Uno studio approfondito su religiosità popolare, riti e pratiche devozionali che permettono un approccio pragmatico al sacro: un'opzione strategica per il futuro del cristianesimo della quale, tuttavia, si fatica a individuare i criteri. La chiesa antica non avrebbe esitato ad accogliere in sé i riti tradizionali, mentre oggi si temporeggia nel riconoscere il valore autonomo delle culture rischiando di indurre una romanizzazione forzata delle chiese. Questo libro segnala almeno due piste percorribili. In primis, non occorre romanizzare i riti, sempre di per sé inculturati e capaci di portare il messaggio evangelico senza essere epurati nella loro consistenza antropologica. In secondo luogo, talvolta occorre rinunciare a contenuti specifici di una dottrina per accogliere il senso religioso espresso dai culti dei vari popoli. La chiesa lo ha fatto in passato, non si capisce perché non debba farlo anche oggi.
Destinatari
In particolare studenti di teologia e liturgia.
Autore
ROBERTO TAGLIAFERRI è docente di teologia presso l’Istituto di liturgia pastorale S. Giustina a Padova. È autore di numerosi saggi e articoli sull’architettura dello spazio sacro e sui linguaggi estetici. Tra le sue pubblicazioni: La «magia» del rito (EMP, Padova 2006), Percorsi d’arte. Per non morire di verità (EMP, Padova 2007), Il matrimonio cristiano. Un sacramento diverso (Cittadella, Assisi 2008), Liturgia e immagine (EMP, Padova 2009), La tazza rotta. Il rito risorsa dimenticata dell'umanità (EMP, Padova 2009), Saggi di architettura e di iconografia dello spazio sacro (EMP, Padova 2011), Il travaglio del cristianesimo. Romanitas christiana (Cittadella, Assisi 2012).
La ricerca studia l'età giovanile fra i 14 e i 19 anni, offrendo una preziosa ricostruzione diacronica dell'evoluzione della religiosità negli ultimi 25 anni. Il lavoro presenta i risultati sintetici e i dati molto analitici per anno, età, sesso e provenienza. Condotto con rigore scientifico, il testo accompagna però puntualmente l'attento lettore non specialista di sociologia e statistica.
Nell'estate del 2013 è esploso il "caso" dei Francescani dell'Immacolata, l'istituto religioso fondato da padre Stefano Maria Manelli, da sempre contraddistinto per l'austerità della vita religiosa e la fedeltà alla regola francescana, "commissariato" dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata. Un provvedimento dettato da un dissidio interno all'Ordine? Oppure dalla volontà di colpire la Liturgia Tradizionale? Quel che è certo è che il commissariamento ha subito travalicato le dimensioni interne dell'Ordine e ha suscitato la reazione dell'opinione pubblica cattolica, prestandosi a diverse letture e interpretazioni sulla situazione attuale della Chiesa cattolica. Questo volume offre un'informazione della vicenda, presentando un quadro delle posizioni che sono state prese a livello mediatico, sui giornali e su internet.
Qui sono presentati i contributi del convegno Umbra mortis vitae aurora" che l'Ufficio Liturgico Nazionale della CEI ha promosso in collaborazione con la Pontificia Università Lateranense. "
Nel suo primo Angelus, Papa Francesco ha detto: "Non dimentichiamo questa parola: Dio mai si stanca di perdonarci, mai! Ma noi, a volte, ci stanchiamo di chiedere perdono. Non ci stanchiamo mai, non ci stanchiamo mai! Lui è il Padre amoroso che sempre perdona, che ha quel cuore di misericordia per tutti voi". A Roma, la persona che più di tutti personificava l'instancabile misericordia di Dio nel confessionale fu il gesuita Padre Felice Cappello, morto in fama di santità nel 1962. Fu stimatissimo professore di diritto canonico alla Gregoriana e consultore della Curia Romana, ma si fede nome anzitutto come il "confessore di Roma" nella chiesa di Sant'Ignazio. "Perché vedite da me?" chiese Padre Pio ai pellegrini romani: "A Roma avete Padre Cappello". In questo libro sono raccolti, insieme ad una breve biografia del Servo di Dio, i preziosi consigli che soleva dare ai suoi penitenti, e le commoventi testimonianze delle grazie che essi ricevettero tramite il suo ministero sacerdotale. Il Cardinale Re, che lo conosceva personalmente, ha scritto nell'introduzione: "Aveva il dono di intuire ciò che c'era nel cuore dei penitenti e di esprimerlo meglio di loro. Parlava con grande chiarezza. Sapeva dare sicurezza e incoraggiare. Aveva il dono di infondere serenità e pace. Tutti uscivano dalla confessione con lui rasserenati."
