Terzo volume della collana Ascolta e Cammina che raccoglie gli scritti dell'abate generale dei Cistercensi Padre Mauro Giuseppe Lepori. Per il modo di esprimere i suoi pensieri e di fermarli sulla carta Lepori è uno degli autori più letti e seguiti nel panorama della cultura cattolica italiana. Nel libro il padre Lepori approfondisce il tema della preghiera che rappresenta un canale privilegiato per parlare e per ascoltare Dio. L'autore attingendo dalla tradizione dell'Ordine cistercense, di cui è abate generale, compie suggestive riflessioni sulla spiritualità propria del monachesimo occidentale.
Questo volume – ora riproposto – costituisce ormai un classico della spiritualità, fondata sui seguenti cardini:
a) la seconda conversione
b) la custodia del cuore
c) la critica dell’azione
d) la guida dello Spirito Santo, cioè la dottrina dei doni dello Spirito Santo.
«La Dottrina spirituale s’apre con la constatazione psicologicamente profonda e detta con totale semplicità e forza che ha il sapore di quei pensieri che qualche decina d’anni appresso scriverà Blaise Pascal. “Portiamo nel cuore un vuoto che tutte le creature insieme non sapranno mai riempire. Dio solo lo può colmare di se stesso…”. Queste parole definiscono la legge che governa tutta la vicenda dell’umana felicità e infelicità, ci spiegano tutta la storia intima delle illusioni e delusioni, degli smarrimenti e ritorni degli uomini» (Giovanni Colombo).
Il volume propone la traduzione e il commento del Vangelo di Marco, che viene letto durante la liturgia della Parola domenicale dell'Anno B nel rito romano. Il Vangelo di Marco è attualmente oggetto di una vera e propria riscoperta e di un grande interesse anche da parte di autori non cristiani o dichiaratamente non credenti, per la sua capacità di proporre un ritratto non convenzionale di Gesù.
Vincenzo Torrioni è stato un grande personaggio dello sport italiano, ancora ricordato e apprezzato.
Nacque a Novate Milanese nel 1918. Impegnato in eventi cittadini a Milano e collaboratore della “Gazzetta dello Sport”., nel 1946 affiancò Armando Cougnet nell’organizzazione del Giro d’Italia, di cui divenne direttore unico (Patron) nel 1948. Oltre a questa attività principale si dedicò a svariate iniziative nel mondo dello sport. Morì a Milano nel 1996.
In questo libro il figlio Gianni, attraverso un’intervista immaginaria arricchita da testimonianze e articoli dell’epoca, ne tratteggia la vita e la personalità carismatica e vulcanica.
L’immagine della sua figura che si sporge dal tettuccio dell’ammiraglia del Giro d’Italia è ancora nella memoria di molti appassionati di sport.
Il libro è costruito sul dialogo tra le due autrici: Fersini descrive la situazione della coppia/famiglia oggi e chiede "risposte". Virgili rintraccia queste "risposte" nell'"Amoris laetitia", illuminata dalle sue radici bibliche. Decisiva è la spiegazione del linguaggio e della prospettiva in cui l'Esortazione si pone: non imponendo una dottrina dall'alto, ma ascoltando e dialogando con la realtà e l'esperienza concreta delle persone. Il libro si propone da un lato di far conoscere ai laici cattolici (e non) il messaggio dell'"Amoris laetitia" e la sua capacità di dialogare con la nostra cultura; dall'altro di mostrare l'ortodossia del documento e la sua assoluta fedeltà e ispirazione alla Parola di Dio.
Ultimo volume della collana per gli insegnanti di religione.
“Servizio per l'insegnamento della religione cattolica e Istituto Superiore di scienze religiose.”
Prodotto unico sul mercato per le molteplici competenze degli autori e per le parti che ne costituiscono un ricco strumento didattico. DVD allegato.
Il tema è l’inclusione e il brano evangelico scelto per affrontarlo è l’incontro al pozzo tra Gesù e la Samaritana.
