A Sesto, in Val Pusteria, Christine Leiter, mamma e studiosa di teologia, ha celebrato lo scorso ottobre 2019 il primo funerale officiato da una donna in una chiesa cattolica. Nella diocesi di Cefalù, il vescovo ha affidato la parrocchia di San Paolo Apostolo a un gruppo di laici. Non sono come si potrebbe immaginare bizzarrie o mosche bianche. Il Vaticano la scorsa estate ha dato mandato alle parrocchie di ricorrere ai laici per la celebrazione di funerali, matrimoni e battesimi qualora non vi fosse la disponibilità di un sacerdote. L'Italia dei mille campanili, in cui ogni quartiere di ogni città, ogni paesino per quanto sperduto ha goduto della presenza stabile di un parroco, è destinata a diventare un ricordo: la scarsità di vocazioni sacerdotali e l'età media sempre più avanzata dei sacerdoti porterà nei prossimi anni la Chiesa a rivedere la sua organizzazione territoriale, spingendo i fedeli a forme inedite di partecipazione alla vita delle parrocchie. In questo libro Domenico Agasso, vaticanista del quotidiano «La Stampa», ci conduce in un viaggio in questa Italia senza pastori, sulle vie dello Spirito che nella sua "fantasia" apre strade nuove in quello che a tutti appare un deserto.
Luisa Piccarreta (1865-1947) verso i tredici anni ebbe la visione di Gesù che, portando la Croce sulla via del Calvario e alzando gli occhi verso di lei, pronunziò: "Anima, aiutami". Da allora si accese in lei un desiderio insaziabile di patire con Gesù le sue sofferenze, per la salvezza delle anime. Iniziarono per lei quelle sofferenze fisiche, dovute alle stimmate invisibili e agli attacchi del demonio, che aggiunte a quelle spirituali e morali, la portarono a vivere con eroismo le virtù cristiane. Queste pagine sono una piccola biografia che introduce alla dottrina della mistica pugliese che sempre più attira fedeli che, singolarmente o in gruppo, desiderano conoscere gli elementi essenziali della spiritualità della "piccola figlia della Divina Volontà", come Gesù stesso la definisce. La biografia è completata da un'ampia scelta di brani e preghiere tratti dai 36 volumi del diario della Piccarreta che aveva poco più della prima elementare-oltre 5000 pagine-, con le rivelazioni che Gesù le ha fatto su come vivere nella Divina Volontà.
La prima tappa dell'itinerario che conduce all'unione con Cristo coincide con l'anelito di viva fede espresso dal salmista: «Signore, cerco il tuo volto» (Sal 27/26, 8).
A tal fine è anzitutto necessaria la lettura assidua della Sacra Scrittura come pure la contemplazione di ogni atto e parola del Signore nell'intimità del nostro cuore. In questa cornice si colloca il presente testo, che rende accessibile a un ampio numero di persone la conoscenza della meravigliosa ricchezza e insondabile profondità del mistero di Cristo (cfr Fil, 38; Ef 3,8). Il manuale riprende il metodo e la struttura di un trattato teologico con la terminologia relativa. Per tale motivo, è ricco di riferimenti sia alla Sacra Scrittura come al Magistero della Chiesa e a san Tommaso d'Aquino. Ovviamente, è di frequente citato il Catechismo della Chiesa cattolica, che sintetizza con precisione e autorità i diversi temi (pp. 200).
Il canto gregoriano è canto proprio della liturgia romana, come stabilito anche dal Concilio Vaticano II. Purtroppo, negli ultimi decenni esso è stato messo da parte in molte chiese. Ma alcuni brani ancora vengono eseguiti nelle assemblee del nostro paese. In questa raccolta, Aurelio Porfiri offre dei brani organistici che si basano su un gruppo selezionato di melodie gregoriane. Una raccolta che è alla portata anche di organisti non professionisti e che ha come scopo quello di essere utilizzata nelle celebrazioni liturgiche, cercando di eseguire i brani nel tempo liturgico appropriato. Introduzione di Guido Milanese. Prefazione di Horst Buchholz e Jacques Viret.
