Questo quarto volume della collana "I passi della Fede", curata dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, raccoglie i discorsi, i messaggi, le preghiere, le omelie di pronunciati da Papa Francesco, tra il 4 e il 7 luglio 2013, in occasione dell'incontro con i seminaristi e i religiosi in formazione, oltre a numerose testimonianze dirette dei partecipanti all'incontro.Il volume è inoltre corredato da suggestive immagini a colori che ritraggono i momenti più significativi dell'evento.
Realizzare "comunità educanti" in grado di accompagnare in particolare i più piccoli durante i primi anni di formazione cristiana, quelli scanditi da sacramenti della Riconciliazione, Prima Comunione e Cresima. Questo è il senso della Nota Pastorale del cardinale Angelo Scola, diffusa ben prima del tradizionale 8 settembre per dare modo ai sacerdoti e a chi opera in parrocchia di leggerla durante l'estate così da essere operativi alla ripresa della vita delle comunità. Nel testo, il Cardinale parte dalla constatazione che le "oggettive difficoltà" che incontra la Chiesa nel suo compito evangelizzatore dipendono dal "contesto di frammentazione in cui viviamo". Al di là della dedizione encomiabile di decine di migliaia di educatori il ragazzo sente il catechismo come una sorta di doposcuola che lo porterà al traguardo della Confermazione, giocoforza inteso dalla maggioranza con il termine di un percorso. Da qui l'emorragia che è sotto i nostri occhi. In questo modo, si fa sempre più forte la tentazione di rinunciare a educare e di abbandonarsi all'individualismo". Per l'Arcivescovo "la proposta educativa consiste dunque nell'offrire un incontro effettivo con Gesù, per imparare a seguirLo attraverso "la creazione di comunità educanti" in cui "l'incontro con Gesù venga vissuto e praticato effettivamente come principio d'unità dell'io e della realtà"...
Questo testo è il tentativo di condensare la pluriennale esperienza dell'autore nel campo della evangelizzazione per presentare il suo itinerario forgiato da successi, battaglie e sconfitte ed aiutare chi transita per questo sentiero vergine che inizia ad aprirsi nella chiesa. La pedagogia della fede inizia con il Primo Annuncio o Kerigma, il quale presenta un chiaro ed inconfutabile contenuto che non necessita di migliorie o tagli; esso possiede un proprio obiettivo, una prospettiva e una intenzionalità proprie e si attende una risposta concreta da parte di chi lo ascolta. Per costruire una casa bisogna innanzitutto gettare le fondamenta; analogamente per evangelizzare bisogna essere stati prima evangelizzati, aver riconosciuto, accolto e proclamato Gesù come unico Salvatore e Signore; solo così il Vangelo può compiere la sua efficace azione di trasformazione.
Queste pagine ricostruiscono la nascita e lo sviluppo della sala della comunità. In filigrana scorre l'appassionato contributo assicurato dall'ACEC, l'Associazione nata alla fine degli anni Quaranta dall'Ente per lo Spettacolo per lo più con una funzione di coordinamento delle sale cinematografiche cattoliche. Il testo riprende il filo di una storia e di un'azione pastorale che partono da lontano, e prosegue poi a delineare il volto odierno della sala della comunità: la sua qualificazione pastorale e culturale; l'ormai assodata destinazione della sala al di là della pura attività cinematografica; il ruolo essenziale della comunità ecclesiale. Come conseguenza naturale della riflessione, arriva quindi un rinnovato stimolo a investire sulla formazione della figura dell'animatore della cultura e della comunicazione, che proprio nella sala della comunità trova l'ambito peculiare in cui svolgere il proprio servizio ecclesiale.
Il teatro è forma di espressione e rappresentazione culturale di una comunità. Per i suoi elementi essenziali - chi lo agisce e chi vi partecipa -, il teatro richiede la presenza dello spettatore e rende condivisibile il vissuto che lega il primo al secondo. Partendo da queste considerazioni, il volume inquadra il fenomeno teatrale all'interno della sala della comunità, tenendo conto delle sue peculiarità di luogo culturale e pastorale in cui nascono gruppi teatrali amatoriali e dove si ospitano compagnie di professionisti, definendo una proposta di tipo umano e culturale unica. Nelle pagine finali, inoltre, si traccia un vademecum essenziale per chi opera nelle sale della comunità, indicando i principali adempimenti burocratici e amministrativi e suggerendo strategie di programmazione, comunicazione e promozione dell'attività teatrale.