L’uomo di oggi, preso dalla frenesia del fare, dimentica facilmente quanto sia fragile la sua esistenza. La malattia è una di quelle condizioni che costringono a sperimentare precarietà e incertezza del domani; che obbligano a mettersi a nudo, a misurarsi con la fede, con i valori e gli affetti fondamentali.
Ugo Donato Bianchi raccoglie, in queste pagine di diario, la sua personale esperienza del mondo della sofferenza. Giovane sacerdote vive tra speranza e timore la malattia del fratello minore; uomo più maturo, Arcivescovo di Urbino già da oltre venti anni, è chiamato a confrontarsi con una grave patologia che mette alla prova la sua 'pazienza' e lo spinge a combattere, giorno per giorno, nella 'speranza'.
I Diari rivelano un aspetto intimo e delicato della vita di Ugo Donato Bianchi: mostrano la fragilità dell'uomo e la fatica quotidiana di rimanere confidente, fiducioso, forte.
Un percorso tra precarietà umana e intensità di fede, che disvela l'anima dell'autore e proietta il lettore in un contesto di straordinaria quotidianità.
Nella prima parte del libro c'è una meditazione sulla Divina Misericordia di Dio e sulla sua essenza. Nella seconda parte si medita sei devozione che Gesù ci chiede di praticare in onore della sua Misericordia.
Pozzomaggiore (SS): Edvige Carboni nasce il 2 maggio 1880 da piissimi genitori. Cresce buona e ubbidiente. Nel tempo vissuto nel suo paese d'origine dimostra membro vivo della comunità parrocchiale, assidua alle adunanze e ai Sacramenti, ottima catechista, insegnando il vangelo più con i fatti che con le parole. È una donna laboriosa, piena di premure e di affetto per tutti, apprezzata soprattutto per la sua modestia e umiltà. Edvige vive vari fenomeni mistici e beneficia di numerosi doni soprannaturali: estasi, levitazioni, incendi d'amore, spirito di profezia, bilocazione, animazione di sacre immagini, visite di angeli e santi; il 14 luglio 1911 riceve dal Signore le stimmate. Roma: nel novembre del 1929, per tener compagnia alla sorella Paolina e al papà, Edvige lascia il suo paese natale per trasferirsi nel Lazio. In questa regione, dopo essere state provvisoriamente a Marcellina Scalo, poi ad Agosta, Serrone, La Forma, Albano, Quadrato, Edvige e Paolina si stabiliscono a Roma, nel 1938. La carità di Edvige nell'assistenza ai malati, alle persone sole, agli anziani, ai bisognosi è straordinaria: la gioia di dare tutto a tutti è sempre in lei più forte e più grande di ogni rinuncia. Dopo una vita così particolare, vissuta "più in cielo che in terra", Edvige il 17 febbraio 1952 rende la sua anima a Dio pronunciando il nome di Gesù.
