Secondo volume di una ricerca storica - in tre tomi - che ricostruisce fasi ed elementi caratterizzanti dell'evangelizzazione nella Diocesi di Brescia dalle origini fino ai nostri giorni. Un'originale ricostruzione del contributo del clero, dei religiosi, del laicato, delle istituzioni, alla missione della Chiesa. Il volume, che approfondisce in particolare la ricerca in età moderna, contiene anche 32 tavole fotografiche a colori rappresentanti dettagli del patrimonio artistico custodito nelle chiese bresciane.
Il problema della nuova evangelizzazione si pone imperioso di fronte al dilagare del secolarismo tra i popoli di antica appartenenza cristiana. Papa Francesco, prima ancora di scrivere la Evangelii gaudium, ha portato una ventata poderosa di vera evangelizzazione, con la vena schietta e sine glossa del Vangelo e con il vissuto intenso della carità fraterna. C'è un ritorno alla fede di molti che si erano intiepiditi o scandalizzati. Le moltitudini che accorrono a piazza san Pietro da tutto il mondo sono certamente attratte dalla gioia di un papa accogliente, positivo, attento alle persone. Ma non è tutto oro quello che luccica, perché il secolarismo dilaga tra gente che si ritiene cristiana, ma che sposa tutti i dogmi secolaristici. È un vero dogma secolaristico il credere che le religioni sono tutte uguali, o che basta agire in coscienza senza bisogno di formarsi al bene oggettivo che riguarda la possibilità dell'amore e della convivenza umana. Questo libro indica le linee guida da seguire per dar corso alla nuova evangelizzazione indicata da Papa Francesco fornendo però gli strumenti per inquadrare e superare il secolarismo dirompente.
Nell'Anno della Fede ecco tre brevi catechesi per entrare… e per uscire da quella «porta della fede» che Benedetto XVI ha scelto come immagine del percorso che egli propone nella lettera apostolica di indizione.
L'icona della porta - quella della nostra casa, quella della nostra chiesa - bene si presta a sintetizzare la ricchezza della fede professata, conosciuta, celebrata e vissuta.
Con la fede si entra
in una visione del mondo...
per uscire a testimoniarla con la vita in quello stesso mondo, che è già anticipo del Regno di Dio.
UnitalSIAMO è il sussidio ufficiale di formazione per l'anno liturgico 2014-2015 attraverso il quale l'Unitalsi intende partecipare alla sfida educativa a cui la Chiesa è chiamta in questo tempo.
A prima vista può sembrare strana la presenza di un frate francescano tra le statue di personalità illustri nel Capitol di Washington D.C., eppure Junipero Serra - oggi beato - non sfigura affatto, anzi: con il suo impegno missionario, lavorando senza sosta con pazienza, perseveranza e umiltà, oltre che lungimiranza e coraggio, sparse i semi della fede cristiana in California, contribuendo a costruire una società, un nuovo stato.
La famiglia è sempre più in pericolo a causa della crescente secolarizzazione e del pervadente relativismo dei valori che attanaglia la società contemporanea. Nella famiglia si gioca la verità integrale dell'uomo; essa può essere considerata a ragione un raggio di luce per la frammentata e disgregata società contemporanea. Non dobbiamo avere paura di proporre il piano di Dio sulla famiglia, la bellezza enorme che essa rappresenta per ogni uomo e la speranza che essa rappresenta per il futuro della nostra vita e della intera comunità degli uomini. Il volume senza pregiudizi individua i problemi che affliggono la famiglia contemporanea suggerendo possibili soluzioni da un punto di vista pastorale e sociale.
Questo quarto volume della collana "I passi della Fede", curata dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, raccoglie i discorsi, i messaggi, le preghiere, le omelie di pronunciati da Papa Francesco, tra il 4 e il 7 luglio 2013, in occasione dell'incontro con i seminaristi e i religiosi in formazione, oltre a numerose testimonianze dirette dei partecipanti all'incontro.Il volume è inoltre corredato da suggestive immagini a colori che ritraggono i momenti più significativi dell'evento.
Realizzare "comunità educanti" in grado di accompagnare in particolare i più piccoli durante i primi anni di formazione cristiana, quelli scanditi da sacramenti della Riconciliazione, Prima Comunione e Cresima. Questo è il senso della Nota Pastorale del cardinale Angelo Scola, diffusa ben prima del tradizionale 8 settembre per dare modo ai sacerdoti e a chi opera in parrocchia di leggerla durante l'estate così da essere operativi alla ripresa della vita delle comunità. Nel testo, il Cardinale parte dalla constatazione che le "oggettive difficoltà" che incontra la Chiesa nel suo compito evangelizzatore dipendono dal "contesto di frammentazione in cui viviamo". Al di là della dedizione encomiabile di decine di migliaia di educatori il ragazzo sente il catechismo come una sorta di doposcuola che lo porterà al traguardo della Confermazione, giocoforza inteso dalla maggioranza con il termine di un percorso. Da qui l'emorragia che è sotto i nostri occhi. In questo modo, si fa sempre più forte la tentazione di rinunciare a educare e di abbandonarsi all'individualismo". Per l'Arcivescovo "la proposta educativa consiste dunque nell'offrire un incontro effettivo con Gesù, per imparare a seguirLo attraverso "la creazione di comunità educanti" in cui "l'incontro con Gesù venga vissuto e praticato effettivamente come principio d'unità dell'io e della realtà"...
Questo testo è il tentativo di condensare la pluriennale esperienza dell'autore nel campo della evangelizzazione per presentare il suo itinerario forgiato da successi, battaglie e sconfitte ed aiutare chi transita per questo sentiero vergine che inizia ad aprirsi nella chiesa. La pedagogia della fede inizia con il Primo Annuncio o Kerigma, il quale presenta un chiaro ed inconfutabile contenuto che non necessita di migliorie o tagli; esso possiede un proprio obiettivo, una prospettiva e una intenzionalità proprie e si attende una risposta concreta da parte di chi lo ascolta. Per costruire una casa bisogna innanzitutto gettare le fondamenta; analogamente per evangelizzare bisogna essere stati prima evangelizzati, aver riconosciuto, accolto e proclamato Gesù come unico Salvatore e Signore; solo così il Vangelo può compiere la sua efficace azione di trasformazione.
Queste pagine ricostruiscono la nascita e lo sviluppo della sala della comunità. In filigrana scorre l'appassionato contributo assicurato dall'ACEC, l'Associazione nata alla fine degli anni Quaranta dall'Ente per lo Spettacolo per lo più con una funzione di coordinamento delle sale cinematografiche cattoliche. Il testo riprende il filo di una storia e di un'azione pastorale che partono da lontano, e prosegue poi a delineare il volto odierno della sala della comunità: la sua qualificazione pastorale e culturale; l'ormai assodata destinazione della sala al di là della pura attività cinematografica; il ruolo essenziale della comunità ecclesiale. Come conseguenza naturale della riflessione, arriva quindi un rinnovato stimolo a investire sulla formazione della figura dell'animatore della cultura e della comunicazione, che proprio nella sala della comunità trova l'ambito peculiare in cui svolgere il proprio servizio ecclesiale.