LEZIONE INAUGURALE DELL ANNO ACCADEMICO 2001-2002, INCENTRATA SUL SENSO DELLA VITA. L'uomo che vive per gli altri , vive per il bene e per la verita. La grandezza della filosofia sta nel suo lottare per la verita e per il bene, ma la lotta nasce dalla comunione delle persone e dalla generosita. La persona e`amore. Verita e liberta si hanno la dove le persone si educano reciprocamente, la dove l'una aiuta l'al tra ad essere se stessa. L'uo mo difende cosi`se stesso donandosi all'altro, ma l'ultimo baluardo di difesa per lui e`l'altro. L'uomo intuisce la presenza di dio nel proprio essere unito agli altri esseri. La grande domanda: da dove vengo e dove vado?" diventa pienamente se stessa nella confessione orante: "io sono te e tu sei me!", il che significa che l'essenza della filosofia no "
Il linguaggio rappresenta uno dei temi privilegiati della filosofia contemporanea, forse l'unico capace di appassionare in egual misura autori e correnti che per il resto rimangono molto differenti e lontani fra loro. Si direbbe anzi che il pensiero attuale paia destinato a trovare una qualche unità all'insegna di un atteggiamento di fondo o di uno "stile" che si può chiamare in senso lato ermeneutico e di cui la corrente così propriamente denominata ha avuto il merito di offrire per prima una adeguata caratterizzazione. Tuttavia anche le posizioni culturali che sembrano essere più tipicamente contemporaneamente possono avere radici profonde e talora insospettate nell'elaborazione di autori a noi meno vicino nel tempo e, almeno apparentemente, nella sensibilità e negli interessi.
Questo lavoro si propone di mostrare come proprio attorno al tema del linguaggio e ad alcune questioni strettamente collegate si possa giungere a cogliere una sorta di concordia discors fra Hegel e l'ermeneutica contemporanea, soprattutto quella di stampo gadameriano. A dispetto di alcune ovvie ragioni di conflitto, le possibili convergenze fra le due posizioni sono meritevoli di attenta indagine e mostrano quanto possa essere utile ancora oggi lo studio di Hegel, pure in relazione a temi che sembrerebbero lontani da ogni orizzonte propriamente idealistico.
la competizione di supremazia tra fede e ragione trova nella supremazia semandica del linguaggio una risposta, che la ragione esperta non puo`disconoscere. In questo saggio si ripercorre l itinerario ideale della crisi scientista proponendo gli esiti piu`coerenti. La competizione di supremazia tra ragione e fede, che conosce una lunga storia filosofica, trova indirettamente, nella vicenda del positivismo logico del secolo appena concluso, un esito largamente favorevole alla ripresa del discorso religioso. I neopositivisti, forti di un criterio assoluto di discriminazione di senso, quale credevano che fosse il principio di verificazione, importato supinamente dalle scienze della natura, avevano rigettato come insensato il discorso metafisico e quello religios
IL MIRACOLO GRECO" - CHE SOCRATE HA CONOSCIUTO - NON FU QUELLO DEL RISVEGLIO CALMO E SERENO DELLA SCIENZA, DELLE ARTI E DELLE LETTERE IN SENO A UNA DEMOCRAZIA DI SOGNO. "
Esiste una stretta relazione tra il concetto di bello e quello di cultura, tra l'estetica e l'uomo. «Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra», scrive Baudelaire personificando la bellezza... Ma la bellezza è realmente accessibile? In che modo si esprime nell'universo, sia esso cinese o occidentale?
L'Autore, che conosce la cultura indiana, introduce alla conoscenza del mondo indiano della filosofia, schiudendo al lettore occidentale panorami teoretici e culturali di grande interesse. Questa e`la peculiarita del volume, non si tratta di una 'i ntroduzione alle filosofie dell'india' ma di un invito all a filosofia, un tentativo di far recuperare al lettore la ricchezza e complessita del pensare che l'approccio occidenta le al filosofare ha reso monotrno legandolo a un rapporto statico soggetto-oggetto. Lo stundia lungo tre momenti. Nel primo si pone in evidenza - e se ne propone un superamento - la divisione tipicamente occidentale tra filosofia e teologia. Nel secondo vengono analizzati i modi indiani e occidentali di intendere la filosofia e il suo compito partendo dalla prospettiva occidentale. Nel terzo si ripercorre lo stesso cammino ma dalla prospettiva indiana. Centrale in quest'ulti mo momento e`l'analisi di alc une parole-chiave della riflessione indiana.
Un dialogo, lineare e intenso, tra un grande filosofo e un teologo sul punto nodale del rapporto tra filosofia e fede.
COME DIRIGERE LA PROPRIA VITA? ASSUMERE IL PROPRIO DESTINO? CONQUISTARE LA LIBERTA? Epitteto, lo schiavo divenuto filosofo, e`una delle figure dell'antichita che piu`colpisc e. Con seneca e l'impe ratore marco aurelio fa parte di quei saggi stoici che hanno segnato in profondita il pensiero e la morale occidentale. Impassibilita di fronte all'a vversita, coscienza di non essere altro che un elemento del grande insieme cosmico sono le caratteristiche principali dello stoicismo. Questo libro, molto accessibile, presenta l' ambiente della grecia antica che favorl lo sbocciare di questa scuola, sviluppa - con testi nuovamente tradotti a sostegno - i temi principali dello stoicismo e mostra come, molto prima della nascita del cristianesimo, esso si diffuse in tutto il bacino mediterraneo. L'autore infine menziona in modo appassionato l'influ enza dello stoicismo sul pensiero giudaico e cristiano e dice quale fu, nel corso dei secoli, il suo apporto.