Il volume si propone di offrire un quadro completo dei diversi temi connessi alla teoria generale del reato mediante un approccio innovativo di tipo «casistico». Sulla falsariga del metodo adottato da alcuni testi universitari e post lauream di stampo angloamericano si è cercato di sviluppare l'idea di uno strumento conoscitivo simile ai c.d. «Cases and Materials» di quell'esperienza. Il tentativo non è nuovo neanche ai testi giuridici del panorama culturale italiano ma è stato ampiamente ripensato in vista di un suo adattamento al sistema di formazione interna, ricercando un sapiente e continuo dosaggio degli approfondimenti dogmatici uniti alla valutazione ragionata della prassi applicativa. Si tratta, infatti, di fornire uno spettro di indagine al lettore che consenta, su ciascun istituto, di avere un quadro aggiornato, e quanto più possibile completo, del «diritto vivente». Proprio muovendo da tale base, premessa una ricostruzione dogmatica dell'istituto, di esso vengono puntualmente individuati i quesiti di maggiore interesse scientifico e/o applicativo e segnalate le corrispondenti risposte sinora fornite nelle massime giurisprudenziali più significative. Risultato perseguito non senza procedere ad una sintesi ponderata in cui non ci si esime dal prendere continuamente posizione critica sui temi trattati, sviluppando un'analisi dialettica dei problemi (come, a mero titolo esemplificativo, in tema di successione mediata di leggi nel tempo, multiculturalismo, rapporti tra diritto penale nazionale e fonti comunitarie, sviluppo della normazione in ambito internazionale, interruzione del nesso causale, forme di presunzione del dolo, concorso di persone e di reati, rapporto tra responsabilità individuali e collettive, pene e misure di sicurezza, misure di prevenzione ante delictum e misure patrimoniali ecc.) e prospettando pregi e/o difetti delle diverse soluzioni «in campo». In particolare, la trattazione dei singoli argomenti viene condotta sulla base di un interscambio di idee costante con la giurisprudenza, nel tentativo di delineare gli equilibri di volta in volta raggiunti, contrassegnando in modo induttivo il passaggio dal «particolare» al «generale». A tal fine, un ruolo centrale è costituito dalla dettagliata descrizione dello stato dell'arte, dalla cura dei collegamenti sistematici tra i diversi istituti, nonché dallo sviluppo della logica argomentativa. Esiti da valutare in considerazione delle molteplici riforme normative approvate anche molto di recente (come nel caso dell'impegnativo intervento sulla giustizia penale del d.d.l. «Orlando») e dell'internazionalizzazione del sistema penale dovuta al crescente ruolo della giurisprudenza europea a tutela dei diritti umani. In tal modo, il volume si presta a costituire la base per la preparazione non solo di esami universitari ma anche di concorsi o abilitazioni per l'accesso alle carriere professionali, presentando un elevato livello di specializzazione, problematizzazione ed aggiornamento.
Il libro vuole offrire una visione d'insieme dei rapporti tra istituzioni, diritto ed economia a livello europeo e internazionale, con un approccio storico giuridico e in riferimento specifico al caso italiano. Partendo da un'elaborazione teorica dei modelli di costituzione economica dello stato di diritto si giunge alla riscoperta del carattere democratico liberale della Costituzione repubblicana del 1948 e su quella base, al ritracciamento della evoluzione/involuzione delle dinamiche del nostro sistema politico economico fino alla sua decostruzione globalizzate attualmente in corso. Prende forma così il susseguirsi autoimplicantesi, nella trasformazione e nella crisi, degli equilibri di costituzione economica materiale del nostro Paese fino ai nostri giorni. La ricostruzione ripercorre l'evoluzione dei principali mercati e settori dell'economia mettendo in luce la trama dinamica delle interdipendenze tra forme giuridiche e strutture istituzionali ed economiche, rendendo manifesto l'impatto anche inintenzionale del diritto sull'economia. L'ultima parte è dedicata alla penetrazione delle dinamiche globalizzati nell'eurozona. Sono analizzate le forme giuridiche autoreferenziali messe in atto dai poteri pubblici e privati e le strategie adattive delle imprese. Prendono così forma i rapporti e i conflitti di potere, gli squilibri tra politica, economia e finanza e le ricadute critiche sui diritti dei cittadini, sollecitando una riflessione sugli strumenti giuridici e le possibilità di cambiamento.
Nell'esperienza ecclesiale è possibile cogliere sia meravigliosi esempi di unità sia drammatici momenti di divisione. Il Concilio Vaticano II ha indicato le dimensioni essenziali, che possono aiutare i credenti a preservare, purificare e far crescere l'unità, che è un dono e un compito per la Chiesa. Nel dono dell'unità la Chiesa annuncia al mondo che la comunione con Dio e tra gli uomini è possibile, se si accoglie e si vive nello Spirito Santo il Vangelo del Regno di Dio. Nonostante il dramma delle divisioni, la Chiesa è segno profetico per il mondo, in quanto accoglie e cerca di testimoniare il dono della carità, che è il frutto della vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte ed è il segno del dono della pace e dell'unità, offerto a tutta l'umanità.