Oltre che alla riforma del Messale Ambrosiano, di cui tratta il precedente volume "La riforma del rito e il nuovo Messale", Inos Biffi ha dato il suo contributo anche alla riforma della "Liturgia Horarum". Ed è l'argomento di questo secondo volume, "La nuova liturgia delle Ore", dedicato all'analisi di alcuni elementi strutturali e tipici della tradizione ambrosiana, e soprattutto al commento dei nuovi testi eucologici, opera in gran parte dello stesso autore. Grazie a una precisa e prolungata analisi sui Lucernari; sulle "Commemorazioni battesimali" vespertine - da lui redatte -; sulle "Acclamazioni a Cristo Signore", nelle Lodi; e sulle molte orazioni ricorrenti nelle ore del giorno o nei vari tempi dell'anno - e sempre opera di Inos Biffi -, risalta la varia e profonda dimensione dottrinale che distingue l'attuale Ufficio divino ambrosiano, tutto irraggiante dal mistero di Cristo, che ne costituisce il centro. Vi si aggiunge un ampio studio del nuovo rito ambrosiano delle Esequie, anch'esso segnato dalla centralità della Pasqua di Cristo, morto e risorto, nella quale si risolve e si illumina il mistero della nostra morte. A conclusione vanno rilevati i saggi su alcuni arcivescovi di Milano (Schuster, Montini, Colombo) e la liturgia.
Nuova edizione. La bellezza della Messa spiegata in 12 lettere attraverso le riflessioni e le vicende che conducono alla vocazione dell'autore. Un libro ricco di spunti teologici, liturgici ed esistenziali.
Questo testo si propone come strumento didattico per apprendere a celebrare, in modo dignitoso e fedele alle norme liturgiche, la S. Messa nelle due forme dell'unico Rito Romano. La sezione relativa alla forma straordinaria, data la complessità e l'estensione della materia, si concentra su una sola tipologia di celebrazione: la Messa letta, la più semplice per chi accosta per la prima volta a questa forma del Rito. La sezione relativa alla forma ordinaria, invece, si propone di fornire a ministranti, seminaristi e sacerdoti un manuale esauriente e allo stesso tempo sintetico per la celebrazione di una S. Messa domenicale o solenne nella quale il celebrante è affiancato da più ministranti, eventualmente un Diacono e nella quale si fa uso dell'incenso. Per entrambe le forme del Rito, anziché fornire lunghe spiegazioni discorsive, si è dato spazio a schemi e immagini per rendere immediata la fruizione e facilitare la comprensione.
Le feste del calendario cristiano non sono indipendenti le une dalle altre e, messe in fila, raccontano la storia dell'amore di Dio per le sue creature. Partecipare al tempo sacro significa abbandonare il tempo profano della vita quotidiana per ritrovarsi nella condizione primordiale dove tutto è armonia e pace. Il desiderio di eternità in cui la nozione di tempo scompare e in cui il ciclo della vita e della morte si tempera è un po' la speranza di ogni persona, l'espressione di un desiderio inconscio di eternità.
Il volume si articola in quattro parti - la domenica; l'Avvento e la Quaresima; le feste in onore del Signore; le feste in onore della Vergine Maria e dei santi - e si propone di spiegare il significato di ogni singola ricorrenza e di indicare il messaggio spirituale e il senso per la vita di ogni cristiano.
Sommario
Introduzione. I. La domenica. 1. Perché andare a messa? 2. Origine del «giorno del Signore». 3. Lo svolgimento della messa. II. I tempi forti di preparazione. 1. Il tempo di Avvento. 2. Il tempo di Quaresima.