La dimensione religiosa è complessa e assume forme diverse a seconda delle caratteristiche individuali delle persone e dei contesti in cui si colloca. Questo libro offre un valido contributo all'analisi psicologica della dimensione religiosa e spirituale, che segue tre principali linee di indagine: le esperienze, le pratiche e le credenze. Il testo, con uno stile chiaro e puntuale, offre un'ampia panoramica di prospettive, integrando quella biologica e neuroscientifica a quella sociale, cognitiva, psicoanalitica e della personalità. La teoria è supportata dai risultati di recenti ricerche, facilitando la comprensione applicativa dei fenomeni studiati. Grazie a queste caratteristiche, il libro si rivolge sia agli studenti universitari sia ai lettori interessati a uno sguardo psicologico sulla complessità dell'esperienza religiosa.
Grande fu il contributo che italiani e italiane animati dalla fede cristiana hanno reso alla Resistenza tra il 1943 e il 1945. Il loro apporto, cosi consistente, è qui ampiamente documentato sulla scorta di una ricerca storica che si è avvalsa del lavoro sul campo attingendo a testimonianze, lettere e memorie civili. Non si riscontra nel saggio alcun intento polemico né il tentativo di strumentalizzare quel movimento popolare. A partire da fatti, numeri, volti e atti di eroismo e di martirio, emerge una storia di popolo che merita di essere ritrovata e raccontata. La Resistenza è stata anche cristiana, nella misura in cui vi hanno partecipato uomini e donne la cui coscienza era mossa dalla fede non meno che dal patriottismo. Erano tanti, patrioti e fratelli al di là dei luoghi, della notorietà e degli atti compiuti. L'apparato iconografico è parte documentale del saggio: le immagini sono talvolta piccole, sbiadite, rovinate ma sempre eloquenti. II lettore resterà impressionato dalla giovinezza e dall'innocenza dei volti dei protagonisti di questo spaccato di storia, una rassegna che unisce veri e propri condottieri a uomini sconosciuti e miti che hanno incontrato il martirio nell'eroico e disarmato esercizio della carità.
Alberto Leoni ha tradotto la storia del Risorgimento italiano scritta da Patrick Keyes O’Clery, con il titolo La Rivoluzione italiana (2000). Tra i numerosi titoli pubblicati con Ares: La croce e la mezzaluna (2007), Il paradiso devastato. Storia militare della campagna d'Italia (2012), "O tutti o nessuno!". Storia e ritratti dei 123 sacerdoti e religiosi morti in Emilia Romagna nella Seconda guerra mondiale (2020).
Stefano Rodolfo Contini, laureato presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università di Milano, ha frequentato un master di primo livello in Security Studies presso l'Institute for Global Studies (Roma), organizzato in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa.
Una gelida serata invernale, una sperduta stradina di campagna imboccata per evitare le code in autostrada, la potentissima auto superaccessoriata all'improvviso in panne, il navigatore e lo smartphone desolatamente muti e, intorno, una fitta nebbia: tutto sembra congiurare contro il rientro in città, quel venerdì sera, di un giovane manager frenetico. Alla ricerca di un telefono per chiedere aiuto, finisce per bussare al portone di un'antica e isolata abbazia. Accolto da un rustico padre portinaio sottilmente ironico e da un sereno abate dalle perspicaci doti introspettive, il manager si scontra subito con l'essenzialità della vita monastica. A poco a poco, però, il suo spaesamento e la sua impaziente irritazione iniziale si stemperano, finendo per trasformare il pernottamento in un viaggio alla scoperta di una realtà solo in apparenza lontana da quella fuori delle mura dell'abbazia e, soprattutto, in un viaggio dentro se stesso. A fargli da guida i dialoghi con l'abate e il padre portinaio, e con i loro confratelli (il bibliotecario, lo speziere, l'ortolano), su temi universali come politica, economia e bene comune, ecologia e ambiente, verità e fake news, ruolo delle donne, apertura al mondo. Chi dei due ha più da insegnare all'altro? È il monaco che ha bisogno del manager o il manager del monaco? Nell'irreale silenzio che abita gli antichi spazi del chiostro il manager scoprirà un modo nuovo di essere leader. Quello della sfida del Pope Francis' Style. Così come l'abito non fa il monaco, infatti, il ruolo non fa il manager. Abituato a dare lezioni di management e a gestire problemi-eventi-persone, l'ospite imparerà che niente è pericoloso come l'illusione di avere potere sugli altri. Usato come sostantivo, infatti, il potere è un motivetto che si fischia da soli. Diventa una sinfonia solo se inteso come verbo: poter essere, poter fare, poter guidare, poter decidere. E per essere suonata, una sinfonia richiede sia la capacità del direttore d'orchestra di amalgamare le voci di strumenti distinti, sia l'abilità dei singoli, che dovranno dare il meglio di sé, in armonia con tutti. In "Se ne ride chi abita i cieli", don Giulio Dellavite affronta, attraverso la lente particolarissima della cultura monastica, tutti i temi cari ai manager di oggi: dal pensare in ottica relazionale alla gestione delle organizzazioni, dai modelli di leadership responsabile alle migliori strategie per vivere il cambiamento. Così facendo, attualizza insegnamenti millenari e suggerisce a chi legge che la vera grandezza sta nel non perdere mai di vista la propria dimensione interiore, spirituale. Soprattutto, la propria umanità.
