originario dell'opera lambertiniana. Esso sarà seguito dal volume IV/3, che comprenderà l'intera seconda parte del quarto volume e sarà anche il nono e ultimo volume dell'opera, almeno per quanto riguarda il contenuto testuale. Come è stato programmato fin dall'inizio, l'intera presente impresa editoriale sarà conclusa con un decimo tomo, che sarà tutto dedicato agli indici, rispettivamente onomastico e analitico, necessario quest'ultimo per usufruire pienamente del ricchissimo contenuto di tutta l'opera". (Dalla Presentazione)
Quanti abitanti avevano realmente la Galilea o Gerusalemme? Come e perché anche la dimensione e la demografia di quel territorio contribuirono, e non secondariamente, al modo di predicare di Gesù? «Allora Gesù parlò alla folla», si legge nei Vangeli, ma come erano composte le folle dei vangeli secondo il sesso e l'età e lo stato sociale? E perché questa composizione getta una luce potente sulla Palestina di allora? Perché tanti indemoniati e ciechi e storpi vanno incontro a Gesù? E davvero era giovane come viene tradizionalmente raffigurato, in relazione al suo tempo e ai suoi discepoli, o la sua autorevolezza non deriva anche dal fatto di non esserlo? Mai Gesù percorre le strade di Gerusalemme, limitandosi ad andare dal Tempio al Monte degli ulivi; perché non è così anche nel giorno della sua passione? Perché il percorso per raggiungere il Monte degli ulivi contrasta con la brevità abituale del cammino? E cosa rivela nel contesto della morte e della risurrezione di Cristo il rapporto di Gesù con Gerusalemme? E ancora quanti potevano essere i cristiani, nella Gerusalemme della crocifissione? Roberto Volpi racconta in modo inedito la storia di un «predicatore di provincia», e dei suoi discepoli fino a Paolo, dando vita a un quadro ampio e poco conosciuto delle origini del cristianesimo con un'attenzione particolare agli aspetti quotidiani, ai dettagli realistici, numerici e quantitativi dei luoghi, dei popoli e dei protagonisti dell'epoca della predicazione. Un libro coinvolgente e di grande interesse sul piano storico e religioso. «Volpi in questo libro prende in esame una tematica di grande rilevanza religiosa, culturale ed esistenziale: Gesù di Nazaret, i vangeli e gli inizi del cristianesimo. Propone valutazioni di tipo quantitativo che possono aiutarci a inquadrare la figura e l'opera di Gesù... E dico subito che, a mio parere, è riuscito nell'intento» (dalla prefazione di Camillo Ruini).
Il futuro dell'Occidente è pagano. Siamo in un declino da spossatezza, barbarie e cancel culture. Sedici secoli di cristianesimo stanno per finire e oggi siamo testimoni di un'inversione normativa e filosofica che inaugura una nuova era; un'era che non sarà atea o nichilista, come molti credono, ma pagana. La cristianità ha esaurito il suo tempo lasciando spazio a nuove religioni, ad un politeismo che venera gli alberi, la terra, le balene. La transizione è brutale, difficile da accettare per i difensori di un'epoca in via di estinzione. Dovremmo rimpiangere i tempi passati quando il divorzio era proibito come così l'istruzione superiore delle ragazze? Dobbiamo vivere nella speranza che la cristianità risorga dalle sue ceneri affermando la sua forza morale? Chi vive in questa malinconica nostalgia è già stato cancellato da un mondo che, nel bene o nel male, ormai è cambiato radicalmente. Il grande Pan è tornato. Il cristianesimo deve inventarsi un altro modo per sopravvivere. Quello del semplice testimone. Dell'agente segreto di Dio.
Per raccontare la straordinaria storia del Vaticano basterebbe, forse, ripercorrere quei secoli in cui alcuni dei più eccelsi maestri del pensiero, dell'architettura e delle arti figurative di tutti i tempi si incontrano alle corti papali. Alberti, Bernini, Bramante, Leonardo, Maderno, Michelangelo, Raffaello sono solo alcuni dei geni che competono tra loro per rendere sublime il tempio custode delle spoglie dell'apostolo Pietro. Eppure, il viaggio nel tempo che si compie leggendo il volume "La Storia del Vaticano", a cura di Valerio Maria Piozzo, inizia prima della nascita dell'arte, dell'uomo e persino della storia, quando l'area del Vaticano è sommersa da un vasto mare caldissimo. Nel Medioevo si assiste all'ascesa del papato, che assume in sé il potere divino e temporale. Quest'ultimo dura fino al 20 settembre 1870, quando gli ideali risorgimentali corrono con i bersaglieri alla presa di Roma, detronizzando il legittimo sovrano Pio IX. Il racconto ci conduce così al Novecento, con Hitler che vorrebbe occupare il Vaticano e arrestare Pio XII, l'unica autorità a rimanere a Roma durante l'occupazione e per questo ricordato come "defensor Urbis".