Daniele Comboni (1831-1881) si dedicò anima e corpo all'evangelizzazione e al riscatto dell'Africa centrale. Per avviare l'opera cui si era votato si sobbarcò a faticosi e lunghi viaggi, in Africa come per l'Europa. L'autore li racconta rivelandoci come "pellegrinaggi": lo stesso spirito di che deve animare il cristiano che dovrebbe andare come "pellegrino" incontro ai fratelli, specie i più bisognosi. Con una prefazione di padre Venanzio Milani.
L'A. narra, in forma di diario, gli ultimi giorni di un processo elettorale che ha portato cambiamenti politici inattesi in una cittadina dell'interno del Brasile. Questo, grazie all'impegno del locale Movimento Fede e Politica. Un'avventura nella quale Cugini, co-protagonista di tale rivoluzione in nome del Vangelo, ha corso seri rischi nel tentativo di sfidare un sistema di potere corrotto. Dal libro emerge anche la quotidianità di un missionario del XXI secolo e la vita concreta di parrocchia in una delle tante "periferie esistenziali".
Itinerari di evangelizzazione rivolti a preadolescenti e adolescenti. Ottimo testo per catechisti ed educatori che esprimono difficoltà nel fronteggiare efficacemente, in chiave educativa e di annuncio, questa fase della vita dei ragazzi.
Il libro presenta un itinerario della fede cristiana attraverso un commento breve al Catechismo della Chiesa Cattolica. Il titolo del libro è la confessione che San Paolo fa nella seconda lettera a Timoteo, il testamento spirituale che l'Apostolo consegna al suo più fedele collaboratore, la sintesi di tutta una vita spesa per la causa di Cristo e del Vangelo. Così San Paolo diventa l'esempio più illuminante di una fede che è capace di approdare alla testimonianza della vita. Il sottotitolo del libro vuole evidenziare lo stretto rapporto tra nuova evangelizzazione e catechesi: senza la nuova evangelizzazione, la catechesi rischia di essere clericalizzata ed esclusiva; senza la catechesi, la nuova evangelizzazione corre il pericolo di rimanere arenata nel solo dialogo culturale e interreligioso. In questo modo, la Sacra Scrittura, il Simbolo della fede e il Catechismo costituiscono lo specchio nel quale si riflette il volto di un popolo in cammino. Quattro le fasi del percorso proposto: Credo nel Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe"; "Credo in Gesù Cristo, il Signore"; "Credo la Chiesa, corpo di Cristo"; "Credo che il Signore trasformerà il nostro corpo". "
Il testo raccoglie le catechesi che il cardinale Caffarra ha tenuto ai giovani durante l'Anno della Fede. La limpida scrittura è sottesa da tre convinzioni/intenzioni di fondo: mostrare la ragionevolezza della fede, richiamare l'intima connessione della fede con la verità, insistere sul rilievo della fede in ordine al tema della contemporaneità di Cristo giacché, se Gesù non fosse contemporaneo, si ridurrebbe alla sua dottrina.
"Da queste pagine emerge la passione di Mons. dal Covolo per l'educazione delle nuove generazioni, vocazione che egli ha sempre vissuto e alla quale è sempre rimasto fedele nella molteplicità dei ministeri che ha esercitato." (dalla Presentazione)
La Chiesa sta riflettendo sulla Nuova Evangelizzazione e celebrando l'Anno della Fede. Sulla scorta di queste sollecitazioni, l'autore ha voluto scoprire il significato della fede in Charles de Foucauld, una fede nutrita dalla preghiera che porta alla contemplazione. E dalla contemplazione nasce poi l'evangelizzazione: come Gesù a Nazaret, egli sarà evangelizzatore non con la predicazione, ma vivendo in silenzio le virtù cristiane, pregando, adorando, facendo del bene e tessendo legami di amicizia. Ma soprattutto diventando lui stesso Vangelo vivente, affinché tutti potessero scoprire nel suo volto il volto trasfigurato del "Fratello beneamato e Signore Gesù".