Narrato nel libro biblico dei "Numeri", il viaggio del popolo di Israele dalla schiavitù d'Egitto attraverso il deserto fino alla Terra Promessa è stato interpretato da uno dei maggiori padri della chiesa, Origene, come allegoria del viaggio dell'anima dall'idolatria e dal peccato verso la virtù, la conoscenza, la fede e Dio. Ogni particolare del racconto biblico trova così significato: i tempi, i toponimi, le tende, i cibi, le bevande, la sorgente, il pozzo; ogni dettaglio è esaminato alla luce di tutta la Scrittura. La grande suggestione che l'allegoria di Origene esercitò è testimoniata dalle riprese che ne hanno operato molti altri esegeti cristiani: Girolamo, Gregorio di Nissa, lo Pseudo-Ambrogio, Agostino, Bruno d'Asti, Bernardo di Clairvaux e Pier Damiani. Ognuno amplifica le intuizioni del maestro alessandrino per i propri scopi e imprimendovi la propria impronta. Il viaggio dell'anima si diffonde e si trasforma: assume le fattezze del pellegrinaggio di Dante nell'aldilà o del moderno romanzo di formazione. Questo volume raccoglie i testi esegetici sul libro dei "Numeri" di Origene, ma anche dei suoi successori da Girolamo e Bernardo, da Bruno d'Asti ad Agostino.
Il terzo millennio sembra essersi aperto con gli stessi interrogativi politici e culturali che hanno accompagnato le vicissitudini del secondo dopoguerra. Il lavoro prende le mosse dalle attuali contingenze intendendo accostarsi al giurista e politologo che, prima degli altri, ha intuito, dedotto e descritto la genesi di questa crisi: Carl Schmitt. L’Autore si è proposto di esplorare il tema dal punto di vista storico-concettuale, dando voce ai protagonisti e a quei commentatori che, meno lontani nel tempo, hanno dato vita in Italia alla riflessione sulla teologia politica. Il tentativo è stato quello di investigare cosa si debba intendere per teologia politica, offrendo le coordinate di riferimento a quei lettori che volessero orientarsi in un dibattito che in questi ultimi anni sembra aver ripreso particolare vigore.
Andrej Rublev
scrisse
l'icona della Trinità
affinché gli uomini
contemplando
la divina comunione
imparassero a vivere
sulla terra.
Il buddhismo è una delle “grandi religioni” del mondo e le dottrine che si rifanno direttamente o indirettamente a Buddha contano numerosi seguaci anche in Occidente. Il fascino culturale (e la moda) di quest’Oriente “sereno e pacifico” è enorme; personaggi dello spettacolo, del cinema e dello sport ne sono testimonial imitati; e talora vi è persino chi cerca di mediare tra buddhismo e fede cattolica. Pochi però sanno che di fatto il buddhismo è “ateo” e meno ancora ne conoscono il volto oscuro: una dimensione esoterica, rappresentata soprattutto dal tantrismo tibetano, che ha nel Dalai Lama la sua guida. È un mondo fatto di pratiche aberranti e sconvolgenti. Il quaderno illustra e distingue l’incompatibilità esistente tra buddhismo classico e cristianesimo, e la pericolosità del buddhismo tantrico.