Papa Francesco ha a cuore la qualità della vita di ogni uomo e di ogni donna. Per lui contano ogni singolo volto, ogni anima, ogni persona. Per questo dedica alla crescita di sé stessi un'attenzione speciale. In questo è interprete del comandamento evangelico: "Ama il prossimo come te stesso"... perché il primo ostacolo tra noi e la felicità, tra noi e la capacità di amare, siamo noi stessi! Il Papa si rivolge a tutti: bambini, giovani, anziani, uomini, donne, coppie e famiglie. A tutti insegna la via di una vita di qualità e ricca di soddisfazioni. Tutto questo comincia dal rafforzamento dell'uomo e della donna interiori e, soprattutto, dall'amare sé stessi. Ognuno di noi è un essere prezioso e unico, amabile e capace di bene! Ciascuno di noi ha un tesoro prezioso nascosto nel profondo del suo cuore, della sua mente e della sua volontà. Scoprire sé stessi e il proprio valore; valorizzare i propri sogni e sognare in grande!; imparare ad amarsi e ad amare. Papa Francesco insegna a coltivare sé stessi per dare energia alla vita.
Quello sulle stimmate è un dibattito, si può dire, antico quanto la vicenda di Francesco stesso: la novità del miracolo, mai udito prima d'allora, sembrava fatta apposta per favorire reazioni di segno contrario. All'esaltazione di molti corrispondeva il sospetto - se non l'avversione - di altri. Nel presente lavoro, che rielabora studi già pubblicati aggiungendovi parti del tutto nuove, l'Autore si propone di dare uno sguardo il più possibile oggettivo alle fonti più antiche, per allargare poi lo sguardo alla produzione agiografica successiva, tentando infine di illustrare il contesto esistenziale di Francesco in quel 1224 e negli anni che lo precedettero, per capire quale significato abbia avuto l'evento de La Verna nella sua vita.
Che uomo è stato Joseph Ratzinger? L'autrice ne ha conosciuto qualità che stridono con l'immagine pubblica, e interpella collaboratori e amici. Ogni conversazione regala una prospettiva e diversi episodi: emerge il rapporto del professore con gli studenti, la ferrea organizzazione del lavoro, ma anche il quattordicenne poco sportivo che macina cinquanta chilometri in bicicletta per andare a un concerto al Festival di Salisburgo, il giovane perito che durante il Concilio raccoglie firme per una petizione a Paolo VI, l'anziano papa che regala al suo portavoce una sintesi del proprio colloquio con Fidel Castro... Di Ratzinger sapevamo molto a livello teologico e magisteriale, lo sguardo della cronista aggiunge fotogrammi di umanità. Prefazione di p. Federico Lombardi.
Il nostro Buon Pastore conduce tutte le pecore in un unico ovile. Possiamo non conoscere le sue vie, ma ci ha detto che cosa dobbiamo fare. Ognuno di noi è stato reso luce per le genti e ha la responsabilità di essere uno strumento di salvezza fino agli estremi confini della terra”.
(card. Joseph Zen)
Attualmente si assiste a una profonda crisi di fede (vocazioni in drastico calo, sempre più scarsa partecipazione ai sacramenti), che mostra particolare virulenza in quell'Europa che è stata culla del cattolicesimo. Il cardinale Zen, tuttavia, invita a non disperare: mediante l'azione dello Spirito, il Signore ha sempre soccorso quella Chiesa una, santa, cattolica e apostolica che, ricorda Aurelio Porfiri nell'Introduzione, "Gesù Cristo ha affidato agli apostoli sotto la guida di Pietro e dei suoi successori". Dio chiama tutti a questa missione, ognuno nel suo stato: laico, consacrato, sacerdote. E si serve dei Concili e dei Sinodi, suscitando santi e nuovi movimenti. Per questo possiamo guardare alla Chiesa con fiducia anche oggi.
Il presente volume raccoglie gli atti del Simposio “Penitenza e Penitenzieria nel ‘Secolo’ del Concilio di Trento. Dottrine e prassi in un mondo più largo”, promosso e organizzato dalla Penitenzieria Apostolica. Il Simposio, a differenza dei precedenti, concentra l’attenzione attorno al Concilio di Trento e al Secolo in cui esso ha avuto luogo; gli interventi infatti cercano di creare un ponte tra tutti i secoli precedenti e la immediata vigilia del Concilio considerando sia l’aspetto della riforma protestante sia la problematica legata alle indulgenze. A ciò si legano le decisioni e le linee di attuazione evidenziate nella seconda sessione del simposio per giungere ad accostare alcuni elementi della pastorale penitenziale. Il volume è curato da Manlio Sodi e Alessandro Saraco. La Presentazione è a firma del cardinale Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore e la Prolusione è di monsignor Krzysztof Nykiel, Reggente della Penitenzieria Apostolica. Gli interventi sono firmati da grandi nomi, quali: Lorenzo Lorusso; Wojciech Giertych; Andreas Stegmann; Rino Fisichella; Bernard Ardura; Alessandro Saraco; Kirsi Salonen; Simona Negruzzo; Samuele Giombi; Filippo Lovison; Manlio Sodi.