III. Le feste in onore del Signore. 1. Natale. 2. La Sacra Famiglia. 3. L'Epifania di nostro Signore. 4. Il Battesimo del Signore. 5. La Candelora, festa della Presentazione. 6. L'Annunciazione del Signore. 7. La Domenica delle palme e della passione del Signore. 8. Il Triduo pasquale. 9. Pasqua. 10. L'Ascensione del Signore. 11. La Pentecoste. 12. La festa della Santissima Trinità. 13. Il Corpus Domini, o festa del Corpo e Sangue di Cristo. 14. La festa del Sacro Cuore. 15. La Trasfigurazione del Signore. 16. L'Esaltazione della croce. 17. Cristo re dell'universo. IV. Feste in onore della Vergine Maria e dei santi. Introduzione: Maria nel disegno di Dio. 1. La natività della beata Vergine Maria. 2. L'Immacolata Concezione. 3. La solennità di Maria, Madre di Dio. 4. La Visitazione. 5. L'Assunzione e l'Incoronazione della Vergine Maria. 6. S. Giuseppe. 7. La Natività di s. Giovanni Battista. 8. Gli apostoli Pietro e Paolo. 9. Ognissanti. 10. La Commemorazione dei fedeli defunti. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autrice
Édith Momméja è consulente in risorse umane. Dopo una lunga attività nel mondo delle imprese, si è specializzata nell'accompagnamento psicologico personale e professionale per aiutare gli altri nella ricerca di senso.
I Sette Salmi penitenziali, che esprimono la confessione della colpa, il dolore per averla commessa, il riconoscimento delle sofferenze come conseguenze del peccato, hanno formato sin dai primi secoli della Chiesa una raccolta a sé nei libri liturgici. Si recitavano nei venerdì di Quaresima, dopo l'ufficio delle Lodi, il giorno delle Ceneri quando i peccatori venivano «rinviati», cioè mandati a fare penitenza, e il Giovedì Santo quando la Chiesa li riconciliava. Nel corso dei secoli queste preghiere hanno nutrito la spiritualità di Israele e poi di grandi santi, hanno ispirato artisti, scrittori e musicisti, accompagnato il cammino penitente di personaggi celebri e cristiani comuni.
Sommario
Presentazione. Letteratura e acconciature... Armonia delle diversità. Preparazione e compimento. «Salterio». Salteri miniati. Da Agostino a Innocenzo III. Dante, Petrarca, Galileo. Voci sparse. Signore, non punirmi... Beatitudine del Perdono. Signore, non castigarmi... Pietà di me... A te giunga il mio grido... Signore, ascolta la mia voce... La mia preghiera salga a te. Conclusione. Appendice.
Note sull'autore
Aimone Gelardi, sacerdote dehoniano, ha insegnato Teologia morale ed Etica filosofica. Per EDB, dopo una serie di testi su argomenti religiosi e antropologici, in questa collana ha pubblicato: «Lo avete fatto a me». Una rivisitazione delle opere di misericordia (2008), Beati voi. Una rivisitazione delle Beatitudini (2010), Le «Dieci Parole». Una rivisitazione dei Comandamenti (22011), Vizi vezzi virtù. Una rivisitazione dei peccati capitali (2011), Il bruco e la farfalla. Una rivisitazione delle virtù (2011), E... poi? Una rivisitazione delle «cose ultime» (2012), Fare pace. Riscoprire la Confessione (2013), Sacramenti. Riscoprire i misteri cristiani (2013) e C'era una volta… Riscoprire il silenzio (2013).
Questo libro si propone un obiettivo: aiutare sacerdoti e fedeli a diventare adoratori del Mistero e a costruire, con la Grazia dello Spirito Santo, quegli occhi della fede che consentono di passare da cio' che si vede, il rito, a cio' che non si vede, cioe' il Mistero Pasquale. Quando questo accade i pastori hanno la consolazione della crescita spirituale del gregge e il gregge sente la solidita' dell'insegnamento che riceve; e tutti, pastori e fedeli, percepiamo lo stesso Cristo che ci raggiunge e ci coinvolge con la sua resurrezione. Il libro non intende essere un'opera scientifica, ma tentare una mediazione fra l'impegno formativo della teologia in seminario e la vita degli operatori pastorali in parrocchia.